Care socie / cari soci,

la nuova proposta della settimana è una commedia! Così non direte più che quelle barbose e quei lagnosi del Detour vi colpiscono dapprima con macigni cinematografici insostenibili, per poi annientarvi a colpi di disperatissime tragedie umane o catastrofi globali in cui l’happy-end è bandito per statuto. Certo la definizione di commedia dalle nostre parti è sdrucciolevole, dubbia, alimentata talvolta dal senso del grottesco e dallo humor nero, talvolta dalla satira sociale più spietata, in cui una condizione malinconica e stralunata dell’esistenza si fonde a una visione tragicomica dell’umanità.

Cinematografie nordiche e slave specialmente, e in maniera diversa, produzioni indie statunitensi o asiatiche, sembrano avere maggiore dimestichezza con l’umorismo che scaturisce da una percezione sottile dell’assurdo e del paradosso senza trascurare l’empatia con i personaggi.

Candidato agli Oscar come Miglior film straniero, “Non cadrà più la neve” della coppia polacca Malgorzata Szumowska e Michal Englert, appartiene a pieno diritto a questo prolifico filone, presentando una “meditazione eccentrica su rapporti di classe, immigrazione e riscaldamento globale, con tocchi di realismo magico e momenti di sobrio e delicato umorismo.” (Rotten Tomatoes)

La novità della settimana fa il paio con “La persona Peggiore del Mondo” che riproponiamo a grande richiesta. Dal senso slavo per la neve alla sottile arte norvegese di avere una vita incasinata, ancora una sovversione del genere, quello della commedia romantica, resa brillante e credibile dall’interpretazione straordinaria della protagonista.

Grande apprezzamento da parte del nostro pubblico anche per il documentario sul padrino della scena electro Laurent Garnier, che oltre a presentare un ritratto godibile di un personaggio pubblico, divo pop e pioniere di una scena musicale globale, offre uno spaccato su uno degli ultimi grandi movimenti della creatività giovanile, aggirando elegantemente i facili stereotipi sull’uso di sostanze psicotrope, tra gioia libertaria, repressione e resistenza.

Sergio Ponzio