{:it}Il documentario apre una finestra sulla vita on the road di Jean Michel Basquiat e sulla città di New York nel periodo che va dal 1978 al 1981. Una riflessione su come l’ambiente, la scena artistica, le sue frequentazioni e i movimenti culturali abbiano plasmato la sua visione artistica del mondo. Divenuto famoso inizialmente con lo pseudonimo di Samo, inizia a esprimersi per le strade di New York con disegni e graffiti in cui erano inserite dichiarazioni enigmatiche e in pochissimo tempo divenne uno dei più celebri artisti della sua generazione. Tutto il fermento che animava la città passava attraverso di lui: politica, hip-hop, punk, così come i movimenti per i diritti civili e le questioni razziali, i programmi Tv e la cronaca.{:en}Never-before-seen works, writings and photographs offer insight into the life of Jean-Michel Basquiat as a teenager in New York in the late 1970s. The times, the people and the movements of the city help Basquiat form his artistic vision. With: Jim Jarmusch, Alexis Adler, Al Diaz, Fred Brathwaite aka Fab 5 Freddy, Lee Quiñones, Felice Rosser, Jennifer Jazz, Luc Sante, Carlo McCormick, Glenn O'Brien, Michael Holman, James Nares, Coleen Fitzgibbon, Kenny Scharf, Sur Rodney (Sur), Patricia Field, Mary-Ann Monforton, Diego Cortez, Bud Kliment.
{:it}"Sentirsi soli e stare da soli sono due cose differenti". Una poetica meditazione agrodolce sul senso della vita, un piccolo grande film indie e l'ultima memorabile interpretazione di Harry Deans Stanton (Paris Texas, Twin Peaks). Alla soglia dei novant'anni Lucky tiene fede al suo nomignolo. Pur fumando un pacchetto di sigarette al giorno e bevendo alcolici, le sue diagnosi mediche sono impeccabili. Ma dopo una caduta comincia a temere la morte e la solitudine. Lucky è un film di attori, anzi di attore: un Harry Dean Stanton straordinario alle prese con la performance di una vita, in cui infonde elementi autobiografici e schegge delle maschere indossate in passato. Una parabola sulla paura della morte e su come affrontarla per ritrovare interesse e stupore nella vita.Un omaggio cinefilo a un'icona del cinema... un film semplice, schietto, all'antica, che si serve di un attore maiuscolo per zoomare su uno spicchio della vita, quello terminale, troppo spesso ignorato o trasfigurato in forme posticce."{:en}LUCKY follows the spiritual journey of a 90-year-old atheist and the quirky characters that inhabit his off the map desert town. Having out lived and out smoked all of his contemporaries, the fiercely independent Lucky finds himself at the precipice of life, thrust into a journey of self exploration, leading towards that which is so often unattainable: enlightenment. Acclaimed character actor John Carroll Lynch's directorial debut "Lucky", is at once a love letter to the life and career of Harry Dean Stanton as well as a meditation on morality, loneliness, spirituality, and human connection.
{:it}Da quando la piccola Amal è tornata nel suo quartiere, ricorda solo un grande albero che non c’è più. Un sicomoro su cui lei e i suoi fratelli si arrampicavano. Si ricorda di quando portava il caffè a suo padre nel frutteto. Dopo è arrivata la guerra. Amal e i suoi fratelli hanno perso tutto. Sono figli della famiglia Samouni, dei contadini che abitano alla periferia della città di Gaza. È passato un anno da quando hanno sepolto i loro morti. Ora devono ricominciare a guardare al futuro, ricostruendo le loro case, il loro quartiere, la loro memoria. Sul filo dei ricordi, immagini reali e racconto animato si alternano a disegnare un ritratto di famiglia prima, dopo e durante i tragici avvenimenti che hanno stravolto le loro vite in quel gennaio del 2009, quando, durante l’operazione ‘Piombo fuso’, vengono massacrati ventinove membri della famiglia.{:en}Da quando la piccola Amal è tornata nel suo quartiere, ricorda solo un grande albero che non c’è più. Un sicomoro su cui lei e i suoi fratelli si arrampicavano. Si ricorda di quando portava il caffè a suo padre nel frutteto. Dopo è arrivata la guerra. Amal e i suoi fratelli hanno perso tutto. Sono figli della famiglia Samouni, dei contadini che abitano alla periferia della città di Gaza. È passato un anno da quando hanno sepolto i loro morti. Ora devono ricominciare a guardare al futuro, ricostruendo le loro case, il loro quartiere, la loro memoria. Sul filo dei ricordi, immagini reali e racconto animato si alternano a disegnare un ritratto di famiglia prima, dopo e durante i tragici avvenimenti che hanno stravolto le loro vite in quel gennaio del 2009, quando, durante l’operazione ‘Piombo fuso’, vengono massacrati ventinove membri della famiglia.
{:it}"Sentirsi soli e stare da soli sono due cose differenti". Una poetica meditazione agrodolce sul senso della vita, un piccolo grande film indie e l'ultima memorabile interpretazione di Harry Deans Stanton (Paris Texas, Twin Peaks). Alla soglia dei novant'anni Lucky tiene fede al suo nomignolo. Pur fumando un pacchetto di sigarette al giorno e bevendo alcolici, le sue diagnosi mediche sono impeccabili. Ma dopo una caduta comincia a temere la morte e la solitudine. Lucky è un film di attori, anzi di attore: un Harry Dean Stanton straordinario alle prese con la performance di una vita, in cui infonde elementi autobiografici e schegge delle maschere indossate in passato. Una parabola sulla paura della morte e su come affrontarla per ritrovare interesse e stupore nella vita.Un omaggio cinefilo a un'icona del cinema... un film semplice, schietto, all'antica, che si serve di un attore maiuscolo per zoomare su uno spicchio della vita, quello terminale, troppo spesso ignorato o trasfigurato in forme posticce."{:en}LUCKY follows the spiritual journey of a 90-year-old atheist and the quirky characters that inhabit his off the map desert town. Having out lived and out smoked all of his contemporaries, the fiercely independent Lucky finds himself at the precipice of life, thrust into a journey of self exploration, leading towards that which is so often unattainable: enlightenment. Acclaimed character actor John Carroll Lynch's directorial debut "Lucky", is at once a love letter to the life and career of Harry Dean Stanton as well as a meditation on morality, loneliness, spirituality, and human connection.
{:it}Premio del Pubblico Festival di Torino. Ogni anno all'Università di Saint-Denis, nella periferia nord di Parigi, si svolge Eloquentia, una gara di oratoria che premia "Il miglior oratore del 93", dove 93 rappresenta il distretto di Seine-Saint-Denis. Gli studenti, provenienti da diversi contesti sociali, si preparano ad affrontare la competizione con l'aiuto di consulenti professionisti che insegnano loro la raffinata arte del parlare in pubblico. Durante le settimane, i giovani imparano i sottili meccanismi della retorica, si raccontano rivelando agli altri, ma soprattutto a loro stessi, i propri talenti.{:en}Nommé aux César 2018 dans la catégorie du Meilleur film documentaire. Chaque année à l’Université de Saint-Denis se déroule le concours "Eloquentia", qui vise à élire « le meilleur orateur du 93 ». Des étudiants de cette université issus de tout cursus, décident d'y participer et s'y préparent grâce à des professionnels (avocats, slameurs, metteurs en scène...) qui leur enseignent le difficile exercice de la prise de parole en public. Au fil des semaines, ils vont apprendre les ressorts subtils de la rhétorique, et vont s’affirmer, se révéler aux autres, et surtout à eux-mêmes. Munis de ces armes, Leïla, Elhadj, Eddy et les autres, s’affrontent et tentent de remporter ce concours pour devenir « le meilleur orateur du 93 ».
{:it}Vincitore del Sundance Film Festival 2016, All These Sleepless Nights, del giovane regista polacco Michal Marczak, dopo un passaggio al Trieste Film Festival, arriva finalmente a Roma al Cine Detour, nell'ambito di On the Road Film Festival Preview. Kris ha rotto con la sua ragazza e gli si apre davanti un mondo pieno di occasioni. Lui e il suo amico Michal, due studenti di storia dell'arte, iniziano a vagare in una Varsavia notturna, lasciandosi guidare dal desiderio in una inarrestabile ricerca di se stessi. Quando poi Kris si innamora dell'ex fidanzata di Michal, l'affascinante Eva, l'amicizia tra i due ragazzi viene messa in discussione. Tra rave improvvisati e feste in spiaggia, Marczak traccia un racconto universale e senza tempo sulla giovinezza.{:en}Many of us know the freedom of our twenties-unfettered by responsibilities or mortality, inventing ourselves in the rush of the moment. ALL THESE SLEEPLESS NIGHTS viscerally summons that feeling, chronicling life across two Warsaw summers when students Kris and Michal resolve to experience life to the limit. After Kris breaks up with his long-time girlfriend, anything seems possible and Warsaw is his playground. Along with best friend Michal, handsome and wide-eyed, they roam the metropolis at night, floating from party to party, dancing until dawn in makeshift clubs and city squares.
{:it}Un documentario che reinventa il road movie, infilando strade oblique e misurando la Francia contemporanea. Un documentario che reinventa il road movie, infilando strade oblique e misurando la Francia contemporanea. Agnès Varda, leggenda del cinema francese, una delle poche donne ad aver fatto parte del gruppo originario della Nouvelle Vague francese e prima donna regista a ricevere l’Oscar alla carriera. JR, street artist francese che realizza installazioni fotografiche di grande impatto emotivo con maestria e abilità tecnica. Agnès e JR viaggiano attraverso la Francia rurale a bordo di un bizzarro camion-macchina fotografica, in un percorso fatto di dialoghi, ricordi, riflessioni, dei luoghi attraversati e soprattutto delle persone incontrate...{:en}The 90-year-old director goes on the road with street artist JR to create remarkable, moving portraits of the people they meet. Here’s a wonderful warmth and playful indirectness to this essay/road movie in the classic nouvelle vague spirit, conjuring a semi-accidental narrative in the midst of what is ostensibly a documentary.  It is a collaboration between the 90-year-old director Agnès Varda and a 35-year-old French street artist who styles himself simply JR and always wears a hat and dark glasses, indoors and out – an opaque mannerism, almost a disguise, which Varda compares to her old comrade Jean-Luc Godard, and which irritates her a little bit.
{:it}Premio del Pubblico Festival di Torino. Ogni anno all'Università di Saint-Denis, nella periferia nord di Parigi, si svolge Eloquentia, una gara di oratoria che premia "Il miglior oratore del 93", dove 93 rappresenta il distretto di Seine-Saint-Denis. Gli studenti, provenienti da diversi contesti sociali, si preparano ad affrontare la competizione con l'aiuto di consulenti professionisti che insegnano loro la raffinata arte del parlare in pubblico. Durante le settimane, i giovani imparano i sottili meccanismi della retorica, si raccontano rivelando agli altri, ma soprattutto a loro stessi, i propri talenti.{:en}Nommé aux César 2018 dans la catégorie du Meilleur film documentaire. Chaque année à l’Université de Saint-Denis se déroule le concours "Eloquentia", qui vise à élire « le meilleur orateur du 93 ». Des étudiants de cette université issus de tout cursus, décident d'y participer et s'y préparent grâce à des professionnels (avocats, slameurs, metteurs en scène...) qui leur enseignent le difficile exercice de la prise de parole en public. Au fil des semaines, ils vont apprendre les ressorts subtils de la rhétorique, et vont s’affirmer, se révéler aux autres, et surtout à eux-mêmes. Munis de ces armes, Leïla, Elhadj, Eddy et les autres, s’affrontent et tentent de remporter ce concours pour devenir « le meilleur orateur du 93 ».
{:it}Un documentario che reinventa il road movie, infilando strade oblique e misurando la Francia contemporanea. Un documentario che reinventa il road movie, infilando strade oblique e misurando la Francia contemporanea. Agnès Varda, leggenda del cinema francese, una delle poche donne ad aver fatto parte del gruppo originario della Nouvelle Vague francese e prima donna regista a ricevere l’Oscar alla carriera. JR, street artist francese che realizza installazioni fotografiche di grande impatto emotivo con maestria e abilità tecnica. Agnès e JR viaggiano attraverso la Francia rurale a bordo di un bizzarro camion-macchina fotografica, in un percorso fatto di dialoghi, ricordi, riflessioni, dei luoghi attraversati e soprattutto delle persone incontrate...{:en}The 90-year-old director goes on the road with street artist JR to create remarkable, moving portraits of the people they meet. Here’s a wonderful warmth and playful indirectness to this essay/road movie in the classic nouvelle vague spirit, conjuring a semi-accidental narrative in the midst of what is ostensibly a documentary.  It is a collaboration between the 90-year-old director Agnès Varda and a 35-year-old French street artist who styles himself simply JR and always wears a hat and dark glasses, indoors and out – an opaque mannerism, almost a disguise, which Varda compares to her old comrade Jean-Luc Godard, and which irritates her a little bit.
{:it}"Sentirsi soli e stare da soli sono due cose differenti". Una poetica meditazione agrodolce sul senso della vita, un piccolo grande film indie e l'ultima memorabile interpretazione di Harry Deans Stanton (Paris Texas, Twin Peaks). Alla soglia dei novant'anni Lucky tiene fede al suo nomignolo. Pur fumando un pacchetto di sigarette al giorno e bevendo alcolici, le sue diagnosi mediche sono impeccabili. Ma dopo una caduta comincia a temere la morte e la solitudine. Lucky è un film di attori, anzi di attore: un Harry Dean Stanton straordinario alle prese con la performance di una vita, in cui infonde elementi autobiografici e schegge delle maschere indossate in passato. Una parabola sulla paura della morte e su come affrontarla per ritrovare interesse e stupore nella vita.Un omaggio cinefilo a un'icona del cinema... un film semplice, schietto, all'antica, che si serve di un attore maiuscolo per zoomare su uno spicchio della vita, quello terminale, troppo spesso ignorato o trasfigurato in forme posticce."{:en}LUCKY follows the spiritual journey of a 90-year-old atheist and the quirky characters that inhabit his off the map desert town. Having out lived and out smoked all of his contemporaries, the fiercely independent Lucky finds himself at the precipice of life, thrust into a journey of self exploration, leading towards that which is so often unattainable: enlightenment. Acclaimed character actor John Carroll Lynch's directorial debut "Lucky", is at once a love letter to the life and career of Harry Dean Stanton as well as a meditation on morality, loneliness, spirituality, and human connection.
{:it}Nico, 1988 è un road-movie dedicato agli ultimi anni di Christa Päffgen, in arte Nico. Musa di Andy Warhol, cantante dei Velvet Underground e donna dalla bellezza leggendaria, Nico vive una seconda vita dopo la storia che tutti conoscono, quando inizia la sua carriera da solista. Nico, 1988 racconta gli ultimi tour di Nico e della band che l’accompagnava in giro per l’Europa negli anni ’80: anni in cui la “sacerdotessa delle tenebre”, così veniva chiamata, ritrova se stessa, liberandosi del peso della sua bellezza e ricostruendo un rapporto con il suo unico figlio dimenticato. È la storia di una rinascita, di un’artista, di una madre, di una donna oltre la sua icona.{:en}Approaching age 50, singer/songwriter Nico leads a solitary existence -- far from her days as a Warhol superstar and celebrated vocalist for the Velvet Underground in the 1960s. Her life and career on the fringes, Nico's new manager convinces her to hit the road again and tour in Europe to promote her latest album. Struggling with demons and the consequences of a muddled life, she longs to rebuild a relationship with her son, whose custody she lost long ago.
On the Road Film Festival - cinema di viaggio e di frontiera, giunto alla VI edizione, si terrà a Roma al Cine Detour dal 28 novembre al 2 dicembre 2018. A grande richiesta, abbiamo deciso di posticipare i termini di scadenza del concorso: sarà pertanto possibile iscrivere il proprio film a una delle sezioni competitive fino al 15 ottobre 2018.
{:it}Il film segue il videoartista americano Bill Viola e la moglie Kira Perov, sua collaboratrice, nei dodici anni in cui si dedicano alla realizzazione delle opere Mary e Martyrs, nella Cattedrale di St. Paul a Londra. Nel documentare l’approccio di Bill Viola, il regista Gerald Fox coglie l’essenza del processo creativo dell’artista e i profondi cambiamenti che si susseguono in questo lungo periodo di tempo. Il film ripercorre la carriera di Viola la cui opera, sin dai primi anni ’70, ha portato la videoarte a un nuovo livello di conoscenza nell'arte contemporanea. {:en}This film follows American video artist Bill Viola and his wife and collaborator Kira Perov over a twelve-year period as they undertake and complete the installation of two video works, Mary and Martyrs, in St. Paul’s Cathedral in London. In documenting Viola’s approach, director Gerald Fox captures the essence of his creative process, along with the significant changes that occur over the lengthy time period. He also looks back at the career of this artist, who since the early 1970s has taken video art to a new level of acceptance in contemporary art.
{:it}Vincitore del Sundance Film Festival 2016, All These Sleepless Nights, del giovane regista polacco Michal Marczak, dopo un passaggio al Trieste Film Festival, arriva finalmente a Roma al Cine Detour, nell'ambito di On the Road Film Festival Preview. Kris ha rotto con la sua ragazza e gli si apre davanti un mondo pieno di occasioni. Lui e il suo amico Michal, due studenti di storia dell'arte, iniziano a vagare in una Varsavia notturna, lasciandosi guidare dal desiderio in una inarrestabile ricerca di se stessi. Quando poi Kris si innamora dell'ex fidanzata di Michal, l'affascinante Eva, l'amicizia tra i due ragazzi viene messa in discussione. Tra rave improvvisati e feste in spiaggia, Marczak traccia un racconto universale e senza tempo sulla giovinezza.{:en}Many of us know the freedom of our twenties-unfettered by responsibilities or mortality, inventing ourselves in the rush of the moment. ALL THESE SLEEPLESS NIGHTS viscerally summons that feeling, chronicling life across two Warsaw summers when students Kris and Michal resolve to experience life to the limit. After Kris breaks up with his long-time girlfriend, anything seems possible and Warsaw is his playground. Along with best friend Michal, handsome and wide-eyed, they roam the metropolis at night, floating from party to party, dancing until dawn in makeshift clubs and city squares.
{:it}Un documentario che reinventa il road movie, infilando strade oblique e misurando la Francia contemporanea. Agnès Varda, leggenda del cinema francese, una delle poche donne ad aver fatto parte del gruppo originario della Nouvelle Vague francese e prima donna regista a ricevere l’Oscar alla carriera. Agnès e JR, giovane promettente street artist francese, viaggiano attraverso la Francia rurale a bordo di un bizzarro camion-macchina fotografica, in un percorso fatto di dialoghi, ricordi, riflessioni, dei luoghi attraversati e soprattutto delle persone incontrate...{:en}The 90-year-old director goes on the road with street artist JR to create remarkable, moving portraits of the people they meet. Here’s a wonderful warmth and playful indirectness to this essay/road movie in the classic nouvelle vague spirit, conjuring a semi-accidental narrative in the midst of what is ostensibly a documentary.  It is a collaboration between the 90-year-old director Agnès Varda and a 35-year-old French street artist who styles himself simply JR and always wears a hat and dark glasses, indoors and out – an opaque mannerism, almost a disguise, which Varda compares to her old comrade Jean-Luc Godard, and which irritates her a little bit.
{:it}Nico, 1988 è un road-movie dedicato agli ultimi anni di Christa Päffgen, in arte Nico. Musa di Andy Warhol, cantante dei Velvet Underground e donna dalla bellezza leggendaria, Nico vive una seconda vita dopo la storia che tutti conoscono, quando inizia la sua carriera da solista. Nico, 1988 racconta gli ultimi tour di Nico e della band che l’accompagnava in giro per l’Europa negli anni ’80: anni in cui la “sacerdotessa delle tenebre”, così veniva chiamata, ritrova se stessa, liberandosi del peso della sua bellezza e ricostruendo un rapporto con il suo unico figlio dimenticato. È la storia di una rinascita, di un’artista, di una madre, di una donna oltre la sua icona.{:en}Approaching age 50, singer/songwriter Nico leads a solitary existence -- far from her days as a Warhol superstar and celebrated vocalist for the Velvet Underground in the 1960s. Her life and career on the fringes, Nico's new manager convinces her to hit the road again and tour in Europe to promote her latest album. Struggling with demons and the consequences of a muddled life, she longs to rebuild a relationship with her son, whose custody she lost long ago.
{:it}Il film segue il videoartista americano Bill Viola e la moglie Kira Perov, sua collaboratrice, nei dodici anni in cui si dedicano alla realizzazione delle opere Mary e Martyrs, nella Cattedrale di St. Paul a Londra. Nel documentare l’approccio di Bill Viola, il regista Gerald Fox coglie l’essenza del processo creativo dell’artista e i profondi cambiamenti che si susseguono in questo lungo periodo di tempo. Il film ripercorre la carriera di Viola la cui opera, sin dai primi anni ’70, ha portato la videoarte a un nuovo livello di conoscenza nell'arte contemporanea. {:en}This film follows American video artist Bill Viola and his wife and collaborator Kira Perov over a twelve-year period as they undertake and complete the installation of two video works, Mary and Martyrs, in St. Paul’s Cathedral in London. In documenting Viola’s approach, director Gerald Fox captures the essence of his creative process, along with the significant changes that occur over the lengthy time period. He also looks back at the career of this artist, who since the early 1970s has taken video art to a new level of acceptance in contemporary art.
{:it}In occasione della mostra a Palazzo Strozzi dedicata a Marina Abramović il Cine Detour le dedica un nuovo omaggio. Tra documentario d’arte e thriller spirituale in forma di road movie, The Space in Between è il diario di viaggio di Marina Abramović, una delle più importanti artiste del nostro tempo attraverso i rituali esoterici del Brasile, un viaggio che diventa ben presto un percorso interiore tra memorie, stati modificati di coscienza, esperienze personali passate e liberazione. Con un tocco di artistica follia.{:en}A mixture between road movie and spiritual thriller, the film brings an unprecedented approach of the intimate creative process of one of the most important artists of our time. Pioneering performance artist Marina Abramović travels through the remote areas of Brazil to experience sacred rituals and reveal her creative process amidst the wonders of the landscape. From visits with healers, sages, shamans, and sects, to intimate personal rituals and experiences within the natural landscape, the documentary follows Abramović through a profound introspective journey of memories, pain, and past experiences.
{:it}Vincitore del Sundance Film Festival 2016, All These Sleepless Nights, del giovane regista polacco Michal Marczak, dopo un passaggio al Trieste Film Festival, arriva finalmente a Roma al Cine Detour, nell'ambito di On the Road Film Festival Preview. Kris ha rotto con la sua ragazza e gli si apre davanti un mondo pieno di occasioni. Lui e il suo amico Michal, due studenti di storia dell'arte, iniziano a vagare in una Varsavia notturna, lasciandosi guidare dal desiderio in una inarrestabile ricerca di se stessi. Quando poi Kris si innamora dell'ex fidanzata di Michal, l'affascinante Eva, l'amicizia tra i due ragazzi viene messa in discussione. Tra rave improvvisati e feste in spiaggia, Marczak traccia un racconto universale e senza tempo sulla giovinezza.{:en}Many of us know the freedom of our twenties-unfettered by responsibilities or mortality, inventing ourselves in the rush of the moment. ALL THESE SLEEPLESS NIGHTS viscerally summons that feeling, chronicling life across two Warsaw summers when students Kris and Michal resolve to experience life to the limit. After Kris breaks up with his long-time girlfriend, anything seems possible and Warsaw is his playground. Along with best friend Michal, handsome and wide-eyed, they roam the metropolis at night, floating from party to party, dancing until dawn in makeshift clubs and city squares.
{:it}Un documentario che reinventa il road movie, infilando strade oblique e misurando la Francia contemporanea. Agnès Varda, leggenda del cinema francese, una delle poche donne ad aver fatto parte del gruppo originario della Nouvelle Vague francese e prima donna regista a ricevere l’Oscar alla carriera. Agnès e JR, giovane promettente street artist francese, viaggiano attraverso la Francia rurale a bordo di un bizzarro camion-macchina fotografica, in un percorso fatto di dialoghi, ricordi, riflessioni, dei luoghi attraversati e soprattutto delle persone incontrate...{:en}The 90-year-old director goes on the road with street artist JR to create remarkable, moving portraits of the people they meet. Here’s a wonderful warmth and playful indirectness to this essay/road movie in the classic nouvelle vague spirit, conjuring a semi-accidental narrative in the midst of what is ostensibly a documentary.  It is a collaboration between the 90-year-old director Agnès Varda and a 35-year-old French street artist who styles himself simply JR and always wears a hat and dark glasses, indoors and out – an opaque mannerism, almost a disguise, which Varda compares to her old comrade Jean-Luc Godard, and which irritates her a little bit.
{:it}Un documentario che reinventa il road movie, infilando strade oblique e misurando la Francia contemporanea. Agnès Varda, leggenda del cinema francese, una delle poche donne ad aver fatto parte del gruppo originario della Nouvelle Vague francese e prima donna regista a ricevere l’Oscar alla carriera. Agnès e JR, giovane promettente street artist francese, viaggiano attraverso la Francia rurale a bordo di un bizzarro camion-macchina fotografica, in un percorso fatto di dialoghi, ricordi, riflessioni, dei luoghi attraversati e soprattutto delle persone incontrate...{:en}The 90-year-old director goes on the road with street artist JR to create remarkable, moving portraits of the people they meet. Here’s a wonderful warmth and playful indirectness to this essay/road movie in the classic nouvelle vague spirit, conjuring a semi-accidental narrative in the midst of what is ostensibly a documentary.  It is a collaboration between the 90-year-old director Agnès Varda and a 35-year-old French street artist who styles himself simply JR and always wears a hat and dark glasses, indoors and out – an opaque mannerism, almost a disguise, which Varda compares to her old comrade Jean-Luc Godard, and which irritates her a little bit.
{:it}Nico, 1988 è un road-movie dedicato agli ultimi anni di Christa Päffgen, in arte Nico. Musa di Andy Warhol, cantante dei Velvet Underground e donna dalla bellezza leggendaria, Nico vive una seconda vita dopo la storia che tutti conoscono, quando inizia la sua carriera da solista. Nico, 1988 racconta gli ultimi tour di Nico e della band che l’accompagnava in giro per l’Europa negli anni ’80: anni in cui la “sacerdotessa delle tenebre”, così veniva chiamata, ritrova se stessa, liberandosi del peso della sua bellezza e ricostruendo un rapporto con il suo unico figlio dimenticato. È la storia di una rinascita, di un’artista, di una madre, di una donna oltre la sua icona.{:en}Approaching age 50, singer/songwriter Nico leads a solitary existence -- far from her days as a Warhol superstar and celebrated vocalist for the Velvet Underground in the 1960s. Her life and career on the fringes, Nico's new manager convinces her to hit the road again and tour in Europe to promote her latest album. Struggling with demons and the consequences of a muddled life, she longs to rebuild a relationship with her son, whose custody she lost long ago.
{:it}Nel corso della sua vita ha visto ogni genere di cosa: il successo e la celebrità a soli 17 anni nella mitica Swinging London, la vita con Mick Jagger, fianco a fianco per tutta la durata della tumultuosa epica dei Rolling Stones, gli scandali, le droghe, la dipendenza e il declino, la vita in strada e poi, finalmente, la rinascita e il meritato riconoscimento del suo talento e della sua arte. Il suo nome è leggenda: è Marianne Faithfull, attrice, cantante, cantautrice. L’attrice e regista Sandrine Bonnaire racconta una delle figure più importanti dello scenario musicale mondiale dagli anni Sessanta a oggi, le sue mille vite, gli incontri e la sua storia straordinaria. Dipingendo così il ritratto di una donna unica, leggendaria, fatale.{:en}Marianne Faithfull has seen it all: success and celebrity at 17 years of age in Swinging London, life with Mick Jagger through the tumultuous Rolling Stones epic, scandal, drugs, addiction and decline, life in the street and then rebirth, awards and artistic recognition. Actress and director Sandrine Bonnaire tells her incredible journey, her thousand lives, her encounters with the greats and her extraordinary lifetime.
{:it}Il film segue il videoartista americano Bill Viola e la moglie Kira Perov, sua collaboratrice, nei dodici anni in cui si dedicano alla realizzazione delle opere Mary e Martyrs, nella Cattedrale di St. Paul a Londra. Nel documentare l’approccio di Bill Viola, il regista Gerald Fox coglie l’essenza del processo creativo dell’artista e i profondi cambiamenti che si susseguono in questo lungo periodo di tempo. Il film ripercorre la carriera di Viola la cui opera, sin dai primi anni ’70, ha portato la videoarte a un nuovo livello di conoscenza nell'arte contemporanea. {:en}This film follows American video artist Bill Viola and his wife and collaborator Kira Perov over a twelve-year period as they undertake and complete the installation of two video works, Mary and Martyrs, in St. Paul’s Cathedral in London. In documenting Viola’s approach, director Gerald Fox captures the essence of his creative process, along with the significant changes that occur over the lengthy time period. He also looks back at the career of this artist, who since the early 1970s has taken video art to a new level of acceptance in contemporary art.
{:it}Il film segue il videoartista americano Bill Viola e la moglie Kira Perov, sua collaboratrice, nei dodici anni in cui si dedicano alla realizzazione delle opere Mary e Martyrs, nella Cattedrale di St. Paul a Londra. Nel documentare l’approccio di Bill Viola, il regista Gerald Fox coglie l’essenza del processo creativo dell’artista e i profondi cambiamenti che si susseguono in questo lungo periodo di tempo. Il film ripercorre la carriera di Viola la cui opera, sin dai primi anni ’70, ha portato la videoarte a un nuovo livello di conoscenza nell'arte contemporanea. {:en}This film follows American video artist Bill Viola and his wife and collaborator Kira Perov over a twelve-year period as they undertake and complete the installation of two video works, Mary and Martyrs, in St. Paul’s Cathedral in London. In documenting Viola’s approach, director Gerald Fox captures the essence of his creative process, along with the significant changes that occur over the lengthy time period. He also looks back at the career of this artist, who since the early 1970s has taken video art to a new level of acceptance in contemporary art.
{:it}Nico, 1988 è un road-movie dedicato agli ultimi anni di Christa Päffgen, in arte Nico. Musa di Andy Warhol, cantante dei Velvet Underground e donna dalla bellezza leggendaria, Nico vive una seconda vita dopo la storia che tutti conoscono, quando inizia la sua carriera da solista. Nico, 1988 racconta gli ultimi tour di Nico e della band che l’accompagnava in giro per l’Europa negli anni ’80: anni in cui la “sacerdotessa delle tenebre”, così veniva chiamata, ritrova se stessa, liberandosi del peso della sua bellezza e ricostruendo un rapporto con il suo unico figlio dimenticato. È la storia di una rinascita, di un’artista, di una madre, di una donna oltre la sua icona.{:en}Approaching age 50, singer/songwriter Nico leads a solitary existence -- far from her days as a Warhol superstar and celebrated vocalist for the Velvet Underground in the 1960s. Her life and career on the fringes, Nico's new manager convinces her to hit the road again and tour in Europe to promote her latest album. Struggling with demons and the consequences of a muddled life, she longs to rebuild a relationship with her son, whose custody she lost long ago.
{:it}Il film segue il videoartista americano Bill Viola e la moglie Kira Perov, sua collaboratrice, nei dodici anni in cui si dedicano alla realizzazione delle opere Mary e Martyrs, nella Cattedrale di St. Paul a Londra. Nel documentare l’approccio di Bill Viola, il regista Gerald Fox coglie l’essenza del processo creativo dell’artista e i profondi cambiamenti che si susseguono in questo lungo periodo di tempo. Il film ripercorre la carriera di Viola la cui opera, sin dai primi anni ’70, ha portato la videoarte a un nuovo livello di conoscenza nell'arte contemporanea. {:en}This film follows American video artist Bill Viola and his wife and collaborator Kira Perov over a twelve-year period as they undertake and complete the installation of two video works, Mary and Martyrs, in St. Paul’s Cathedral in London. In documenting Viola’s approach, director Gerald Fox captures the essence of his creative process, along with the significant changes that occur over the lengthy time period. He also looks back at the career of this artist, who since the early 1970s has taken video art to a new level of acceptance in contemporary art.
{:it}In un primo momento, Marc Scialom avrebbe dovuto girare "L'albero dei limoni", la storia dell'incontro, a Marsiglia, tra un giovane marocchino e un'ebrea tunisina. Ma la morte del protagonista maschile, Mohammed, interrompe bruscamente il progetto. Un altro film rimane da realizzare: quello che racconta lo smarrimento del regista. | Prima e dopo la proiezione il regista francese Marc Scialom incontra il pubblico del Detour | introduzione al film del regista Marc Scialom a cura di Silvia Tarquini (Art Digiland){:en}Au départ, Marc Scialom aurait dû réaliser "Le Citronnier", l'histoire d'une rencontre, à Marseille entre un jeune Marocain et une juive tunisienne. Mais la mort de Mohammed, qui devait incarner le jeune homme, interrompt brusquement le projet. Un autre film reste à faire : celui qui raconte le désarroi du réalisateur.
{:it}In esclusiva romana e in prima visione, in collaborazione con Mescalito Film, Feng Liu e associazione Il Mandarino. 77 GIORNI è il diario di viaggio e sfida al limite dell’umano nelle terre estreme dell’altopiano tibetano, diretto e interpretato da Zhao Hantang. Il film, girato in alta quota e con innumerevoli difficoltà nelle location autentiche in cui è ambientata la vicenda, racconta la vera storia di Yang Liusong (Zhao Hantang) determinato a diventare il primo uomo ad attraversare da est a ovest la regione disabitata dello Qiang Tang, nel Nord del Tibet, a un’altitudine media di 4600 metri, da solo su una bicicletta senza alcuna assistenza. Con questo appuntamento sperimentiamo al Cine Detour la prima di un ciclo di proiezioni dedicate a favorire, attraverso il cinema, lo scambio e la reciproca conoscenza tra studenti cinesi che vivono a Roma e il pubblico italiano, appassionato della cultura e della lingua del Regno di Mezzo. {:en}此次活动是我们在Detour电影院的一次积极尝试,即在第一轮的放映中,以电影为载体,力图促进在罗马生活的中国留学生群体与热爱中国文化和语言的意大利民众之间的交流。 罗马独家首映!感谢Mescalito Film的合作,我们将放映由赵汉唐执导并主演的《七十七天》——在西藏(羌塘)高原无人区挑战人类极限的旅行日记。 本片由天才摄影师李屏宾掌镜,在真实事迹发生地高海拔取景,坚持运用自然光,历尽艰辛拍摄完成。(代表作《花样年华》、《千禧曼波》、《刺客聂隐娘》) 《七十七天》讲述杨柳松(赵汉唐饰)的真实事迹,他决心成为从东向西独自骑行穿越西藏北部平均海拔4600米的羌塘无人区的第一人。 在深陷绝境,一度迷失之际,杨柳松遇见了蓝天(江一燕饰),蓝天是一位倔强勇敢的女摄影师,曾经在冈仁波齐为了拍摄而发生事故,以致与轮椅相伴。杨柳松受到蓝天生活态度的激励,重新找到了勇气与力量,完成了他在广袤西藏高原上的雪山、盐湖和荒漠之旅。
{:it}Jean Wyllys è un personaggio molto conosciuto in Brasile. Ex vincitore del Grande fratello e apertamente omosessuale, è ora uno dei deputati più votati del parlamento brasiliano. Mentre nuove elezioni si avvicinano e la scena politica brasiliana sembra voler virare ancora più decisamente a destra, Jean accetta la sfida e si candida. Seguendo la sua attività instancabile a sostegno della causa lgbt e una rocambolesca campagna elettorale, il film mostra aspetti poco noti e inquietanti della politica brasiliana, sempre più segnata dall’influenza dei gruppi evangelici, a cui appartengono alcuni dei promotori dell’impeachment dell’ex presidente Dilma Rousseff.{:en}Brazilian Congress is hostage to a so called 'bullets, beef and bible' conservative bench. Jean Wyllys is the stranger in this House. The documentary follows the only openly gay congressman in the most conservative Congress of Brazil's democracy, in his support of gay marriage and other progressive bills, rendering an in-depth portrait of the country's troubled times. Once a pop star celebrity, winner of the biggest local reality show, Big Brother Brazil, now he puts his fame at risk by confronting the religious majority, and becomes an activist under life threats, target of online hate, the Brazilian Harvey Milk living in one of the deadliest countries for homosexuals, while the rest of the world sees an increase in legislative tolerance.