Friday 20 Apr 2018
{:it}Terzo appuntamento con AMNESTY INTERNATIONAL Human Rights Film Festival. Proiezione in esclusiva e in anteprima romana di “A CAMBODIAN SPRING”. A seguire incontro skype con il regista Chris Kelly. Quanto sareste disposti a sacrificare per lottare in ciò in cui credete? A CAMBODIAN SPRING è un ritratto intimo e personale di tre persone coinvolte negli sviluppi caotici e violenti che stanno plasmando la Cambogia contemporanea. Girato nell'arco di sei anni il film di Kelly documenta il nascere dell'onda di protesta per il diritto alla terra che ha condotto alla cosiddetta primavera cambogiana e ai trgici eventi che ne sono seguiti. {:en}How much would you sacrifice to fight for what you believe in? A CAMBODIAN SPRING is an intimate and unique portrait of three people caught up in the chaotic and often violent development that is shaping modern day Cambodia. Shot over 6 years by Christopher Kelly, the film charts the growing wave of land rights protests that led to the ‘Cambodian Spring’ and the tragic events that followed.
Wednesday 18 Apr 2018
{:it}Pierre, un giovane allevatore di mucche da latte, è legato anima e corpo alla sua terra e ai suoi animali. Il futuro dell'azienda familiare però è messo in pericolo quando un'epidemia vaccina si diffonde in Francia. Il protagonista sarà trascinato in un vortice di colpe e speranze da cui sarà sempre più difficile uscire, spingendolo sino ai limiti estremi della legalità pur di salvare i suoi amati animali. // Pierre, la trentaine, est éleveur de vaches laitières. Sa vie s’organise autour de sa ferme, sa sœur vétérinaire et ses parents dont il a repris l’exploitation. Alors que les premiers cas d’une épidémie se déclarent en France, Pierre découvre que l’une de ses bêtes est infectée. Il ne peut se résoudre à perdre ses vaches. Il n’a rien d’autre et ira jusqu’au bout pour les sauverStreet, e con i locali di musica dal vivo di Denmark Street, a Soho... (testo liberamente tratto dal libro La Londra dei Beatles a cura di P. Colaiacomo e V. C. Caratozzolo).{:en}Pierre, a thirty-five-year-old dairy farmer, has taken over his parents'farm and devotes twenty-four hours a day to his cows. They are all for him so when an epidemic breaks out, threatening his herd, he gets terribly anxious. Even the assurances of Pascale, his veterinarian sister, that everything is fine, do not soothe his anxieties. And - quite unfortunately - his fears prove founded since one of his animals gets infected. The shock is severe because one cow touched means that his whole herd will be slaughtered. But Pierre is not going to let that happen.
Saturday 14 Apr 2018
{:it}In My Generation l’attore premio Oscar® Michael Caine ci porta per mano nella mitica Swinging London alla riscoperta degli artisti che fecero grande quella stagione culturale, dai Beatles a Twiggy, da David Bailey a Marianne Faithfull, dai Rolling Stones a Mary Quant, Da Vidal Sasson a . Per raccontare con ritmo e immagini travolgenti una stagione creativa irripetibile. Il 15 aprile 1966 la rivista americana Time esce con una copertina intitolata "London: the Swinging city". Londra era in quel tempo tra le città europee più impetuosamente sospinta verso il cambiamento. "To swing", altalenare, muoversi secondo un moto pendolare che contempla un andata e un ritorno: e ciò verso cui spingeva il pendolo di Londra era un nuovo stile di vita, di cui prima di tutto la città in se stessa sembrava offrire la realizzazione e la promessa. E perché mai Time omaggia questa città con una copertina? Il motivo è semplice: nel 1964 si era verificata una specie di nuova conquista dell'America, l'anno del primo viaggio dei Beatles, di Mary Quant, dei Rolling Stones oltre Oceano. La "British Invasion" che nasce con la boutique di Mary Quant a Chelsea e quella di Vince a Carnaby Street, e con i locali di musica dal vivo di Denmark Street, a Soho... (testo liberamente tratto dal libro La Londra dei Beatles a cura di P. Colaiacomo e V. C. Caratozzolo).{:en}British film icon Michael Caine narrates and stars in 'My Generation', a vivid and inspiring story of his personal journey through 1960s London. Based on personal accounts and stunning archive footage this documentary sees Caine travel back in time to talk to The Beatles, Twiggy, David Bailey, Mary Quant, The Rolling Stones, David Hockney and other star names. The film has been painstakingly assembled over the last six years by Caine working with producer Simon Fuller, writers Dick Clement and Ian La Frenais and director David Batty. Telling the story of the birth of pop culture in London through the eyes of the young Michael Caine, and using carefully intercut audio of Caine's conversations with his co-stars blended with unseen archive material to take the viewer back to the heart of the 1960s. “For the first time in history the young working class stood up for ourselves and said, we’re here, this is our society and we’re not going away!” (Michael Caine) Official Selection BFI London Film Festival 2017 - Journey Strand.
Saturday 14 Apr 2018
{:it}Pierre, un giovane allevatore di mucche da latte, è legato anima e corpo alla sua terra e ai suoi animali. Il futuro dell'azienda familiare però è messo in pericolo quando un'epidemia vaccina si diffonde in Francia. Il protagonista sarà trascinato in un vortice di colpe e speranze da cui sarà sempre più difficile uscire, spingendolo sino ai limiti estremi della legalità pur di salvare i suoi amati animali. // Pierre, la trentaine, est éleveur de vaches laitières. Sa vie s’organise autour de sa ferme, sa sœur vétérinaire et ses parents dont il a repris l’exploitation. Alors que les premiers cas d’une épidémie se déclarent en France, Pierre découvre que l’une de ses bêtes est infectée. Il ne peut se résoudre à perdre ses vaches. Il n’a rien d’autre et ira jusqu’au bout pour les sauverStreet, e con i locali di musica dal vivo di Denmark Street, a Soho... (testo liberamente tratto dal libro La Londra dei Beatles a cura di P. Colaiacomo e V. C. Caratozzolo).{:en}Pierre, a thirty-five-year-old dairy farmer, has taken over his parents'farm and devotes twenty-four hours a day to his cows. They are all for him so when an epidemic breaks out, threatening his herd, he gets terribly anxious. Even the assurances of Pascale, his veterinarian sister, that everything is fine, do not soothe his anxieties. And - quite unfortunately - his fears prove founded since one of his animals gets infected. The shock is severe because one cow touched means that his whole herd will be slaughtered. But Pierre is not going to let that happen.
Saturday 07 Apr 2018
{:it}In My Generation l’attore premio Oscar® Michael Caine ci porta per mano nella mitica Swinging London alla riscoperta degli artisti che fecero grande quella stagione culturale, dai Beatles a Twiggy, da David Bailey a Marianne Faithfull, dai Rolling Stones a Mary Quant, a Vidal Sasson. Il 15 aprile 1966 la rivista americana Time esce con una copertina intitolata "London: the Swinging city". E perché mai Time omaggia questa città con una copertina? Il motivo è semplice: nel 1964 si era verificata una specie di nuova conquista dell'America, l'anno del primo viaggio dei Beatles, di Mary Quant, dei Rolling Stones oltre Oceano...{:en}British film icon Michael Caine narrates and stars in 'My Generation', a vivid and inspiring story of his personal journey through 1960s London. Based on personal accounts and stunning archive footage this documentary sees Caine travel back in time to talk to The Beatles, Twiggy, David Bailey, Mary Quant, The Rolling Stones, David Hockney and other star names. The film has been painstakingly assembled over the last six years by Caine working with producer Simon Fuller, writers Dick Clement and Ian La Frenais and director David Batty. Telling the story of the birth of pop culture in London through the eyes of the young Michael Caine, and using carefully intercut audio of Caine's conversations with his co-stars blended with unseen archive material to take the viewer back to the heart of the 1960s. “For the first time in history the young working class stood up for ourselves and said, we’re here, this is our society and we’re not going away!” (Michael Caine) Official Selection BFI London Film Festival 2017 - Journey Strand.
Friday 06 Apr 2018
{:it}Per il secondo appuntamento di The 1st AMNESTY INTERNATIONAL Human Rights Film Festival la proiezione di “Where to? Miss” di Manuela Bastian. Diventare conducente di taxi è il sogno più grande di Devki: lei vuole che le donne indiane possano raggiungere casa sane e salve e diventino economicamente indipendenti. Per raggiungere questo obiettivo, dovrà affrontare l’opposizione prima del padre, poi del marito, infine del suocero. La storia della giovane e coraggiosa Devki, figlia, moglie, madre, racconta assai bene perché è così difficile per le donne indiane liberarsi dai loro ruoli prestabiliti. A seguire Q&A Skype con la regista. {:en}

Wednesday 04 Apr 2018
{:it}Cosa faresti se non dovessi più preoccuparti di guadagnare? Fino a pochi anni fa il reddito di cittadinanza era considerato un’utopia, oggi è diventato oggetto di dibattito politico e scientifico. Globalizzazione, automazione, fine della classe media: si parla sempre delle cause, mai di possibili rimedi. E se la soluzione fosse distribuire denaro a tutti senza nessun lavoro in cambio? Il film esamina questa ipotesi, presentando opinioni, spiegazioni ed esperimenti in giro per il mondo.{:en}What would you do if your income were taken care of? Just a few years ago, an unconditional basic income was considered a pipe dream. Today, this utopia is more imaginable than ever before – intense discussions are taking place in all political and scientific camps. FREE LUNCH SOCIETY provides background information about this idea and searches for explanations, possibilities and experiences regarding its implementation.
Wednesday 04 Apr 2018
{:it}I film introvabili del Detour: Mondovisioni. I documentari di internazionale anche quest'anno sul nostro schermo. Ogni titolo proiettato solo 2 o 3 volte! 6 film, scelti dai più prestigiosi festival internazionali, straordinari e urgenti su attualità, geopolitica e trasformazioni sociali. Mondovisioni racconta la complessità del mondo che ci circonda: storie senza filtri che ci riguardano, emozionanti, profonde, esemplari. Questa nuova edizione ci porta in Brasile per denunciare la deriva evangelica della politica nazionale attraverso le battaglie del giovane parlamentare omosessuale Jean Wyllys, in Finlandia per raccontare paure e razzismo europei da una prospettiva inquietante e inedita. Si torna in India con il dirompente fenomeno politico del Partito dell’Uomo Comune e il suo leader, il paladino anti-corruzione Arvind Kejriwal, e in Africa per affrontare il tema delle mutilazioni genitali femminili insieme alla giovane coraggiosa attivista Jaha Dukureh.{:en}Mondovisioni. As in the past, Cine Detour is showing these international documentaries in 2018. 6 extraordinary, informative and highly-topical films regarding human rights, chosen from the most prestigious international festivals. Mondovisioni presents the complexity of the world we live in: “how it is”, moving, profound, exemplary stories. This new edition takes us to Brazil to denounce the evangelical turn in national politics through the battles of the young gay parliamentarian Jean Wyllys, in Finland to see fear and European racism from a new and worrying perspective. Then to India with the ground-breaking political phenomenon of the Party of the Common Man and its leader, the committed anti-corruption campaigner Arvind Kejriwal, and to Africa to tackle Female Genital Mutilation with the courageous young activist Jaha Dukureh.
Wednesday 28 Mar 2018
{:it}53°Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, Concorso Internazionale – Miglior Film. Tre esistenze distanti e differenti colte nella stessa tensione: la ricerca della propria identità e del senso dello stare in un presente di continua trasformazione. Ognuno di loro nato dopo il 1989, la fine di tutte le rivoluzioni. Haitao vive nel Black Bridge Village, una periferia di Pechino dove i migranti si mescolano agli studenti, e lotta contro la censura e contro il proprio vuoto interiore, restando connesso col mondo attraverso il sottile filo della rete. Yixing osserva la città in continuo cambiamento, oltre un vetro dal suo appartamento al trentesimo piano, dove proietta i frammenti della propria realtà. Yiyi vive lontana dal suo paese natale, a Londra, in una metropoli globale dove forse costruirà il suo futuro. Tornando nel piccolo villaggio dei suoi nonni, al centro della Cina, trova un luogo dove a cui non appartiene più. Alle loro spalle si intravede una storia contraddittoria, di sofferenze e continue trasformazioni, dalla caduta dell’Impero all’era moderna, che ha inizio col primo sparo rivoluzionario, il 10 ottobre 1911.{:en}Three young chinese, three distant and diverse existences caught in a same tension: the search for one’s own identity and the sense of “being” in a present of continuous transformation. All of them was born in China after 1989, the end of all the revolutions. On their shoulders lies a contradictory history and the suffering of the continuous transformation, from the fall of the imperial to the modern era, that began from the First Shot, back in 10.10.1911.
Tuesday 27 Mar 2018
{:it}Nato durante la Grande Depressione, lo Swing eleva lo spirito umano oltre le proprie circostanze. Il Lindy Hop è stato negli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso un vero esempio di integrazione culturale tra bianchi e neri ed insieme allo swing fu il primo fenomeno sociale trasversale nella storia degli Stati Uniti. Tutti pazzi per lo Swing dà al pubblico una visione intima della cultura del mondo dello Swing, mentre fa luce su molte questioni della società contemporanea americana.{:en}Alive and Kicking gives the audience an intimate, insider's view into the culture of the current swing dance world while shedding light on issues facing modern society.
Saturday 24 Mar 2018
{:it}Nato durante la Grande Depressione, lo Swing eleva lo spirito umano oltre le proprie circostanze. Il Lindy Hop è stato negli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso un vero esempio di integrazione culturale tra bianchi e neri ed insieme allo swing fu il primo fenomeno sociale trasversale nella storia degli Stati Uniti. Tutti pazzi per lo Swing dà al pubblico una visione intima della cultura del mondo dello Swing, mentre fa luce su molte questioni della società contemporanea americana.{:en}Alive and Kicking gives the audience an intimate, insider's view into the culture of the current swing dance world while shedding light on issues facing modern society.

Saturday 24 Mar 2018
A grande richiesta, per la prima volta, i workshop di LongTake sbarcano a Roma! Dopo tanti eventi di successo a Milano, un appuntamento al Cine Detour (via Urbana 107), a pochi passi dal Colosseo e dalla Stazione Termini, con un workshop per conoscere più da vicino il cinema di un autore giovane ma già completamente affermato nel panorama cinematografico mondiale: 28 anni e sei lungometraggi all’attivo per un talento tutto da ammirare (e da scoprire). Un incontro per focalizzarsi sulla filmografia di Xavier Dolan e sviscerare i temi a lui più cari: il rapporto con la madre, la diversità, il disagio giovanile, l’importanza della musica nel suo cinema, tentando di intraprendere un percorso che ci porti ad avvicinarsi al suo pensiero e alla sua poetica.

Sunday 18 Mar 2018
{:it}Un gioco di ruolo in tre atti su un argomento che fa discutere: la crisi dei rifugiati. La scena si svolge in un’aula scolastica in Sicilia, gli studenti sono dei veri richiedenti asilo, mentre l’insegnante è un attore che ha un comportamento contraddittorio: prima li rimprovera, poi li accoglie e infine gli impartisce una lezione di crudo realismo. Al confine tra documentario e finzione, il film indaga i rapporti di potere tra Europa e migranti e mette in scena i meccanismi attraverso i quali l’Europa affronta una delle questione più scottanti del dibattito politico attuale.{:en}In a classroom newly arrived refugees learn a lesson about multifarious Europe. Operating at the intersection of fiction and documentary, "Stranger in Paradise" reflects on the power relations between Europeans and refugees in a candid fashion.
Saturday 17 Mar 2018
{:it}Selezione ufficiale Giffoni Film Festival e Nomination Miglior Film Cinema Awards KURIER ROMY 2017. Ambientato a Vienna nel 1945, il film di Mirjam Unger racconta la polveriera della guerra e l'occupazione russa visti attraverso gli occhi innocenti di Christine, una bimba di nove anni. “La Nöstlingers aveva 9 anni quando finì la Seconda Guerra Mondiale – scrive nelle note di regia Miriam Unger, che ne ha firmato anche la sceneggiatura insieme a Sandra Bohole – e il film narra la sua esperienza di bambina in tempo di guerra più di 70 anni fa a Vienna, durante le ultime settimane del conflitto. Volevamo concentrarci su questo soggetto universale, i bambini e la guerra. L’ambivalenza della guerra, la percezione che i bambini hanno di ciò che per gli adulti è una catastrofe e cosa i bambini vedano come un’avventura sono elementi importanti del film. Christine Nöstlinger è stata per anni una delle autrici per bambini più importanti in Austria e ha influenzato molti di noi. Come donna politicamente impegnata e come artista è un modello da seguire. Del resto non è un caso che a questo film abbiano lavorato soprattutto delle donne”.{:en}Nomination Best Film Cinema Awards KURIER ROMY 2017. Vienna 1945: The powder keg of war and the Russian occupation as seen through the innocent eyes of nine-year-old Christine. She knows as little about peace as children today know about war. Bombed out and penniless, she and her family are put up in a fancy villa on the outskirts of Vienna. They now have a roof over their heads, nothing more. After the German soldiers capitulate, the Russians take over the house. Everybody is scared of the Russians, who are believed to be a capricious lot. Everybody, except Christine.
Friday 16 Mar 2018
{:it}Proiezione speciale alla presenza del regista, già vincitore del Torino Film Festival, e preceduta da un intervento a cura di Amnesty International. Il film di Maged El Mahedy è un “pamphlet sorprendente sull’Egitto di oggi, attanagliato tra strapotenza militare e subalternità religiosa. […] Giugno 2013. Il documentarista ritorna al Cairo – dopo la rivoluzione del 25 gennaio 2011 che ha portato alla caduta di Mubarak – per girare un film sulla Sfinge e rilanciare il turismo in Egitto. Si trova di fronte a un’altra rivolta, stavolta contro il Presidente eletto democraticamente Morsi e il suo governo dei fratelli musulmani. Maged viene travolto dagli eventi ed entra in un stato di sinestesia in cui riscopre una parte intima della sua infanzia, svelando frammenti della sua identità divisa tra Egitto e Italia.{:en}June 2013, Maged returned to Cairo - after the January 25, 2011 revolution that led to Mubarak's fall - to make a documentary about the Sphinx and to relaunch tourism in Egypt. He has faced with another revolt, this time against the democratically elected president Morsi and his government of the Muslim brotherhood. Maged has been overwhelmed by events and entered into a state of Sinesthesia in which he rediscovered an intimate part of his childhood by revealing fragments of his identity divided between Egypt and Italy
Thursday 15 Mar 2018
{:it}Un film delicato ed estremamente attuale che apre lo sguardo su un conflitto, quello dei curdi in Turchia. Gli abitanti di Roboski, un villaggio di confine tra la Turchia e e l'Irak,nel Kurdistan turco, per lungo tempo hanno vissuto grazie al trasporto di beni attraverso il confine. Il documentario raccoglie le loro testimonianze, che riguardano in particolare diversi massacri perpetrati dalle autorità Turche. Eventi in cui gli abitanti del villaggio hanno perso amici e familiari. Il più grave, il bombardamento aereo del 28 gennaio 2011, durante il quale furono uccisi 34 contadini, di cui 19 minorenni. Un evento per cui sono stati avviati due procedimenti a carico delle forze militari turche, senza alcun riconoscimento ufficiale se non la negligenza degli ufficiali coinvolti. Le vittime sono state invece accusate di commercio illegale.{:en}The people of Roboski, a village on the border of Turkey and Kurdistan, have been living off illegal trade for centuries. They witness massacres and keep losing their relatives and friends. In the end, not many of those capable of smuggling remain. The serenity of the mountains, a herd of donkeys and memories of a man who has seen the Turkish horrors and remembers it all. SELIM YILDIZ (1985) was born in Van, Kurdistan. While studying photography, he worked as a builder. He organized the exhibitions 113 years of resistance – Kurdish media and Child Migration. In 2013, he spent 29 days with Kurdish soldiers (PKK) and made his first documentary 29.

Sunday 11 Mar 2018
{:it}Un esercito di Van Gogh. È il paesaggio umano del quartiere di Dafen, nella metropoli cinese di Shenzhen, dove si lavora a ritmi incessanti per fabbricare riproduzioni esatte dei quadri di Van Gogh, molto richieste sul mercato internazionale. Ma a Zhao Xiaoyong, ex contadino divenuto pittore, questa dimensione oggettivante, che sottrae alla forma il suo contenuto, non basta più. Vuole capire meglio Van Gogh, toccare il cuore di ciò che non può essere riprodotto: l’anima di un artista e della sua opera. E vuole conquistare la propria. Il suo viaggio dalla Cina ad Amsterdam è la storia di una scoperta di sé nella scoperta dell’arte e una metafora potente dei travagli di una Cina in profonda transizione e di un Occidente che rischia di sperperare il tesoro della propria identità.{:en}An intimate portrait of a peasant-turned-oil painter who is transitioning from making copies of van Gogh's paintings to creating his own authentic works of art, emblematic of China’s Dream for the 21st Century: to go from ‘Made in China’ to ‘Created in China’.

Sunday 11 Mar 2018
{:it}Cosa faresti se non dovessi più preoccuparti di guadagnare? Fino a pochi anni fa il reddito di cittadinanza era considerato un’utopia, oggi è diventato oggetto di dibattito politico e scientifico. Globalizzazione, automazione, fine della classe media: si parla sempre delle cause, mai di possibili rimedi. E se la soluzione fosse distribuire denaro a tutti senza nessun lavoro in cambio? Il film esamina questa ipotesi, presentando opinioni, spiegazioni ed esperimenti in giro per il mondo.{:en}What would you do if your income were taken care of? Just a few years ago, an unconditional basic income was considered a pipe dream. Today, this utopia is more imaginable than ever before – intense discussions are taking place in all political and scientific camps. FREE LUNCH SOCIETY provides background information about this idea and searches for explanations, possibilities and experiences regarding its implementation.
Saturday 10 Mar 2018
{:it}Filmmakers viaggiatori di tutto il mondo, siete pronti? Il 10 marzo 2018 è la data di apertura del bando di partecipazione a ON THE ROAD FILM FESTIVAL 2018, il punto di riferimento italiano e internazionale per il cinema indipendente di viaggio e di frontiera. In occasione della pubblicazione del nuovo bando, vi presentiamo in esclusiva italiana i quattro straordinari film vincitori della scorsa edizione. ON THE ROAD FILM FESTIVAL, alla sua sesta edizione, è un festival con vocazione itinerante in spazi di proiezioni indipendenti e inconsueti a Roma e nell'area metropolitana, con incursioni nell'intero Lazio e in giro per l'Italia. Con anteprime e lavori inediti ispirati a viaggi, attraversamenti urbani e di terre selvagge, geografie erranti, itinerari di confine, digressioni da percorsi prestabiliti e sconfinamenti, OTRFF traccia un percorso inedito di cinema internazionale indie e on the road. L'edizione 2018 avrà luogo ta ottobre-novembre 2018, anticipata da eventi, di proiezione, anteprime, workshop ed eventi collaterali lungo tutto il corso dell'anno.{:en}The best movies of ON THE ROAD FILM FESTIVAL 2017>> OPENING DATE ENTRY CALL 2018. ON THE ROAD FILM FESTIVAL: entirely dedicated to journeys and related themes.
Saturday 10 Mar 2018
{:it}On the Road Film Festival. Festival internazionale di cinema indipendente di viaggio, errante e di frontiera. || Modulo d'iscrizione / Entry Form. Aperta la selezione al concorso per corti e lungometraggi "on the road" di ogni genere e formato. Prima di compilare il modulo online si prega di leggere attentamente il regolamento e i termini di partecipazione.{:en}On the Road Film Festival. An itinerant and independent cinema festival, both on the road and borderline. Errant images, displacements and psycho-geographical drifts. Call for Entries and Regulations 2018. Please read carefully the terms of the regulations before submitting your film. In order to submit your film, an online entry form must be filled out either on Detour website or, alternatively, on one of the associate web-based platforms.
Saturday 10 Mar 2018
{:it}OTRFF.6 ON THE ROAD FILM FESTIVAL BANDO E REGOLAMENTO DI PARTECIPAZIONE 2018 Festival internazionale di cinema indipendente di viaggio, errante e di frontiera Itinerari di confine, spaesamenti e derive psico-geografiche Apertura delle iscrizioni: 10 marzo 2018 SCADENZE Iscrizioni "Earlybird" : entro il 30 aprile 2018 Iscrizioni regolari: entro il 31 agosto 2018 Iscrizioni "last minute": entro 15 settembre2018 entro il 15 OTTOBRE! "Un tragitto é sempre tra due punti, ma lo spazio intermedio ha preso tutta la sua consistenza, e gode di un’autonomia come di una direzione propria" G. Deleuze, F. Guattari, 1987 ON THE ROAD FILM FESTIVAL è un festival internazionale di cinema indipendente di viaggio, errante e di frontiera, con sede nel leggendario cinema Detour di Roma, e con incursioni nell'area metropolitana e nell'intero territorio laziale. Con un concorso internazionale, anteprime e lavori inediti ispirati a viaggi, attraversamenti urbani e di terre selvagge, geografie erranti, itinerari di confine, digressioni da percorsi prestabiliti e sconfinamenti, OTRFF traccia un percorso inedito di cinema internazionale on the road. Attraverso il lavoro di una Giuria di esperti e il voto del pubblico in sala si assegneranno premi in denaro, tenuta in programmazione con riconoscimento di percentuale sugli incassi, targhe e menzioni speciali ed eventuali premi speciali offerti dagli sponsor. Le opere audiovisive sono selezionate in base alla loro capacità di sviluppare, con senso critico, originalità e talento linguistico e narrativo, la traccia del festival: una disposizione al viaggiare, in cui ciò che conta non è tanto la destinazione da raggiungere, quanto la strada percorsa - le tappe intermedie, gli incontri, le avventure sulla strada - e nei quali il senso dinamico del paesaggio, metropolitano o naturale, diventa protagonista attivo di un’esperienza umana, solitaria o collettiva, irrinunciabile per la comprensione del mondo e di se stessi. Il filmaker/viaggiatore inquadra la strada con il proprio sguardo, e coglie nel paesaggio tutti i segni della cultura, della società, del clima, dell’economia, del lavoro che quella strada, quel paesaggio, quella porzione di mondo hanno modellato. Il viaggiatore vive incontri che avranno su di lui delle influenze, che potrebbero cambiare il suo percorso o il suo modo di vedere il mondo che sta attraversando. Incontri e scambi che segnano reciproche esistenze. DOVE E QUANDO On the Road Film Festival 2018 si svolge a Roma al Cinema Detour e in spazi culturali e sale partner a Roma e nel Lazio, articolandosi in due fasi successive: OTRFF PREVIEW, tra marzo e ottobre 2018, con un fitto calendario di anteprime, proiezioni fuori concorso, retrospettive ed eventi speciali, incontri con autori e masterclass. OTRFF AWARDS, tra fine ottobre e dicembre 2018, la fase culminante e conclusiva del festival, con il programma di proiezioni delle sezioni in concorso, fuori concorso e gli eventi collaterali. Gli spazi del cinema Detour, la storica sala indipendente ubicata dal 1997 in Via Urbana nel centro storico di Roma, accoglierà anche la sede organizzativa e la segreteria del Festival. CATEGORIE OTRFF AWARDS 2018 prevede due sezioni competitive. Le opere vengono selezionate in base alle qualità estetico-espressive e alla capacità di interpretare liberamente e con originalità i nodi tematici del festival. Nella scelta verrà data priorità ai lavori
Friday 09 Mar 2018
{:it}Figlio di emigranti ucraini esiliati in Cile, Jodorowsky reimmagina la propria infanzia, conservando la verità dei personaggi ma trasponendo gli eventi in un universo poetico. In questa biografia immaginaria, Alejandrito cresce nella merceria "Ukrania" del padre, ateo e severissimo, che lo costringe a prove di resistenza fisica e coraggio eroico, mentre la madre, le cui parole escono sotto forma di canto, rappresenta un porto sicuro e sentimentale. Ma è proprio il padre, Jaime, il vero protagonista di questo poema epico che lo vede passare dallo stalinismo convinto alla fascinazione per il dittatore don Carlos Ibañez, che si era ripromesso di uccidere, fino alla redenzione e alla riscoperta di sé. Dopo ben 23 anni di attesa Alejandro Jodorowsky, il regista cult di Santa Sangre e di La montagna Sacra, e oggi con Poesia Sin Fin, con un'autobiografia immaginaria, rilegge gli anni dell'infanzia del rivoluzionario scrittore, fumettista, saggista, drammaturgo, cineasta, tarologo e poeta cileno, in una catena di ricordi e sogni, grottesca e straniata. {:en}Through Alejandro Jodorowsky's autobiographical lens, Endless Poetry narrates the years of the Chilean artist's youth during which he liberated himself from all of his former limitations, from his family, and was introduced into the foremost bohemian artistic circle of 1940s Chile where he met Enrique Lihn, Stella Díaz Varín, Nicanor Parra... at the time promising young but unknown artists who would later become the titans of twentieth-century Hispanic literature. He grew inspired by the beauty of existence alongside these beings, exploring life together, authentically and freely. A tribute to Chile's artistic heritage, Endless Poetry is also an ode to the quest for beauty and inner truth, as a universal force capable of changing one's life forever, written by a man who has dedicated his life and career to creating spiritual and artistic awareness across the globe.

Sunday 04 Mar 2018
{:it}Cosa faresti se non dovessi più preoccuparti di guadagnare? Fino a pochi anni fa il reddito di cittadinanza era considerato un’utopia, oggi è diventato oggetto di dibattito politico e scientifico. Globalizzazione, automazione, fine della classe media: si parla sempre delle cause, mai di possibili rimedi. E se la soluzione fosse distribuire denaro a tutti senza nessun lavoro in cambio? Il film esamina questa ipotesi, presentando opinioni, spiegazioni ed esperimenti in giro per il mondo.{:en}What would you do if your income were taken care of? Just a few years ago, an unconditional basic income was considered a pipe dream. Today, this utopia is more imaginable than ever before – intense discussions are taking place in all political and scientific camps. FREE LUNCH SOCIETY provides background information about this idea and searches for explanations, possibilities and experiences regarding its implementation.
Sunday 04 Mar 2018
{:it}Il docu-film prodotto da Wim Wenders è il racconto della storia d'amore tra i due ballerini più famosi nella storia del tango, e la storia della loro passione per il tango. María Nieves Rego (81) e Juan Carlos Copes (84) si sono incontrati quando avevano quattordici e diciassette anni e hanno ballato insieme per quasi cinquant'anni. In tutto questo tempo hanno amato e odiato l'altro e hanno attraversato diverse separazioni dolorose, per poi tornare sempre insieme. Qui, Juan e María raccontano la loro storia ad un gruppo di giovani coreografi di Buenos Aires, che trasformano i momenti più belli e drammatici della vita della coppia in incredibili coreografie.{:en}Produced by Wim Wenders, Our Last Tango tells the life and love story of Argentina's most famous tango dancers Maria Nieves Rego and Juan Carlos Copes, who met as teenagers and danced together for nearly fifty years until a painful separation tore them apart. Relaying their story to a group of young tango dancers and choreographers from Buenos Aires, their story of love, hatred and passion is transformed into unforgettable tango-choreographies.

Saturday 03 Mar 2018
{:it}"Perché tanto livore bianco? Forse l’ossessione per una sorta di “demone della purezza” rivela l’oscurità che si agita nell’animo dei bianchi? Sono le domande inquietanti che vengono fuori vedendo il documentario capolavoro I am not your negro di Raoul Peck, basato su Remember this house, un manoscritto incompleto dello scrittore afroamericano James Baldwin. Un film che spinge a rovesciare i poli opposti, il bianco e il nero, con tutte le conseguenze del caso. Un documentario che merita di essere visto dal maggior numero possibile di spettatori, di essere proiettato e discusso nelle scuole. I am not your negro pervade l’animo nel profondo e finora è il film più bello del 2017..." Francesco Boille - Internazionale{:en}I Am Not Your Negro is a journey into black history that connects the past of the Civil Rights movement to the present of #BlackLivesMatter. It is a film that questions black representation in Hollywood and beyond. And, ultimately, by confronting the deeper connections between the lives and assassination of these three leaders, Baldwin and Peck have produced a work that challenges the very definition of what America stands for.
Saturday 03 Mar 2018
{:it}Nel suo giardino soleggiato di Miami, Iggy Pop legge “Restare vivi: un metodo”, il saggio poetico che Michel Houellebecq ha scritto nel 1991, sul rapporto tra arte, sopravvivenza e follia. Con un messaggio di speranza al di là di ogni cinismo: bisogna andare avanti, a ogni costo, tirare fuori la propria poesia anche se uscendo lacera l’anima: “Non abbiate paura, il peggio è passato” . Un film esistenzialista, ma venato da un tocco di humour surreale, un dialogo appassionato tra due “giganti” che invita ogni spettatore a evadere dalla gabbia dell’esistenza ordinaria e a spezzare la catena del dolore con un messaggio di speranza al di là di ogni cinismo: bisogna andare avanti, a ogni costo, tirare fuori la propria poesia anche se uscendo lacera l’anima: “Non abbiate paura, il peggio è passato”.{:en}From his sundrenched garden in Miami, Iggy Pop reads from Michel Houellebecq’s “To Stay Alive.” In 1991, Houellebecq wrote this thought-provoking essay on insanity, survival and art, describing it as “a weak but clear signal to those on the point of giving up.” Houellebecq urges poets who are weary of life to “return to the origin; that is, to suffering.” A poet should put his finger on society’s wounds and press down hard, he says.

Friday 02 Mar 2018
{:it}Durante gli anni Quaranta e Cinquanta, nel fermento della capitale cilena, Santiago, il ventenne Alejandrito Jodorowsky decide di diventare poeta contro la volontà dei famigliari. Immerso nel mondo artistico e bohémien dell’epoca, fa la conoscenza di Enrique Lihn, Stella Díaz e Nicanor Parra, promesse della letteratura moderna sudamericana. Circondato da quest’universo di intellettuali e sperimentazione poetica, vivrà un periodo autentico, pervaso di sensualità e follia. Dopo 2 mesi ininterrotti di tutto esaurito in esclusiva, continua al cinema Detour la programmazione del nuovo capolavoro del Maestro Jodorowsky.{:en}Through Alejandro Jodorowsky's autobiographical lens, Endless Poetry narrates the years of the Chilean artist's youth during which he liberated himself from all of his former limitations, from his family, and was introduced into the foremost bohemian artistic circle of 1940s Chile where he met Enrique Lihn, Stella Díaz Varín, Nicanor Parra... at the time promising young but unknown artists who would later become the titans of twentieth-century Hispanic literature. He grew inspired by the beauty of existence alongside these beings, exploring life together, authentically and freely. A tribute to Chile's artistic heritage, Endless Poetry is also an ode to the quest for beauty and inner truth, as a universal force capable of changing one's life forever, written by a man who has dedicated his life and career to creating spiritual and artistic awareness across the globe.
Tuesday 27 Feb 2018
{:it}Protagonista della vicenda è Padre Innocenzo, monaco cistercense di 39 anni che osserva uno stile di vita austero ed è ceramista dell’abbazia presso cui vive. Inoltre, avendo una bella voce, oltre ad officiare con i confratelli, viene talvolta richiesto da altre chiese per cantare musica sacra in latino. Il trasferimento del parroco del paese comporta per il monaco nuovi impegni (celebrazioni di messe, benedizione delle case, confessioni dei fedeli, manutenzione delle chiese), che lo distolgono dalla sua rarefatta solitudine, con suo grande disappunto. Il monaco viene a trovarsi faccia a faccia con la complessità della vita della comunità, che in passato aveva accuratamente evitato (familiari compresi), ma che ora non può più evitare. Si renderà sempre più conto della sua inadeguatezza, finché la volontà di suicidarsi di un parente (artigiano fallito) lo sconvolge al punto da sgretolare definitivamente tutte le sue certezze. Ciò lo condurrà ad una radicale ridefinizione della propria identità di uomo e di uomo di fede, pur sempre fermamente rimanendo all’interno della sua scelta di una vita dedicata alla fede. {:en}The main character of the story is Padre Innocenzo, a 39 year-old Cistercian monk who observes an austere lifestyle and is a ceramist of the abbey where he lives. Besides having a good voice and working with the confreres, he is sometimes requested by other churches to sing sacred music in Latin. The transfer of the parish priest of the village involves new commitments for the monk (music celebrations, blessing of houses, confessions of the faithful, church maintenance), which divert him from his rarefied loneliness, to his great disappointment.
Sunday 25 Feb 2018
{:it}Jean Wyllys è un personaggio molto conosciuto in Brasile. Ex vincitore del Grande fratello e apertamente gay, è ora uno dei deputati più votati del parlamento brasiliano. Il film lo segue durante tre anni di attività come portavoce della causa lgbt. E attraverso il suo lavoro mostra aspetti poco noti e inquietanti della politica brasiliana, sempre più segnata dall’influenza dei gruppi evangelici, a cui appartengono alcuni dei promotori dell’impeachment dell’ex presidente Dilma Rousseff.{:en}Brazilian Congress is hostage to a so called 'bullets, beef and bible' conservative bench. Jean Wyllys is the stranger in this House. The documentary follows the only openly gay congressman in the most conservative Congress of Brazil's democracy, in his support of gay marriage and other progressive bills, rendering an in-depth portrait of the country's troubled times. Once a pop star celebrity, winner of the biggest local reality show, Big Brother Brazil, now he puts his fame at risk by confronting the religious majority, and becomes an activist under life threats, target of online hate, the Brazilian Harvey Milk living in one of the deadliest countries for homosexuals, while the rest of the world sees an increase in legislative tolerance.

Saturday 24 Feb 2018
{:it}Nel suo giardino soleggiato di Miami, Iggy Pop legge “Restare vivi: un metodo”, il saggio poetico che Michel Houellebecq ha scritto nel 1991, sul rapporto tra arte, sopravvivenza e follia. Con un messaggio di speranza al di là di ogni cinismo: bisogna andare avanti, a ogni costo, tirare fuori la propria poesia anche se uscendo lacera l’anima: “Non abbiate paura, il peggio è passato” . Un film esistenzialista, ma venato da un tocco di humour surreale, un dialogo appassionato tra due “giganti” che invita ogni spettatore a evadere dalla gabbia dell’esistenza ordinaria e a spezzare la catena del dolore con un messaggio di speranza al di là di ogni cinismo: bisogna andare avanti, a ogni costo, tirare fuori la propria poesia anche se uscendo lacera l’anima: “Non abbiate paura, il peggio è passato”.{:en}From his sundrenched garden in Miami, Iggy Pop reads from Michel Houellebecq’s “To Stay Alive.” In 1991, Houellebecq wrote this thought-provoking essay on insanity, survival and art, describing it as “a weak but clear signal to those on the point of giving up.” Houellebecq urges poets who are weary of life to “return to the origin; that is, to suffering.” A poet should put his finger on society’s wounds and press down hard, he says.