detour>>20anni di cinema indipendente
in collaborazione con CineAgenzia – PagineNascoste in Tour
Pagine Nascoste, la rassegna di documentari su libri, scrittori e scritture che si è affermata negli anni come uno degli appuntamenti più seguiti di Festivaletteratura, finalmente anche a Roma al Cinema Detour
Venerdì 27 gennaio, ore 20.30
“Quando Israele da Davide si trasformò in Golia”
CENSORED VOICES
regia di Mor Loushy (Germania, Israele 2015, 83′. o.v. sott. in italiano)
Selezione Ufficiale: 65° Berlino International Film Festival, Sundance Film Festival 2015
La “Guerra dei sei giorni” del 1967 si concluse con una schiacciante vittoria di Israele e la conquista di Gerusalemme, di Gaza, del Sinai e della Cisgiordania, in un’azione militare celebrata con orgoglio come dovuta e legittima. Pochi giorni dopo la sua conclusione, un gruppo di giovani dei kibbutz, guidati dallo scrittore Amos Oz e dal giornalista Avraham Shapira, registrarono lunghe conversazioni con i soldati di ritorno dalla battaglia, testimonianze dirette del momento in cui Israele da Davide si trasformò in Golia. Il film svela per la prima volta integralmente quelle registrazioni, che l’esercito israeliano aveva censurato, mettendo oggi a confronto le parole di allora con chi le raccolse e chi le pronunciò.
On June 5, 1967, the armies of Egypt, Syria, and Jordan amass on Israel’s borders, threatening annihilation. Six days later, the war ends with Israel’s decisive victory – conquests of Gaza, Sinai, and the West Bank, tripling the tiny country’s size. Streets brim with joy, but behind the euphoria and a proud new national narrative of invincibility, are other voices. One week after the war, author Amos Oz audio-records intimate conversations with Israeli soldiers fresh from the battlefield. These provocative tapes, censored until now, are the core of a startling film about the tragic paradox of Zionism and the contradictions that arise when a people seeking freedom turn occupier, when David becomes Goliath. The soldiers’ harrowing confessions, combined with rare archival footage and evocative sound design, create a sense of stunning immediacy. As they wrestle with the systemic excision of Palestinians, the dehumanizing nature of war, and echoes of the Holocaust, we listen as these men, now almost 50 years older, hear the recordings for the first time, and the past erupts, presciently, into the present.