Quando Sarah, 30 anni, diventa madre, decide di rompere l'omertà imposta dal padre sul passato della sua famiglia. Durante la guerra d'Algeria, suo nonno ha combattuto a fianco dei francesi contro l'indipendenza del suo popolo. Quando la Francia perde, l'intera famiglia fugge a Marsiglia... ma invece di essere accolta, viene rinchiusa in un campo. È qui che inizia il viaggio di Sarah... la sua ricerca ci svela ciò che la Francia ha cercato di tenere nascosto per decenni.
Il problema Palestina ci sta nel cuore da tanti e tanti anni. Nella sua complessità e in tutto quello che trascina con sé della storia recente dell’umanità. Direttamente e indirettamente. Per cui a tutti noi di “cinema nel presente” è venuto naturale pensare a un nuovo film collettivo che documentasse la condizione atroce che vive oggi quel popolo. Ma sarebbe meglio dire “raccontasse”. Per la prima volta, infatti, ci siamo posti di fronte a una determinata realtà con l’animo creativo che del resto è specifico del nostro mestiere. Ne è emerso un film fatto di frammenti, illuminazioni, volti, case: insomma storie. Per raccontare soprattutto una cosa: la straordinaria vitalità culturale e intellettuale – e materiale, fisica – di questo popolo oppresso. Mario Monicelli ci ha proposto di chiamarlo “lettere dalla Palestina” e non poteva immaginarsi un titolo più giusto. Abbiamo accettato tutti con entusiasmo.
Per destinare il proprio 5X1000 al DETOUR è sufficiente inserire il codice fiscale dell’associazione: CODICE FISCALE 96331750586. Il campo da compilare sulla vostra dichiarazione dei redditi è il primo, quello relativo alle associazioni di volontariato e Onlus. Detour è stato riconosciuto ente di promozione sociale, grazie alla sua storia ventennale di diffusione della cultura cinematografica e ai numerosi progetti socio-culturali inclusivi che abbiamo attivato e sostenuto nel corso degli anni, finalizzati all’abbattimento totale delle barriere culturali e architettoniche. Il luogo del cinema assume il significato di arte accessibile, di arte che scende dal piedistallo dell’ottica commerciale della distribuzione per avvicinarsi alle persone, e annullare ogni tipo di stereotipo. Detour è portato avanti da soci volontari motivati dalla volontà di condividere la propria passione per il cinema e l'arte dalla possibilità di aprire e democratizzare l’esperienza creativa rendendola accessibile a gruppi di cittadini socialmente svantaggiati, diversamente abili, migranti, ecc. Detour è l’unico cineclub di Roma ad aver abbattuto completamente le barriere architettoniche fin dalla sua fondazione nel 1997.
Bank of targets, terra di obiettivi, sponda di macerie, rovina della memoria e polvere mediatica a coprire. Il popolo palestinese non ha mai smesso di raccontare la sofferenza sotto l'occupazione israeliana, in ogni forma possibile. L’autodeterminazione parte dal narrarsi in prima persona, senza filtri occidentali, come atto di resistenza culturale  alla colonizzazione militare e mentale delle forze di occupazione. Nelle immagini di questi film ragazze e ragazzi, donne e uomini prendono la  parola per raccontarci le loro storie di umiliazione, terrore, privazione.
Cinema Detour APS, Via Urbana 107 Roma  Domenica 18 Dicembre 2022 ore 17.30 - 20.00/ December 18 2022, Sunday h5.30pm - 8.00pm Richieste prenotazioni sul sito nelle seguenti fasce orarie: 17.30 - 19.00 19.00 - 20.30 L'ULTIMO APPUNTAMENTO NELLA SEDE DI VIA URBANA 25th ANNIVERSARY DETOUR GARAGE MARKET   Festa di Chiusura 2022      DETOUR Cinema | Corsi e laboratori | Esposizioni | Cine Kids| Bar & Caffetteria | Musica | Distribuzione indipendente   Tutte le informazioni sul sito www.cinedetour.it sono da intendersi rivolte esclusivamente ai soci Detour.   Associazione Culturale Detour – Via Urbana 107 Roma www.cinedetour.it– cinedetour@tiscali.it Detour è affiliato all’ASSO.N.A.M. e alla FICC (Federazione Italiana Circoli Cinema) Sostienici / Support Us Seguici su / Follow us on:  
{:it}I King Crimson sono una band in cui le persone muoiono letteralmente dalla voglia di far parte. In the Court of the Crimson King è un film oscuro e comico per chiunque si chieda se valga la pena sacrificare tutto per un solo momento di trascendenza. Per oltre 50 anni Robert Fripp, famoso anche per il suo lavoro con David Bowie e Brian Eno, ha supervisionato un ambiente creativo unico in cui libertà e responsabilità cospirano per porre richieste straordinarie ai membri della band, solo alleviate dall'applauso di un pubblico la cui l'adorazione minaccia di rendere le loro vite ancora più difficili. È uno spazio gratificante e pericoloso in cui lo straordinario è possibile, nulla è certo e non tutti sopravvivono intatti.  “In the Court of the Crimson King” non è solo un documentario su un gruppo che è stato creativamente attivo per tanti anni, ma è anche un film sulla musica, sul perché è importante e sui dolorosi sacrifici che gli artisti devono fare per creare opere che cambiano la vita delle persone.{:en}King Crimson is a band that people literally are dying to be in. In the Court of the Crimson King is a dark, comic film for anyone who wonders whether it is worth sacrificing everything for just a single moment of transcendence. For over 50 years Robert Fripp, also famous for his work with David Bowie and Brian Eno, has overseen a unique creative environment in which freedom and responsibility conspire to place extraordinary demands on the band's members -- only alleviated by the applause of an audience whose adoration threatens to make their lives even harder. It's a rewarding and perilous space in which the extraordinary is possible, nothing is certain, and not everyone survives intact. What began as a straightforward documentary about the cult rock band King Crimson as it turned 50, mutated into an exploration of time, death, family, and the transcendent power of music to change lives. But with jokes.
{:it}Svetla è una vedova che ha perso il lavoro come insegnante. Il villaggio in cui vive si trova sul confine tra Bulgaria e Turchia e spesso si vedono passare dei profughi. Un giorno, mentre è a caccia nella foresta incontra un migrante africano. Come cittadina rispettosa della legge lo porta alla stazione di guardia della frontiera, ma ci sono così tanti profughi che nessuno le dà retta. Così Svetla decide di accogliere in casa l’uomo.{:en}Svetla, a strong-willed widow, lives alone in a small Bulgarian village close to the Turkish border. She has recently lost her job as a teacher due to the lack of families with young children. One day, while hunting in a forest, she encounters an African refugee, Bamba, who is trying to reach Germany, and will bring about a dramatic turn in her life. Reluctantly, she offers him hospitality, but day after day, a bond develops as Bamba learns the language and takes part in her daily life. Svetla will make life-changing choices that go against her traditional community creating a revolt among the villagers. Absurd, comic and tragic situations ensue as she breaks barriers of loneliness, close mindedness and fear of the outsider."
{:it}Nella Romania di oggi, la giovane suora Cristina esce segretamente dal monastero isolato in cui si trova per occuparsi di una questione urgente e misteriosa. Il suo enigmatico viaggio la porta in giro per la città, prima in un ospedale, poi alla ricerca di un uomo. Non riuscendo a rintracciarlo Cristina si attarda, perdendo così il passaggio organizzato per rientrare. Trova un improvvisato taxi, ma sulla via del ritorno in monastero la attende un destino inaspettato. I suoi movimenti verranno ricostruiti da un ispettore di polizia, alla ricerca di una verità via via più incredibile.{:en}Divided into two chapters, director Bogdan George Apetri's MIRACLE begins with the young, beautiful Cristina Tofan (Ioana Bugarin) sneaking away from an isolated convent. Working in the style of the Romanian New Wave, Apetri withholds key information about her motives as we follow her enigmatic journey, allowing tension to steadily build to a wavering precipice. The film's second part follows Marius Preda (Emanuel Pârvu), a determined inspector retracing Cristina's steps days after her departure. Here, the narrative opens into both gripping police thriller and devastating social commentary, as Marius gradually uncovers clues and revelations leading not only to the unfathomable truth behind Cristina's mysterious actions, but possibly, to an actual miracle as well.
{:it}L'atteso ritorno di Mike Cooper al Detour! Mike Cooper è un musicista polistrumentista inglese. Inizia la sua carriera come chitarrista, cantante e autore di folk-blues, per poi diversificare il suo lavoro, includendo l'improvvisazione e la musica elettronica, le sonorizzazioni di film, la radio-art e le installazioni sonore. Si dedica alla scrittura, come giornalista musicale e storico delle musiche e dei musicisti del Pacifico (è anche collezionista di camice hawaiane....); artista visivo e filmaker, compare in più di sessanta dischi. Sul film: In un manicomio un ex marinaio è stato assunto come portinaio e inserviente. Fra i ricoverati c'è sua moglie, impazzita dopo aver tentato di annegarsi insieme al figlioletto: lei è sopravvissuta mentre il bambino è morto. L'uomo tenta inutilmente di farla evadere, ma la donna è terrorizzata e non è in grado di affrontare la fuga. Creduto perduto per quarantacinque anni, fu ritrovato per caso dallo stesso regista e fu diffuso nel 1971. Il film, muto, non contiene didascalie perché le proiezioni cinematografiche giapponesi negli anni '20 prevedevano la presenza nella sala di un narratore, e manca di un terzo dell'originale del 1926. Il film è ritenuto un capolavoro dell'avanguardia cinematografica giapponese della prima metà del Novecento. {:en}In Japan, a man takes a job as a janitor at a mental asylum in order to be near his wife. Although his wife suffers genuine mental anguish, the man believes he can rescue her, but his attempt to break her out one night backfires when she panics. After she returns to her room, the husband again makes plans to try to take her out, only to be interrupted in the attempt by a doctor and several attendants, whom he attacks and believes he has killed.
{:it}Proiezione del film IL PIANETA AZZURRO alla presenza del regista Franco Piavoli e presentazione del volume "Il Cielo, l'acqua e il gatto. Il cinema secondo natura di Franco Piavoli" di Filippo Schillaci (Artdigiland, 2020). Serata condotta da Marco Gisotti, giornalista e divulgatore, fra i massimi esperti di cinema ambientale. È previsto anche un contributo del regista Silvano Agosti che ha accompagnato da sempre il cammino artistico di Piavoli. Presentato 40 anni fa alla Mostra del Cinema di Venezia, IL PIANETA AZZURRO segue il ciclo delle stagioni nel paesaggio di campagna, dal risveglio della vita dopo le gelate invernali alle fioriture della primavera, il calore estivo nel lavoro dei campi e il crepuscolo dell'autunno. L'uomo si confronta con la natura nel susseguirsi delle stagioni e nei momenti essenziali della sua esistenza: l'infanzia, l'amore, il cibo, il lavoro, il dolore. (da wikipedia){:en}So one thing from another rises ever; And in fee-simple life is given to none, But unto all mere usufruct." With these verses from Lucretius' De rerum natura opens The Blue Planet, a masterpiece by the Brescian director Franco Piavoli. It, too, is a poem, but one woven with images and sounds rather than words (knowingly excluded from the narration), which unfolds on three planes, three intertwined threads that weave a symphony reproducing the buzz of life itself. On the bottom, outlined with light touches, biological existence: light, water, plants, animals, men. Then the succession of nights and days, the passing of the seasons. Finally, naked and moving, dear and at the same time alien, the life of women and men: games, laughter, love, work, rest, cohabitation, aggressiveness. The eye-camera of Piavoli, with the detachment of love, collects everything and understands – identical and immortal – in the time of its filming, which is an hour or a year, a season, all the time in the world.
{:it}I King Crimson sono una band in cui le persone muoiono letteralmente dalla voglia di far parte. In the Court of the Crimson King è un film oscuro e comico per chiunque si chieda se valga la pena sacrificare tutto per un solo momento di trascendenza. Per oltre 50 anni Robert Fripp, famoso anche per il suo lavoro con David Bowie e Brian Eno, ha supervisionato un ambiente creativo unico in cui libertà e responsabilità cospirano per porre richieste straordinarie ai membri della band, solo alleviate dall'applauso di un pubblico la cui l'adorazione minaccia di rendere le loro vite ancora più difficili. È uno spazio gratificante e pericoloso in cui lo straordinario è possibile, nulla è certo e non tutti sopravvivono intatti.  “In the Court of the Crimson King” non è solo un documentario su un gruppo che è stato creativamente attivo per tanti anni, ma è anche un film sulla musica, sul perché è importante e sui dolorosi sacrifici che gli artisti devono fare per creare opere che cambiano la vita delle persone.{:en}King Crimson is a band that people literally are dying to be in. In the Court of the Crimson King is a dark, comic film for anyone who wonders whether it is worth sacrificing everything for just a single moment of transcendence. For over 50 years Robert Fripp, also famous for his work with David Bowie and Brian Eno, has overseen a unique creative environment in which freedom and responsibility conspire to place extraordinary demands on the band's members -- only alleviated by the applause of an audience whose adoration threatens to make their lives even harder. It's a rewarding and perilous space in which the extraordinary is possible, nothing is certain, and not everyone survives intact. What began as a straightforward documentary about the cult rock band King Crimson as it turned 50, mutated into an exploration of time, death, family, and the transcendent power of music to change lives. But with jokes.
{:it}I King Crimson sono una band in cui le persone muoiono letteralmente dalla voglia di far parte. In the Court of the Crimson King è un film oscuro e comico per chiunque si chieda se valga la pena sacrificare tutto per un solo momento di trascendenza. Per oltre 50 anni Robert Fripp, famoso anche per il suo lavoro con David Bowie e Brian Eno, ha supervisionato un ambiente creativo unico in cui libertà e responsabilità cospirano per porre richieste straordinarie ai membri della band, solo alleviate dall'applauso di un pubblico la cui l'adorazione minaccia di rendere le loro vite ancora più difficili. È uno spazio gratificante e pericoloso in cui lo straordinario è possibile, nulla è certo e non tutti sopravvivono intatti.  “In the Court of the Crimson King” non è solo un documentario su un gruppo che è stato creativamente attivo per tanti anni, ma è anche un film sulla musica, sul perché è importante e sui dolorosi sacrifici che gli artisti devono fare per creare opere che cambiano la vita delle persone.{:en}King Crimson is a band that people literally are dying to be in. In the Court of the Crimson King is a dark, comic film for anyone who wonders whether it is worth sacrificing everything for just a single moment of transcendence. For over 50 years Robert Fripp, also famous for his work with David Bowie and Brian Eno, has overseen a unique creative environment in which freedom and responsibility conspire to place extraordinary demands on the band's members -- only alleviated by the applause of an audience whose adoration threatens to make their lives even harder. It's a rewarding and perilous space in which the extraordinary is possible, nothing is certain, and not everyone survives intact. What began as a straightforward documentary about the cult rock band King Crimson as it turned 50, mutated into an exploration of time, death, family, and the transcendent power of music to change lives. But with jokes.
{:it}Nella Romania di oggi, la giovane suora Cristina esce segretamente dal monastero isolato in cui si trova per occuparsi di una questione urgente e misteriosa. Il suo enigmatico viaggio la porta in giro per la città, prima in un ospedale, poi alla ricerca di un uomo. Non riuscendo a rintracciarlo Cristina si attarda, perdendo così il passaggio organizzato per rientrare. Trova un improvvisato taxi, ma sulla via del ritorno in monastero la attende un destino inaspettato. I suoi movimenti verranno ricostruiti da un ispettore di polizia, alla ricerca di una verità via via più incredibile.{:en}Divided into two chapters, director Bogdan George Apetri's MIRACLE begins with the young, beautiful Cristina Tofan (Ioana Bugarin) sneaking away from an isolated convent. Working in the style of the Romanian New Wave, Apetri withholds key information about her motives as we follow her enigmatic journey, allowing tension to steadily build to a wavering precipice. The film's second part follows Marius Preda (Emanuel Pârvu), a determined inspector retracing Cristina's steps days after her departure. Here, the narrative opens into both gripping police thriller and devastating social commentary, as Marius gradually uncovers clues and revelations leading not only to the unfathomable truth behind Cristina's mysterious actions, but possibly, to an actual miracle as well.
{:it}Da poco arrivato a capo della polizia giudiziaria di Grenoble, Yohan deve confrontarsi con un terribile omicidio. C’è chi dice che ogni investigatore abbia un crimine che lo ossessiona e per Yohan quel caso diventa l’uccisione della giovane Clara. Insieme al collega Marceau porterà avanti le indagini su tutti i conoscenti della ragazza, svelando i molti segreti di una provincia all’apparenza tranquilla ma realizzando infine che ogni uomo è un potenziale colpevole… Presentato in selezione ufficiale all’ultimo Festival di Cannes, il film diretto da Dominik Moll è ispirato a fatti realmente accaduti e ha raccolto anche critiche eccellenti (“Il film francese più potente dell’anno” secondo Le Figaro), soprattutto per il modo in cui rilegge la tradizione del noir in chiave femminista. {:en}In the corridors of the criminal police, it is said that all the investigators have a crime that haunts them. One day or another, they come across a case hurting them more than the others, without always knowing why. It starts spinning in their heads to the point of obsession. Young and ambitious Captain Vivés has just been appointed group leader at the Grenoble Criminal Squad when Clara's murder case lands on his desk. Vivés and his team investigate Clara's complex life and relations, but what starts as a professional and methodical immersion into the victim's life soon turns into a haunting obsession.
{:it}Lungo un corso d'acqua inquinato vicino Shanghai, Mardar guida la sua moto ogni giorno, trasportando Moudan, la figlia adolescente di un criminale locale. Nonostante il suo amore segreto per la ragazza, viene coinvolto in un piano per rapirla e trattenerla per un riscatto. Il piano va storto, tuttavia, e Moudan si getta nel fiume e sparisce nelle sue acque. Uscito di prigione diversi anni più tardi, Mardar incontra in un locale una ballerina che assomiglia esattamente al suo amore perduto. "Mélo d'autore suggestivo, tra Wong Kar-Wai e Hitchcock, guidato dalla stella di una giovanissima Zhou Xun." Mymovies{:en}Along a polluted waterway near Shanghai, Mardar (Jia Hongsheng) rides his motorcycle each day, transporting Moudan (Zhou Xun), the teenage daughter of a local criminal. Despite his secret love for the young girl, he gets caught up in a scheme to kidnap her and hold her for ransom. The plan goes awry, however, and Moudan throws herself into the river and drowns. Mardar emerges from prison years later and encounters a nightclub entertainer who looks exactly like his lost love. A strong but gentle film about identity, neediness, and desire, as well as our ability to re-invent the world to suit ourselves.
{:it}Nella Romania di oggi, la giovane suora Cristina esce segretamente dal monastero isolato in cui si trova per occuparsi di una questione urgente e misteriosa. Il suo enigmatico viaggio la porta in giro per la città, prima in un ospedale, poi alla ricerca di un uomo. Non riuscendo a rintracciarlo Cristina si attarda, perdendo così il passaggio organizzato per rientrare. Trova un improvvisato taxi, ma sulla via del ritorno in monastero la attende un destino inaspettato. I suoi movimenti verranno ricostruiti da un ispettore di polizia, alla ricerca di una verità via via più incredibile.{:en}Divided into two chapters, director Bogdan George Apetri's MIRACLE begins with the young, beautiful Cristina Tofan (Ioana Bugarin) sneaking away from an isolated convent. Working in the style of the Romanian New Wave, Apetri withholds key information about her motives as we follow her enigmatic journey, allowing tension to steadily build to a wavering precipice. The film's second part follows Marius Preda (Emanuel Pârvu), a determined inspector retracing Cristina's steps days after her departure. Here, the narrative opens into both gripping police thriller and devastating social commentary, as Marius gradually uncovers clues and revelations leading not only to the unfathomable truth behind Cristina's mysterious actions, but possibly, to an actual miracle as well.
{:it}Considerato uno dei maggiori registi del cinema giapponese contemporaneo e già premiato a Cannes per lo straordinario Harmonium, Fukada firma un nuovo, eccezionale ritratto femminile, una riflessione sull’imprevedibilità della vita che appassiona e commuove. {:en}Taeko and her husband, Jiro, are living a peaceful existence with son, Keita. An accident brings the boy's father, Park, back into her life. An enormously poignant melodrama told at the volume of a broken whisper. 
Il mese di novembre segna 25 anni esatti di presenza e attività continuativa del Cine Detour nel rione Monti, prima nel leggendario covo “clandestino” al civico 47 della via, poi in un’originale coabitazione con la bottega equosolidale, infine nella saletta amichevole e accogliente che molte e molti di voi hanno bazzicato negli ultimi anni. In questo tempo abbiamo alimentato l’immaginario di due o tre generazioni di spettatrici e spettatori e riempito un vuoto di proposta culturale nel centro cittadino, proponendo cinema indipendente di qualità in lingua originale, festival, arti visive, musica dal vivo, teatro, formazione ai linguaggi audiovisivi, didattica del cinema a tanto tanto altro ancora. Lo abbiamo fatto sempre a modo nostro, con passione, creatività e spirito di condivisione, sempre senza spocchia ma fieri della nostra indipendenza, senza tappeti rossi e celebrità da ostentare, ma con tante vere amiche e veri amici che ci hanno dimostrato la loro stima nel corso degli anni.  A chi tra voi ci accompagna con più assiduità l’annuncio della prossima chiusura potrà non giungere inaspettato. Ad aprire la breccia, come immaginerete, più di un anno e mezzo di emergenza covid, con ripercussioni disastrose sulle disponibilità finanziarie già limitate dell’associazione.
{:it}Lungo un corso d'acqua inquinato vicino Shanghai, Mardar guida la sua moto ogni giorno, trasportando Moudan, la figlia adolescente di un criminale locale. Nonostante il suo amore segreto per la ragazza, viene coinvolto in un piano per rapirla e trattenerla per un riscatto. Il piano va storto, tuttavia, e Moudan si getta nel fiume e sparisce nelle sue acque. Uscito di prigione diversi anni più tardi, Mardar incontra in un locale una ballerina che assomiglia esattamente al suo amore perduto. "Mélo d'autore suggestivo, tra Wong Kar-Wai e Hitchcock, guidato dalla stella di una giovanissima Zhou Xun." Mymovies{:en}Along a polluted waterway near Shanghai, Mardar (Jia Hongsheng) rides his motorcycle each day, transporting Moudan (Zhou Xun), the teenage daughter of a local criminal. Despite his secret love for the young girl, he gets caught up in a scheme to kidnap her and hold her for ransom. The plan goes awry, however, and Moudan throws herself into the river and drowns. Mardar emerges from prison years later and encounters a nightclub entertainer who looks exactly like his lost love. A strong but gentle film about identity, neediness, and desire, as well as our ability to re-invent the world to suit ourselves.
{:it}Considerato uno dei maggiori registi del cinema giapponese contemporaneo e già premiato a Cannes per lo straordinario Harmonium, Fukada firma un nuovo, eccezionale ritratto femminile, una riflessione sull’imprevedibilità della vita che appassiona e commuove. {:en}Taeko and her husband, Jiro, are living a peaceful existence with son, Keita. An accident brings the boy's father, Park, back into her life. An enormously poignant melodrama told at the volume of a broken whisper. 
{:it}L’ultimo lavoro dell'acclamato e controverso maestro austriaco Ulrich Seidl (Canicola, Import/Export, trilogia Paradies) arriva finalmente al cinema dopo essere stato in concorso all’ultima Berlinale e in anteprima italiana al Biografilm). Richie Bravo, un tempo stella della canzone austriaca, è un crooner  sulla via del tramonto che vive in solitudine in una villa un tempo sontuosa e si esibisce in decadenti alberghi di Rimini di fronte a un pubblico di anziani, arrotondando come gigolò al servizio di alcune spettatrici solitarie. Un 'esistenza mesta e apparentemente senza sobbalzi quella del vecchio cantante, che verrà però sconvolta da un incontro con una giovane e dalla rivelazione che ne consegue.{:en}Richie Bravo, once upon a time a successful pop star, chases after his faded fame in wintry Rimini. Trapped between permanent intoxication and concerts for busloads of tourists, his world starts to collapse when his adult daughter breaks into his life.
{:it}Considerato uno dei maggiori registi del cinema giapponese contemporaneo e già premiato a Cannes per lo straordinario Harmonium, Fukada firma un nuovo, eccezionale ritratto femminile, una riflessione sull’imprevedibilità della vita che appassiona e commuove. {:en}Taeko and her husband, Jiro, are living a peaceful existence with son, Keita. An accident brings the boy's father, Park, back into her life. An enormously poignant melodrama told at the volume of a broken whisper. 
{:it}Considerato uno dei maggiori registi del cinema giapponese contemporaneo e già premiato a Cannes per lo straordinario Harmonium, Fukada firma un nuovo, eccezionale ritratto femminile, una riflessione sull’imprevedibilità della vita che appassiona e commuove. {:en}Taeko and her husband, Jiro, are living a peaceful existence with son, Keita. An accident brings the boy's father, Park, back into her life. An enormously poignant melodrama told at the volume of a broken whisper. 
{:it}Shigemori, un avvocato di successo, assume la difesa di Misumi, un uomo di mezza età accusato di aver brutalmente ucciso e derubato il proprio capo. Il presunto assassino aveva già scontato una lunga pena detentiva per un duplice omicidio di cui si era macchiato 30 anni prima. Le possibilità di Shigemori di evitare la condanna a morte per il suo assistito sono poche, dato che l’uomo ha già ammesso chiaramente la propria colpevolezza. Mentre approfondisce il caso, ascoltando le testimonianze dei conoscenti di Misumi, dei familiari della vittima e dello stesso indiziato, Shigemori inizia a dubitare che l’uomo sia davvero colpevole. Dal pluripremiato maestro del cinema giapponese Hirokazu Koreeda (Le Verità e Un affare di famiglia, Still Walking) esperto nel contemplare le tempeste dell'esistenza e i riverberi degli eventi traumatici sulle vite individuali, un'insolita e personale ricognizione sui concetti della Verità e della Giustizia, con un occhio alla forma classica del legal thriller alla Fritz Lang o Sidney Lumet, e l'inesauribile lezione di Rashomon.{:en}Well-known attorney Shigemori takes on the defense of murder-robbery suspect Misumi, who served jail time for another murder 30 years ago. Shigemori's chances of winning the case seem low, as his client freely admits his guilt, even though he faces the death penalty if convicted. But as he digs deeper into the case, hearing the testimonies of the victim's family and Misumi himself, Shigemori begins to doubt whether his client is actually the murderer.
{:it}L’ultimo lavoro dell'acclamato e controverso maestro austriaco Ulrich Seidl (Canicola, Import/Export, trilogia Paradies) arriva finalmente al cinema dopo essere stato in concorso all’ultima Berlinale e in anteprima italiana al Biografilm). Richie Bravo, un tempo stella della canzone austriaca, è un crooner  sulla via del tramonto che vive in solitudine in una villa un tempo sontuosa e si esibisce in decadenti alberghi di Rimini di fronte a un pubblico di anziani, arrotondando come gigolò al servizio di alcune spettatrici solitarie. Un 'esistenza mesta e apparentemente senza sobbalzi quella del vecchio cantante, che verrà però sconvolta da un incontro con una giovane e dalla rivelazione che ne consegue.{:en}Richie Bravo, once upon a time a successful pop star, chases after his faded fame in wintry Rimini. Trapped between permanent intoxication and concerts for busloads of tourists, his world starts to collapse when his adult daughter breaks into his life.
{:it}L’ultimo lavoro dell'acclamato e controverso maestro austriaco Ulrich Seidl (Canicola, Import/Export, trilogia Paradies) arriva finalmente al cinema dopo essere stato in concorso all’ultima Berlinale e in anteprima italiana al Biografilm). Richie Bravo, un tempo stella della canzone austriaca, è un crooner  sulla via del tramonto che vive in solitudine in una villa un tempo sontuosa e si esibisce in decadenti alberghi di Rimini di fronte a un pubblico di anziani, arrotondando come gigolò al servizio di alcune spettatrici solitarie. Un 'esistenza mesta e apparentemente senza sobbalzi quella del vecchio cantante, che verrà però sconvolta da un incontro con una giovane e dalla rivelazione che ne consegue.{:en}Richie Bravo, once upon a time a successful pop star, chases after his faded fame in wintry Rimini. Trapped between permanent intoxication and concerts for busloads of tourists, his world starts to collapse when his adult daughter breaks into his life.
{:it}Shigemori, un avvocato di successo, assume la difesa di Misumi, un uomo di mezza età accusato di aver brutalmente ucciso e derubato il proprio capo. Il presunto assassino aveva già scontato una lunga pena detentiva per un duplice omicidio di cui si era macchiato 30 anni prima. Le possibilità di Shigemori di evitare la condanna a morte per il suo assistito sono poche, dato che l’uomo ha già ammesso chiaramente la propria colpevolezza. Mentre approfondisce il caso, ascoltando le testimonianze dei conoscenti di Misumi, dei familiari della vittima e dello stesso indiziato, Shigemori inizia a dubitare che l’uomo sia davvero colpevole. Dal pluripremiato maestro del cinema giapponese Hirokazu Koreeda (Le Verità e Un affare di famiglia, Still Walking) esperto nel contemplare le tempeste dell'esistenza e i riverberi degli eventi traumatici sulle vite individuali, un'insolita e personale ricognizione sui concetti della Verità e della Giustizia, con un occhio alla forma classica del legal thriller alla Fritz Lang o Sidney Lumet, e l'inesauribile lezione di Rashomon.{:en}Well-known attorney Shigemori takes on the defense of murder-robbery suspect Misumi, who served jail time for another murder 30 years ago. Shigemori's chances of winning the case seem low, as his client freely admits his guilt, even though he faces the death penalty if convicted. But as he digs deeper into the case, hearing the testimonies of the victim's family and Misumi himself, Shigemori begins to doubt whether his client is actually the murderer.
{:it}L’ultimo lavoro dell'acclamato e controverso maestro austriaco Ulrich Seidl (Canicola, Import/Export, trilogia Paradies) arriva finalmente al cinema dopo essere stato in concorso all’ultima Berlinale e in anteprima italiana al Biografilm). Richie Bravo, un tempo stella della canzone austriaca, è un crooner  sulla via del tramonto che vive in solitudine in una villa un tempo sontuosa e si esibisce in decadenti alberghi di Rimini di fronte a un pubblico di anziani, arrotondando come gigolò al servizio di alcune spettatrici solitarie. Un 'esistenza mesta e apparentemente senza sobbalzi quella del vecchio cantante, che verrà però sconvolta da un incontro con una giovane e dalla rivelazione che ne consegue.{:en}Richie Bravo, once upon a time a successful pop star, chases after his faded fame in wintry Rimini. Trapped between permanent intoxication and concerts for busloads of tourists, his world starts to collapse when his adult daughter breaks into his life.
{:it}Shigemori, un avvocato di successo, assume la difesa di Misumi, un uomo di mezza età accusato di aver brutalmente ucciso e derubato il proprio capo. Il presunto assassino aveva già scontato una lunga pena detentiva per un duplice omicidio di cui si era macchiato 30 anni prima. Le possibilità di Shigemori di evitare la condanna a morte per il suo assistito sono poche, dato che l’uomo ha già ammesso chiaramente la propria colpevolezza. Mentre approfondisce il caso, ascoltando le testimonianze dei conoscenti di Misumi, dei familiari della vittima e dello stesso indiziato, Shigemori inizia a dubitare che l’uomo sia davvero colpevole. Dal pluripremiato maestro del cinema giapponese Hirokazu Koreeda (Le Verità e Un affare di famiglia, Still Walking) esperto nel contemplare le tempeste dell'esistenza e i riverberi degli eventi traumatici sulle vite individuali, un'insolita e personale ricognizione sui concetti della Verità e della Giustizia, con un occhio alla forma classica del legal thriller alla Fritz Lang o Sidney Lumet, e l'inesauribile lezione di Rashomon.{:en}Well-known attorney Shigemori takes on the defense of murder-robbery suspect Misumi, who served jail time for another murder 30 years ago. Shigemori's chances of winning the case seem low, as his client freely admits his guilt, even though he faces the death penalty if convicted. But as he digs deeper into the case, hearing the testimonies of the victim's family and Misumi himself, Shigemori begins to doubt whether his client is actually the murderer.
Giunto alla XXII edizione, questo corso teorico-pratico è un regalo che ti fai per essere felice. Patrizia Copponi, fotoreporter e docente professionista, metterà a disposizione tutte le sue conoscenze e il suo sapere. Non perderai neanche una lezione perché la potrai recuperare in privato. Il corso si tiene nella storica sede dell'associazione Detour dal 1997 in via Urbana nel Rione Monti.