Partendo dai campi di cotone dello Xinjiang, Nord-Ovest della Cina, passando per le filande e le officine di sartoria, fino alle passerelle del “Fashion Week” di Guangdong, nel Sud del Paese, il film segue l’intero percorso dell’oro bianco cinese, mostrando la precarietà estrema che caratterizza le condizioni di lavoro nei vari segmenti di questa filiera.
Dalla semina al raccolto, per poi passare attraverso la filatura e la cucitura nelle fabbriche. Il lavoro è duro e sottopagato, i vestiti confezionati sono venduti per pochi spiccioli ai marchi internazionali.
Ogni tappa del viaggio è incarnata da personaggi diversi: Ye e sua moglie, che conducono la dura vita dei coltivatori di cotone, lavorando per la loro piccola cooperativa; la giovane operaia Ping, che fila il cotone in una fabbrica dove i ritmi di lavoro sono intensissimi; Wei e sua moglie, che, dopo una giornata di lavoro pesante, passata a cucire e imballare jeans, scendono nel seminterrato della fabbrica, dove vivono in una piccola stanza, con un letto e una cucina di fortuna. La proiezione è il primo appuntamento del focus “Luci della Cina”, in collaborazione con l’omonimo festival, all’interno del palinsesto della quinta edizione di On the Road FF 2017.
MERCI PATRON! > documentario dell’anno in Francia
Le Monde ha scomodato Ernst Lubitsch, Frank Capra e Michael Moore per definire questo film di François Ruffin, giornalista e attivista, direttore di Fakir, bimestrale satirico, che nel 2013 ha messo nel mirino della sua macchina da presa l’uomo più ricco di Francia, Bernard Arnault, vate di LVMH, megagruppo del lusso, che tiene insieme tra gli altri marchi Fendi, Bulgari, Louis Vuitton, Givenchy, Moët & Chandon e Carrefour. “Pare che l’industriale e finanziere non l’abbia presa particolarmente bene. Le Parisien, il suo giornale di famiglia, si è rifiutato di scriverne. Ma il pubblico ha invaso lo stesso e in massa le sale, sghignazzando e applaudendo a ogni fine proiezione. La classe operaia non andrà più in paradiso, ma intanto si è presa una bella rivincita”, Repubblica.
RE:LEGALIZED
Un viaggio americano sulla strada della pianta più utile e più proibita al mondo. Perchè una pianta che esiste sulla terra da 38 milioni di anni è stata proibita negli ultimi 80 anni? Perché oggi negli Stati Uniti un numero di stati sempre maggiore ne legalizza e regolamenta l’uso medico e ricreativo? Un sorprendente viaggio terapeutico attraverso la frontiera della rilegalizzazione, tra coltivazioni biologiche e multinazionali del tabacco, tra scienziati illuminati e avide case farmaceutiche, tra chi passa gli anni in prigione e chi crea una nuova, gigantesca economia, sognando un mondo salvato dalla cannabis.
REGARDING SUSAN SONTAG
Intima e approfondita indagine della vita di una delle intellettuali più influenti e provocatorie del ventesimo secolo. Appassionata e schietta, Sontag è stata una delle maggiori icone letterarie, politiche e femministe della sua generazione. Viene qui ricordata da amici, familiari, colleghi e compagni, attraverso materiali d’epoca e immagini d’archivio accompagnate da estratti dei suoi testi, letti dall’attrice Patricia Clarkson. Più di ogni altro intellettuale del suo tempo Sontag è stata seguita, filmata, fotografata. Pagine Nascoste, la rassegna di documentari su libri, scrittori e scritture che si è affermata negli anni come uno degli appuntamenti più seguiti del Festivaletteratura di Mantova approda al Cinema Detour.
ROIS ET REINE di Arnaud Desplechin | buffet e proiezione
Buffet e proiezione a cura della rivista di cinema online Schermaglie.it. Buffet alle 20.30. Proiezioni alle 21 (versione originale francese, sottotitoli in italiano). Il film: Rois et Reine è la storia del coronamento del sogno di NORA che sposerà presto il suo uomo ideale e del declino di ISMAEL, ricoverato per errore in un ospedale psichiatrico dal quale uscirà in uno stato pietoso.
Queste due storie s’intrecciano a metà film, quando Nora va a far visita a Ismaël e gli chiede di adottare suo figlio, ELIAS.
Scopriamo così che Nora ed Ismaël sono stati amanti. Poi le loro vite si dividono di nuovo.
DAVID LYNCH THE ART LIFE
“Un bellissimo film sulla sorgente della creatività e dell’arte” Concita De Gregorio – La Repubblica.
David Lynch ci accompagna con questo film in un intimo e personale viaggio nel tempo, raccontandoci gli anni della sua formazione artistica. Dall’infanzia nella tranquilla provincia Americana fino all’arrivo a Philadelphia, seguiamo le tappe del percorso che ha portato David Lynch a diventare uno dei più enigmatici e controversi registi del cinema contemporaneo. Originale miscela di immagini, musica ed estratti dai suoi primi film, “David Lynch: The Art Life” illumina gli oscuri meandri del suo mondo visionario, offrendo al pubblico la possibilità di comprendere sia l’artista che l’uomo. Grazie a “David Lynch: The Art Life” possiamo così scoprire le paure, le contraddizioni e gli sforzi che Lynch ha dovuto superare durante la propria carriera, incontrando le persone che hanno contribuito alla sua formazione. Appare così evidente che già da giovane Lynch vedeva il mondo in modo diverso, assimilandone le ombre e impiegando i propri sogni fino a creare gli affreschi visionari che hanno ipnotizzato il pubblico di tutto il mondo.
I’M NOT YOUR NEGRO. Nomination Oscar 2017. Premio del Pubblico Berlino 2017
“Perché tanto livore bianco? Forse l’ossessione per una sorta di “demone della purezza” rivela l’oscurità che si agita nell’animo dei bianchi? Sono le domande inquietanti che vengono fuori vedendo il documentario capolavoro I am not your negro di Raoul Peck, basato su Remember this house, un manoscritto incompleto dello scrittore afroamericano James Baldwin. Un film che spinge a rovesciare i poli opposti, il bianco e il nero, con tutte le conseguenze del caso. Un documentario che merita di essere visto dal maggior numero possibile di spettatori, di essere proiettato e discusso nelle scuole. I am not your negro pervade l’animo nel profondo e finora è il film più bello del 2017…” Francesco Boille – Internazionale
DER GOLEM >> Silent film + Live Soundtrack by MU
Proiezione dello straordinario film del 1920 “Il Golem, e come venne al mondo” (Der Golem) di Paul Wegener, capolavoro dell’espressionismo tedesco e del cinema silenzioso tutto, sonorizzato live in modalità improvvisata da “Mu – duo”. Der Golem narra la leggenda di un uomo artificiale, costruito e animato allo scopo di servire e proteggere la comunità del ghetto ebraico della Praga “magica” di Rodolfo II d’Asburgo da Rabbi Low, esperto di cabala e negromanzia. / “MU” è nato nel 2015 all’insegna dell’interazione giocosa e sincera di chitarra e violoncello nella loro dimensione più acustica e nuda, nel respiro stesso delle corde e del legno. Un uso accorto dell’elettronica è diventato parte del gioco più tardi, “lungo la strada”. Adriano Lanzi e Federica Vecchio integrano i loro diversi linguaggi e background in una musica che è largamente improvvisata, oppure basata su composizione aperta e notazione alternativa (grafica, istruzioni verbali) e sul profondo ascolto reciproco.
IO STO CON LA SPOSA di Gabriele Del Grande, Antonio Augugliaro e Khaled Soliman Al Nassiry
Un poeta palestinese e un giornalista italiano aiutano cinque profughi siriani e palestinesi, arrivati a Milano dopo essere sbarcati a Lampedusa, a raggiungere la Svezia senza essere arrestati dalle autorità. Coinvolgendo allora anche una giovane ragazza siriana con passaporto tedesco il gruppo inscena un corteo nuziale, visto che “nessuno oserebbe mai fermare un corteo nuziale”. E così, durante il viaggio di quattro giorni tra Milano e Stoccolma, passando per la Francia, il Lussemburgo, la Germania e la Danimarca, i protagonisti raccontano le loro storie e i loro sogni sperando soprattutto in un futuro senza più né guerre né frontiere.
Parte dei ricavati della serata sarà devoluto a sostenere il nuovo progetto del documentarista e attivista dei diritti umani Gabriele Del Grande, recentemente liberato dopo la detenzione in Turchia. In collaborazione con Zalab.
UNA MOSCHEA PER ROMA? // IO STO CON LA SPOSA – Inaugurazione mostra e proiezione
Oltre 70.000 musulmani, più di cinquanta associazioni. Una Grande Moschea, ma anche tanti spazi provvisori, tra saloni privati e garage. Come rispondere a una domanda sempre più urgente? Qual è il posto dell’Islam nella città? Cosa può offrire una moschea a Roma? È il momento di discuterne, tutti assieme. Una moschea per Roma? consiste in tre laboratori partecipativi. I laboratori sono aperti a tutti e non richiedono conoscenze specialistiche.
A partire dal 19 di maggio alle ore 19, a ingresso libero per tutti, i materiali del laboratorio saranno protagonisti di una mostra presso il Cinema Detour, Via Urbana 107, 00184, Roma. Le immagini e i video di Una moschea per Roma? diventeranno parte della sezione Preview 2017 di On the Road Film Festival.
Alle 21 sarà proiettato il documentario ‘IO STO CON LA SPOSA’ (2014), diretto da Gabriele Del Grande, Antonio Augugliaro e Khaled Soliman Al Nassiry. Proiezione con tessera annuale Detour e offerta libera. Parte degli incassi sosterranno il nuovo progetto di Gabriele Del Grande, “Un Partigiano mi disse”. In collaborazione con Zalab.