Programma della serata: ore 20.30 finger food di benvenuto. Ore 21.00 reading tratto dal libro “LEI. Quando l’abuso è al femminile” (2014, Ed. Malatempora) di e con Franca Kodi. A seguire incontro con l’autrice. In genere le donne chiedono aiuto alle donne. Ma cosa succede quando la donna è abusata da un’altra donna? E se questa è sua madre? Franca subisce da bambina senza rendersene conto l’abuso di una madre istrionica, tanto furba da mantenere un’immagine da “brava mamma” verso l’esterno.
mar 21 aprile UP THE JUNCTION. Inedito in Italia di KEN LOACH
Inedito in Italia di Ken Loach, in esclusiva al Detour! Frammenti di vita di 3 ragazze della working class e dei loro coetanei nella Londra della meta’ degli anni Sessanta. Scene girate dal vivo nelle case, nelle strade, nelle fabbriche, nei pub. Ken Loach porta sugli schermi della BBC tematiche sociali quali famiglia, amicizie, amori, sesso e aborto. / One of the first films directed by Ken Loach, unreleased in Italy, only at Detour. Rube, Sylvie and Eileen are three Clapham factory girls up for a good time: flirting with lads in the pub, practising the twist and swapping tales with the other women at work. But will the misfortunes and tragedies that befall them break their seemingly irrepressible spirit?
mer 8 aprile ATOM EGOYAN inedito: ADORATION
Inedito in Italia del grande regista canadese di origine armena Atom Egoyan (Exotica, Il dolce domani, Il viaggio di Felicia, Ararat, The Captive). Nel film ritroviamo i temi ricorrenti della sua cinematografia: la differenza tra l’apparenza e la realtà, la natura soggettiva della verità, una struttura narrativa frammentata, molteplici punti di vista e legami sotterranei che compongono una famiglia. Sabine, insegnante in un liceo, assegna il compito di scrivere un monologo sulla base di un evento realmente accaduto e descritto dalla cronaca. Un terrorista nasconde nel bagaglio della propria compagna incinta un ordigno in grado di far saltare l’aereo su cui dovrà viaggiare. La bomba non esplode e viene scoperta dalla polizia all’arrivo. Il compito procura turbamento a Simon, uno degli studenti, che riscrive la vicenda come se suo padre fosse stato il terrorista. Simon legge il suo testo alla classe identificandosi sempre di più nella storia che ha inventato. Nel frattempo una misteriosa donna con un burka cerca di entrare nella sua vita…
mar 17 marzo ADORATION di Atom Egoyan
Inedito in Italia del grande regista canadese di origine armena Atom Egoyan (Exotica, Il dolce domani, Il viaggio di Felicia, Ararat, The Captive). Nel film ritroviamo i temi ricorrenti della sua cinematografia: la differenza tra l’apparenza e la realtà, la natura soggettiva della verità, una struttura narrativa frammentata, molteplici punti di vista e legami sotterranei che compongono una famiglia. Sabine, insegnante in un liceo, assegna il compito di scrivere un monologo sulla base di un evento realmente accaduto e descritto dalla cronaca. Un terrorista nasconde nel bagaglio della propria compagna incinta un ordigno in grado di far saltare l’aereo su cui dovrà viaggiare. La bomba non esplode e viene scoperta dalla polizia all’arrivo. Il compito procura turbamento a Simon, uno degli studenti, che riscrive la vicenda come se suo padre fosse stato il terrorista. Simon legge il suo testo alla classe identificandosi sempre di più nella storia che ha inventato. Nel frattempo una misteriosa donna con un burka cerca di entrare nella sua vita…
ANTICIPAZIONI APRILE: Greenaway, The Fighters, Chasing Eyes, The End of the Line…
1 – 6 aprile CHIUSO
mer 8 aprile h21 ADORATION di Atom Egoyan
gio 9 aprile h20.45 E MUTO FU presenta LA LETTERA SCARLATTA (segue incontro/dibattito)
ven 10 aprile CINEPALESTINA presenta JUST PLAY di Dimitri Chimenti (alla presenza del regista)
e ancora
GOLTZIUS di Peter Greenaway
THE FIGHTERS – ADDESTRAMENTO DI VITA (Festival di Cannes)
CHASING EYES e THE END OF THE LINE (giornata Internzionale della Terra)
KEN LOACH – INEDITO (The Wednesday Play)
e tanto altro in arrivo. Aggiornamenti a breve su www.cinedetour.it
mar 31 marzo KEN LOACH inedito: IN TWO MINDS
Kate, una giovane sotto osservazione psichiatrica che soffre di mancanza di fiducia, auto-stima e auto-controllo, racconta di una “Kate cattiva” che commette atti immorali. Le condizioni della ragazza sono la conseguenza dell’ipocrisia, dell’egoismo e della debolezza di coloro che la circondano, oppure Kate può essere solo diagnosticata e trattata come schizofrenica?
ven 27 marzo Bal (Miele) di Semih Kaplanoğlu
IndieCinema Detour, Via Urbana 107 Roma
Venerdì 27 Marzo ore 20.45
—
.::Inediti d’autore al Detour::.
la trilogia di Yusuf: Uova Latte e Miele
Bal (Miele)
di Semih Kaplanoğlu. Con Erdal Besikçioglu, Tülin Özen, Alev Uçarer
(Turchia/Francia/Germania 2010, 103′, versione originale turca, sottotitolato in italiano)
Süt, (Latte, 2008), Yumurta (Uova, 2007) e Bal (Miele, 2010), costituiscono una trilogia sulla vita, raccontata a ritroso, del personaggio Yusef.
Yusuf ha iniziato la scuola elementare e sta imparando a leggere e scrivere. Suo padre, Yakup lavora nelle profondità di una foresta spaventosa. Si tratta di un raccoglitore di miele appende i suoi alveari fatti a mano nei rami più alti degli alberi della foresta.
La foresta è un luogo di mistero per Yusuf, che spesso accompagna suo padre. Una mattina Yusuf descrive il sogno che aveva visto quella sera a suo padre. Questo sogno è quello di essere per sempre un segreto tra il padre e il figlio. In quello stesso giorno, mentre Yusuf fatica a leggere davanti ai suoi compagni di classe il testo che l’insegnante gli ha dato, improvvisamente inizia a balbettare e viene messo in ridicolo dai suoi compagni di classe.
Yakup va in un bosco lontano, cercando le api caucasiche, che sembrano scompaiono misteriosamente e rapidamente. Con suo padre lontano, Yusuf scivola nel silenzio. La madre di Yusuf, Zehra, che lavora nei campi di tè, è rattristata nel vedere il figlio in questo stato. Non importa quanto lei tenti, non riesce a far parlare il figlio.
I giorni passano e Zehra e Yusuf diventa ansiosi quando Yakup non ritorna. Zehra invia Yusuf per trascorrere la sacra notte Mirac (la notte dell’Ascensione del Profeta), con la nonna, che vive molto lontano dal loro villaggio. Lì, Yusuf ascolta la storia del Mirac, e crede che suo padre, che per il ragazzo assomiglia al Santo Profeta, tornerà. Il giorno dopo non riescono a trovare Yakup al festival che si terrà sulla Montagna Sis (nebbia). Yusuf andrà nelle profondità della foresta per cercare suo padre. Sarà il sogno che ha visto avverarsi?
—
Cinema | Corsi e laboratori | Esposizioni | attività per bambini | Cinebar | Musica | Video d’arte | Teatro | Produzione Distribuzione Editoria indipendente
Associazione Culturale non-profit Detour – Via Urbana 107 Roma www.cinedetour.it– cinedetour@tiscali.it
Tutti i film sono proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano
Art-house membership cinema in downtown Rome since 1997. All movies are screened in their original languages with italian or english subtitles
Cineclub Detour è affiliato a ENAL e alla FICC (Federazione Italiana Circoli Cinema)
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sab 21 / dom 22 marzo KEN LOACH INEDITO | Up the Junction & In Two Minds
Cinema Detour Via Urbana 107 Roma
Sabato 21 ore 20.00 / ore 21.30
Domenica 22 ore 20.00 / ore 21.30
KEN LOACH INEDITO
The Wednesday Play | BBC WORKS
The Wednesday Play è una serie televisiva inglese trasmessa sulla BBC da ottobre 1964 a maggio 1970. I film che la compongono sono stati apprezzati critica e dal pubblico per aver saputo rappresentare la società contemporanea, portando l’attenzione del grande pubblico a temi sociali scomodi e delicati che non erano mai stati affrontati sugli schermi televisivi prima di allora.
The Wednesday Play is an anthology series of British television plays which ran on BBC1 from October 1964 to May 1970. The series gained a reputation for presenting contemporary social dramas, and for bringing issues to the attention of a mass audience that would not otherwise have been discussed on screen.
ore 20.00
UP THE JUNCTION
di Ken Loach (UK, 1965, 75′, english version, sottotitolato in italiano)
Frammenti di vita di 3 ragazze della working class e dei loro coetanei nella Londra della meta’ degli anni Sessanta. Scene girate dal vivo nelle case, nelle strade, nelle fabbriche, nei pub. Ken Loach porta sugli schermi della BBC tematiche sociali quali famiglia, amicizie, amori, sesso e aborto.
Rube, Sylvie and Eileen are three Clapham factory girls up for a good time: flirting with lads in the pub, practising the twist and swapping tales with the other women at work. But will the misfortunes and tragedies that befall them break their seemingly irrepressible spirit?
This ground-breaking drama saw Ken Loach take the filming out of the studio and onto the very streets depicted in the story. With an immediacy only ever seen in current affairs programmes, the portrayal of ordinary people’s lives had an authenticity seldom witnessed in television drama.
ore 21.30
IN TWO MINDS
di Ken Loach (UK, 1967, 75′, english version, sottotitolato in italiano)
Kate, una giovane sotto osservazione psichiatrica che soffre di mancanza di fiducia, auto-stima e auto-controllo, racconta di una “Kate cattiva” che commette atti immorali. Le condizioni della ragazza sono la conseguenza dell’ipocrisia, dell’egoismo e della debolezza di coloro che la circondano, oppure Kate può essere solo diagnosticata e trattata come schizofrenica? Un film drammatico raccontato nello stile documentaristico del giovane Loach e scritto da David Mercer che, mettendo in discussione le idee convenzionali sulla schizofrenia, suscitò all’epoca un acceso dibattito sui media britannici.
Kate, a young girl under psychiatric examination, suffers from a lack of confidence, self-esteem and self-control — telling of the “bad Kate” who commits immoral acts. Could the hypocrisy, selfishness and weakness of those around her have led to this state of mind or can Kate simply be diagnosed and dismissed as a schizophrenic? In a drama told in Loach’s convincing documentary style, writer David Mercer questioned the accepted condition of schizophrenia. The film, broadcast in The Wednesday Play series, led to heated discussions on television and in the press, while Mercer won the Writers’ Guild Award for the Best Television Play of 1967.
***
Cinema | Corsi e laboratori | Esposizioni | attività per bambini | Cinebar | Musica | Video d’arte | Teatro | Produzione Distribuzione Editoria indipendente
Associazione Culturale Detour – Via Urbana 107 Roma www.cinedetour.it– cinedetour@tiscali.it
Tutti i film sono proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Ingresso: tessera annuale 3€ + quota partecipativa 5€
Art-house cinema in Downtown Rome since 1997.
All movies are screened in their original languages with italian or english subtitles
sab 21 / dom 22 marzo KEN LOACH INEDITO | Up the Junction & In Two Minds
Cinema Detour Via Urbana 107 Roma
Sabato 21 ore 20.00 / ore 21.30
Domenica 22 ore 20.00 / ore 21.30
KEN LOACH INEDITO
The Wednesday Play | BBC WORKS
The Wednesday Play è una serie televisiva inglese trasmessa sulla BBC da ottobre 1964 a maggio 1970. I film che la compongono sono stati apprezzati critica e dal pubblico per aver saputo rappresentare la società contemporanea, portando l’attenzione del grande pubblico a temi sociali scomodi e delicati che non erano mai stati affrontati sugli schermi televisivi prima di allora.
The Wednesday Play is an anthology series of British television plays which ran on BBC1 from October 1964 to May 1970. The series gained a reputation for presenting contemporary social dramas, and for bringing issues to the attention of a mass audience that would not otherwise have been discussed on screen.
ore 20.00
UP THE JUNCTION
di Ken Loach (UK, 1965, 75′, english version, sottotitolato in italiano)
Frammenti di vita di 3 ragazze della working class e dei loro coetanei nella Londra della meta’ degli anni Sessanta. Scene girate dal vivo nelle case, nelle strade, nelle fabbriche, nei pub. Ken Loach porta sugli schermi della BBC tematiche sociali quali famiglia, amicizie, amori, sesso e aborto.
Rube, Sylvie and Eileen are three Clapham factory girls up for a good time: flirting with lads in the pub, practising the twist and swapping tales with the other women at work. But will the misfortunes and tragedies that befall them break their seemingly irrepressible spirit?
This ground-breaking drama saw Ken Loach take the filming out of the studio and onto the very streets depicted in the story. With an immediacy only ever seen in current affairs programmes, the portrayal of ordinary people’s lives had an authenticity seldom witnessed in television drama.
ore 21.30
IN TWO MINDS
di Ken Loach (UK, 1967, 75′, english version, sottotitolato in italiano)
Kate, una giovane sotto osservazione psichiatrica che soffre di mancanza di fiducia, auto-stima e auto-controllo, racconta di una “Kate cattiva” che commette atti immorali. Le condizioni della ragazza sono la conseguenza dell’ipocrisia, dell’egoismo e della debolezza di coloro che la circondano, oppure Kate può essere solo diagnosticata e trattata come schizofrenica? Un film drammatico raccontato nello stile documentaristico del giovane Loach e scritto da David Mercer che, mettendo in discussione le idee convenzionali sulla schizofrenia, suscitò all’epoca un acceso dibattito sui media britannici.
Kate, a young girl under psychiatric examination, suffers from a lack of confidence, self-esteem and self-control — telling of the “bad Kate” who commits immoral acts. Could the hypocrisy, selfishness and weakness of those around her have led to this state of mind or can Kate simply be diagnosed and dismissed as a schizophrenic? In a drama told in Loach’s convincing documentary style, writer David Mercer questioned the accepted condition of schizophrenia. The film, broadcast in The Wednesday Play series, led to heated discussions on television and in the press, while Mercer won the Writers’ Guild Award for the Best Television Play of 1967.
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Cinema | Corsi e laboratori | Esposizioni | attività per bambini | Cinebar | Musica | Video d’arte | Teatro | Produzione Distribuzione Editoria indipendente
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Ingresso: tessera annuale 3€ + quota partecipativa 5€
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mer 18 marzo Süt (Latte) di Semih Kaplanoğlu
Roma Cinema Detour, Via Urbana 107 Roma
Martedì 10 Marzo ore 20.45
.::Inediti d’autore al Detour::.
la trilogia di Yusuf: Uova Latte e Miele
Süt (Latte)
di Semih Kaplanoğlu. Con Melih Selcuk, Basak Koklukaya
(Turchia/Francia/Germania 2008, 98′, vers. orig. turca, sottotitolato in italiano)
Süt, (Latte, 2008), assieme aYumurta (Uova, 2007) e Bal (Miele, 2010), costituiscono una trilogia sulla vita, raccontata a ritroso, del personaggio Yusef.
In un piccolo villaggio della Turchia, in provincia di Smirne, il giovane Yusef aspira a diventare poeta. La madre, rimasta vedova troppo giovane, lo rimprovera di avere la testa fra le nuvole e di spendere i soldi che servono a mandare avanti la casa – guadagnati con la sua attività di lattaia – in libri, matite e quaderni. Diplomato da poco e in attesa della chiamata alle armi, Yusef vive come sospeso nella sua età informe e pratica la poesia nella speranza di riuscire a trovare la propria identità di giovane uomo.
Se in Yumurta il protagonista è rappresentato nell’età adulta, in Süt lo ritroviamo nella sua giovinezza e ne vediamo la persona a metà fra due strade, tra il ragazzo e l’uomo. Mettendo in scena i dolori del giovane Yusef, Semih Kaplanoglu trova nella stasi poetica, nel meriggiare assorto, nei brevi e radi dialoghi e nella flemma tipica del cinema mediorientale una cifra stilistica per mettere in scena il rapporto madre-figlio e fare luce sulla figura genitoriale femminile, che nella società turca rappresenta qualcosa di sacro, attraverso lo sguardo languido del figlio.
Nel suo percorso di crescita, il protagonista offre anche l’opportunità a Kaplanoglu di raccontare un paese sospeso tra la cultura orientale e quella occidentale, mettendo in luce il conflitto interno della Turchia e il senso di non appartenenza e di confusione del suo popolo. Sebbene i tempi allungati, i silenzi estesi e i campi lunghi possano risultare faticosi e un tantino ostici, la magnifica fotografia e il ritratto della provincia si offrono allo spettatore in tutta la loro bellezza. Tuttavia Süt sembrerebbe mancare di forza narrativa laddove gli episodi rimangono sospesi lasciando, a chi guarda, un’idea di incompletezza che danneggia un film da guardare come un quadro e leggere come una poesia.
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INDIE CINE DETOUR
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