Friday 21 Dec 2018
{:it}Applaudito all'ultimo festival di Cannes e ispirato alla autentica di due rock star sovietiche degli anni '80, il film è un tributo alla scena underground di Leningrado, poco prima dell'arrivo della perestroika. Viktor incontra la prima volta Mike e Natasha, un giorno d'estate ("leto" in russo). Mike ha già una discreta notorietà come cantante e una passione messianica per il rock, Beatles, Iggy Pop, Blondie, Lou Reed, Bowie, che la Russia sovietica cerca di tenere fuori dalla porta. Viktor è meno solare, molto espressivo, già post punk. Mike ne riconosce il talento, trova un nome per la sua band, Garin i giperboloidy, e lo aiuta a registrare e far conoscere la sua musica... {:en}Inspired by the early years of two Russian rock stars from the 1980s, Kirill Serebrennikov's film pays tribute to the Leningrad underground scene just before the dawn of perestroika. Premiered in competition at the 2018 Cannes Film Festival.
Sunday 16 Dec 2018
{:it}"Sentirsi soli e stare da soli sono due cose differenti". Una poetica meditazione agrodolce sul senso della vita, un piccolo grande film indie e l'ultima memorabile interpretazione di Harry Deans Stanton (Paris Texas, Twin Peaks). Alla soglia dei novant'anni Lucky tiene fede al suo nomignolo. Pur fumando un pacchetto di sigarette al giorno e bevendo alcolici, le sue diagnosi mediche sono impeccabili. Ma dopo una caduta comincia a temere la morte e la solitudine. Lucky è un film di attori, anzi di attore: un Harry Dean Stanton straordinario alle prese con la performance di una vita, in cui infonde elementi autobiografici e schegge delle maschere indossate in passato. Una parabola sulla paura della morte e su come affrontarla per ritrovare interesse e stupore nella vita.Un omaggio cinefilo a un'icona del cinema... un film semplice, schietto, all'antica, che si serve di un attore maiuscolo per zoomare su uno spicchio della vita, quello terminale, troppo spesso ignorato o trasfigurato in forme posticce."{:en}LUCKY follows the spiritual journey of a 90-year-old atheist and the quirky characters that inhabit his off the map desert town. Having out lived and out smoked all of his contemporaries, the fiercely independent Lucky finds himself at the precipice of life, thrust into a journey of self exploration, leading towards that which is so often unattainable: enlightenment. Acclaimed character actor John Carroll Lynch's directorial debut "Lucky", is at once a love letter to the life and career of Harry Dean Stanton as well as a meditation on morality, loneliness, spirituality, and human connection.
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Saturday 15 Dec 2018
{:it}On the Road Film Festival 6 EXTRA. Anteprima italiana senza repliche. Non un film ma un'esperienza profonda collettiva, un lavoro di ricerca ricco di storia, cultura e di significato, e di un'estetica al di là dei canoni comuni. La tempesta giunge dopo un duro giorno di lavoro nei campi. Quando la pioggia si calma, la vita germoglia dalla terra prima arida. I frutti crescono e maturano, sopravvivono alle malattie e diventano le mele che daranno vita al Sidro. Poi arriva il tempo della mietitura, di brindare e celebrare l'amore. Una storia sul ciclo della vita, sulla lotta per la sopravvivenza, dove il passare del tempo è scandito dal corso naturale. E la danza è la lingua scelta per raccontare la storia. La musica accompagna la routine quotidiana: la vita è ritmo! Temi universali, qui vestiti di simbologie particolari. Simbologie che mostrano l'ipnotico universo delle danze tradizionali. Una canzone poetica sulla tradizione, la terra, le genti, i miti e i costumi. Un racconto sul miracolo dell'esistenza. In collaborazione con ACE Associazione Culturale Euskara – Dicembre Basco e Txintxua Films. {:en}On the Road Film Festival 6 EXTRA. The storm breaks after a hard day's work in the fields. When the rain eases off life springs up from the previously barren land. Fruit grows and ripens, survives disease and becomes the apples which give life to cider. Then comes the time to harvest, offer toasts and celebrate love. A story about the cycle of life, the fight for survival. Where the passage of time is marked by the course of nature. And dance is the language chosen to tell its tale. Music accompanies daily routines: Life is rhythm! Universal themes, dressed here with a particular symbology. Symbology which shows the hypnotic universe of traditional dance. A poetic song to tradition, the land, its people, myths and customs. A tale about the miracle of existence. In collaboration with ACE Associazione Culturale Euskara – Dicembre Basco e Txintxua Films.
Friday 14 Dec 2018
{:it}Applaudito all'ultimo festival di Cannes e ispirato alla autentica di due rock star sovietiche degli anni '80, il film è un tributo alla scena underground di Leningrado, poco prima dell'arrivo della perestroika. Viktor incontra la prima volta Mike e Natasha, un giorno d'estate ("leto" in russo). Mike ha già una discreta notorietà come cantante e una passione messianica per il rock, Beatles, Iggy Pop, Blondie, Lou Reed, Bowie, che la Russia sovietica cerca di tenere fuori dalla porta. Viktor è meno solare, molto espressivo, già post punk. Mike ne riconosce il talento, trova un nome per la sua band, Garin i giperboloidy, e lo aiuta a registrare e far conoscere la sua musica... {:en}Inspired by the early years of two Russian rock stars from the 1980s, Kirill Serebrennikov's film pays tribute to the Leningrad underground scene just before the dawn of perestroika. Premiered in competition at the 2018 Cannes Film Festival.
Friday 14 Dec 2018
{:it}On the Road Film Festival 6 EXTRA. Selezione di cinema Cina e dintorni @Libreria Pagina 2-Ex Orientalia, Via Cairoli 63 Roma. Ingresso libero.{:en}On the Road Film Festival 6 EXTRA. China and Around movies selections @Libreria Pagina 2-Ex Orientalia, Via Cairoli 63 Roma. Free entry.
Sunday 09 Dec 2018
{:it}On the Road Film Festival 6 EXTRA. Capolavoro assoluto del gotico giapponese tratto da un'antica fiaba buddista. Due donne, una giovane e la madre (il marito sta combattendo in guerra), sopravvivono derubando i cadaveri degli incauti che si avventurano nella loro palude e rivendendone le armature. L'arrivo di un uomo, compagno d'armi del marito e recante la notizia della sua morte, sconvolge il crudele e organizzato mondo delle due donne. Mike Cooper (Reading, Uk) classe 1942, è musicista, compositore, cantante, autore, improvvisatore, chitarrista slide, “collagiste” del suono, artista radiofonico, architetto del suono e performer per film muti. Sperimentatore raffinato, agli inizi degli anni Settanta ha rilasciato dischi fondamentali per il movimento avant blues e rimasterizzati nel 2014. Negli anni Novanta ha virato verso la musica hawaiana, mischiandola con le sonorità polinesiane e il blues, con la collaborazione di musicisti come Arthur Lyman e Viv Dogan Corringham, vere e proprie istituzioni della musica dell’arcipelago. Residente a Roma, colleziona camicie hawaiane. Il 5 ottobre 2018 è uscito il suo nuovo album Tropical Gothic. {:en}On the Road Film Festival 6 EXTRA. Two women kill samurai and sell their belongings for a living. While one of them is having an affair with their neighbour, the other woman meets a mysterious samurai wearing a bizarre mask. Mike Cooper. For the past 50 years he has been an international artistic explorer constantly pushing the boundaries. He plays lap steel guitar and sings, he is an improviser and composer, song-maker, a visual and installation artist; film and video maker and radio arts producer. Initially a folk-blues guitarist he is as responsible as anyone else — and more so than many — for ushering in the acoustic blues boom in the U.K. in the mid ’60s. He has, arguably, stretched the possibilities of that genre even more than his better known contemporaries Davy Graham, Bert Jansch, John Renbourne etc. by pursuing it into the more avant-garde musical areas occupied by guitar innovators such as Elliott Sharp, Keith Rowe, Fred Frith and Marc Ribot, with an eclectic mix of the many styles he has practiced over the years. Ranging freely through free improvisation, his own idiosyncratic original songs, electro-acoustic music, exotica, traditional country blues, folk, pop songs, and ‘sonic gestural’ playing utilising open tunings, extended guitar techniques and electronics.
Saturday 08 Dec 2018
{:it}Cinema di viaggio, spaesamenti urbani e itinerari di confine. Proiezione speciale dei film vincitori On the Road Film Festival 6. Contributo unico: 5 euro. Cortometraggi: Blue Tomorrow (Miglior Film), Shelter (Menzione Speciale), Nimble Fingers (Menzione Speciale), Happy New Year (Miglior Film).{:en}Cinema about travel, wastelands, urban disorientation, borders routes. Special screening of the awarded films from the competitive sections of On the Road Film Festival 2018. Single ticket for all films: 5€. Blue Tomorrow (Best Film), Shelter (Special Mention), Nimble Fingers (Special Mention), Happy New Year (Best Film).
Saturday 08 Dec 2018
{:it}On the Road Film Festival 6 EXTRA. Daniele Roncaccia nasce a Roma nel 1979. Nelle sue opere racconta la strada, la periferia, spazi in cui trova poesia e umanità. La sua ricerca si sposta dalla tela alle pareti urbane, dallo spazio privato dello studio a quello pubblico della città, tracciando colori e forme che emergono con capacità tecnica e narrativa per rappresentare la sua visione sognante ma non ingenua della realtà urbana. Ingresso gratuito fino alle ore 20.30. A seguire ingresso con tessera.{:en}On the Road Film Festival 6 EXTRA. Daniele Roncaccia, Roma 1979. Oil and acrylic on canvas by Daniele Roncaccia. The “Poet of Malagrotta”, as he describes himself, finds spaces of unusual beauty and humanity on the streets and in the outskirts of the city. The painting of Roncaccia is characterised by a disenchanted candour and a lack of frivolity. Curator Cristina Nisticò. Free entry untill 8.30 pm. After with membership card.
Friday 07 Dec 2018
{:it}On the Road Film Festival 6. Cinema di viaggio e di frontiera, giunto alla VI edizione. Focus cinema basco in collaborazione con ACE Associazione Culturale Euskara – Dicembre Basco e Txintxua Films, Mike Cooper Live Impro su Onibaba di Kaneto Shindo, Poeta de Malagrotta, mostra personale di Daniele Roncaccia a cura di Cristina Nisticò.{:en}On the Road Film Festival 6. An itinerant and independent cinema festival, both on the road and borderline. Focus cinema basco in collaboration with ACE Associazione Culturale Euskara – Dicembre Basco & Txintxua Films, Mike Cooper Live Impro on Onibaba by Kaneto Shindo, Poeta de Malagrotta, Daniele Roncaccia exhibition curated by Cristina Nisticò.
Friday 07 Dec 2018
{:it}On the Road Film Festival 6 EXTRA. Il secondo lungometraggio del regista basco che, dopo il film onirico e surreale Sipo Phantasma, porta lo spettatore in viaggio nei dintorni di San Sebastián, la sua città, dove il fiorente paesaggio naturale si snoda tra quel che resta di un mondo industriale e alienato ormai passato. Una periferia tra natura e industria quindi, dove vivono i personaggi di sempre con problemi archetipici irrisolti e molti giovani nativi che vogliono andar via. A tutti loro si sono affiancati i nuovi ospiti di terre lontane ormai perfettamente intergrati. Tra questi il protagonista del film, un marocchino basco che vive alla giornata sulla sua moto. In collaborazione con ACE Associazione Culturale Euskara – Dicembre Basco e Txintxua Films. {:en}On the Road Film Festival 6 EXTRA. Khalil is a rootless young man who lives in the city’s margins, where industrial estates bank onto the river and the marsh. He survives as well as he can, spending his days with a poacher who shares a house on the riverbank with a brother he has not talked to for years. On the shores of the marsh the tides mark the time for love and indifference, friendship and revenge. In collaboration with ACE Associazione Culturale Euskara – Dicembre Basco e Txintxua Films.
Tuesday 04 Dec 2018
{:it}On the Road Film Festival 6. Cinema di viaggio e di frontiera, VI edizione. Di seguito i film Vincitori delle sezioni in concorso 2018. La cerimonia di premiazione si è tenuta domenica 2 dicembre. A grande richiesta ci sarà la possibilità di rivederli proiettati in sala tutti insieme, sabato 8 dicembre ore 20.30, con un biglietto unico. Non mancate!{:en}On the Road Film Festival 6. An itinerant and independent cinema festival. Palmarès 2018.
Sunday 02 Dec 2018
{:it}On the Road Film Festival 6. Cinema di viaggio e di frontiera, giunto alla VI edizione. Il Concorso si terrà al Cine Detour dal 28 novembre al 2 dicembre 2018. Il 2 dicembre è dedicato interamente al Concorso cortometraggi. Ingresso libero riservato ai soci. Gli eventi speciali dal 7 al 15 dicembre.{:en}On the Road Film Festival 6. An itinerant and independent cinema festival, both on the road and borderline. Errant images, displacements and psycho-geographical drifts. Short films Awards, free entry with membership card 2018. Special events 7-15 december.
Saturday 01 Dec 2018
{:it}On the Road Film Festival 6. Lo stereotipo delle donne come operaie perfette per lo sfruttamento della produzione nell'industria elettronica è smontato, attraverso la vita di Bay, giovane donna migrata dagli altopiani del Nord del Vietnam che vive e lavora alla periferia di Hanoi, in uno dei siti di produzione industriale tra i più grandi al mondo. Il racconto prende forma attraverso il suo sguardo, i suoi sogni e le sue paure, descritte anche attraverso i disegni delle operaie che prendono vita nelle animazioni del film.{:en}On the Road Film Festival 6. A Chinese metropolis and its suburb, a semi-abandoned mansion and its sole inhabitant. A man look at the world with cynicism and resentment. Time ago, the building hosted an experiment of self-management and autonomy and the young man felt to be part of a different history. Today, some friends still knock at the door, while we ear the construction sites's intense noise. The voice over, instead, reveals traits of a personal relationship, although the room of memory is difficult to recover.
Saturday 01 Dec 2018
{:it}On the Road Film Festival 6. Una periferia urbana, un piccolo palazzo semi-abbandonato e il suo unico abitante. Un giovane quarantenne cinese guarda al mondo con cinismo e rancore. Un tempo il palazzetto ha ospitato un esperimento di autogestione e di vita in condivisione alternativa. Allora il giovane, figlio del comunismo reale, guardava al futuro e sentiva di far parte di una storia diversa. Oggi, alcuni amici bussano ancora alla porta, ma rimangono solo frammenti di una vita vissuta insieme, mentre è intenso il rumore dei cantieri. Una voce narrante svela tratti di una relazione profonda, ma ormai distante. Attorno l’enorme metropoli cinese, in costante costruzione e distruzione, dove lo spazio per la memoria è sempre più difficile da ritrovare.{:en}On the Road Film Festival 6. Nimble fingers belong to the Vietnamese women who work in factories owns by some of the most popular electronic brands. Thousands of young migrant workers come from a remote village on the highlands of Northern Vietnam. Now they lives in a Hanoi suburb, a district developed around one of the biggest industrial production sites in the world. Thes worker' life strictly follows the rules of the great Industrial Park. Every single woman is apparently following a stereotype of tireless work and obedience to keep up with the pace of industrial production. Step by step the movie reveals the bases upon which the productive chain is built: the conditions in which the young workers are into, the tight control and the difficulties on the workplace.
Saturday 01 Dec 2018
{:it}On the Road Film Festival 6. Una storia di vita nomade moderna in tutta la sua bellezza e difficoltà. Divisi tra amore per la libertà e aspettative sociali, Foots e Torjus vanno alla ricerca di loro stessi tra la giungla d’asfalto americana e le fitte foreste norvegesi fino a quando la mancanza dei figli non si farà sempre più insistente. I due sono accomunati da una stessa attitudine verso la vita. Riconoscono il loro desiderio di essere sulla strada come un bisogno vitale.{:en}On the Road Film Festival 6. A story of modern nomadic life, of its beauty and its hardships. Torn between society‘s expectations and their love of freedom, Foots and Torjus are on a quest for themselves in America’s asphalt jungle and in the deep woods of Norway - until their longing for their kids catches up with them. Foots and Torjus are united by their common attitude to life. They recognise their desire to be on the road as an existential human need.
Friday 30 Nov 2018
{:it}On the Road Film Festival 6. Erwan, un giovane disertore fuggito da un misterioso conflitto, incontra Celia, un’anima persa, che si unisce alla sua fuga. Sono entrambi inseguiti da un uomo, Institoris, inviato dal sistema per rintracciarli e catturarli, vivi o morti. Il film è consigliato ad un pubblico adulto per scene e situazioni ad alto voltaggio.{:en}On the Road Film Festival 6. While on the run, Erwan, a young defector, meets Celia, a lost soul who joins him in his getaway. They are both trailed by an old man, Institoris, sent by the system to track them down and seize them, dead or alive.
Friday 30 Nov 2018
{:it}On the Road Film Festival 6. Serge è un ex pilota di motocross affermato. Ormai zoppo, il suo corpo sta guarendo dagli effetti di un incidente. Non può guidare al momento ma si aggira furtivamente nel circuito di campagna. Incapace di abbandonare la sua vita precedente, non si rende conto che il rapporto con la sua ragazza Elisa sta andando a pezzi.{:en}On the Road Film Festival 6. Serge is a former successful motocross driver. Lame, his body heals from the effects of an accident. He can’t drive anymore but he still prowls on the country circuit. Unable to abandon his former life, he’s not aware his relationship with his girlfriend Elsa is falling apart.
Thursday 29 Nov 2018
{:it}On the Road Film Festival 6. Un fratello e una sorella, inseparabili ma soli. Un’eredità attesa ma poi svanita. Un gesto folle che li porterà su una strada senza possibilità di ritorno. Una storia d’amore e vendetta portata all’estremo. Un viaggio suIl confine tra la consapevolezza delle proprie azioni e la totale incoscienza di sè́. Sullo sfondo, luoghi e atmosfere di una terra in cui gli inverni sono accompagnati da fitte nebbie e dove la modernità si affaccia prorompente, violenta e straniante come i loro gesti. Prodotto da Matteo Garrone e presentato al 35 Torino Film Festival, Blue Kids si avvale di due interpreti già noti al pubblico italiano, Fabrizio Falco e Matilde Gioli, e della nuova promessa Agnese Claisse.{:en}On the Road Film Festival 6. A brother and sister, an obsessive relationship, an inheritance, a conflict with their father and a foolish and studied gesture makes them run away together. Blue Kids is a story of love and vengeance brought to its extremity, rooted in a state of absence in which the protagonists live. Their only hand-hold seems to be the memory, distant and confused of when they were small, cradled by the stories of their grandmother and by cartoons, in that state of naivety in which they would have liked to stay forever. Debut feature film produced by the acclaimed director Matteo Garrone.
{:it}OTRFF 2018 Concorso > 29.11-2.12{:en}On the Road Film Festival 2018. Competition > 29.11 - 2.12
Thursday 29 Nov 2018
{:it}On the Road Film Festival 6. Cinema di viaggio e di frontiera, giunto alla VI edizione. Il Concorso si terrà al Cine Detour dal 28 novembre al 2 dicembre 2018. Gli eventi speciali dal 7 al 15 dicembre.{:en}On the Road Film Festival 6. An itinerant and independent cinema festival, both on the road and borderline. Errant images, displacements and psycho-geographical drifts. Special events 7-15 december.
Thursday 29 Nov 2018
{:it}Festival internazionale di cinema indipendente di viaggio, errante e di frontiera. Itinerari di confine, spaesamenti e derive psicogeografiche. ON THE ROAD FILM FESTIVAL è un festival con vocazione itinerante in spazi di proiezioni indipendenti e inconsueti a Roma e nell'area metropolitana, con incursioni nell'intero Lazio e in giro per l'Italia. Con anteprime e lavori inediti ispirati a viaggi, attraversamenti urbani e di terre selvagge, geografie erranti, itinerari di confine, digressioni da percorsi prestabiliti e sconfinamenti, OTRFF traccia un percorso inedito di cinema internazionale indie e on the road. Le opere audiovisive sono selezionate in base alla loro capacità di sviluppare, con senso critico, originalità e talento linguistico e narrativo, la traccia del festival: una disposizione al viaggiare, in cui ciò che conta non è tanto la destinazione da raggiungere, quanto la strada percorsa - le tappe intermedie, gli incontri, le avventure sulla strada - e nei quali il senso dinamico del paesaggio, metropolitano o naturale, diventa protagonista attivo di un’esperienza umana, solitaria o collettiva, irrinunciabile per la comprensione del mondo e di se stessi. {:en}Errant images, displacements and psycho-geographical drifts. Based at the DETOUR Arthouse Cinema in downtown Rome since 2010, ON THE ROAD FILM FESTIVAL is devoted to contemporary independent cinema - fiction, documentary and experimental - presenting travelogues, urban and waste-land wanderings, real or imaginary topographies, unexpected detours, psycho-geographical drifts, migration and nomadism. We look for films that develop, through linguistic and narrative skills, a critical and inventive approach to the subject guidelines of the Festival: a traveling mood with digressions from fixed paths, where the route is what matters, not the destination. The Festival hosts screenings, master classes, meetings, art exhibitions, live performances and music, both at DETOUR Cinema and at a variety of cinema venues, film clubs, schools, public libraries and other unusual locations in Rome and and in its surrounding area.
Sunday 25 Nov 2018
{:it}Da quando la piccola Amal è tornata nel suo quartiere, ricorda solo un grande albero che non c’è più. Un sicomoro su cui lei e i suoi fratelli si arrampicavano. Si ricorda di quando portava il caffè a suo padre nel frutteto. Dopo è arrivata la guerra. Amal e i suoi fratelli hanno perso tutto. Sono figli della famiglia Samouni, dei contadini che abitano alla periferia della città di Gaza. È passato un anno da quando hanno sepolto i loro morti. Ora devono ricominciare a guardare al futuro, ricostruendo le loro case, il loro quartiere, la loro memoria. Sul filo dei ricordi, immagini reali e racconto animato si alternano a disegnare un ritratto di famiglia prima, dopo e durante i tragici avvenimenti che hanno stravolto le loro vite in quel gennaio del 2009, quando, durante l’operazione ‘Piombo fuso’, vengono massacrati ventinove membri della famiglia.{:en}Da quando la piccola Amal è tornata nel suo quartiere, ricorda solo un grande albero che non c’è più. Un sicomoro su cui lei e i suoi fratelli si arrampicavano. Si ricorda di quando portava il caffè a suo padre nel frutteto. Dopo è arrivata la guerra. Amal e i suoi fratelli hanno perso tutto. Sono figli della famiglia Samouni, dei contadini che abitano alla periferia della città di Gaza. È passato un anno da quando hanno sepolto i loro morti. Ora devono ricominciare a guardare al futuro, ricostruendo le loro case, il loro quartiere, la loro memoria. Sul filo dei ricordi, immagini reali e racconto animato si alternano a disegnare un ritratto di famiglia prima, dopo e durante i tragici avvenimenti che hanno stravolto le loro vite in quel gennaio del 2009, quando, durante l’operazione ‘Piombo fuso’, vengono massacrati ventinove membri della famiglia.
Saturday 24 Nov 2018
{:it}Un documentario che reinventa il road movie, infilando strade oblique e misurando la Francia contemporanea. Un documentario che reinventa il road movie, infilando strade oblique e misurando la Francia contemporanea. Agnès Varda, leggenda del cinema francese, una delle poche donne ad aver fatto parte del gruppo originario della Nouvelle Vague francese e prima donna regista a ricevere l’Oscar alla carriera. JR, street artist francese che realizza installazioni fotografiche di grande impatto emotivo con maestria e abilità tecnica. Agnès e JR viaggiano attraverso la Francia rurale a bordo di un bizzarro camion-macchina fotografica, in un percorso fatto di dialoghi, ricordi, riflessioni, dei luoghi attraversati e soprattutto delle persone incontrate...{:en}The 90-year-old director goes on the road with street artist JR to create remarkable, moving portraits of the people they meet. Here’s a wonderful warmth and playful indirectness to this essay/road movie in the classic nouvelle vague spirit, conjuring a semi-accidental narrative in the midst of what is ostensibly a documentary. It is a collaboration between the 90-year-old director Agnès Varda and a 35-year-old French street artist who styles himself simply JR and always wears a hat and dark glasses, indoors and out – an opaque mannerism, almost a disguise, which Varda compares to her old comrade Jean-Luc Godard, and which irritates her a little bit.
Friday 23 Nov 2018
{:it}Nel corso della sua vita ha visto ogni genere di cosa: il successo e la celebrità a soli 17 anni nella mitica Swinging London, la vita con Mick Jagger, fianco a fianco per tutta la durata della tumultuosa epica dei Rolling Stones, gli scandali, le droghe, la dipendenza e il declino, la vita in strada e poi, finalmente, la rinascita e il meritato riconoscimento del suo talento e della sua arte. Il suo nome è leggenda: è Marianne Faithfull, attrice, cantante, cantautrice. L’attrice e regista Sandrine Bonnaire racconta una delle figure più importanti dello scenario musicale mondiale dagli anni Sessanta a oggi, le sue mille vite, gli incontri e la sua storia straordinaria. Dipingendo così il ritratto di una donna unica, leggendaria, fatale.{:en}Marianne Faithfull has seen it all: success and celebrity at 17 years of age in Swinging London, life with Mick Jagger through the tumultuous Rolling Stones epic, scandal, drugs, addiction and decline, life in the street and then rebirth, awards and artistic recognition. Actress and director Sandrine Bonnaire tells her incredible journey, her thousand lives, her encounters with the greats and her extraordinary lifetime.
Sunday 18 Nov 2018
{:it}"Sentirsi soli e stare da soli sono due cose differenti". Una poetica meditazione agrodolce sul senso della vita, un piccolo grande film indie e l'ultima memorabile interpretazione di Harry Deans Stanton (Paris Texas, Twin Peaks). Alla soglia dei novant'anni Lucky tiene fede al suo nomignolo. Pur fumando un pacchetto di sigarette al giorno e bevendo alcolici, le sue diagnosi mediche sono impeccabili. Ma dopo una caduta comincia a temere la morte e la solitudine. Lucky è un film di attori, anzi di attore: un Harry Dean Stanton straordinario alle prese con la performance di una vita, in cui infonde elementi autobiografici e schegge delle maschere indossate in passato. Una parabola sulla paura della morte e su come affrontarla per ritrovare interesse e stupore nella vita.Un omaggio cinefilo a un'icona del cinema... un film semplice, schietto, all'antica, che si serve di un attore maiuscolo per zoomare su uno spicchio della vita, quello terminale, troppo spesso ignorato o trasfigurato in forme posticce."{:en}LUCKY follows the spiritual journey of a 90-year-old atheist and the quirky characters that inhabit his off the map desert town. Having out lived and out smoked all of his contemporaries, the fiercely independent Lucky finds himself at the precipice of life, thrust into a journey of self exploration, leading towards that which is so often unattainable: enlightenment. Acclaimed character actor John Carroll Lynch's directorial debut "Lucky", is at once a love letter to the life and career of Harry Dean Stanton as well as a meditation on morality, loneliness, spirituality, and human connection.
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Saturday 17 Nov 2018
{:it}Il documentario apre una finestra sulla vita on the road di Jean Michel Basquiat e sulla città di New York nel periodo che va dal 1978 al 1981. Una riflessione su come l’ambiente, la scena artistica, le sue frequentazioni e i movimenti culturali abbiano plasmato la sua visione artistica del mondo. Divenuto famoso inizialmente con lo pseudonimo di Samo, inizia a esprimersi per le strade di New York con disegni e graffiti in cui erano inserite dichiarazioni enigmatiche e in pochissimo tempo divenne uno dei più celebri artisti della sua generazione. Tutto il fermento che animava la città passava attraverso di lui: politica, hip-hop, punk, così come i movimenti per i diritti civili e le questioni razziali, i programmi Tv e la cronaca.{:en}Never-before-seen works, writings and photographs offer insight into the life of Jean-Michel Basquiat as a teenager in New York in the late 1970s. The times, the people and the movements of the city help Basquiat form his artistic vision. With: Jim Jarmusch, Alexis Adler, Al Diaz, Fred Brathwaite aka Fab 5 Freddy, Lee Quiñones, Felice Rosser, Jennifer Jazz, Luc Sante, Carlo McCormick, Glenn O'Brien, Michael Holman, James Nares, Coleen Fitzgibbon, Kenny Scharf, Sur Rodney (Sur), Patricia Field, Mary-Ann Monforton, Diego Cortez, Bud Kliment.
Sunday 11 Nov 2018
{:it}Dalle fabbriche di vestiti alla catena di montaggio della Apple, alla profondità delle miniere: cinque lavoratori cinesi trovano nella poesia la forza per sostenere il peso delle loro difficili esistenze. Con le loro composizioni, ricche di dignità e amore, riescono a infrangere il muro del silenzio e a raccontare le storie, le emozioni, le speranze e la disperazione dei milioni e milioni di lavoratori che ogni giorno lottano per trovare il loro posto nella società.{:en}The film concerns poets in Southern China who, while enduring arduous, sometimes hazardous conditions in working-class occupations, preserve their spirits with verse. Its inspiration is Xu Lizhi, the 24-year-old poet and laborer at a Foxconn electronics factory in Shenzhen, Guangdong Province, who leapt to his death in 2014. Mr. Xu was one of the countless workers from the countryside who travel to China’s growing cities seeking employment, only to be eaten alive by the tedious, pitiless demands of industry. The film examines four living poets, some writing pseudonymously. The young Blackbird (whose real name is Wu Niaoniao) attends a job fair and performs at a reading with other worker-poets. Lucky Chen (Chen Nianxi), a demolitions expert, risks his life daily underground while tending a paralyzed father and aging mother living in rural squalor. Old Coalmine (Lao Jing), a coal miner for 25 years, writes of “ghosts between coal seams and rock crevices.” In her poem “Sundress,” Dawn (Wu Xia), 33, a seamstress since she was 14, considers the affluent woman who will enjoy the fruits of her labor amid wealth Ms. Wu will never know. With arresting images, The Qin Xiaoyu and Wu Feiyue documentary powerfully addresses China’s moral crisis in the wake of economic prosperity. Today, “if you don’t have money or power, it’s really hard,” says Xu Lizhi’s father. Especially if you’re working the line.
Sunday 11 Nov 2018
{:it}Vincitore del Sundance Film Festival 2016, All These Sleepless Nights, del giovane regista polacco Michal Marczak, dopo un passaggio al Trieste Film Festival, arriva finalmente a Roma al Cine Detour, nell'ambito di On the Road Film Festival Preview. Kris ha rotto con la sua ragazza e gli si apre davanti un mondo pieno di occasioni. Lui e il suo amico Michal, due studenti di storia dell'arte, iniziano a vagare in una Varsavia notturna, lasciandosi guidare dal desiderio in una inarrestabile ricerca di se stessi. Quando poi Kris si innamora dell'ex fidanzata di Michal, l'affascinante Eva, l'amicizia tra i due ragazzi viene messa in discussione. Tra rave improvvisati e feste in spiaggia, Marczak traccia un racconto universale e senza tempo sulla giovinezza.{:en}Many of us know the freedom of our twenties-unfettered by responsibilities or mortality, inventing ourselves in the rush of the moment. ALL THESE SLEEPLESS NIGHTS viscerally summons that feeling, chronicling life across two Warsaw summers when students Kris and Michal resolve to experience life to the limit. After Kris breaks up with his long-time girlfriend, anything seems possible and Warsaw is his playground. Along with best friend Michal, handsome and wide-eyed, they roam the metropolis at night, floating from party to party, dancing until dawn in makeshift clubs and city squares.
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Saturday 10 Nov 2018
{:it}Il documentario apre una finestra sulla vita on the road di Jean Michel Basquiat e sulla città di New York nel periodo che va dal 1978 al 1981. Una riflessione su come l’ambiente, la scena artistica, le sue frequentazioni e i movimenti culturali abbiano plasmato la sua visione artistica del mondo. Divenuto famoso inizialmente con lo pseudonimo di Samo, inizia a esprimersi per le strade di New York con disegni e graffiti in cui erano inserite dichiarazioni enigmatiche e in pochissimo tempo divenne uno dei più celebri artisti della sua generazione. Tutto il fermento che animava la città passava attraverso di lui: politica, hip-hop, punk, così come i movimenti per i diritti civili e le questioni razziali, i programmi Tv e la cronaca.{:en}Never-before-seen works, writings and photographs offer insight into the life of Jean-Michel Basquiat as a teenager in New York in the late 1970s. The times, the people and the movements of the city help Basquiat form his artistic vision. With: Jim Jarmusch, Alexis Adler, Al Diaz, Fred Brathwaite aka Fab 5 Freddy, Lee Quiñones, Felice Rosser, Jennifer Jazz, Luc Sante, Carlo McCormick, Glenn O'Brien, Michael Holman, James Nares, Coleen Fitzgibbon, Kenny Scharf, Sur Rodney (Sur), Patricia Field, Mary-Ann Monforton, Diego Cortez, Bud Kliment.
Saturday 10 Nov 2018
{:it}Festival internazionale di cinema indipendente di viaggio, errante e di frontiera. Itinerari di confine, spaesamenti e derive psicogeografiche. ON THE ROAD FILM FESTIVAL è un festival con vocazione itinerante in spazi di proiezioni indipendenti e inconsueti a Roma e nell'area metropolitana, con incursioni nell'intero Lazio e in giro per l'Italia. Con anteprime e lavori inediti ispirati a viaggi, attraversamenti urbani e di terre selvagge, geografie erranti, itinerari di confine, digressioni da percorsi prestabiliti e sconfinamenti, OTRFF traccia un percorso inedito di cinema internazionale indie e on the road. Le opere audiovisive sono selezionate in base alla loro capacità di sviluppare, con senso critico, originalità e talento linguistico e narrativo, la traccia del festival: una disposizione al viaggiare, in cui ciò che conta non è tanto la destinazione da raggiungere, quanto la strada percorsa - le tappe intermedie, gli incontri, le avventure sulla strada - e nei quali il senso dinamico del paesaggio, metropolitano o naturale, diventa protagonista attivo di un’esperienza umana, solitaria o collettiva, irrinunciabile per la comprensione del mondo e di se stessi. {:en}Errant images, displacements and psycho-geographical drifts. Based at the DETOUR Arthouse Cinema in downtown Rome since 2010, ON THE ROAD FILM FESTIVAL is devoted to contemporary independent cinema - fiction, documentary and experimental - presenting travelogues, urban and waste-land wanderings, real or imaginary topographies, unexpected detours, psycho-geographical drifts, migration and nomadism. We look for films that develop, through linguistic and narrative skills, a critical and inventive approach to the subject guidelines of the Festival: a traveling mood with digressions from fixed paths, where the route is what matters, not the destination. The Festival hosts screenings, master classes, meetings, art exhibitions, live performances and music, both at DETOUR Cinema and at a variety of cinema venues, film clubs, schools, public libraries and other unusual locations in Rome and and in its surrounding area.
Friday 09 Nov 2018
{:it}Un documentario che reinventa il road movie, infilando strade oblique e misurando la Francia contemporanea. Un documentario che reinventa il road movie, infilando strade oblique e misurando la Francia contemporanea. Agnès Varda, leggenda del cinema francese, una delle poche donne ad aver fatto parte del gruppo originario della Nouvelle Vague francese e prima donna regista a ricevere l’Oscar alla carriera. JR, street artist francese che realizza installazioni fotografiche di grande impatto emotivo con maestria e abilità tecnica. Agnès e JR viaggiano attraverso la Francia rurale a bordo di un bizzarro camion-macchina fotografica, in un percorso fatto di dialoghi, ricordi, riflessioni, dei luoghi attraversati e soprattutto delle persone incontrate...{:en}The 90-year-old director goes on the road with street artist JR to create remarkable, moving portraits of the people they meet. Here’s a wonderful warmth and playful indirectness to this essay/road movie in the classic nouvelle vague spirit, conjuring a semi-accidental narrative in the midst of what is ostensibly a documentary. It is a collaboration between the 90-year-old director Agnès Varda and a 35-year-old French street artist who styles himself simply JR and always wears a hat and dark glasses, indoors and out – an opaque mannerism, almost a disguise, which Varda compares to her old comrade Jean-Luc Godard, and which irritates her a little bit.