{:it}Accolto con entusiasmo all’ultimo Festival di Cannes, La donna elettrica è una commedia travolgente e fuori dagli schemi, capace di unire emozione, impegno e divertimento. La protagonista, Halla, sembra una donna come le altre, ma dietro la routine di ogni giorno nasconde una vita segreta: armata di tutto punto compie spericolate azioni di sabotaggio contro le multinazionali che stanno devastando la sua terra, la splendida Islanda. Quando però una sua vecchia richiesta d’adozione va a buon fine e una bambina si affaccia a sorpresa nella sua vita, Halla dovrà affrontare la sua sfida più grande... Già regista dell’acclamato Storie di cavalli e di uomini, Benedikt Erlingsson colpisce al cuore con un ritratto di donna memorabile e un omaggio al paesaggio islandese di struggente bellezza.{:en}Halla, a woman in her forties, declares war on the local aluminum industry to prevent it from disfiguring her country. She risks all she has to protect the highlands of Iceland-but the situation could change with the unexpected arrival of a small orphan in her life.
{:it}Vincitore del Sundance Film Festival 2016, All These Sleepless Nights, del giovane regista polacco Michal Marczak, dopo un passaggio al Trieste Film Festival, arriva finalmente a Roma al Cine Detour, nell'ambito di On the Road Film Festival Preview. Kris ha rotto con la sua ragazza e gli si apre davanti un mondo pieno di occasioni. Lui e il suo amico Michal, due studenti di storia dell'arte, iniziano a vagare in una Varsavia notturna, lasciandosi guidare dal desiderio in una inarrestabile ricerca di se stessi. Quando poi Kris si innamora dell'ex fidanzata di Michal, l'affascinante Eva, l'amicizia tra i due ragazzi viene messa in discussione. Tra rave improvvisati e feste in spiaggia, Marczak traccia un racconto universale e senza tempo sulla giovinezza.{:en}Many of us know the freedom of our twenties-unfettered by responsibilities or mortality, inventing ourselves in the rush of the moment. ALL THESE SLEEPLESS NIGHTS viscerally summons that feeling, chronicling life across two Warsaw summers when students Kris and Michal resolve to experience life to the limit. After Kris breaks up with his long-time girlfriend, anything seems possible and Warsaw is his playground. Along with best friend Michal, handsome and wide-eyed, they roam the metropolis at night, floating from party to party, dancing until dawn in makeshift clubs and city squares.
{:it}In concorso al Sundance Film Festival. Primo lungometraggio del pluripremiato artista americano Doug Aitken, Leone d’oro della Biennale di Venezia nel 1999 e vincitore del Nam June Paik Art Center Prize, è conosciuto nel mondo per le sue straordinarie opere di luci, suoni e immagini. Esplora ogni medium, dalle installazioni al cinema, al video d'arte. I suoi lavori sono stati presentati nei musei e nelle gallerie più prestigiose del mondo tra cui Whitney Museum of American Art, The Museum of Modern Art, the Vienna Secession, the Serpentine Gallery, e il Centre Georges Pompidou.  Il film, che risente della formazione cinetica del video d'arte e della velocità del videclip, racconta il viaggio da New York a San Francisco su un treno concepito come una "scultura cinetica di luce". In 24 giorni, sono state toccate oltre 4.000 miglia viaggiando in treno attraverso gli Stati Uniti coinvolgendo un gruppo di artisti, musicisti e performer tra cui Patti Smith e Beck. Aitken non si limita più al solo mondo all’arte, ma spazia verso letteratura, musica, cibo e cinema. {:en}A train travelling from one coast of North America to the other is home to a revolving community of artists, performers and musicians, including Patti Smith and Beck. They collaborate and share their visions in a series of short happenings. First release at the Sundance Film Festival. Doug Aitken is an American artist and filmmaker. Defying definitions of genre, he explores every medium, from film and installations to architectural interventions. His work has been featured in numerous exhibitions around the world, in such institutions as the Whitney Museum of American Art, The Museum of Modern Art, the Vienna Secession, the Serpentine Gallery in London and the Centre Georges Pompidou in Paris. He participated in the both the 1997 and 2000 Whitney Biennials, and earned the International Prize at the Venice Biennale in 1999 for the installation “electric earth”. Aitken received the 2012 Nam June Paik Art Center Priz
{:it}Accolto con entusiasmo all’ultimo Festival di Cannes, La donna elettrica è una commedia travolgente e fuori dagli schemi, capace di unire emozione, impegno e divertimento. La protagonista, Halla, sembra una donna come le altre, ma dietro la routine di ogni giorno nasconde una vita segreta: armata di tutto punto compie spericolate azioni di sabotaggio contro le multinazionali che stanno devastando la sua terra, la splendida Islanda. Quando però una sua vecchia richiesta d’adozione va a buon fine e una bambina si affaccia a sorpresa nella sua vita, Halla dovrà affrontare la sua sfida più grande... Già regista dell’acclamato Storie di cavalli e di uomini, Benedikt Erlingsson colpisce al cuore con un ritratto di donna memorabile e un omaggio al paesaggio islandese di struggente bellezza.{:en}Halla, a woman in her forties, declares war on the local aluminum industry to prevent it from disfiguring her country. She risks all she has to protect the highlands of Iceland-but the situation could change with the unexpected arrival of a small orphan in her life.
Al via la seconda edizione del “Carine Film Festival”, un vero festival del cinema con proiezioni e ospiti che avrà luogo all’interno di una scuola della Capitale, l’I.C. Via delle Carine, a due passi dal Colosseo! La prima parte del “Carine Film Festival” si svolgerà il 22 e 23 febbraio 2019 e in seconda battuta nel mese di maggio. Il festival presenterà film di qualità editi e inediti, cortometraggi e lungometraggi, la cui originalità permette di entrare in problematiche sociali e psicologiche volte a far riflettere e sorridere gli spettatori. Le proiezioni, presentate dai ragazzi dello staff (alunni ed ex alunni della scuola), saranno accompagnate da interventi di registi, produttori o attori che ha partecipato alla realizzazione delle opere. Il festival, aperto a tutti e gratuito, è stato quest’anno reso possibile da un finanziamento ottenuto grazie al “Piano Nazionale del Cinema per la Scuola” promosso dal MIUR e dal MiBACT e dalla collaborazione dell’Associazione arcobaleno di voci della Mazzini.
{:it}Sono giovanissime e vengono tutte dalla provincia industriale toscana, così diversa dalle famose colline del Chianti: le acciaierie di Piombino, il porto di Livorno e le fabbriche Piaggio di Pontedera. È la provincia rossa delle case del popolo e del PCI. Uscire da questa provincia per loro è un sogno, ma siamo nel 1968 e tutto è possibile! Ricevono un’offerta che non si può rifiutare, una tournée in Estremo Oriente: Manila, Hong Kong, Singapore. Armate di strumenti musicali e voglia di cantare, partono sognando il successo ma si ritrovano in guerra, e la guerra è quella vera del Vietnam. Dopo cinquant’anni Le Stars raccontano la loro avventura tra soldati americani, basi sperdute nella giungla e musica soul.{:en}They are very young and come from all over the industrial districts of Tuscany, so different from the famous hills of Chianti: the steelworks of Piombino, the port of Livorno and the Piaggio factories in Pontedera. It is the red province of “houses of the people” and the Italian Communist Party. Getting away from this region is a dream for them, but this is 1968 and everything is possible! They receive an offer they can’t turn down, a tour in the Far East: Manila, Hong Kong, Singapore. Armed with musical instruments and a desire to sing, they set off hoping for success but find themselves in the middle of a war, and the war is the real one of Vietnam. Fifty years later Le Stars tell the story of their adventure amongst American soldiers, remote jungle bases and soul music.
{:it}Accolto con entusiasmo all’ultimo Festival di Cannes, La donna elettrica è una commedia travolgente e fuori dagli schemi, capace di unire emozione, impegno e divertimento. La protagonista, Halla, sembra una donna come le altre, ma dietro la routine di ogni giorno nasconde una vita segreta: armata di tutto punto compie spericolate azioni di sabotaggio contro le multinazionali che stanno devastando la sua terra, la splendida Islanda. Quando però una sua vecchia richiesta d’adozione va a buon fine e una bambina si affaccia a sorpresa nella sua vita, Halla dovrà affrontare la sua sfida più grande... Già regista dell’acclamato Storie di cavalli e di uomini, Benedikt Erlingsson colpisce al cuore con un ritratto di donna memorabile e un omaggio al paesaggio islandese di struggente bellezza.{:en}Halla, a woman in her forties, declares war on the local aluminum industry to prevent it from disfiguring her country. She risks all she has to protect the highlands of Iceland-but the situation could change with the unexpected arrival of a small orphan in her life.
{:it}Da quando la piccola Amal è tornata nel suo quartiere, ricorda solo un grande albero che non c’è più. Un sicomoro su cui lei e i suoi fratelli si arrampicavano. Si ricorda di quando portava il caffè a suo padre nel frutteto. Dopo è arrivata la guerra. Amal e i suoi fratelli hanno perso tutto. Sono figli della famiglia Samouni, dei contadini che abitano alla periferia della città di Gaza. È passato un anno da quando hanno sepolto i loro morti. Ora devono ricominciare a guardare al futuro, ricostruendo le loro case, il loro quartiere, la loro memoria. Sul filo dei ricordi, immagini reali e racconto animato si alternano a disegnare un ritratto di famiglia prima, dopo e durante i tragici avvenimenti che hanno stravolto le loro vite in quel gennaio del 2009, quando, durante l’operazione ‘Piombo fuso’, vengono massacrati ventinove membri della famiglia.{:en}Da quando la piccola Amal è tornata nel suo quartiere, ricorda solo un grande albero che non c’è più. Un sicomoro su cui lei e i suoi fratelli si arrampicavano. Si ricorda di quando portava il caffè a suo padre nel frutteto. Dopo è arrivata la guerra. Amal e i suoi fratelli hanno perso tutto. Sono figli della famiglia Samouni, dei contadini che abitano alla periferia della città di Gaza. È passato un anno da quando hanno sepolto i loro morti. Ora devono ricominciare a guardare al futuro, ricostruendo le loro case, il loro quartiere, la loro memoria. Sul filo dei ricordi, immagini reali e racconto animato si alternano a disegnare un ritratto di famiglia prima, dopo e durante i tragici avvenimenti che hanno stravolto le loro vite in quel gennaio del 2009, quando, durante l’operazione ‘Piombo fuso’, vengono massacrati ventinove membri della famiglia.
{:it}Per festeggiare insieme il Capodanno Cinese al Detour si inizia con un buffet e si prosegue con le proiezioni di due cortometraggi e del film ANCORA DOMANI (Still tomorrow) di FAN Jian. La storia della poetessa YU Xiuhua, una semplice donna di campagna diventata, nonostante una paralisi cerebrale, la più celebre poetessa della Cina. Yu ha uno spirito brillante, ma cammina a fatica e ha difficoltà ad articolare le parole. In seguito ad un matrimonio combinato, Yu si trova coinvolta in una relazione che la rende molto infelice. Attraverso le sue poesie, Yu contempla il proprio destino, esprime il suo desiderio d'amore e riesce ad emanciparsi.{:en}To celebrate The Chinese New Year buffet and screenings. "Still tomorrow" by FAN JianYu Xiuhua is a poet. Yu Xiuhua lives on a farm in Hengdian, in central China’s Hubei Province. Yu Xiuhua is a woman. Yu Xiuhua has cerebral palsy. Yu is outspoken, wry, articulate, and ardent. Her frankly sexual poem “Crossing Half of China to Sleep with You” went viral on Chinese social media in January 2015, turning her into a nationwide sensation. Director Jian Fan follows Yu as literary fame opens up new possibilities for her at the age of 40. She embraces her new life eagerly, with no-nonsense aplomb. The text of Yu’s poetry is rendered beautifully onscreen accompanied by lush, languid visuals. Through Yu’s story, Fan subtly uncovers the conflicting dynamics of desire at play between urban and rural life, between men and women, and between an individual and societal norms. 
{:it}Accolto con entusiasmo all’ultimo Festival di Cannes, La donna elettrica è una commedia travolgente e fuori dagli schemi, capace di unire emozione, impegno e divertimento. La protagonista, Halla, sembra una donna come le altre, ma dietro la routine di ogni giorno nasconde una vita segreta: armata di tutto punto compie spericolate azioni di sabotaggio contro le multinazionali che stanno devastando la sua terra, la splendida Islanda. Quando però una sua vecchia richiesta d’adozione va a buon fine e una bambina si affaccia a sorpresa nella sua vita, Halla dovrà affrontare la sua sfida più grande... Già regista dell’acclamato Storie di cavalli e di uomini, Benedikt Erlingsson colpisce al cuore con un ritratto di donna memorabile e un omaggio al paesaggio islandese di struggente bellezza.{:en}Halla, a woman in her forties, declares war on the local aluminum industry to prevent it from disfiguring her country. She risks all she has to protect the highlands of Iceland-but the situation could change with the unexpected arrival of a small orphan in her life.
{:it}Accolto con entusiasmo all’ultimo Festival di Cannes, La donna elettrica è una commedia travolgente e fuori dagli schemi, capace di unire emozione, impegno e divertimento. La protagonista, Halla, sembra una donna come le altre, ma dietro la routine di ogni giorno nasconde una vita segreta: armata di tutto punto compie spericolate azioni di sabotaggio contro le multinazionali che stanno devastando la sua terra, la splendida Islanda. Quando però una sua vecchia richiesta d’adozione va a buon fine e una bambina si affaccia a sorpresa nella sua vita, Halla dovrà affrontare la sua sfida più grande... Già regista dell’acclamato Storie di cavalli e di uomini, Benedikt Erlingsson colpisce al cuore con un ritratto di donna memorabile e un omaggio al paesaggio islandese di struggente bellezza.{:en}Halla, a woman in her forties, declares war on the local aluminum industry to prevent it from disfiguring her country. She risks all she has to protect the highlands of Iceland-but the situation could change with the unexpected arrival of a small orphan in her life.
Primo documentario sulla leggendaria Mavis Staples, musa ispiratrice del giovane Bob Dylan, che con il gruppo The Staple Singers, formato dal padre, dalle sue sorelle e dal fratello, si è imposta come icona della musica gospel e soul e dei diritti civili per gli afroamericani con Martin Luther King. Dai canti di libertà degli anni 60, ai successi degli anni 70 fino ad oggi, Mavis è rimasta sempre fedele alle sue radici. Potenti esibizioni live, rare immagini d'archivio, conversazioni con amici e coetanei - tra cui Bob Dylan, Prince, Bonnie Raitt, Levon Helm, Jeff Tweedy, Chuck D - raccontano le lotte, i successi e le storie intime di una donna che, giunta ai 75 anni, è ancora attiva e vitale, con una nuova generazione di fan. E il suo messaggio di amore e di uguaglianza, oggi più che mai, è ancora necessario.
{:it}Applaudito all'ultimo festival di Cannes e ispirato alla autentica di due rock star sovietiche degli anni '80, il film è un tributo alla scena underground di Leningrado, poco prima dell'arrivo della perestroika. Viktor incontra la prima volta Mike e Natasha, un giorno d'estate ("leto" in russo). Mike ha già una discreta notorietà come cantante e una passione messianica per il rock, Beatles, Iggy Pop, Blondie, Lou Reed, Bowie, che la Russia sovietica cerca di tenere fuori dalla porta. Viktor è meno solare, molto espressivo, già post punk. Mike ne riconosce il talento, trova un nome per la sua band, Garin i giperboloidy, e lo aiuta a registrare e far conoscere la sua musica... {:en}Inspired by the early years of two Russian rock stars from the 1980s, Kirill Serebrennikov's film pays tribute to the Leningrad underground scene just before the dawn of perestroika. Premiered in competition at the 2018 Cannes Film Festival.
{:it}Accolto con entusiasmo all’ultimo Festival di Cannes, La donna elettrica è una commedia travolgente e fuori dagli schemi, capace di unire emozione, impegno e divertimento. La protagonista, Halla, sembra una donna come le altre, ma dietro la routine di ogni giorno nasconde una vita segreta: armata di tutto punto compie spericolate azioni di sabotaggio contro le multinazionali che stanno devastando la sua terra, la splendida Islanda. Quando però una sua vecchia richiesta d’adozione va a buon fine e una bambina si affaccia a sorpresa nella sua vita, Halla dovrà affrontare la sua sfida più grande... Già regista dell’acclamato Storie di cavalli e di uomini, Benedikt Erlingsson colpisce al cuore con un ritratto di donna memorabile e un omaggio al paesaggio islandese di struggente bellezza.{:en}Halla, a woman in her forties, declares war on the local aluminum industry to prevent it from disfiguring her country. She risks all she has to protect the highlands of Iceland-but the situation could change with the unexpected arrival of a small orphan in her life.
{:it}Sono giovanissime e vengono tutte dalla provincia industriale toscana, così diversa dalle famose colline del Chianti: le acciaierie di Piombino, il porto di Livorno e le fabbriche Piaggio di Pontedera. È la provincia rossa delle case del popolo e del PCI. Uscire da questa provincia per loro è un sogno, ma siamo nel 1968 e tutto è possibile! Ricevono un’offerta che non si può rifiutare, una tournée in Estremo Oriente: Manila, Hong Kong, Singapore. Armate di strumenti musicali e voglia di cantare, partono sognando il successo ma si ritrovano in guerra, e la guerra è quella vera del Vietnam. Dopo cinquant’anni Le Stars raccontano la loro avventura tra soldati americani, basi sperdute nella giungla e musica soul.{:en}They are very young and come from all over the industrial districts of Tuscany, so different from the famous hills of Chianti: the steelworks of Piombino, the port of Livorno and the Piaggio factories in Pontedera. It is the red province of “houses of the people” and the Italian Communist Party. Getting away from this region is a dream for them, but this is 1968 and everything is possible! They receive an offer they can’t turn down, a tour in the Far East: Manila, Hong Kong, Singapore. Armed with musical instruments and a desire to sing, they set off hoping for success but find themselves in the middle of a war, and the war is the real one of Vietnam. Fifty years later Le Stars tell the story of their adventure amongst American soldiers, remote jungle bases and soul music.
{:it}Sono giovanissime e vengono tutte dalla provincia industriale toscana, così diversa dalle famose colline del Chianti: le acciaierie di Piombino, il porto di Livorno e le fabbriche Piaggio di Pontedera. È la provincia rossa delle case del popolo e del PCI. Uscire da questa provincia per loro è un sogno, ma siamo nel 1968 e tutto è possibile! Ricevono un’offerta che non si può rifiutare, una tournée in Estremo Oriente: Manila, Hong Kong, Singapore. Armate di strumenti musicali e voglia di cantare, partono sognando il successo ma si ritrovano in guerra, e la guerra è quella vera del Vietnam. Dopo cinquant’anni Le Stars raccontano la loro avventura tra soldati americani, basi sperdute nella giungla e musica soul.{:en}They are very young and come from all over the industrial districts of Tuscany, so different from the famous hills of Chianti: the steelworks of Piombino, the port of Livorno and the Piaggio factories in Pontedera. It is the red province of “houses of the people” and the Italian Communist Party. Getting away from this region is a dream for them, but this is 1968 and everything is possible! They receive an offer they can’t turn down, a tour in the Far East: Manila, Hong Kong, Singapore. Armed with musical instruments and a desire to sing, they set off hoping for success but find themselves in the middle of a war, and the war is the real one of Vietnam. Fifty years later Le Stars tell the story of their adventure amongst American soldiers, remote jungle bases and soul music.
{:it}Escaping the Temple racconta le storie intrecciate intensamente personali di tre giovani artisti contemporanei gioiosi, carismatici e ribelli, che raggiungono un punto di svolta nelle loro vite.  In una Cina  in cui antiche tradizioni e una cultura millenaria si scontrano con il vuoto morale e spirituale del capitalismo moderno, una generazione che sembra aver voltato le spalle alla politica e alla lotta per il cambiamento sociale si muove in nuove direzioni alla ricerca della propria identità.{:en}Escaping the Temple tells the intensely personal intertwined stories of three sensitive, individualistic and rebellious modern dancers each reaching a crossroads in their lives. They must all resolve their issues to move forward. Escaping the Temple shows a China not well known to the West, a new vision where ancient beliefs and culture collide with the moral and spiritual vacuum of modern-day capitalism. We show a generation who have turned their back on politics and social change and search for new directions.
Suspiria e dintorni, il nuovo libro nell’ambito della collana dedicata dalle edizioni Ardigiland all’uso artistico della luce nel cinema e nel teatro. I curatori Piercesare Stagni e Valentina Valente hanno intervistato Tovoli partendo dai test effettuati per la fotografia per arrivare ai processi di stampa, permettendoci così di rivivere un’incredibile avventura estetica. Dopo l’incontro proiezione di Suspiria nella versione restaurata a cura di Luciano Tovoli per iniziativa dell’americana Synapse Film.
{:it}l film si concentra sulla storia di 7 personaggi che sono collegati al mondo del calcio. Attraverso le loro vite quotidiane veniamo a conoscenza da più vicino, il loro legame con lo sport, le loro attività e i problemi che devono affrontare a causa dell'occupazione di Israele. Le loro vite quotidiane sono costantemente influenzate dalla sottomissione israeliana della Palestina. Tuttavia, i protagonisti e le loro famiglie, riescono a sopravvivere e sopportare ogni tipo di problema con dignità per godere di una delle loro più grandi passioni: il calcio.{:en}In Arabic, "Yallah!" could be translated to "let's go", an encouragement to go further, to keep going. In a crowded cafe of Qalandia refugee camp, during a football match, one "Yallah!" echos another: excitement, passion, frustration sometimes. "Yallah! Yallah!" is Mohammed's journey toward the realization of his dream.  The movie is also a journey through Palestine.
{:it}OTRFF.7 ON THE ROAD FILM FESTIVAL BANDO E REGOLAMENTO DI PARTECIPAZIONE 2019  Festival internazionale di cinema indipendente di viaggio, errante e di frontiera Itinerari di confine, spaesamenti e derive psico-geografiche SCADENZE Earlybird: 30 aprile 2019 Regolari: 31 agosto 2019 Ultima chiamata : 15 settembre 2019 "Un tragitto é sempre tra due punti, ma lo spazio intermedio ha preso tutta la sua consistenza,   e gode di un’autonomia come di una direzione propria" G. Deleuze, F. Guattari, 1987   ON THE ROAD FILM FESTIVAL è un festival internazionale di cinema indipendente di viaggio, errante e di frontiera, con sede nel leggendario cinema Detour di Roma, e con incursioni nell'area metropolitana e nell'intero territorio laziale.  Con un concorso internazionale, anteprime e lavori inediti ispirati a viaggi, attraversamenti urbani e di terre selvagge, geografie erranti, itinerari di confine, digressioni da percorsi prestabiliti e sconfinamenti, OTRFF traccia un percorso inedito di cinema internazionale on the road. Attraverso il lavoro di una Giuria di esperti e il voto del pubblico in sala si assegneranno premi in denaro, tenuta in programmazione con riconoscimento di percentuale sugli incassi, targhe e menzioni speciali ed eventuali premi speciali offerti dagli sponsor. Le opere audiovisive sono selezionate in base alla loro capacità di sviluppare, con senso critico, originalità e talento linguistico e narrativo, la traccia del festival: una disposizione al viaggiare, in cui ciò che conta non è tanto la destinazione da raggiungere, quanto la strada percorsa - le tappe intermedie, gli incontri, le avventure sulla strada - e nei quali il senso dinamico del paesaggio, metropolitano o naturale, diventa protagonista attivo di un’esperienza umana, solitaria o collettiva, irrinunciabile per la comprensione del mondo e di se stessi.   Il filmaker/viaggiatore inquadra la strada con il proprio sguardo, e coglie nel paesaggio tutti i segni della cultura, della società, del clima, dell’economia, del lavoro che quella strada, quel paesaggio, quella porzione di mondo hanno modellato. Il viaggiatore vive incontri che avranno su di lui delle influenze, che potrebbero cambiare il suo percorso o il suo modo di vedere il mondo che sta attraversando. Incontri e scambi che segnano reciproche esistenze. DOVE E QUANDO  On the Road Film Festival 2019 si svolge a Roma al Cinema Detour e in spazi culturali e sale partner a Roma e nel Lazio, articolandosi in due fasi successive: OTRFF PREVIEW, tra febbraio e ottobre 2019, con un fitto calendario di anteprime, proiezioni fuori concorso, retrospettive ed eventi speciali, incontri con autori e masterclass. OTRFF AWARDS, tra fine ottobre e dicembre 2019, la fase  culminante e conclusiva del festival, con il programma di proiezioni delle sezioni in concorso, fuori concorso e gli eventi collaterali. Gli spazi del cinema Detour, la storica sala indipendente ubicata dal 1997 in Via Urbana nel centro storico di Roma, accoglierà anche la sede organizzativa e la segreteria del Festival. CATEGORIE OTRFF AWARDS 2019 prevede due sezioni competitive.  Le opere vengono selezionate in base alle qualità estetico-espressive e alla capacità di interpretare liberamente e con originalità i nodi tematici del festival. A parità di qualità artistica, nella scelta verrà data priorità ai film inediti e alle opere più recenti. The Road. Sezione competitiva per
{:it}Sono giovanissime e vengono tutte dalla provincia industriale toscana, così diversa dalle famose colline del Chianti: le acciaierie di Piombino, il porto di Livorno e le fabbriche Piaggio di Pontedera. È la provincia rossa delle case del popolo e del PCI. Uscire da questa provincia per loro è un sogno, ma siamo nel 1968 e tutto è possibile! Ricevono un’offerta che non si può rifiutare, una tournée in Estremo Oriente: Manila, Hong Kong, Singapore. Armate di strumenti musicali e voglia di cantare, partono sognando il successo ma si ritrovano in guerra, e la guerra è quella vera del Vietnam. Dopo cinquant’anni Le Stars raccontano la loro avventura tra soldati americani, basi sperdute nella giungla e musica soul.{:en}They are very young and come from all over the industrial districts of Tuscany, so different from the famous hills of Chianti: the steelworks of Piombino, the port of Livorno and the Piaggio factories in Pontedera. It is the red province of “houses of the people” and the Italian Communist Party. Getting away from this region is a dream for them, but this is 1968 and everything is possible! They receive an offer they can’t turn down, a tour in the Far East: Manila, Hong Kong, Singapore. Armed with musical instruments and a desire to sing, they set off hoping for success but find themselves in the middle of a war, and the war is the real one of Vietnam. Fifty years later Le Stars tell the story of their adventure amongst American soldiers, remote jungle bases and soul music.
{:it}Leone d'oro della Biennale di Venezia. In concorso al Sundance Film Festival. Primo lungometraggio dell'artista americano Doug Aitken, il film racconta il viaggio da New York a San Francisco su un treno concepito come una "scultura cinetica di luce". In 24 giorni, sono state toccate oltre 4.000 miglia viaggiando in treno attraverso gli Stati Uniti coinvolgendo un gruppo di artisti, musicisti e performer tra cui Patti Smith e Beck. Aitken non si limita più al solo mondo all’arte, ma spazia verso letteratura, musica, cibo e cinema.  Un film che esplora gli infiniti linguaggi della creatività contemporanea e il significato stesso del fare arte. Tra i momenti più belli anche il racconto di un concerto con coro gospel tenuto da Beck nel deserto del Mojave.{:en}A train travelling from one coast of North America to the other is home to a revolving community of artists, performers and musicians, including Patti Smith and Beck. They collaborate and share their visions in a series of short happenings. First release at the Sundance Film Festival. "Leone d'oro" at Venice Biennale.
{:it}Applaudito all'ultimo festival di Cannes e ispirato alla autentica di due rock star sovietiche degli anni '80, il film è un tributo alla scena underground di Leningrado, poco prima dell'arrivo della perestroika. Viktor incontra la prima volta Mike e Natasha, un giorno d'estate ("leto" in russo). Mike ha già una discreta notorietà come cantante e una passione messianica per il rock, Beatles, Iggy Pop, Blondie, Lou Reed, Bowie, che la Russia sovietica cerca di tenere fuori dalla porta. Viktor è meno solare, molto espressivo, già post punk. Mike ne riconosce il talento, trova un nome per la sua band, Garin i giperboloidy, e lo aiuta a registrare e far conoscere la sua musica... {:en}Inspired by the early years of two Russian rock stars from the 1980s, Kirill Serebrennikov's film pays tribute to the Leningrad underground scene just before the dawn of perestroika. Premiered in competition at the 2018 Cannes Film Festival.
{:it}Leone d'oro della Biennale di Venezia. In concorso al Sundance Film Festival. Primo lungometraggio dell'artista americano Doug Aitken, il film racconta il viaggio da New York a San Francisco su un treno concepito come una "scultura cinetica di luce". In 24 giorni, sono state toccate oltre 4.000 miglia viaggiando in treno attraverso gli Stati Uniti coinvolgendo un gruppo di artisti, musicisti e performer tra cui Patti Smith e Beck. Aitken non si limita più al solo mondo all’arte, ma spazia verso letteratura, musica, cibo e cinema.  Un film che esplora gli infiniti linguaggi della creatività contemporanea e il significato stesso del fare arte. Tra i momenti più belli anche il racconto di un concerto con coro gospel tenuto da Beck nel deserto del Mojave.{:en}A train travelling from one coast of North America to the other is home to a revolving community of artists, performers and musicians, including Patti Smith and Beck. They collaborate and share their visions in a series of short happenings. First release at the Sundance Film Festival. "Leone d'oro" at Venice Biennale.
{:it}Leone d'oro della Biennale di Venezia. In concorso al Sundance Film Festival. Primo lungometraggio dell'artista americano Doug Aitken, il film racconta il viaggio da New York a San Francisco su un treno concepito come una "scultura cinetica di luce". In 24 giorni, sono state toccate oltre 4.000 miglia viaggiando in treno attraverso gli Stati Uniti coinvolgendo un gruppo di artisti, musicisti e performer tra cui Patti Smith e Beck. Aitken non si limita più al solo mondo all’arte, ma spazia verso letteratura, musica, cibo e cinema.  Un film che esplora gli infiniti linguaggi della creatività contemporanea e il significato stesso del fare arte. Tra i momenti più belli anche il racconto di un concerto con coro gospel tenuto da Beck nel deserto del Mojave.{:en}A train travelling from one coast of North America to the other is home to a revolving community of artists, performers and musicians, including Patti Smith and Beck. They collaborate and share their visions in a series of short happenings. First release at the Sundance Film Festival. "Leone d'oro" at Venice Biennale.
{:it}Premio del Pubblico Festival di Torino. Ogni anno all'Università di Saint-Denis, nella periferia nord di Parigi, si svolge Eloquentia, una gara di oratoria che premia "Il miglior oratore del 93", dove 93 rappresenta il distretto di Seine-Saint-Denis. Gli studenti, provenienti da diversi contesti sociali, si preparano ad affrontare la competizione con l'aiuto di consulenti professionisti che insegnano loro la raffinata arte del parlare in pubblico. Durante le settimane, i giovani imparano i sottili meccanismi della retorica, si raccontano rivelando agli altri, ma soprattutto a loro stessi, i propri talenti.{:en}Nommé aux César 2018 dans la catégorie du Meilleur film documentaire. Chaque année à l’Université de Saint-Denis se déroule le concours "Eloquentia", qui vise à élire « le meilleur orateur du 93 ». Des étudiants de cette université issus de tout cursus, décident d'y participer et s'y préparent grâce à des professionnels (avocats, slameurs, metteurs en scène...) qui leur enseignent le difficile exercice de la prise de parole en public. Au fil des semaines, ils vont apprendre les ressorts subtils de la rhétorique, et vont s’affirmer, se révéler aux autres, et surtout à eux-mêmes. Munis de ces armes, Leïla, Elhadj, Eddy et les autres, s’affrontent et tentent de remporter ce concours pour devenir « le meilleur orateur du 93 ».
{:it}Leone d'oro della Biennale di Venezia. In concorso al Sundance Film Festival. Primo lungometraggio dell'artista americano Doug Aitken, il film racconta il viaggio da New York a San Francisco su un treno concepito come una "scultura cinetica di luce". In 24 giorni, sono state toccate oltre 4.000 miglia viaggiando in treno attraverso gli Stati Uniti coinvolgendo un gruppo di artisti, musicisti e performer tra cui Patti Smith e Beck. Aitken non si limita più al solo mondo all’arte, ma spazia verso letteratura, musica, cibo e cinema.  Un film che esplora gli infiniti linguaggi della creatività contemporanea e il significato stesso del fare arte. Tra i momenti più belli anche il racconto di un concerto con coro gospel tenuto da Beck nel deserto del Mojave.{:en}A train travelling from one coast of North America to the other is home to a revolving community of artists, performers and musicians, including Patti Smith and Beck. They collaborate and share their visions in a series of short happenings. First release at the Sundance Film Festival. "Leone d'oro" at Venice Biennale.
{:it}Il documentario apre una finestra sulla vita on the road di Jean Michel Basquiat e sulla città di New York nel periodo che va dal 1978 al 1981. Una riflessione su come l’ambiente, la scena artistica, le sue frequentazioni e i movimenti culturali abbiano plasmato la sua visione artistica del mondo. Divenuto famoso inizialmente con lo pseudonimo di Samo, inizia a esprimersi per le strade di New York con disegni e graffiti in cui erano inserite dichiarazioni enigmatiche e in pochissimo tempo divenne uno dei più celebri artisti della sua generazione. Tutto il fermento che animava la città passava attraverso di lui: politica, hip-hop, punk, così come i movimenti per i diritti civili e le questioni razziali, i programmi Tv e la cronaca.{:en}Never-before-seen works, writings and photographs offer insight into the life of Jean-Michel Basquiat as a teenager in New York in the late 1970s. The times, the people and the movements of the city help Basquiat form his artistic vision. With: Jim Jarmusch, Alexis Adler, Al Diaz, Fred Brathwaite aka Fab 5 Freddy, Lee Quiñones, Felice Rosser, Jennifer Jazz, Luc Sante, Carlo McCormick, Glenn O'Brien, Michael Holman, James Nares, Coleen Fitzgibbon, Kenny Scharf, Sur Rodney (Sur), Patricia Field, Mary-Ann Monforton, Diego Cortez, Bud Kliment.
{:it}Applaudito all'ultimo festival di Cannes e ispirato alla autentica di due rock star sovietiche degli anni '80, il film è un tributo alla scena underground di Leningrado, poco prima dell'arrivo della perestroika. Viktor incontra la prima volta Mike e Natasha, un giorno d'estate ("leto" in russo). Mike ha già una discreta notorietà come cantante e una passione messianica per il rock, Beatles, Iggy Pop, Blondie, Lou Reed, Bowie, che la Russia sovietica cerca di tenere fuori dalla porta. Viktor è meno solare, molto espressivo, già post punk. Mike ne riconosce il talento, trova un nome per la sua band, Garin i giperboloidy, e lo aiuta a registrare e far conoscere la sua musica... {:en}Inspired by the early years of two Russian rock stars from the 1980s, Kirill Serebrennikov's film pays tribute to the Leningrad underground scene just before the dawn of perestroika. Premiered in competition at the 2018 Cannes Film Festival.
Cine Detour invita tutte e tutti, vecchi e nuovi soci alla festa di chiusura 2018 nel segno della musica dal vivo. Ore 20.00 buffet dolce/salato con Vin Brulè; ore 21.00 concerto. Phake - International Conspiracy è una aggregazione paneuropea di musicisti che coagulano per un evento singolo e unico nel cuore del Rione Monti prenatalizio. E' un inno alla musica come ispiratrice di relazioni, di spontaneismo strutturato, di strutturalismo improvvisato. E' una serata concerto per stare assieme e vedere qual che ne vien fuori.