Saturday 27 Apr 2019
{:it}Vivienne Westwood, icona Punk Rock per eccellenza, è una delle artiste più influenti della storia contemporanea. Il film esplora la sua ascesa verso il successo, mostrando da vicino il suo talento, il suo attivismo e la sua significativa importanza culturale. Intrecciando il materiale d’archivio e quello inedito, viene raccontata in modo intimo la storia di Vivienne, attraverso le sue stesse parole e le toccanti interviste alla sua stretta cerchia di familiari, amici e collaboratori.{:en}The first film to encompass the remarkable story of one of the true icons of our time, as she fights to maintain her brand's integrity, her principles and her legacy.
Friday 26 Apr 2019
{:it}Applaudito all'ultimo festival di Cannes e ispirato alla autentica di due rock star sovietiche degli anni '80, il film è un tributo alla scena underground di Leningrado, poco prima dell'arrivo della perestroika. Viktor incontra la prima volta Mike e Natasha, un giorno d'estate ("leto" in russo). Mike ha già una discreta notorietà come cantante e una passione messianica per il rock, Beatles, Iggy Pop, Blondie, Lou Reed, Bowie, che la Russia sovietica cerca di tenere fuori dalla porta. Viktor è meno solare, molto espressivo, già post punk. Mike ne riconosce il talento, trova un nome per la sua band, Garin i giperboloidy, e lo aiuta a registrare e far conoscere la sua musica... {:en}Inspired by the early years of two Russian rock stars from the 1980s, Kirill Serebrennikov's film pays tribute to the Leningrad underground scene just before the dawn of perestroika. Premiered in competition at the 2018 Cannes Film Festival.
Sunday 14 Apr 2019
Stazione ferroviaria di Viareggio, 29 giugno 2009, ore 23:48. Un treno carico di GPL deraglia. Il gas fuoriesce, entra nelle abitazioni. Ore 23:50, uno due tre esplosioni. 32 persone muoiono nelle loro case. "Il sole sulla pelle" racconta la storia che non può essere dimenticata di chi è rimasto e lotta per avere giustizia e verità. Un documentario che esplora con la nostra umana curiosità il rapporto che ognuno di noi ha con il dolore, le grandi paure e i grandi sogni. Fino a che punto possiamo capire e condividere il dolore degli altri? Questo dramma ci ha scosso la coscienza e ha distrutto le nostre sicurezze. Poteva accadere ovunque. Poteva accadere a chiunque. Noi siamo figli e siamo padri. Queste storie ci appartengono. Docufilm tra i finalisti ai Nastri d'Argento 2019. In sala saranno presenti il regista Massimo Bondielli e l’autore/produttore Gino Martella, insieme a i familiari dell’Associazione Il Mondo Che Vorrei Onlus Viareggio.
Sunday 14 Apr 2019
{:it}Unico film italiano nel Concorso Internazionale Documentari alla 46° Edizione del Giffoni Film Festival. Basileus, ambientato nella scuola media Federico Fellini del quartiere San Basilio a Roma, racconta i percorsi di formazione di un gruppo di adolescenti e di cosa significhi essere insegnanti in contesti non semplici come quelli delle scuole di periferia. Un viaggio nella vita di classe che ci mostra un mondo incredibilmente denso da scoprire, trasudante della vitalità tipica dell'adolescenza, di speranze, sogni, ma anche carico di difficoltà, di paure e d'incertezza verso il futuro. {:en}The documentary, set in the Federico Fellini media school in the San Basilio district in Rome, tells about the training courses for a group of teenagers and what it means to be teachers in uncommon contexts such as those in the suburban schools. A journey into class life through choral voices and faces that show us an incredibly dense world to discover, exuding the vitality of teenagers, hopes, dreams, but also burdened with difficulties, fears and uncertainty towards the future.In this microcosm, the strong and peculiar relation between teachers and pupils emerges, all different in their identities and personalities: the first engaged in educating, inventing methods, tools, actions, within a didactic scheme based not only on formal models of teaching but, above all, deeply intertwined with neighborhood life situations and real and individual experiences experienced by students; the latter inclined to represent themselves in a scene that is not fiction but a mosaic of fragments of raw reality, true life, rebellion, resistance, expressed with the language of the word and body, often instinctive and grammatically incorrect but always incredibly vital.
Saturday 13 Apr 2019
{:it}“Abbiamo bisogno di altri tipi di storie,” è la richiesta incalzante di Donna Haraway di fronte alla telecamera. Ma che forma dovrebbero prendere queste storie? Che suono potrebbero avere e come potremmo percepirle? Il regista belga Fabrizio Terranova sembra aver preso a cuore l'imperativo di Haraway. Sperimentando diversi tipi di narrazione, piegando il genere del documentario, fondendo l'intimo quotidiano con il giocosamente surreale, Terranova dà corpo e immagine ad alcune delle teorie più originali e innovative della grande studiosa e pensatrice statunitense. Un documentario estetico, intelligente, appassionante, dove è lo story-telling di Donna Haraway che anima lo schermo e che si popola di scenari immaginari insoliti e sorprendenti.{:en}“We need other kinds of stories,” Donna Haraway implores as she faces the camera. “Storying otherwise,” in Haraway’s expression, is an apt characterization of the work of this paradigm-shifting thinker, whose contributions to feminist studies of science and technology resist and even rebel against hegemonic ways of thinking and living. But what form should such stories take? What might they sound or feel like? To watch Fabrizio Terranova’s Donna Haraway: Story Telling for Earthly Survival (2016) is to know that the filmmaker took Haraway’s imperative to heart. Both subtle and explicit filmic techniques mimic, comment on, and evoke the rhythms that sustain Haraway as a thinker, a storyteller, and a human being. In experimenting with different kinds of storytelling—bending the genre of documentary by fusing the intimate everyday with the playfully surreal—Terranova brings one of the most evocative social theorists to life and demonstrates the supple, transformative nature of storytelling itself. (From "The Society for Cultural Anthropology" SCA web site) ."Donna Haraway is brilliant, passionate, original and a leading intellectual force of our times. This portrait offers an intimate glimpse into the style and imagination of this charismatic thinker.". Anna Tsing.
Friday 12 Apr 2019
{:it}Un nuovo sentito omaggio alla grande regista che ci ha lasciato in eredità il vero cinema. Un documentario che reinventa il road movie, infilando strade oblique e misurando la Francia contemporanea. Agnès Varda, leggenda del cinema francese, una delle poche donne ad aver fatto parte del gruppo originario della Nouvelle Vague francese e prima donna regista a ricevere l’Oscar alla carriera. JR, street artist francese che realizza installazioni fotografiche di grande impatto emotivo con maestria e abilità tecnica. Agnès e JR viaggiano attraverso la Francia rurale a bordo di un bizzarro camion-macchina fotografica, in un percorso fatto di dialoghi, ricordi, riflessioni, dei luoghi attraversati e soprattutto delle persone incontrate...{:en}Agnès Varda goes on the road with street artist JR to create remarkable, moving portraits of the people they meet. Here’s a wonderful warmth and playful indirectness to this essay/road movie in the classic nouvelle vague spirit, conjuring a semi-accidental narrative in the midst of what is ostensibly a documentary. It is a collaboration between the 90-year-old director Agnès Varda and a 35-year-old French street artist who styles himself simply JR and always wears a hat and dark glasses, indoors and out – an opaque mannerism, almost a disguise, which Varda compares to her old comrade Jean-Luc Godard, and which irritates her a little bit.
Sunday 07 Apr 2019
{:it}Hissa Hilal è la voce dietro il velo: la sua arma è la parola. Hissa è una scrittrice autodidatta e decide di partecipare a "Million's Poet", un talent show di Abu Dhabi, la più grande competizione di poesia del mondo arabo, diventando la prima donna a raggiungere la finale. Nelle sue poesie critica la società araba patriarcale e i leader religiosi sauditi per il loro estremismo, davanti a 75 milioni di telespettatori. Non vedremo mai il volto di Hissa: come la maggior parte delle donne saudite è coperta dalla testa ai piedi. Non può guidare un'auto, non ha passaporto, deve chiedere il permesso del marito per ogni attività. Da dove arrivano il suo talento per la poesia e il coraggio di salire sul palco rischiando la vita?{:en}In 2010, Saudi Arabian writer and activist Hissa Hilal did something unimaginable she starred in the Arab World's biggest televised live poetry competition. In a society where the art of poetry is alive and well, 'Million's Poet' is a hugely popular X-Factor style talent show. Storming through the rounds, and becoming progressively more political in her critique of religious extremism and her patriarchal society, Hilal became the first woman to reach the show's final speaking with wit and lyricism on live tv to an audience of 70 million (Rotten tomatoes).
Saturday 06 Apr 2019
{:it}Un nuovo sentito omaggio alla grande regista che ci ha lasciato in eredità il vero cinema. Un documentario che reinventa il road movie, infilando strade oblique e misurando la Francia contemporanea. Agnès Varda, leggenda del cinema francese, una delle poche donne ad aver fatto parte del gruppo originario della Nouvelle Vague francese e prima donna regista a ricevere l’Oscar alla carriera. JR, street artist francese che realizza installazioni fotografiche di grande impatto emotivo con maestria e abilità tecnica. Agnès e JR viaggiano attraverso la Francia rurale a bordo di un bizzarro camion-macchina fotografica, in un percorso fatto di dialoghi, ricordi, riflessioni, dei luoghi attraversati e soprattutto delle persone incontrate...{:en}Agnès Varda goes on the road with street artist JR to create remarkable, moving portraits of the people they meet. Here’s a wonderful warmth and playful indirectness to this essay/road movie in the classic nouvelle vague spirit, conjuring a semi-accidental narrative in the midst of what is ostensibly a documentary. It is a collaboration between the 90-year-old director Agnès Varda and a 35-year-old French street artist who styles himself simply JR and always wears a hat and dark glasses, indoors and out – an opaque mannerism, almost a disguise, which Varda compares to her old comrade Jean-Luc Godard, and which irritates her a little bit.
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Friday 05 Apr 2019
{:it}Alcuni tra i più lucidi e intransigenti pensatori contemporanei (Zygmunt Bauman, Tony Atkinson, Serge Latouche, Erik Brynjolfsson, Mariana Mazzucato, Pepe Mujica e altri) si interrogano sulle grandi trasformazioni (globalizzazione, progresso tecnico, avvento della robotica, immigrazione) in atto nelle economie avanzate e sull’impatto che tali trasformazioni potranno avere sul mercato del lavoro, sulla distribuzione del reddito e sui sistemi di sicurezza sociale. Il film va alla ricerca di risposte e di nuove domande sul futuro che stiamo vivendo, tra gli effetti della globalizzazione e l'uso più responsabile del progresso tecnologico. La disuguaglianza sociale è in continuo aumento, e anche le possibili soluzioni, come la vecchia idea del "lavorare meno per lavorare tutti" ha dei risvolti filosofici di non facile risposta: saremmo in grado, come civiltà collettiva, di rallentare i ritmi che da centinaia di anni scandiscono le nostre vite?{:en}A look at the economic paradox of technological unemployment, wherein modern society focuses on creating jobs, but technology offers people the unique opportunity to work less and less. In The Same Boat is an artistic and sophisticated analysis of the effects of globalisation on the world, which presents an optimistic argument for the future of the planet. Guided by some of the world's leading radical figures, from Zygmunt Bauman to Serge Latouche, In The Same Boat travels the world discovering the views of its people on work, happiness, the environment, and the economy. Supported by Rudy Gnutti 's stunning cinematography and compositions, this film will transform your understanding of the modern world.
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Sunday 31 Mar 2019
{:it}Alcuni tra i più lucidi e intransigenti pensatori contemporanei (Zygmunt Bauman, Tony Atkinson, Serge Latouche, Erik Brynjolfsson, Mariana Mazzucato, Pepe Mujica e altri) si interrogano sulle grandi trasformazioni (globalizzazione, progresso tecnico, avvento della robotica, immigrazione) in atto nelle economie avanzate e sull’impatto che tali trasformazioni potranno avere sul mercato del lavoro, sulla distribuzione del reddito e sui sistemi di sicurezza sociale. Il film va alla ricerca di risposte e di nuove domande sul futuro che stiamo vivendo, tra gli effetti della globalizzazione e l'uso più responsabile del progresso tecnologico. La disuguaglianza sociale è in continuo aumento, e anche le possibili soluzioni, come la vecchia idea del "lavorare meno per lavorare tutti" ha dei risvolti filosofici di non facile risposta: saremmo in grado, come civiltà collettiva, di rallentare i ritmi che da centinaia di anni scandiscono le nostre vite?{:en}A look at the economic paradox of technological unemployment, wherein modern society focuses on creating jobs, but technology offers people the unique opportunity to work less and less. In The Same Boat is an artistic and sophisticated analysis of the effects of globalisation on the world, which presents an optimistic argument for the future of the planet. Guided by some of the world's leading radical figures, from Zygmunt Bauman to Serge Latouche, In The Same Boat travels the world discovering the views of its people on work, happiness, the environment, and the economy. Supported by Rudy Gnutti 's stunning cinematography and compositions, this film will transform your understanding of the modern world.
Sunday 31 Mar 2019
{:it}Utilizzando il materiale d’archivio e quello inedito, viene raccontata in modo intimo la storia di Kusama, attraverso le sue stesse parole e le toccanti interviste a direttori di musei, galleristi, curatori, critici, collezionisti, amici e collaboratori. Esito di oltre un decennio di attività della regista, il documentario getta una nuova luce su una protagonista assoluta dell’arte contemporanea del Novecento e della nostra epoca. La sua storia personale e professionale si intrecciano, il trauma di essere cresciuta in Giappone durante la seconda guerra mondiale in una famiglia che scoraggiava le sue ambizioni creative, gli esordi non facili in Patria, il trasferimento a New York dove era ostacolata dal sessismo e il razzismo che caratterizzavano il mondo dell’arte a cavallo degli anni ’60 passando per i problemi connessi con la sua salute mentale fino ai giorni d’oggi.{:en}Trailblazer Yayoi Kusama’s turbulent quest to become a world famous artist is documented in Kusama - Infinity; as a rival of Warhol in the ‘60s, Kusama battled sexism and racism in America while her hallucinations of polka dots eventually led her to the Tokyo mental institution she has called home for over 30 years.
Friday 29 Mar 2019
{:it}Accolto con entusiasmo all’ultimo Festival di Cannes, La donna elettrica è una commedia travolgente e fuori dagli schemi, capace di unire emozione, impegno e divertimento. La protagonista, Halla, sembra una donna come le altre, ma dietro la routine di ogni giorno nasconde una vita segreta: armata di tutto punto compie spericolate azioni di sabotaggio contro le multinazionali che stanno devastando la sua terra, la splendida Islanda. Quando però una sua vecchia richiesta d’adozione va a buon fine e una bambina si affaccia a sorpresa nella sua vita, Halla dovrà affrontare la sua sfida più grande... Già regista dell’acclamato Storie di cavalli e di uomini, Benedikt Erlingsson colpisce al cuore con un ritratto di donna memorabile e un omaggio al paesaggio islandese di struggente bellezza.{:en}Halla, a woman in her forties, declares war on the local aluminum industry to prevent it from disfiguring her country. She risks all she has to protect the highlands of Iceland-but the situation could change with the unexpected arrival of a small orphan in her life.
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Sunday 24 Mar 2019
{:it}Alcuni tra i più lucidi e intransigenti pensatori contemporanei (Zygmunt Bauman, Tony Atkinson, Serge Latouche, Erik Brynjolfsson, Mariana Mazzucato, Pepe Mujica e altri) si interrogano sulle grandi trasformazioni (globalizzazione, progresso tecnico, avvento della robotica, immigrazione) in atto nelle economie avanzate e sull’impatto che tali trasformazioni potranno avere sul mercato del lavoro, sulla distribuzione del reddito e sui sistemi di sicurezza sociale. Il film va alla ricerca di risposte e di nuove domande sul futuro che stiamo vivendo, tra gli effetti della globalizzazione e l'uso più responsabile del progresso tecnologico. La disuguaglianza sociale è in continuo aumento, e anche le possibili soluzioni, come la vecchia idea del "lavorare meno per lavorare tutti" ha dei risvolti filosofici di non facile risposta: saremmo in grado, come civiltà collettiva, di rallentare i ritmi che da centinaia di anni scandiscono le nostre vite?{:en}A look at the economic paradox of technological unemployment, wherein modern society focuses on creating jobs, but technology offers people the unique opportunity to work less and less. In The Same Boat is an artistic and sophisticated analysis of the effects of globalisation on the world, which presents an optimistic argument for the future of the planet. Guided by some of the world's leading radical figures, from Zygmunt Bauman to Serge Latouche, In The Same Boat travels the world discovering the views of its people on work, happiness, the environment, and the economy. Supported by Rudy Gnutti 's stunning cinematography and compositions, this film will transform your understanding of the modern world.
Sunday 24 Mar 2019
{:it}Quando oltre vent'anni fa la traduttrice danese Mette Holm lesse il suo primo romanzo di Haruki Murakami, non ancora una star letteraria mondiale, non poteva sapere quanto gli universi immaginati dallo scrittore giapponese avrebbero modellato e trasformato senza sosta il suo stesso mondo. Da allora la Holm ha trascorso migliaia di ore traducendo per i lettori danesi le enigmatiche e dibattute storie di Murakami e, mentre lotta per trovare le frasi perfette in grado di comunicare quello che stanno cercando di dirci i personaggi solitari e i sognatori ad occhi aperti dell'autore giapponese, il confine tra realtà e immaginazione comincia a confondersi.{:en}When Mette Holm begins to translate Haruki Murakami's debut novel Kaze no uta o kike (Hear the Wind Sing), a two-meter-tall frog shows up at an underground station in Tokyo. The Frog follows her, determined to engage the translator in its fight against the gigantic Worm, which is slowly waking from a deep sleep, ready to destroy the world with hatred. More than twenty years ago, Mette read a novel by Haruki Murakami, who had yet to reach literary stardom. Back then, she had no idea how the Japanese author's imagined worlds would steadily shape and transform her own. Since then Mette Holm has spent thousands of hours translating Murakami's puzzling and widely discussed stories to his Danish readers.
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Saturday 23 Mar 2019
Prima visione a Roma. A seguire incontro con il regista Eugène Green a cura di Art Digiland. In una Lisbona onirica pervasa dalle sonorità struggenti del fado, Julie, un’attrice francese che parla il portoghese, è stata scritturata per le riprese di un film ispirato al testo delle Lettere Portoghesi, nel ruolo di una religiosa del 17° secolo che si innamora di un giovane ufficiale francese. Attraverso i suoi incontri, cerca dare una nuova direzione alla sua vita.
Friday 22 Mar 2019
{:it}Skopje, Macedonia. Con l’economia in recessione e lo stipendio in ritardo di mesi Vele, un meccanico che lavora in un deposito ferroviario, lotta ogni giorno per poter comprare le medicine al padre malato. Quando trova casualmente un pacchetto di marijuana nascosta su un treno in arrivo, lo ruba per fare una torta a suo padre, sperando di alleviarne i dolori e spacciandogliela come un nuovo trattamento sperimentale. Ben presto la voce sui miracolosi poteri curativi di Vele si diffonde e lui all’improvviso si trova messo alle strette da una coppia di gangster, alla ricerca della droga, e dai petulanti vicini che fanno la coda fuori dal suo appartamento per reclamare la ricetta della torta “dei miracoli”.{:en}Skopje, Macedonia. With the economy in recession and wage payments months overdue Vele, a mechanic who work in a train depot, struggles to afford medicine for his ailing father afflicted with a cancer. When he accidentally finds in a wagon a packet of marijuana, clandestinely smuggled and hidden on an incoming train, he steals it to make a cake for his father, to relieve his pains and passing it off as an experimental new treatment. Soon the grapevine is buzzing with news of Vele’s miraculous healing powers and he suddenly finds himself cornered by an odd-couple of gangster goons on the trail of the drugs and the nosy neighbors who queue outside his apartment door to clamor the recipe for the “healing” cake.
Sunday 17 Mar 2019
{:it}Vivienne Westwood, icona Punk Rock per eccellenza, è una delle artiste più influenti della storia contemporanea. Il film esplora la sua ascesa verso il successo, mostrando da vicino il suo talento, il suo attivismo e la sua significativa importanza culturale. Intrecciando il materiale d’archivio e quello inedito, viene raccontata in modo intimo la storia di Vivienne, attraverso le sue stesse parole e le toccanti interviste alla sua stretta cerchia di familiari, amici e collaboratori.{:en}The first film to encompass the remarkable story of one of the true icons of our time, as she fights to maintain her brand's integrity, her principles - and her legacy.
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Saturday 16 Mar 2019
{:it}Alcuni tra i più lucidi e intransigenti pensatori contemporanei (Zygmunt Bauman, Tony Atkinson, Serge Latouche, Erik Brynjolfsson, Mariana Mazzucato, Pepe Mujica e altri) si interrogano sulle grandi trasformazioni (globalizzazione, progresso tecnico, avvento della robotica, immigrazione) in atto nelle economie avanzate e sull’impatto che tali trasformazioni potranno avere sul mercato del lavoro, sulla distribuzione del reddito e sui sistemi di sicurezza sociale. Il film va alla ricerca di risposte e di nuove domande sul futuro che stiamo vivendo, tra gli effetti della globalizzazione e l'uso più responsabile del progresso tecnologico. La disuguaglianza sociale è in continuo aumento, e anche le possibili soluzioni, come la vecchia idea del "lavorare meno per lavorare tutti" ha dei risvolti filosofici di non facile risposta: saremmo in grado, come civiltà collettiva, di rallentare i ritmi che da centinaia di anni scandiscono le nostre vite?{:en}A look at the economic paradox of technological unemployment, wherein modern society focuses on creating jobs, but technology offers people the unique opportunity to work less and less. In The Same Boat is an artistic and sophisticated analysis of the effects of globalisation on the world, which presents an optimistic argument for the future of the planet. Guided by some of the world's leading radical figures, from Zygmunt Bauman to Serge Latouche, In The Same Boat travels the world discovering the views of its people on work, happiness, the environment, and the economy. Supported by Rudy Gnutti 's stunning cinematography and compositions, this film will transform your understanding of the modern world.
Saturday 16 Mar 2019
{:it}Utilizzando il materiale d’archivio e quello inedito, viene raccontata in modo intimo la storia di Kusama, attraverso le sue stesse parole e le toccanti interviste a direttori di musei, galleristi, curatori, critici, collezionisti, amici e collaboratori. Esito di oltre un decennio di attività della regista, il documentario getta una nuova luce su una protagonista assoluta dell’arte contemporanea del Novecento e della nostra epoca. La sua storia personale e professionale si intrecciano, il trauma di essere cresciuta in Giappone durante la seconda guerra mondiale in una famiglia che scoraggiava le sue ambizioni creative, gli esordi non facili in Patria, il trasferimento a New York dove era ostacolata dal sessismo e il razzismo che caratterizzavano il mondo dell’arte a cavallo degli anni ’60 passando per i problemi connessi con la sua salute mentale fino ai giorni d’oggi.{:en}Trailblazer Yayoi Kusama’s turbulent quest to become a world famous artist is documented in Kusama - Infinity; as a rival of Warhol in the ‘60s, Kusama battled sexism and racism in America while her hallucinations of polka dots eventually led her to the Tokyo mental institution she has called home for over 30 years.
Friday 15 Mar 2019
{:it}Unico film italiano nel Concorso Internazionale Documentari alla 46° Edizione del Giffoni Film Festival. Basileus, ambientato nella scuola media Federico Fellini del quartiere San Basilio a Roma, racconta i percorsi di formazione di un gruppo di adolescenti e di cosa significhi essere insegnanti in contesti non semplici come quelli delle scuole di periferia. Un viaggio nella vita di classe che ci mostra un mondo incredibilmente denso da scoprire, trasudante della vitalità tipica dell'adolescenza, di speranze, sogni, ma anche carico di difficoltà, di paure e d'incertezza verso il futuro. {:en}The documentary, set in the Federico Fellini media school in the San Basilio district in Rome, tells about the training courses for a group of teenagers and what it means to be teachers in uncommon contexts such as those in the suburban schools. A journey into class life through choral voices and faces that show us an incredibly dense world to discover, exuding the vitality of teenagers, hopes, dreams, but also burdened with difficulties, fears and uncertainty towards the future.In this microcosm, the strong and peculiar relation between teachers and pupils emerges, all different in their identities and personalities: the first engaged in educating, inventing methods, tools, actions, within a didactic scheme based not only on formal models of teaching but, above all, deeply intertwined with neighborhood life situations and real and individual experiences experienced by students; the latter inclined to represent themselves in a scene that is not fiction but a mosaic of fragments of raw reality, true life, rebellion, resistance, expressed with the language of the word and body, often instinctive and grammatically incorrect but always incredibly vital.
Sunday 10 Mar 2019
{:it}Quando oltre vent'anni fa la traduttrice danese Mette Holm lesse il suo primo romanzo di Haruki Murakami, non ancora una star letteraria mondiale, non poteva sapere quanto gli universi immaginati dallo scrittore giapponese avrebbero modellato e trasformato senza sosta il suo stesso mondo. Da allora la Holm ha trascorso migliaia di ore traducendo per i lettori danesi le enigmatiche e dibattute storie di Murakami e, mentre lotta per trovare le frasi perfette in grado di comunicare quello che stanno cercando di dirci i personaggi solitari e i sognatori ad occhi aperti dell'autore giapponese, il confine tra realtà e immaginazione comincia a confondersi.{:en}When Mette Holm begins to translate Haruki Murakami's debut novel Kaze no uta o kike (Hear the Wind Sing), a two-meter-tall frog shows up at an underground station in Tokyo. The Frog follows her, determined to engage the translator in its fight against the gigantic Worm, which is slowly waking from a deep sleep, ready to destroy the world with hatred. More than twenty years ago, Mette read a novel by Haruki Murakami, who had yet to reach literary stardom. Back then, she had no idea how the Japanese author's imagined worlds would steadily shape and transform her own. Since then Mette Holm has spent thousands of hours translating Murakami's puzzling and widely discussed stories to his Danish readers.
Sunday 10 Mar 2019
{:it}Rike è una dottoressa determinata e impegnata che decide di prendersi una pausa dal lavoro e di salpare in solitaria sulla sua barca a vela da Gibilterra ad un’isola incontaminata nell’Oceano Pacifico. Il suo viaggio sembra scorrere serenamente finché, dopo una brutta tempesta, si imbatte in un peschereccio arenato pieno di profughi africani in grave difficoltà. Alcuni di loro provano a raggiungerla, ma solo un giovane ragazzo ce la fa. Insieme cercano di chiamare i soccorsi che tardano ad arrivare, mentre la situazione si fa sempre più drammatica.{:en}Rike embodies a typical Western model of happiness and success. She is educated, confident, determined and committed. We see Rike's everyday life, as an emergency doctor, before she fulfills a long-held dream and sails out to sea alone in her sailing boat. Her goal: Ascension Island in the Atlantic Ocean. But her dream holiday is quickly broken off on the high seas, when, after a storm, she finds herself near a stricken fishing boat. Around a hundred people are about to drown. Rike follows maritime law and radios for help. As her request is going nowhere, she is forced to make a momentous decision.
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Saturday 09 Mar 2019
{:it}Più volte respinto, lo scienziato Einar Norsen conquista il cuore dell’affascinante Claire Lescot, corteggiatissima cantante, dopo aver simulato il suicidio in un incidente automobilistico. Il rajah Djorah de Nopur, altro sfortunato spasimante, accecato dalla gelosia, provoca la morte della donna, ma Norsen, lavorando in un avveniristico laboratorio ospitato in uno strano palazzo isolato da un giardino, le restituisce la vita. *** Sonorizzazione dal vivo a cura di Mike Cooper. ***{:en}Claire Lescot is a famous prima donna. All men want to be loved by her. Among them is the young scientist Einar Norsen. When she mocks at him, he leaves her house with the declared intention to kill himself... But the story is much less important than the scenery : this movie intended to be a manifesto of the modern decorative arts. *** Live music impro by Mike Cooper. ***
Friday 08 Mar 2019
{:it}Utilizzando il materiale d’archivio e quello inedito, viene raccontata in modo intimo la storia di Kusama, attraverso le sue stesse parole e le toccanti interviste a direttori di musei, galleristi, curatori, critici, collezionisti, amici e collaboratori. Esito di oltre un decennio di attività della regista, il documentario getta una nuova luce su una protagonista assoluta dell’arte contemporanea del Novecento e della nostra epoca. La sua storia personale e professionale si intrecciano, il trauma di essere cresciuta in Giappone durante la seconda guerra mondiale in una famiglia che scoraggiava le sue ambizioni creative, gli esordi non facili in Patria, il trasferimento a New York dove era ostacolata dal sessismo e il razzismo che caratterizzavano il mondo dell’arte a cavallo degli anni ’60 passando per i problemi connessi con la sua salute mentale fino ai giorni d’oggi.{:en}Trailblazer Yayoi Kusama’s turbulent quest to become a world famous artist is documented in Kusama - Infinity; as a rival of Warhol in the ‘60s, Kusama battled sexism and racism in America while her hallucinations of polka dots eventually led her to the Tokyo mental institution she has called home for over 30 years.
Wednesday 06 Mar 2019
Alla Quattordicesima edizione, questo è il corso che cercavi. Se hai perso la prima lezione contatta la docente per un recupero privato e per l'iscrizione! Sei ancora in tempo. Una docente professionista che metterà a disposizione tutte le sue conoscenze e il suo sapere, non perderai neanche una lezione perché la potrai recuperare. Patrizia Copponi è fotoreporter dal 1980. Ha collaborato con i maggiori settimanali, quotidiani e mensili italiani ed esteri. Si occupa da decenni dell’Organizzazione di attività culturali sulla comunicazione visiva e dell’insegnamento della Fotografia. Insegna al Detour dal 2012 con dedizione e passione.
Monday 04 Mar 2019
{:it}On the Road Film Festival. Festival internazionale di cinema indipendente di viaggio, errante e di frontiera. || Modulo d'iscrizione / Entry Form. Aperta la selezione al concorso per corti e lungometraggi "on the road" di ogni genere e formato. Prima di compilare il modulo online si prega di leggere attentamente il regolamento e i termini di partecipazione.{:en}On the Road Film Festival. An itinerant and independent cinema festival, both on the road and borderline. Errant images, displacements and psycho-geographical drifts. Call for Entries and Regulations 2018. Please read carefully the terms of the regulations before submitting your film. In order to submit your film, an online entry form must be filled out either on Detour website or, alternatively, on one of the associate web-based platforms.
Sunday 03 Mar 2019
{:it}Skopje, Macedonia. Con l’economia in recessione e lo stipendio in ritardo di mesi Vele, un meccanico che lavora in un deposito ferroviario, lotta ogni giorno per poter comprare le medicine al padre malato. Quando trova casualmente un pacchetto di marijuana nascosta su un treno in arrivo, lo ruba per fare una torta a suo padre, sperando di alleviarne i dolori e spacciandogliela come un nuovo trattamento sperimentale. Ben presto la voce sui miracolosi poteri curativi di Vele si diffonde e lui all’improvviso si trova messo alle strette da una coppia di gangster, alla ricerca della droga, e dai petulanti vicini che fanno la coda fuori dal suo appartamento per reclamare la ricetta della torta “dei miracoli”.{:en}Skopje, Macedonia. With the economy in recession and wage payments months overdue Vele, a mechanic who work in a train depot, struggles to afford medicine for his ailing father afflicted with a cancer. When he accidentally finds in a wagon a packet of marijuana, clandestinely smuggled and hidden on an incoming train, he steals it to make a cake for his father, to relieve his pains and passing it off as an experimental new treatment. Soon the grapevine is buzzing with news of Vele’s miraculous healing powers and he suddenly finds himself cornered by an odd-couple of gangster goons on the trail of the drugs and the nosy neighbors who queue outside his apartment door to clamor the recipe for the “healing” cake.
Sunday 03 Mar 2019
{:it}Quando oltre vent'anni fa la traduttrice danese Mette Holm lesse il suo primo romanzo di Haruki Murakami, non ancora una star letteraria mondiale, non poteva sapere quanto gli universi immaginati dallo scrittore giapponese avrebbero modellato e trasformato senza sosta il suo stesso mondo. Da allora la Holm ha trascorso migliaia di ore traducendo per i lettori danesi le enigmatiche e dibattute storie di Murakami e, mentre lotta per trovare le frasi perfette in grado di comunicare quello che stanno cercando di dirci i personaggi solitari e i sognatori ad occhi aperti dell'autore giapponese, il confine tra realtà e immaginazione comincia a confondersi.{:en}When Mette Holm begins to translate Haruki Murakami's debut novel Kaze no uta o kike (Hear the Wind Sing), a two-meter-tall frog shows up at an underground station in Tokyo. The Frog follows her, determined to engage the translator in its fight against the gigantic Worm, which is slowly waking from a deep sleep, ready to destroy the world with hatred. More than twenty years ago, Mette read a novel by Haruki Murakami, who had yet to reach literary stardom. Back then, she had no idea how the Japanese author's imagined worlds would steadily shape and transform her own. Since then Mette Holm has spent thousands of hours translating Murakami's puzzling and widely discussed stories to his Danish readers.
Saturday 02 Mar 2019
Aperitivo, proiezioni e dibattito a cura di Re:Common e il Nodo Solidale. Un filo rosso lega territori distanti, un processo sistemico che distrugge i territori creando un mondo di esclusi, di inascoltati. Tra queste macerie alcuni territori si organizzano e costruiscono alternative autonome. Un passo per capire il Messico di oggi tra estrattivismo e malgoverno e questo filo che ci riporta in Italia per conoscere territori dimenticati dove l'interesse delle multinazionali prevale rispetto alla natura e alla salute della popolazione.
Friday 01 Mar 2019
{:it}Accolto con entusiasmo all’ultimo Festival di Cannes, La donna elettrica è una commedia travolgente e fuori dagli schemi, capace di unire emozione, impegno e divertimento. La protagonista, Halla, sembra una donna come le altre, ma dietro la routine di ogni giorno nasconde una vita segreta: armata di tutto punto compie spericolate azioni di sabotaggio contro le multinazionali che stanno devastando la sua terra, la splendida Islanda. Quando però una sua vecchia richiesta d’adozione va a buon fine e una bambina si affaccia a sorpresa nella sua vita, Halla dovrà affrontare la sua sfida più grande... Già regista dell’acclamato Storie di cavalli e di uomini, Benedikt Erlingsson colpisce al cuore con un ritratto di donna memorabile e un omaggio al paesaggio islandese di struggente bellezza.{:en}Halla, a woman in her forties, declares war on the local aluminum industry to prevent it from disfiguring her country. She risks all she has to protect the highlands of Iceland-but the situation could change with the unexpected arrival of a small orphan in her life.