DETOUR contribuisce alla ricca e battagliera programmazione di LOGOS | Festa della Parola 2014, che si terrà dal 9 al 12 ottobre presso il CSOA EXSNIA – Parco delle Energie in Via Prenestina 173, al Pigneto, a Roma. Qui di seguito, in dettaglio, le iniziative in collaborazione:
(Per il programma completo fare riferimento al sito di LOGOS: http://www.logosfest.org/)
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VENERDì 10 ore 19.00, presso spazio cinema CSOA ExSnia Via Prenestina 173
a cura di Detour e con la collaborazione di Elisa Esposito
EU 013 L’ULTIMA FRONTIERA
di Alession Genovese, Raffaella Cosentino (Italia, 2013, 63′, versione italiana, english subtitles)
a seguire incontro con L. Jelassi e G. Guido, coordinatrice di LasciateCIEntrare
Ogni anno migliaia di cittadini stranieri vengono trattenuti all’interno dei Centri di Identificazione ed Espulsione (C.i.e.) italiani per non avere un regolare permesso di soggiorno. Possono restarvi rinchiusi fino ad un anno e mezzo senza aver commesso reato e senza essere stati condannati da un giudice. Per la prima volta in Italia, il Ministero dell’Interno ha autorizzato una troupe cinematografica ad entrare in queste strutture. Il muro di silenzio che circonda i C.i.e. e chi vi è rinchiuso si è aperto, in via del tutto eccezionale, al breve passaggio della troupe per poi richiudersi nell’indifferenza di tutti i giorni. Sono luoghi che si raccontano da soli, istituzioni totali che ci ricordano i lager e i manicomi, dove a farla da padrone è la violenza, fisica e mentale. Gli “ospiti”, come vengono chiamati i trattenuti, sono persone private della loro identità. Allo scadere dei diciotto mesi vengono rilasciati con un foglio di via con il quale devono uscire dal territorio nazionale italiano entro pochi giorni. Molti di loro non vengono più riconosciuti dai loro consolati, se escono dal nostro per andare in un altro paese europeo vengono fermati e rimandati in Italia dove vengono riportati in un C.i.e. per altri diciotto mesi. Una storia assurda che sembra non finire mai.
For the first time, the Italian authorities allowed a film crew into the Centres for Identification and Expulsion: selection centres for refugees. Genovese shows European asylum policy as a carousel of hope and frustration, in which refugees are spun around until madness ensues. Aliens in Italy can be held up to 18 months in a CIE, a Centro di Identificazione ed Espulsione (Identification and Deportation Centre), before they are admitted or deported. The Italian photographer/documentary maker Alessio Genovese was the first person to get permission to take a look inside the walls. He interviews both the guards and the men and women who have to spend long months behind locked doors. None of them has committed a crime or has been sentenced. They are known as ‘guests’ in CIE jargon. Most of them grew up in Italy. After forced deportation, they roamed Europe but have to return to Italy as soon as they are arrested, after which the process starts all over again. Even viewers are brought to their knees by the stories and the administrative hell in which these people find themselves, so you can guess how the guests and guards feel. And that’s how the international refugee merry-go-round keeps turning. It has turned into an industry.
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DOMENICA 12 OTTOBRE, ORE 20 presso spazio cinema CSOA ExSnia Via Prenestina 173
A cura di Aude Fourel con la collaborazione del cinema Detour
TEMPO DI LOTTE, IL CINEMA MILITANTE DI RENE VAUTIER
Proiezioni e incontro con Moïra Chappedelaine-Vautier, figlia del regista
PROGRAMMA , dalle ore 20 in poi
INTERVISTA A RENE VAUTIER (2011), 10′
Versione originale sottotitolata in italiano
L’ALGERIA IN FIAMME (1958)
un film di René Vautier , 20′
versione originale sottotitolata in italiano
prima proiezione italiana
René Vautier filma nel 1958 sulla linea del fronte i partigiani algerini che lottano per conquistare l’indipendenza e la libertà del loro paese. Per questo film sarà condannato a morte in Francia e incarcerato due anni nelle prigioni del GPRA in Tunisia.
STORIE DI IMMAGINI, IMMAGINI DI STORIA (2014)
un film di Moïra Chappedelaine-Vautier e René Vautier , 60′
versione originale sottotitolata in italiano
anteprima mondiale
1950: la ricostruzione di Brest, rasa al suolo durante la guerra. Uno sciopero generale viene bloccato con le armi: muore un giovane operaio, Edouard Mazé. Il cineasta René Vautier ritorna clandestinamente dall’Irlanda per filmare la città in lutto e la lotta degli operai. L’unica copia del breve film, con il solo commento di una poesia di Eluard, viene proiettata nei cantieri in sciopero, da una cabina montata su un camioncino, diventando essa stessa parte di quel fatto, cinema d’intervento sociale. Storie di immagini, immagini di storia, racconta l’ingiustizia vissuta da Pierre Cauzien, ferito durante la stessa manifestazione e morto senza aver mai ottenuto il riconoscimento legale di vittima della violenza poliziesca.
Al termine della proiezione, incontro con Moira Chappedelaine-Vautier
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