CINEMA DETOUR VIA URBANA 107 ROMA
giovedì 7 maggio 2015 ore 21.00
a cura di
Officina Film Club Fuori Orario e Casa del Cinema di Roma
con Cineteca del Friuli, Gemona e Cinemazero Pordenone
in collaborazione con Cineteca Nazionale – Cinema Trevi, Palaexpo, Cinema Detour,
Cinema dei Piccoli, Cineteca D.W.Griffith (Genova), La Farfalla sul Mirino,
Filmstudio, Formacinema, Redazione Blob, Ripley’s Home Video
TOO MUCH CIRO…
Welles 100 anni (di magnifiche ossessioni)
Una manifestazione di e per Ciro Giorgini
presenta
CUT
di Amir Naderi (Giappone 2011, 133′), v.o. sott. italiano
Il regista più “apolide” che ci sia cambia ancora una volta nazione, anche se solo per un film. Nato in Iran, “adottato” da vent’anni dalla sua adorata New York e oggi volato in Giappone per esplorare nuove possibilità dopo la sua trilogia newyorchese e l’ottimo Vegas: Based on a True Story, Amir Naderi è sicuramente uno dei registi più interessanti, stimolanti e spesso geniali in circolazione.
Il suo bisogno di cinema è fortissimo, fisico, viscerale, è questo suo Cut ne è la traduzione metaforica.
Non si fa fatica infatti a vedere lo stesso Naderi incarnato nel suo protagonista, film-maker d’insuccesso, organizzatore di cineforum e profeta dell’apocalisse filmica che gira per le strade di Tokyo gridando al megafono che il Cinema sta morendo, ucciso dall’assenza dell’Arte, e che il cinema di oggi è una puttana che si svilisce e umilia nel nome del solo intrattenimento.
Shuji è un regista indipendente che da qualche anno non riesce a realizzare opere personali, pertanto, persegue l’idea di sensibilizzare i suoi concittadini al cinema migliore, di cui auspica un ritorno e per la cui causa prega anche sulle tombe di Akira Kurosawa, Kenji Mizoguchi e Yasujiro Ozu. Passa le giornate facendo volantinaggio per strada, ammonendo con un megafono le persone che non hanno riguardo né interesse per la vera arte, rimpiangendo una storia del cinema dimenticata, composta da grandi e insostituibili maestri: infine, di sera, nel terrazzino del suo minuscolo loft, nell’attico di un palazzo, organizza un cineforum da lui stesso introdotto. Le scene con Shuji che fa propaganda cinefila e corre per le strade di Tokyo ci informano anche di un disagio sociale che proietta il fondale socio-politico verso una realtà repressiva, da stato di polizia, da cui il giovane regista è costretto a ripararsi. La militanza cinefila arriva a una svolta estrema quando Shuji scopre che suo fratello, uno strozzino che si è indebitato per finanziare i suoi film, è stato giustiziato da una banda affiliata alla yakuza, per non aver pagato quanto doveva. Il debito, maggiorato, pesa ora sulla testa di Shuji stesso…
A man is willing to sacrifice his body for the sake of the art that feeds his soul in this unusual drama from director Amir Naderi. Shuji (Hidetoshi Nishijima) is an independent filmmaker who is a fervent believer in what he calls “pure cinema,” and loathes commercial movies that are made to satisfy the lowest common denominator without engaging the creative spirit. When he isn’t trying to put his next project together, Shuji is lecturing passer-bys about important films and hosting screenings of cherished classics on the roof of a building. After Shuji’s brother, who helped bankroll his movies, turns up dead, the filmmaker makes a shocking discovery — his brother borrowed the money from a loan shark, and his failure to pay caused gangsters to murder him. Mobster Masaki (Shun Sugata) tells Shuji it’s up to him to pay off the loan; the film buff doesn’t have the cash, so instead he arranges for the gangsters to pummel him for the amusement of others for ten days, using his passion for cinema as a distraction to get him through the experience. A collaboration between an Iranian director and a Japanese cast and crew, Cut was an official selection at the 2011 Toronto International Film Festival. (Rotten Tomatoes)
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TOO MUCH CIRO… Welles 100 anni (di magnifiche ossessioni) Una manifestazione di e per Ciro Giorgini
La scomparsa di Ciro Giorgini, avvenuta poche settimane fa, si sta rivelando più dura da sopportare, non solo per i familiari, ma anche per gli amici e gli appassionati di cinema che lo hanno conosciuto in questi anni. Questa manifestazione si sarebbe dovuta svolgere lo scorso maggio 2014; dopo l’anteprima alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone, con Ciro avevamo ipotizzato una proiezione di Too much Johnson all’Anteo di Milano e, in contemporanea, al Teatro Argentina di Roma; mentre a Milano la proiezione ebbe luogo, difficoltà burocratiche impedirono quella di Roma; pur consapevoli tutti, Ciro per primo, del suo stato di salute, rimandammo, quasi scaramanticamente, a settembre/ ottobre 2014 l’idea della replica romana, accompagnata da altri materiali di e intorno a Welles; purtroppo, anche in quella occasione, la proiezione non siamo riusciti a farla nei tempi previsti e stabiliti… Allora abbiamo fatto qualcosa di più: abbiamo lavorato negli ultimi mesi con lui a questa manifestazione, così come vi si presenta oggi, film per film, titolo per titolo, giorno dopo giorno, fino al the end. Per noi è stato un grande privilegio, per Ciro il suo modo di salutare gli amici e fare un regalo a Roma. [l’Officina Film Club – Cristina Torelli, Paolo Luciani]
scarica la brochure con il programma completo delle proiezioni
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Associazione Culturale Detour – Via Urbana 107 Roma www.cinedetour.it– cinedetour@tiscali.it
Tutti i film sono proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Ingresso: tessera annuale 3€ + quota partecipativa 5€
Art-house cinema in Downtown Rome since 1997.
All movies are screened in their original languages with italian and/or english subtitles