LA PERSONA PEGGIORE DEL MONDO (Verdens verste menneske, v.o. sott.ita)

Il film di Joachim Trier ha conquistato a Cannes il premio per la Migliore interpretazione femminile, grazie alla sua straordinaria protagonista, Renate Reinsve. Il regista scandinavo reinventa con ironia e profondità la commedia romantica, firmando uno dei film più originali della stagione, una “Amélie senza filtri per le nuove generazioni”, come lo ha definito la stampa americana. Diviso in capitoli, il film racconta l’educazione sentimentale di Julie, donna libera, imprevedibile e contraddittoria, alle prese con i problemi della sua generazione e a lungo divisa tra due uomini: Aksel, fumettista di successo, e Eivind, uno sconosciuto incontrato a una festa che sconvolgerà i suoi piani per il futuro. “È già un classico”, ha sentenziato The Guardian, che dà al film cinque stelle e guida il coro di recensioni entusiastiche, mentre Variety mette il film in pole position nella corsa all’Oscar per il Miglior film internazionale

MAMA WEED con Isabelle Huppert (La daronne, v.o. francese sott.ita)

Patience (Isabelle Huppert), traduttrice specializzata in intercettazioni telefoniche per la squadra antidroga, frustrata e annoiata da un lavoro duro e mal pagato, durante un’intercettazione viene a conoscenza dei traffici poco raccomandabili del figlio di una donna a lei cara. Decide così di dare una svolta alla sua vita e intrufolarsi nella rete dei trafficanti, per proteggere il giovane. Quando si trova tra le mani un grosso carico di droga, non si fa sfuggire l’occasione e diventa La Padrina, una “trafficante all’ingrosso”.

NON CADRÀ PIÙ LA NEVE (Candidato agli Oscar – v.o. polacco sott.ita)

Zenia è un uomo misterioso, con un lavoro che gli permette di fare l’ingresso in una comunità alto-borghese formata da persone facoltose e chiuse, che conducono un’esistenza priva di stimoli. Annoiate da tutto e apatiche, vedono nell’arrivo dell’uomo una novità salvifica. Ognuno di loro ha una storia che confida a Zenia, terapista del corpo e dell’anima. Un guru, forse un falso profeta, oppure più semplicemente un appiglio per chi non riesce a fare i conti con questa strana vita.
Presentato in concorso alla 77a Mostra del Cinema di Venezia, un film magico e sofisticato che porta con leggerezza a sciogliere tutti i nodi dello spirito.
“Non siamo dove siamo oggi senza aver combattuto”, ha dichiarato Garnier.

LA PERSONA PEGGIORE DEL MONDO (Verdens verste menneske, v.o. sott.ita)

Il film di Joachim Trier ha conquistato a Cannes il premio per la Migliore interpretazione femminile, grazie alla sua straordinaria protagonista, Renate Reinsve. Il regista scandinavo reinventa con ironia e profondità la commedia romantica, firmando uno dei film più originali della stagione, una “Amélie senza filtri per le nuove generazioni”, come lo ha definito la stampa americana. Diviso in capitoli, il film racconta l’educazione sentimentale di Julie, donna libera, imprevedibile e contraddittoria, alle prese con i problemi della sua generazione e a lungo divisa tra due uomini: Aksel, fumettista di successo, e Eivind, uno sconosciuto incontrato a una festa che sconvolgerà i suoi piani per il futuro. “È già un classico”, ha sentenziato The Guardian, che dà al film cinque stelle e guida il coro di recensioni entusiastiche, mentre Variety mette il film in pole position nella corsa all’Oscar per il Miglior film internazionale

TECHNOBOSS (v.o. portoghese, sott.ita)

Pochi personaggi restano nella memoria come Luís, un tecnico alla sicurezza in procinto di andare in pensione e ormai incapace di stare ai tempi di una tecnologia sempre più moderna e incomprensibile.
L’esordio di Catarina Vasconcelos è una meditazione sulla perdita e l’assenza — quella di due madri — in cui le parole accompagnano senza un legame diretto immagini dalle forti suggestioni pittoriche.
Un’operetta buffa e malinconica, che mescola metal e canti a cappella, in un crescendo di surrealismo che porta al più dolce dei finali. Un film capace di affrontare la fine di un’epoca con il sorriso sulle labbra.

MAMA WEED con Isabelle Huppert (v.o. francese sott.ita)

Patience (Isabelle Huppert), traduttrice specializzata in intercettazioni telefoniche per la squadra antidroga, frustrata e annoiata da un lavoro duro e mal pagato, durante un’intercettazione viene a conoscenza dei traffici poco raccomandabili del figlio di una donna a lei cara. Decide così di dare una svolta alla sua vita e intrufolarsi nella rete dei trafficanti, per proteggere il giovane. Quando si trova tra le mani un grosso carico di droga, non si fa sfuggire l’occasione e diventa La Padrina, una “trafficante all’ingrosso”.

Programma 11 > 13 Feb 2022

In arrivo, un poker di raffinate commedie d’autore dai quattro angoli dell’Europa per tenere alto il morale e premiare la dedizione delle nostre truppe cinefile.

Ma poiché siamo pur sempre al Detour, dove abbiamo un debole per i buoni vecchi generi del cinema, non potrà sfuggirvi che il tono variopinto di ciascuna commedia è modulato con la sua particolare gradazione di dark-noir.
L’asso nella manica di questa settimana, con protagonista un’abitualmente stupefacente Isabelle Huppert, è la crimedy francese MAMA WEED, che abbiamo scelto di promuovere con il suo titolo internazionale, a nostro giudizio più evocativo della sostanza della storia (in italiano è “La Padrina”, mentre il titolo originale francese è “La Daronne”).

TECHNOBOSS (v.o. portoghese, sott.ita)

Pochi personaggi restano nella memoria come Luís, un tecnico alla sicurezza in procinto di andare in pensione e ormai incapace di stare ai tempi di una tecnologia sempre più moderna e incomprensibile.
L’esordio di Catarina Vasconcelos è una meditazione sulla perdita e l’assenza — quella di due madri — in cui le parole accompagnano senza un legame diretto immagini dalle forti suggestioni pittoriche.
Un’operetta buffa e malinconica, che mescola metal e canti a cappella, in un crescendo di surrealismo che porta al più dolce dei finali. Un film capace di affrontare la fine di un’epoca con il sorriso sulle labbra.

TRUE MOTHERS ( Asa ga kuru, v.o. giapp sott.ita)

Kiyokazu Kurihara e Satoko sono una coppia sposata senza figli che decide di adottare un bambino. 6 anni dopo, la coppia vive felicemente con il figlio Asato. Ricevono una telefonata da una donna, che si presenta come Hikari Katakura. È la madre naturale di Asato…
Sono pochi i film che esplorano la maternità in modo così solido, sensibile, lontano dai giudizi. Kawase porta il film in direzioni sorprendenti, ma la sua narrativa e il suo stile avvincente e naturalistico non perdono mai la concentrazione emotiva. La storia può apparire familiare, ma la regista la interpreta con rara tenerezza, lirismo e mistero.
Da una delle registe contemporanee più apprezzate al Festival Di Cannes.

LA PERSONA PEGGIORE DEL MONDO (Verdens verste menneske, v.o. sott.ita)

Il film di Joachim Trier ha conquistato a Cannes il premio per la Migliore interpretazione femminile, grazie alla sua straordinaria protagonista, Renate Reinsve. Il regista scandinavo reinventa con ironia e profondità la commedia romantica, firmando uno dei film più originali della stagione, una “Amélie senza filtri per le nuove generazioni”, come lo ha definito la stampa americana. Diviso in capitoli, il film racconta l’educazione sentimentale di Julie, donna libera, imprevedibile e contraddittoria, alle prese con i problemi della sua generazione e a lungo divisa tra due uomini: Aksel, fumettista di successo, e Eivind, uno sconosciuto incontrato a una festa che sconvolgerà i suoi piani per il futuro. “È già un classico”, ha sentenziato The Guardian, che dà al film cinque stelle e guida il coro di recensioni entusiastiche, mentre Variety mette il film in pole position nella corsa all’Oscar per il Miglior film internazionale