JANIS LITTLE GIRL BLUE

Il 4 ottobre 1970 muore Janis Joplin a 27 anni. Questa proiezione è un omaggio del Detour a una tra le più grandi rocker nella storia della musica.
Il documentario di Amy Berg racconta le tappe principali della sua vita, dall’esibizione al Monterey Pop nel 1967 a Woodstock nel 1969 fino al Festival Express nel 1970, e include immagini inedite d’archivio, interviste con familiari, amici e rock star a lei contemporanee.

GENERAZIONE ’90 di He Wenzhong > LUCI DALLA CINA. Festival di documentari cinesi indipendenti

GENERAZIONE ’90 un film di He Wenzhong. Uno sguardo senza filtri sulle illusioni e le realtà della generazione dei cinesi nati negli anni Novanta, quella vissuta senza privazioni né rinunce e che non ha visto con i propri occhi i tempi duri dei razionamenti, delle carestie o del lavoro intenso come invece è toccato ai loro genitori. Una generazione fatta spesso di figli unici, i cosiddetti ‘principini’, che, al contrario, ha spesso vissuto in condizioni agiate date da una Cina in rapido sviluppo.
6-13-20 ottobre > LUCI DALLA CINA. Una selezione dal Festival di documentari cinesi indipendenti. In lingua originale con sottotitoli in italiano. A cura di Marina Chiarioni e Markus Nikel in collaborazione con Detour e ID-Cultura editoriale e comunicazione.

GLORY – NON C’È TEMPO PER GLI ONESTI

Una commedia grottesca, intrisa di humour nero, che sbeffeggia una società corrotta e ipocrita. 
Menzione Speciale al Festival di Locarno. 
Petrov è un ferroviere che trova milioni di leva bulgari in contanti sui binari. Decide di portare l’intera somma alla polizia e lo Stato lo premia con un nuovo orologio da polso, che ben presto smette di funzionare. Nel frattempo, Julia Staykova, a capo dell’ufficio di pubbliche relazioni del Ministero dei trasporti, perde il vecchio orologio di Petrov. Ha inizio così per l’uomo una disperata lotta per avere indietro l’orologio ma anche la sua dignità.
Una parabola alla Frank Capra in salsa bulgara che sorprende grazie ad alcuni colpi di scena fondamentali per lo sviluppo narrativo e dove la costruzione delle vicende alternate dei personaggi dimostra una notevole cura nella drammaturgia. 
Il film dimostra come il cinema bulgaro sia in grado di produrre una satira politica tanto raffinata quanto feroce.

METRO MANILA – Premio del Pubblico al Sundance Film Festival

Il film vincitore del Premio del Pubblico al Sundance Film Festival. “Brillante, poetico e prossimo alla perfezione”, Empire.
Alla ricerca di un futuro migliore nella megalopoli Manila, Oscar Ramirez e la sua famiglia fuggono dalla miseria delle risaie del Nord delle Filippine. Manila però si rivela una giungla addirittura peggiore, e presto la dura vita della metropoli soffoca i loro sogni ed aspettative. La famiglia Ramirez si trova ad esser vittima di soprusi e corruzione.
Oscar però ha un colpo di fortuna: riesce a trovare un impiego ben pagato come agente di sicurezza ai blindati di trasporto valori. Il suo collega e superiore lo ha in simpatia e quindi lo prende sotto la propria ala. Ma presto vengono a galla i lati oscuri del lavoro di Oscar e del suo collega e superiore…

LIBERATION DAY > A North Korean Rock Tour

I Laibach, la band cult ex jugoslava ora slovena, è il primo gruppo rock ad essersi esibito in Corea del nord. Mettendo a confronto le strette differenze ideologiche e culturali, la band lotta per passare la censura prima che le proprie canzoni vengano scatenate su un pubblico che non è mai stato esposto al rock alternativo.
Nel frattempo si stanno preparando gli altoparlanti della propaganda al confine tra le due Coree e il countdown per la guerra viene annunciato…
I LAIBACH. A 36 anni dalla loro genesi nella città industriale di Trbovlje (Jugoslavia), i Laibach sono ancora oggi la band internazionale più acclamata ad essere uscita dai paesi ex comunisti dell’Europa centrorientale. Nati nel 1980, l’anno della morte del fondatore Tito e difficile periodo per la Jugoslavia, i Laibach si oppongono a qualunque etichetta fosse rock, pop, techno. Amano autodefinirsi ingegneri dell’animo umano: sono infatti capaci di far pensare, ballare e marciare con la stessa musica.

DAVID LYNCH THE ART LIFE

Se volete sapere da dove nascono le immagini che hanno reso celebre David Lynch e hanno portato le sue visioni nelle vostre Tv con Twin Peaks non potete perdere questo documentario. David Lynch ci accompagna con questo film in un intimo e personale viaggio nel tempo, raccontandoci gli anni della sua formazione artistica. Dall’infanzia nella tranquilla provincia Americana fino all’arrivo a Philadelphia, seguiamo le tappe del percorso che ha portato David Lynch a diventare uno dei più enigmatici e controversi registi del cinema contemporaneo. Originale miscela di immagini, musica ed estratti dai suoi primi film, “David Lynch: The Art Life” illumina gli oscuri meandri del suo mondo visionario, offrendo al pubblico la possibilità di comprendere sia l’artista che l’uomo. Grazie a “David Lynch: The Art Life” possiamo così scoprire le paure, le contraddizioni e gli sforzi che Lynch ha dovuto superare durante la propria carriera, incontrando le persone che hanno contribuito alla sua formazione. Appare così evidente che già da giovane Lynch vedeva il mondo in modo diverso, assimilandone le ombre e impiegando i propri sogni fino a creare gli affreschi visionari che hanno ipnotizzato il pubblico di tutto il mondo.

I’M NOT YOUR NEGRO. Nomination Oscar 2017. Premio del Pubblico Berlino 2017

“Perché tanto livore bianco? Forse l’ossessione per una sorta di “demone della purezza” rivela l’oscurità che si agita nell’animo dei bianchi? Sono le domande inquietanti che vengono fuori vedendo il documentario capolavoro I am not your negro di Raoul Peck, basato su Remember this house, un manoscritto incompleto dello scrittore afroamericano James Baldwin. Un film che spinge a rovesciare i poli opposti, il bianco e il nero, con tutte le conseguenze del caso. Un documentario che merita di essere visto dal maggior numero possibile di spettatori, di essere proiettato e discusso nelle scuole. I am not your negro pervade l’animo nel profondo e finora è il film più bello del 2017…” Francesco Boille – Internazionale

ROBERT DOISNEAU. La lente delle meraviglie. Di Clementine Deroudille

Grazie a un ricco archivio di immagini inedite, interviste ai suoi amici “complici” tra cui Daniel Pennac, e rarissimi video di repertorio, Robert Doisneau – La lente delle meraviglie è lo straordinario ritratto di uno dei più grandi fotografi del XX secolo, noto per capolavori immortali come “Il bacio” e per un approccio profondamente umanista verso l’Arte. Il film racconta la sua vita da giovane ragazzo delle periferie fino a diventare una superstar della fotografia, mostrando tutta la sua determinazione a divenire il più grande “ritrattista della felicità umana”.

ROBERT DOISNEAU. La lente delle meraviglie. Di Clementine Deroudille

Grazie a un ricco archivio di immagini inedite, interviste ai suoi amici “complici” tra cui Daniel Pennac, e rarissimi video di repertorio, Robert Doisneau – La lente delle meraviglie è lo straordinario ritratto di uno dei più grandi fotografi del XX secolo, noto per capolavori immortali come “Il bacio” e per un approccio profondamente umanista verso l’Arte. Il film racconta la sua vita da giovane ragazzo delle periferie fino a diventare una superstar della fotografia, mostrando tutta la sua determinazione a divenire il più grande “ritrattista della felicità umana”.

ROBERT FRANK. Don’t Blink > Doc d’arte

“Il più influente fotografo vivente”, The New York Times. “Robert Frank è tra i più innovativi fotografi americani e il regista iconoclasta di “Pull My Daisy” e “Cocksucker Blues” realizzato con i Rolling Stones; ha rifiutato ricchezza e celebrità; un artista le cui simpatie erano per chi ha sempre lottato, che provava diffidenza per chi era schiavo delle proprie regole.