Il Detour ha il piacere di ospitare la seconda edizione di ROMA CINEMA DOC. Verranno proiettati i film vincitori alla presenza dei registi. Il festival è organizzato dall’Associazione Katchoo. Info e programma su www.roma.cinemadoc.it
Il Detour ha il piacere di ospitare la seconda edizione di ROMA CINEMA DOC. Verranno proiettati i film vincitori alla presenza dei registi. Il festival è organizzato dall’Associazione Katchoo. Info e programma su www.roma.cinemadoc.it
Fino al 18 maggio è in svolgimento, presso il Cine Detour di Roma, la prima rassegna cinematografica sui Diritti Umani a cura del gruppo Amnesty International Roma Centro.
Verrano presentati, per la prima volta in Italia, cinque documentari vincitori di numerosi premi nei maggiori festival cinematografici a livello mondiale. Tali lavori saranno proiettati nella loro lingua originale con i sottotitoli in italiano creati appositamente per la presente rassegna.
Ogni anno a Cuba cinque persone vengono selezionate per potersi sottoporre alla cosiddetta “chirurgia di riassegnazione di genere” mentre molti altri rimangono in lista d’attesa. Nella capitale L’Avana, Odette, Juani and Malú attendono con trepidazione il giorno dell’intervento che sarà eseguito dai migliori chirurghi europei nell’ambito di un programma fortemente voluto da Mariela Castro, figlia dell’ex presidente Raúl e direttrice del Centro Nazionale per l’Educazione Sessuale. ‘OMOFOBIA NO, SOCIALISMO SÌ!’ recita lo slogan ufficiale. Lo stato aiuta i transgender attraverso terapie, ormoni, interventi chirurgici e infine con una nuova identità. Cuba sta diventando un rifugio sicuro per le persone trans? Ultimo appuntamento nell’ambito di The 1st Amnesty International Human Rights Film Festival a cura di Amnesty International gruppo Roma Centro, in collaborazione con Giuseppe Montagnese.
Il giovane Karl Marx. Il primo ritratto cinematografico di uno dei personaggi più importanti della Storia, diretto da Raoul Peck, candidato all’Oscar e vincitore di BAFTA e César per “I Am Not Your Negro”. Una storia di grande passione politica, impegno e rivoluzione. Ma anche una grande storia di amicizia e d’amore. All’età di 26 anni, Karl Marx si mette insieme alla moglie Jenny sulla strada dell’esilio. Nel 1844 a Parigi conosce il giovane Friedrich Engels, figlio del proprietario di una fabbrica, che studiava gli inizi del proletariato inglese. Engels, una specie di dandy, dà a Marx il pezzo mancante del puzzle che ricompone la sua nuova visione del mondo. Insieme, tra censura e raid della polizia, rivolte e sollevamenti politici, presiederanno alla nascita del movimento operaio, che fino a quel momento era per lo più disorganizzato e improvvisato. Un movimento che, guidato, contro ogni aspettativa, da due giovani uomini brillanti, insolenti e perspicaci, diventerà la più totale trasformazione teoretica e politica del mondo dal Rinascimento.
Gli ultimi straordinari trent’anni della scena artistica cinese attraverso lo sguardo di una testimone di eccezione. Monica Dematté, critica d’arte, sinologa sui generis, tra i sei stranieri che hanno avuto maggiore influenza nell’evoluzione dell’arte cinese contemporanea. Realizzato utilizzando repertori inediti riguardanti l’arte cinese contemporanea filmati a partire dal 1990, interviste dell’epoca e recenti (in italiano e/o cinese) ad alcuni dei più importanti protagonisti degli ultimi decenni, il film accompagna Monica nel suo viaggio alla ricerca e valorizzazione dello “spirituale nell’arte”, cioè degli aspetti meno materiali esistenti (dove esistenti) nella ricerca artistica, marcando fieramente le distanze dal mondo puramente commerciale dell’arte contemporanea presentata dalle grandi gallerie.
A seguire incontro con Monica Dematté (critica d’arte, sinologa), Gian Carlo Calza (docente di Storia dell’Arte dell’India e dell’Asia Orientale, Università “Ca’ Foscari Venezia”) e Du Silong (collaboratore del “Mo Art Space”)
Tra documentario d’arte e thriller spirituale in forma di road movie, The Space in Between è il diario di viaggio di una delle più importanti artiste del nostro tempo attraverso i rituali esoterici del Brasile, un viaggio che diventa ben presto un percorso interiore tra memorie, stati modificati di coscienza, esperienze personali passate e liberazione. Con un tocco di artistica follia.
Il giovane Karl Marx. Il primo ritratto cinematografico di uno dei personaggi più importanti della Storia, diretto da Raoul Peck, candidato all’Oscar e vincitore di BAFTA e César per “I Am Not Your Negro”. Una storia di grande passione politica, impegno e rivoluzione. Ma anche una grande storia di amicizia e d’amore. All’età di 26 anni, Karl Marx si mette insieme alla moglie Jenny sulla strada dell’esilio. Nel 1844 a Parigi conosce il giovane Friedrich Engels, figlio del proprietario di una fabbrica, che studiava gli inizi del proletariato inglese. Engels, una specie di dandy, dà a Marx il pezzo mancante del puzzle che ricompone la sua nuova visione del mondo. Insieme, tra censura e raid della polizia, rivolte e sollevamenti politici, presiederanno alla nascita del movimento operaio, che fino a quel momento era per lo più disorganizzato e improvvisato. Un movimento che, guidato, contro ogni aspettativa, da due giovani uomini brillanti, insolenti e perspicaci, diventerà la più totale trasformazione teoretica e politica del mondo dal Rinascimento.
Il giovane Karl Marx. Il primo ritratto cinematografico di uno dei personaggi più importanti della Storia, diretto da Raoul Peck, candidato all’Oscar e vincitore di BAFTA e César per “I Am Not Your Negro”. Una storia di grande passione politica, impegno e rivoluzione. Ma anche una grande storia di amicizia e d’amore. All’età di 26 anni, Karl Marx si mette insieme alla moglie Jenny sulla strada dell’esilio. Nel 1844 a Parigi conosce il giovane Friedrich Engels, figlio del proprietario di una fabbrica, che studiava gli inizi del proletariato inglese. Engels, una specie di dandy, dà a Marx il pezzo mancante del puzzle che ricompone la sua nuova visione del mondo. Insieme, tra censura e raid della polizia, rivolte e sollevamenti politici, presiederanno alla nascita del movimento operaio, che fino a quel momento era per lo più disorganizzato e improvvisato. Un movimento che, guidato, contro ogni aspettativa, da due giovani uomini di buona famiglia brillanti, insolenti e perspicaci, diventerà la più totale trasformazione teoretica e politica del mondo dal Rinascimento.
L’esperimento umano “di uno dei più puri e meno celebrati alpinisti di tutti i tempi” svela che cosa succede all’animo umano quando, penetrando in solitudine nella primordialità del mondo naturale, arriva a confrontarsi con l’origine.Un fedele ritratto filmico del fortissimo scalatore solitario che, ripercorrendo le sue più famose imprese alpinistiche e grazie a preziosi materiali di repertorio inediti uniti alla voce dei suoi più intimi amici e compagni di cordata, racconta, con pensieri e voce dello stesso Casarotto, la ricerca umana celata dietro l’esigenza dell’azione alpinistica immersa nella natura più selvaggia.
Uno sguardo inedito e intenso all’interno di un moderno centro di detenzione svedese per immigrati cui è stata rifiutata la richiesta d’asilo in Svezia. Il film segue i detenuti e il personale nel corso di un’estate. Una madre separata dal figlio in attesa di affrontare la deportazione, un ragazzo che attende di ricominciare da zero la propria vita, e i membri dello staff che combattono quotidianamente gli effetti spersonalizzanti della burocrazia. Penultimo appuntamento nell’ambito di The 1st Amnesty International Human Rights Film Festival a cura di Amnesty International gruppo Roma Centro, in collaborazione con Giuseppe Montagnese.