DIO È DONNA E SI CHIAMA PETRUNYA

Disillusa dalla vita e senza un lavoro, la giovane Petrunya si ritrova per caso nel mezzo di un’affollata cerimonia religiosa riservata agli uomini: una croce di legno viene lanciata nel fiume e chi la recupera avrà un anno di felicità e prosperità. Con aria di sfida, anche Petrunya si getta in acqua, riuscendo a prendere la croce per prima, nello scandalo generale: mai a una donna era stato permesso di partecipare all’evento e tanto meno di vincere. Tutto il paese sembra unito nel chiederle di restituire la croce, con le buone o con le cattive, ma Petrunya è decisa a non arrendersi e a tenerla con sé a ogni costo… Ispirato a un evento realmente accaduto, il film consacra la regista come una delle voci femminili più originali del cinema di oggi. Film rivelazione ai Festival di Berlino e Torino, DIO È DONNA E SI CHIAMA PETRUNYA unisce impegno e ironia in una storia al femminile dalla forza dirompente.

THE BREADWINNER – I racconti di Parvana

Candidato all’Oscar come Miglior Film d’Animazione. Visione anche per kids dai 10 anni in su. Parvana è una ragazza di 11 anni cresciuta sotto il regime talebano nella Kabul del 2001, dove le donne non possono uscire di casa senza un uomo. Quando il padre viene ingiustamente arrestato con la sola accusa di essere un intellettuale, Parvana decide di tagliarsi i capelli e travestirsi da ragazzo per poter lavorare e così occuparsi della sua famiglia. Questa audace ragazzina mette a rischio la propria vita traendo forza proprio da quelle storie che il papà le raccontava per farle conoscere la cultura e la bellezza dell’Afghanistan.
Candidato all’Oscar come Miglior Film d’Animazione

ANDREJ TARKOVSKIJ. A CINEMA PRAYER

Andrej Tarkovskij, regista geniale, i cui film sono considerati capolavori del cinema mondiale, ci ha lasciato otto pellicole e l’interesse e il desiderio sempre più crescenti di comprendere la sua l’opera. Il film racconta la vita e l’opera di Tarkovskij lasciando la parola al regista stesso che condivide i suoi ricordi, il suo sguardo sull’arte, le riflessioni sul destino dell’artista e sul senso dell’esistenza umana. Grazie a rarissime registrazioni audio, lo spettatore può immergersi nel misterioso universo del suo immaginario cinematografico, comprendere e ripensare l’opera e il mondo interiore del Maestro. Il racconto è accompagnato da registrazioni inedite di poesie di Arsenij Tarkovskij, uno dei più grandi poeti russi del Novecento e padre del regista, lette dallo stesso autore. L’opera poetica di Arsenij ha sempre influenzato il cinema di Andrej, sottolineando il profondo legame culturale e spirituale tra padre e figlio. Le immagini del film sono costituite da frammenti tratti dalle opere del regista, da rarissimi materiali foto/video d’epoca e dalle riprese effettuate sui luoghi della vita e dei set dei film di Tarkovskij in Russia, in Svezia e in Italia, patria adottiva dell’artista.

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ESCHER. Viaggio nell’infinito

Un vivido ritratto cinematografico che esplora la vita e il mondo immaginativo di M.C. Escher attraverso le sue stesse parole e visioni.
L’universo artistico di Escher viene esplorato come se lo vedessimo con i suoi stessi occhi – è lui stesso a “raccontare” il film (con la voce dell’attore Stephen Fry) attraverso estratti dai suoi numerosi diari, lettere e note – e mostrando molte sue opere, alcune delle quali interamente inedite. Mentre Escher racconta la sua vita e la costante ricerca per trasformare pensieri e riflessioni in forma visiva, le sue opere galleggiano sullo schermo e l’animazione ne valorizza i movimenti intrinseci.
Il viaggio della sua vita ci porta anche in luoghi come Ravello e Roma, o l’Alhambra di Granada, che lo ha particolarmente ispirato. Assistiamo alla sua ostinata determinazione a padroneggiare la tecnica del disegno e l’evoluzione del suo lavoro in cui le riflessioni matematiche assumono via via un ruolo determinante, fino a spingerlo a mettere in discussione il concetto stesso di arte.

THE BREADWINNER – I racconti di Parvana

Candidato all’Oscar come Miglior Film d’Animazione. Visione anche per kids dai 10 anni in su. Parvana è una ragazza di 11 anni cresciuta sotto il regime talebano nella Kabul del 2001, dove le donne non possono uscire di casa senza un uomo. Quando il padre viene ingiustamente arrestato con la sola accusa di essere un intellettuale, Parvana decide di tagliarsi i capelli e travestirsi da ragazzo per poter lavorare e così occuparsi della sua famiglia. Questa audace ragazzina mette a rischio la propria vita traendo forza proprio da quelle storie che il papà le raccontava per farle conoscere la cultura e la bellezza dell’Afghanistan.
Candidato all’Oscar come Miglior Film d’Animazione

DIO È DONNA E SI CHIAMA PETRUNYA

Disillusa dalla vita e senza un lavoro, la giovane Petrunya si ritrova per caso nel mezzo di un’affollata cerimonia religiosa riservata agli uomini: una croce di legno viene lanciata nel fiume e chi la recupera avrà un anno di felicità e prosperità. Con aria di sfida, anche Petrunya si getta in acqua, riuscendo a prendere la croce per prima, nello scandalo generale: mai a una donna era stato permesso di partecipare all’evento e tanto meno di vincere. Tutto il paese sembra unito nel chiederle di restituire la croce, con le buone o con le cattive, ma Petrunya è decisa a non arrendersi e a tenerla con sé a ogni costo… Ispirato a un evento realmente accaduto, il film consacra la regista come una delle voci femminili più originali del cinema di oggi. Film rivelazione ai Festival di Berlino e Torino, DIO È DONNA E SI CHIAMA PETRUNYA unisce impegno e ironia in una storia al femminile dalla forza dirompente.

NANCY con Steve Buscemi. Miglior sceneggiatura Sundance FF

Nancy Freeman, grandi aspirazioni da scrittrice e un’esistenza digitale più movimentata di quella reale. Sul web gioca a interpretare altre persone, inganna gli utenti che le scrivono, organizza persino incontri cui si prepara nei minimi dettagli, pur di sostenere le proprie bugie. Colpita dall’intervista rilasciata in tv da Leo e Ellen, una coppia che trent’anni prima ha smarrito la figlia, Nancy si convince di essere la loro bambina. E bussa alla porta dei due genitori, nella speranza che la riconoscano…
Sorprendente la scrittura e l’interpretazione della protagonista.

DIO È DONNA E SI CHIAMA PETRUNYA

Disillusa dalla vita e senza un lavoro, la giovane Petrunya si ritrova per caso nel mezzo di un’affollata cerimonia religiosa riservata agli uomini: una croce di legno viene lanciata nel fiume e chi la recupera avrà un anno di felicità e prosperità. Con aria di sfida, anche Petrunya si getta in acqua, riuscendo a prendere la croce per prima, nello scandalo generale: mai a una donna era stato permesso di partecipare all’evento e tanto meno di vincere. Tutto il paese sembra unito nel chiederle di restituire la croce, con le buone o con le cattive, ma Petrunya è decisa a non arrendersi e a tenerla con sé a ogni costo… Ispirato a un evento realmente accaduto, il film consacra la regista come una delle voci femminili più originali del cinema di oggi. Film rivelazione ai Festival di Berlino e Torino, DIO È DONNA E SI CHIAMA PETRUNYA unisce impegno e ironia in una storia al femminile dalla forza dirompente.

ESCHER. Viaggio nell’infinito

Un vivido ritratto cinematografico che esplora la vita e il mondo immaginativo di M.C. Escher attraverso le sue stesse parole e visioni.
L’universo artistico di Escher viene esplorato come se lo vedessimo con i suoi stessi occhi – è lui stesso a “raccontare” il film (con la voce dell’attore Stephen Fry) attraverso estratti dai suoi numerosi diari, lettere e note – e mostrando molte sue opere, alcune delle quali interamente inedite. Mentre Escher racconta la sua vita e la costante ricerca per trasformare pensieri e riflessioni in forma visiva, le sue opere galleggiano sullo schermo e l’animazione ne valorizza i movimenti intrinseci.
Il viaggio della sua vita ci porta anche in luoghi come Ravello e Roma, o l’Alhambra di Granada, che lo ha particolarmente ispirato. Assistiamo alla sua ostinata determinazione a padroneggiare la tecnica del disegno e l’evoluzione del suo lavoro in cui le riflessioni matematiche assumono via via un ruolo determinante, fino a spingerlo a mettere in discussione il concetto stesso di arte.