CIAO AMORE, VADO A COMBATTERE

“Ho imparato a rialzarmi dopo le sconfitte più dure”. Una storia incredibile quella di Chantal Ughi tanto da sembrare finzione. Una donna che ha combattuto tutta la vita per trovare se stessa e la sua strada superando violenze e ostacoli emotivi ed emozionali. Un esempio per tutte le donne che cercano una via d’uscita dalla paura e dalla violenza di genere. Combattere, difendersi, vivere seguendo i propri sogni e le proprie passioni. Con coraggio.
“Lo stile del film è ipnotico […] un atto d’amore gratuito e per questo fragoroso verso una donna indomita, un inno alla rigenerazione di sé, attuata a costo di recidere radici e peregrinare in tre continenti cambiando pelle e abitudini, non permettendo che la vita, mai, decidesse al proprio posto. […] Manetti costruisce un personaggio indimenticabile utilizzando con sfrontatezza un linguaggio più consueto per il cinema di finzione che per il documentario”, Federico Pedroni. Musiche originali di Francesco Motta. Migliore Opera Prima italiana al Biografilm Festival di Bologna. On the Road Film Festival 2016 BEST FILM AUDIENCE AWARD./ After a painful break-up with her boyfriend in NYC, Italian actress and fashion model Chantal Ughi discovered that Muay Thai was the only way to deal with her rage and to confront the violence she suffered as a child. Best Italian Debut Film at 2016 Bologna Biografilm.

CIAO AMORE, VADO A COMBATTERE

“Ho imparato a rialzarmi dopo le sconfitte più dure”. Una storia incredibile quella di Chantal Ughi. Una donna che ha combattuto con tutte le sue forze contro le sue paure e le violenze subite, e ha vinto.
“Lo stile del film è ipnotico […] un atto d’amore gratuito e per questo fragoroso verso una donna indomita, un inno alla rigenerazione di sé, attuata a costo di recidere radici e peregrinare in tre continenti cambiando pelle e abitudini, non permettendo che la vita, mai, decidesse al proprio posto. […] Manetti costruisce un personaggio indimenticabile utilizzando con sfrontatezza un linguaggio più consueto per il cinema di finzione che per il documentario”, Federico Pedroni. Musiche originali di Francesco Motta. Migliore Opera Prima italiana al Biografilm Festival di Bologna. On the Road Film Festival 2016 BEST FILM AUDIENCE AWARD./ After a painful break-up with her boyfriend in NYC, Italian actress and fashion model Chantal Ughi discovered that Muay Thai was the only way to deal with her rage and to confront the violence she suffered as a child. Best Italian Debut Film at 2016 Bologna Biografilm.

PER UN FIGLIO di Suranga Deshapriya Katugampala

Lì Sunita, una donna srilankese di mezz’età, divide le sue giornate tra il lavoro di badante e un figlio adolescente. Fra loro regna un silenzio pieno di tensioni. È una relazione segnata da molti conflitti. Essendo cresciuto in Italia, il figlio fa esperienza di un’ibridazione culturale difficile da capire per la madre, impegnata a lottare per vivere in un paese al quale non vuole appartenere.
Realizzata da un giovane regista appartenente alla seconda generazione di immigrati srilankesi in Italia, quest’opera prima ambientata nel Nord Italia racconta con stile a tratti documentaristico il rapporto tra una madre sola e un figlio adolescente chiuso e ribelle. Al tempo stesso è uno spaccato della vita degli immigrati nel nostro paese, che vivono una vita spesso faticosa e piena di sacrifici e dove genitori e figli sono spesso divisi tra il desiderio di conservare la propria lingua e le proprie tradizioni e la voglia di integrarsi e sentirsi accettati. Un esordio maturo che è anche una voce che mancava nel nostro cinema: quella di chi è a metà tra due mondi e li ama entrambi.

CIAO AMORE, VADO A COMBATTERE

On the Road Film Festival 2016 BEST FILM AUDIENCE AWARD. “Ho imparato a rialzarmi dopo le sconfitte più dure”. Una storia incredibile quella di Chantal Ughi. Una donna che ha combattuto con tutte le sue forze contro le sue paure e le violenze subite, e ha vinto. “Lo stile del film è ipnotico […] è un sorprendente character study, un atto d’amore gratuito e per questo fragoroso verso una donna indomita, un inno alla rigenerazione di sé, attuata a costo di recidere radici e peregrinare in tre continenti cambiando pelle e abitudini, non permettendo che la vita, mai, decidesse al proprio posto. […] Unendo meticolosa osservazione, interviste, materiali di repertorio di varia e disomogenea provenienza, Manetti miracolosamente costruisce un personaggio indimenticabile utilizzando con sfrontatezza un linguaggio più consueto per il cinema di finzione che per il documentario”, Federico Pedroni. Prima italiana al Biografilm Festival di Bologna. / After a painful break-up with her boyfriend in NYC, Italian actress and fashion model Chantal Ughi discovered that Muay Thai was the only way to deal with her rage and to confront the violence she suffered as a child. Best Italian Debut Film at 2016 Bologna Biografilm.

On the Road Film Festival – Bando di partecipazione 2017

ON THE ROAD FILM FESTIVAL 5th ANNIVERSARY. Call for Entries / Bando di Partecipazione. Aperte le iscrizioni al concorso per corti e lungometraggi “on the road” di ogni genere e durata. Scadenza iscrizioni: 9 settembre 2017. (sconto sulla quota di partecipazione Festival internazionale di cinema indipendente on the road e di frontiera, strutturato come manifestazione con vocazione itinerante in spazi di proiezioni indipendenti e inconsueti, presenta anteprime e lavori inediti legati al viaggio, alle geografie erranti, ai nomadismi, alla digressione da percorsi prestabiliti e allo sconfinamento. OTRFF è articolato in due sezioni competitive: THE ROAD (medio e lungometraggi =>30min.) e SHORTCUTS (cortometraggi <30min.)

WAITING FOR GIRAFFES. Anteprima romana alla presenza del protagonista Dr. Sami Khader e del regista Marco de Stefanis

Anteprima romana alla presenza del regista Marco de Stefanis e del protagonista Dr. Sami Khader. Lo zoo di Qalqilya Zoo , in Palestina, è l’unico al mondo situato in un territorio occupato. Dr Sami Khader è il veterinario dello zoo e vuole farlo conoscere a livello internazionale per migliorare la condizione dei propri animali e poter ottenere nuove giraffe dopo che le due che aveva sono morte durante l’ultima intifada. Per raggiungere quest’obiettivo ha bisogno che lo zoo entri a far parte dell’EAZA, l’Associazione Europea degli Zoo e degli Acquari. Riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi? O sarà anche questa un’ennesima utopia palestinese? La risposta a questa domanda non ci mostrerà solo la passione e la caparbietà di un individuo, ma sarà anche un originale, a volte divertente, parallelo con la realtà della situazione israelo-palestinese.

CHE COS’È L’AMORE. Unica proiezione a Roma riservata ai prenotati movieday

Attenzione! La proiezione è riservata esclusivamente ai prenotati sul sito movieday. “Che cos’è l’amore” racconta la tenera e poetica storia d’amore di Vanna, pittrice, 93 anni, e di Danilo, drammaturgo e attore teatrale, 50 anni. A Milano Vanna e Danilo s’incontrano e si amano. Si conoscono ed è subito un colpo di fulmine. Vanna e Danilo hanno costruito una relazione pura, trasparente, unica, senza falsi moralismi e inutili possessività, che coinvolge il corpo e la mente, un rapporto straordinario nonostante o forse proprio in virtù della loro differenza d’età.

STITCHING PALESTINE > AL ARD XIV Cinema arabo a Roma

È la storia di dodici donne palestinesi che si riuniscono e parlano della loro vita prima della diaspora e la loro narrazione è legata dal filo dell’antica arte del ricamo e del cucito. Donne, determinate e resilienti, dai percorsi di vita più diversi: avvocatesse, artiste, casalinghe, attiviste, architette e politiche che insieme cercano modi nuovi di resistenza e di difesa dei loro diritti.

YOU REAP WHAT YOU SOW > AL ARD XIV Cinema arabo a Roma

Un regista palestinese che vive in Francia sta lavorando a un film sulla memoria dei palestinesi residenti in Israele, ma dopo la fine della sua storia con la ex fidanzata francese, decide di riflettere sulle sue relazioni con le donne, la sua ricerca della felicità e il proprio interesse verso la Palestina. Il film finisce quindi per essere un auto-riflessione e una auto-scoperta di sé, piuttosto che un’indagine storica.

EMWAS… RESTORING MEMORIES > AL ARD XIV Cinema arabo a Roma

Il film segue il viaggio della regista mentre ricostrusce un plastico del villaggio dove è nata, Emwas. Dima è stata costretta a lasciare Emwas quando aveva due anni, insieme a tutti gli altri suoi abitanti, il secondo giorno della guerra del 1967, quando l’esercito israeliano ha distrutto il villaggio per poi costruirci un parco pubblico. Seguendo Dima nel suo viaggio, ascoltiamo le testimonianze degli abitanti di Emwas, dei monaci del Monastero di Latrun sopravissuto alla demolizione e degli ex soldati israeliani che erano a Emwas durante la guerra. Ex aequo-Premio Al Ard 2017.