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Anche
questo mese, un programma all'insegna del cinema mai visto.
Un inedito di Park-Chan Wook I'M A CYBORG
BUT THAT'S OK, un meraviglioso cartoon coreano AACHI & SSIPACK (per
chi ha amato Mind Game è un'appuntamento da non
perdere), un omaggio a Kaurismaki, AALTRA primo
on the road in sedia a rotelle, cinico e incredibilmente divertente.
E ancora un inquietante visione dalla Norvegia DEN
BRYSOMME MANNEN e l'immancabile filmone giapponese SURVIVE
STYLE 5+, con protagonista lo sfregiato yakuza di Itchi
the Killer.
In
esclusiva, due produzioni indipendenti che hanno preferito
il Detour ai tradizionali sistemi di distibuzione e alle alienanti
multisale capitoline: PARANOYD scritto
diretto e interpretato da Giuseppe Amodio e
da M. Debora Farina considerato da Quentin
Tarantino "Il più affascinante
film italiano degli ultimi anni", e UNA
VITA MIGLIORE di Fabio Del Greco.
Last
but non least, continuiamo la nostra esplorazione ai confini
del suono con uno splendido live set: Mike
Cooper alla chitarra e all'elettronica, Gene
Coleman al clarinetto, Roberto
Bellatalla al basso acustico e Jamilia
Jazylbekova alla voce e al flauto. Quattro mostri sacri
dell'improvvisazione jazz/sperimentale internazionale alle
prese con la sonorizzazione del controverso film sovietico "Il
colore del melograno".
GIOVEDI'
1 NOVEMBRE
21.00
i'M A CyBORG BUT THAT'S OK (Corea del sud 2006, 100’ vo.o. sub ita.) di Park Chan-Wook. Young-goon, é convinta di essere un robot e per questo motivo si trova in un ospedale psichiatrico. Tra i pazienti che condividono con lei la reclusione, ne incontra uno che é convinto di poter tirar via l’anima delle persone.
VENERDI' 2 NOVEMBRE
AACHI AND SSIPAK (Corea
del Sud 2006, 90’. v.o. sub Ita.) di Jo Beom-jin. In una
città del futuro, dove gli escrementi sono l'unica fonte
d'energia, ogni essere umano nasce con un ID chip impiantato nell’ano,
per monitorare la quantità e la qualità degli escrementi
prodotti.
.
SABATO' 3 NOVEMBRE
21.00 AALTRA (Belgio 2004, 90 min. v.o. sub. Ita.) di B. Delépine, G. Kervern.
Ben e Gus sono vicini di casa nella campagna belga e non vanno per niente d’accordo. Un giorno vengono alle mani e finiscono sotto un un trattore difettoso. Ridotti in sedia a rotelle si metteranno in viaggio verso la Finlandia, alla ricerca del maledetto fabbricante dell’altrettanto maledetto trattore... Omaggio a kaurismaki, un film incredibilmente cinico e divertente. Un on-the-road in carrozzina.
DOMENICA 4 NOVEMBRE
21.00
i'M A CyBORG BUT THAT'S OK (Corea del sud 2006, 100’ vo.o. sub ita.) di Park Chan-Wook. Young-goon, é convinta di essere un robot e per questo motivo si trova in un ospedale psichiatrico. Tra i pazienti che condividono con lei la reclusione, ne incontra uno che é convinto di poter tirar via l’anima delle persone.
MARTEDì 6 NOVEMBRE
21.00
i'M A CyBORG BUT THAT'S OK (Corea del sud 2006, 100’ vo.o. sub ita.) di Park Chan-Wook. Young-goon, é convinta di essere un robot e per questo motivo si trova in un ospedale psichiatrico. Tra i pazienti che condividono con lei la reclusione, ne incontra uno che é convinto di poter tirar via l’anima delle persone.
MERCOLEDI' 7 NOVEMBRE
21.00 DEN BRYSOMME MANNEN (Norvegia 2006, 91’. v.o. sub ita.) di Jens Lien. Senza sapere come, Andreas arriva in una strana città. Gli vengono forniti un lavoro, un appartamento, perfino una fidanzata. Ma capisce che c'è qualcosa di strano.Un film inquietante, un incubo a metà strada tra Lynch e Ballard, una metafora del mondo moderno.
GIOVEDI'
8 NOVEMBRE
DETOUR OFFMUSIC presenta
LA MONTAGNA SACRA di Arnold Fanck. Sonorizzazione
dal vivo a cura di ANTHEA
22.00 LA
MONTAGNA SACRA (Das Heilige Berg,
Ger 1926, 100') di Arnold Fanck. Con Leni Riefenstahl.
Girato nel 1926, è uno dei film dedicati alla montagna
- e ai misteri in essa celati - dal regista tedesco Arnold
Fanck, pioniere dei “film di montagna” che diverranno
di lì a poco un vero e proprio filone artistico.
L’ambivalenza della montagna, insieme sublime e crudele,
sollecitò all’epoca nel cinema un’attenzione
particolare a motivi mitologici, con uno sguardo insolito a
tale paesaggio, in particolare alla sua funzione di ponte con
il sovrannaturale. Il film di Fanck rimane ancor oggi, dal
punto di vista documentaristico, incomparabile.
Questa versione è ricostruita a partire da due diverse
pellicole, il montaggio fra le quali dà vita ad un bellissimo
gioco di colori, che rende le immagini ancora più oniriche.
Fanck cerca di “abbellire” la montagna, ammantandola
di un alone di mistero, e vi riesce magistralmente, tenuto
conto della tecnologia a disposizione 81 anni fa.
Il film rappresentò anche l’esordio come attrice
di Leni Riefenstahl (che lo stesso Fanck volle anche in lavori
seguenti): personalità brillante dal fascino “tormentato” e “maledetto” destinata
lei stessa ad approdare alla regia, dapprima di “film
di montagna” («La bella maledetta», 1932),
quindi, tristemente, a divenire vate visionaria ed estetizzante
della propaganda cinematografica del regime nazista.
ANTHEA
Il progetto Anthea nasce
per sperimentare l’arte dell’improvvisazione
musicale restando il più possibile al di fuori di parametri
e forme prestabilite. L’assenza di “canovaccio” e
la tensione per l’apparentevuoto
imminente caratterizzano il momento magico dello stato nascente,
la condizione ideale per la meraviglia. A patto che
si lascino cadere anche (e soprattutto) le aspettative. L’essenza
artistica dell’improvvisazione collettiva è nella
relazione ed interazione tra i musicisti e tra essi e l’ambiente,
fattori inevitabilmente organici gli uni agli altri, dai quali
veniamo dapprima agiti per poi arrivare, attraverso l’azione
intenzionale del gruppo, a un organico musicale coerente.
La sonorizzazione
di un film può rappresentare in generale
un limite all’esperienza dell’apparente vuoto
imminente di cui sopra. Ma la scelta de “La Montagna
Sacra”, che di per sé è apparenza e meraviglia,
fornisce egualmente un’ottima cornice per lo stato
nascente: il luogo dell’anima in cui la musica organizza
se stessa.
I MUSICISTI
Davide Caldiero esordisce
alla fine degli anni ‘80 in
formazioni rock e rhythm & blues, per poi intraprendere
- a metà anni ’90 - una ricerca sulla “forma
voce” attraverso studi sulla musica di tradizione orale,
frequentando anche il laboratorio di Giovanna Marini. Nello
stesso periodo fonda, insieme agli altri membri di Anthea,
il gruppo progres-sive/sperimentale AnnoZero. Nel 1999/2000
prosegue la sperimentazione musicale a Berlino, dove
inizia a fondere l’elettronica digitale con l’uso
del canto armonico.
Angelo Orlando comincia
a suonare il basso elettrico a 17 anni. Oltre ai progetti
Anthea ed AnnoZero (coi musicisti di stasera), ricordiamo
la sua collaborazione nei primi ’90 col gruppo
jazz-fusion Oltrequando, nel 2007 con i King Crow, formazione
di punta del prog-metal italiano, e l’attuale militanza
in pianta stabile nel trio jazz LOB Tech Tones
e nei Beta Elements, assieme al fratello Pierluigi (vedi sotto).
Pierluigi Orlando è chitarrista dallo stile personale,
costruito anche attraverso influenze musicali molto variegate,
da Robert Fripp ad Allan Holdsworth, passando per la musica classica
e l’avanguardia più radicale (artisti di Recommended
e Cuneiform). Coi musicisti di stasera ha fondato AnnoZero
(1997) ed Anthea (2001).
Fabio Palmieri suona
da oltre 25 anni nell’orbita del
progressive e dell’avanguardia della Capitale. Da ricordare
anche due tour, nel 2000 in Germania e nel 2001 in Italia, con
il Berlin Guitar Ensemble diretto da Hernàn
Nu?ez e Martin
Schwütke, già membri stabili della League of Crafty
Guitarists.
VENERDI'
9 (PRIMA ROMANA) - SABATO 10 - DOMENICA 11 NOVEMBRE
CINETECNICA FACTORY
e DETOUR OFFCINEMA presentano
ANTEPRIMA
ITALIANA!
21.30 PARANOYD
- A VISUAL SENSORIAL EXPERIENCE di e con
GIUSEPPE AMODIO E DEBORAH FARINA (ITALIA 2006, 75)'
"La psichedelica
storia di Emma, inserita in un'atmosfera di incubo, si sviluppa
all'interno di una struttura narrativa ricca di azione e effetti
speciali che concorrono a definire il particolare look Seventies
al girato digitale. Un film scandito anche dalla musica, co-protagonista
dell'azione, che passa attraverso i meandri sonori anni Settanta
del prog nazionale e internazionale con Le orme e Jethro Tull,
e i ritmi funkeggianti dei relativi film di genere (poliziotteschi-noir
e commedie sexy), fino alle nuove frontiere dell'elettronica
dance." da revcinema.net
IL CASO PARANOYD AL CINEMA DETOUR
PARANOYD, il thriller italiano indipendente
girato in 1 unico giorno e totalmente realizzato da 2 persone,
Giuseppe Amodio e Deborah Farina, in ogni suo aspetto (dalla
regia alla recitazione!) a ZERO budget esce nelle sale italiane,
e sarà al cinema
Detour a partire dall’anteprima del 9 Novembre.
Già definito in un'intervista rilasciata da Quentin
Tarantino "Il
più affascinante film italiano degli ultimi anni",
PARANOYD è stato in concorso all'Independent
Features Film Festival al Tribeca di New York, unico film non americano
in selezione, è stato presentato
alla 63ma Mostra del Cinema di Venezia; è vincitore dell'interesse Culturale
Nazionale al Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
E'
la prima volta nella storia del cinema italiano, o forse europeo,
che un film indipendente a zero budget venga distribuito in sala.
PARANOYD è stato
segnalato da numerosi programmi televisivi e giornali quotidiani
e periodici italiani e stranieri indicato come vero e proprio
caso cinematografico.
Grandissima la soddisfazione di Giuseppe
Amodio e Deborah Farina:
"Finalmente il pubblico avrà la possibilità di
vedere PARANOYD, ovvero la dimostrazione che è possibile
oggi realizzare un film importante e di successo a mezzi zero.
Ringraziamo tutti".
Gli spettatori potranno recensire il
film all’uscita della
sala e rilasciare un commento video nell’apposito PARANOYD-BOX
allestito presso il cinema. Il commento video sarà messo “senza
filtri” su internet ed il migliore ed il peggiore saranno
premiati nella festa del film.
Visionario ed artistico, PARANOYD è un film indipendente:
dai contenuti alle scelte visive, dalle modalità di produzione
ai mezzi. Partendo dal cinema italiano di genere degli Anni ’70
Paranoyd lo reinventa, attraverso gli strumenti cinematografici
più attuali e sofisticati, mescolando al thriller tracce
di commedia sexy con l’azione del cinema contemporaneo
a zero budget.
Il film, spregiudicato nell'uso del digitale,
quasi pittorico nella costruzione dell'universo filmico della
protagonista, gioca con i suoi materiali videografici componendo
una visione 'altra', un mondo psichedelico. Il surrealismo
di base, accanto alla forte spinta visionaria, si lega all'azione
ed alla spettacolarità,
tramite inseguimenti furibondi e cambi improvvisi accompagnati
da un coinvolgente contrappunto musicale funk-rock ed elettronico.
Attraverso il tema della sensibilità femminile alla ricerca
dell’uomo portatore di una vera identità maschile,
si materializza la metafora forte del film: la percezione della
protagonista di un’universo maschile sempre uguale con
cui falliscono tutti i tentativi di avere un più profondo
vissuto relazionale. Non piu' una semplice alienazione anni 70',
ma un vero e proprio disturbo della comunicazione: una 'paranoia'
latente e distorta.
guarda
il TRAILER
MARTEDI' 13 NOVEMBRE
VISIONI presenta
21.00 FUORI ORARIO (Usa
1985, 97') di Martin Scorsese. Con Rosanna Arquette, Verna Bloom,
Griffin Dunne. Esperienze decisamente
fuori dall'ordinario per Paul Hacket , introverso e ordinatissimo
tecnico di computer, capitato p r caso nel quartiere newyorchese
di Soho. M. Scorse e tÈ l'avventura, quasi hitchcockiana
e un po' kafkiana, di un personaggio catapultato in un moorna
agli inferni urbani d Mean Streets e di Taxi Driver, ma con
meno astio e più ironia. ndo
non suo. Tutto da godere. Una delle grandi commedie nere
degli anni '80.
MERCOLEDI' 14 NOVEMBRE
DETOUR OFFMUSIC presenta
"IL COLORE DEL MELOGRANO" di Sergej Paradjanov -
sonorizzazione dal vivo a cura
di
MIKE COOPER - GUITAR/ELECTRONICS
GENE COLEMAN - BASS CLARINET
ROBERTO BELLATALLA - ACOUSTIC BASS
JAMILIA JAZILBEKOVA - VOICE/FLUTE
22.30
IL COLORE DEL MELOGRANO (Brotseulis kvaviloba,
Sergej Paradjanov, Urss 1968, 75'). Con Sofiko Chiaureli, Melkon
Aleksanyan, Vilen Galstyan, Georgi Gegechkory.
Sayat Nova, vissuto nel XVII secolo durante il Rinascimento armeno,
trascorre gran parte della sua esistenza a Tiflis, antico nome
dell'odierna Tbilisi, come trovatore di corte. Il poeta si innamora
della regina della Georgia. E' consapevole dei rischi che corre
e si convince a intraprendere la via della reclusione spirituale
in un convento. Ma il film non ha una trama vera e propria: procede
per allusioni, simboli e assonanze visive, attingendo spesso
al folclore e alla storia armene. Fortemente suggestivo, con
immagini indimenticabili, il film ebbe gravi problemi con la
censura sovietica.
Il regista utilizza e parte
dallo spunto biografico per fornire un’illustrazione che
va oltre i limiti della vicenda individuale. Ne Il colore del
melograno parla, così,
dell’artista
e del ruolo che questo ha all’interno della società in
cui vive ed opera. Rivela, attraverso vere e proprie icone animate
e visioni oniriche, la lacerazione di un essere che aspira alla
libertà, all’assoluto ed è condannato alla
sofferenza e alla detenzione. Condizione che egli stesso vivrà:
nel 1974 verrà rinchiuso per cinque anni in un campo di
prigionia per omosessualità.
Mike Cooper: nato
a Reading (GB) nel 1942, è un artista professionista da
30 anni. Musicista, compositore, cantante, autore, improvvisatore,
chitarrista slide, "collagiste" del suono, artista radiofonico,
architetto del suono e performer per film muti, ha inciso numerosi
dischi, regista, artista visuale, giornalista e collezionista di
camicie hawaiiane.
www.cooparia.org.uk
Gene Coleman: is
a composer, musician and artistic director. He has created over
40 works for various
instrumentation, often-using complex notations and improvisation
in the same score. Radical use of the
instrument's sound producing possibilities makes Coleman, both
as a composer and as a performer, a musician who seeks a greater
synthesis between what is called sound (or noise) and what is
called music. Since 2001 his work has focused on globalization
and music’s relationship with
architecture and video.
Gene Coleman studied painting, music and filmmaking at the School
of the Art Institute of Chicago from 1979 to1984. His principle
teachers were Barbara Rossi (painting), Robert Snyder (music),
Stan Brakhage and Ernie Gehr (filmmaking).
Roberto Bellatalla: Durante
la prima metà degli
anni’70
emerge nel panorama del jazz italiano, vive a Milano e suona
con Guido Mazzon, Mario Schiano, Massimo Urbani, Gaetano Liguori
e fonda il “Muzic Circo” con Filippo Monico ed Edoardo
Ricci. Al seguito della band del violoncellista Tristan Honsinger,
della quale fanno parte Radu Malfatti e Sean Bergin, si trasferisce
a Amsterdam per due anni, dove ha occasione di suonare anche
con Toshinori Komdo, Han Bennink, Wolter Wierbos, Earl Cross,
King Mock e altri.
Nel ’79 va ad abitare
ad Londra, dove rimarrà fino a maggio del 2003. Entrato
a far parte dell’ambiente legato alla musica improvvisata
di matrice anglo-sudafricana che scaturisce da formazioni storiche
come i ” Brotherwood of Breath” di
Chris McGregor e ”Ninesense” di Elton Dean, suona
con “Amalgam” di Trevor Watts, con Mike Osborne,
John Stevens e “Jazz Africa”di Julian Bahula.Ha partecipato
all’International Zip Festival
di danza di Orvieto 2005 e 2006 , a tre edizioni di Trasform’azioni,
festival di danza Buto , al festival di poesia a Roma, (poesie
di Dino Campana con la recitazione di Werner Di Donato) e ha preso
parte alla esecuzione delle musiche per il film “Mary” di
Abel Ferrara . Con il progetto europeo MUS-E, fondato da Yehudi
Menuhin, lavora in alcune scuole della periferia romana.
Jamilia
Jazylbekova: nata nel
1971 a Kaskelen/ Cazachistan.Ha studiato al Conservatorio Statale
di Almaty fino al 1989 (flauto traverso, inoltre pianoforte e
composizione), al Conservatorio Tschaikowski di Mosca (1990-1995)
ed alla Scuola Superiore delle Arti di Brema (1995-2002). È titolare
di numerosi premi e borse di studio, p.es. il Premio di Composizione
Franz Liszt (2001).
Le sue opere sono state eseguite nell'ambito di festival europei,
nei Paesi dell'ex Unione Sovietica e negli USA.
GIOVEDI'
15 NOVEMBRE
21.00 SURVIVE STYLE 5+ (Jap. 2004, 110’. v.o. sub ita.) di Sekiguchi Gen.
Un marito uxoricida, una moglie che non muore mai, una pubblicitaria schizzata, un uomo uccello, tre ladruncoli e un killer inglese... 5 storie che si intrecciano. Ipnotico, poetico e surreale.
__________________
MIM - Master dell'Immaginario
e detour offcinema presentano
RASSEGNA di FILM CENSURATI...o quasi
...TUTTO ciò che NON vi hanno MAI fatto
VEDERE al CINEMA o in TV!!!
Roma 16-17-18 novembre . cineclub Detour
__________________
VENERDI' 16 NOVEMBRE
www.myspace.com/censuralacensura
RASSEGNA
CENSURIAMO LA CENSURA: POLITICA
Ore 20.30
- Inaugurazione rassegna
con aperitivo
Ore 21.00
- Immagini tratte da Raiot (Italia, 2003) e incontro con
Emanuela Imparato, autrice di Raiot, e Berto Pelosso , sceneggiatore
di Todo Modo, a cura di Angela Prudenzi
Ore 22.00
- Proiezione di Todo Modo di Elio Petri, Italia, 1976, 130'
SABATO
17 NOVEMBRE
www.myspace.com/censuralacensura
RASSEGNA
CENSURIAMO LA CENSURA: RELIGIONE
Ore 21.00
- Proiezione
di Popetown (primo
episodio, v.o.s.i.) di Phil Ox, Inghilterra, 2005, 24'
- incontro
con Alfredo Baldi, storico del cinema ed esperto di censura,
e Peter Ciaccio, Pastore metodista, a cura di Flavio De Bernardinis
Ore
22.00
- Testimonianza filmata di Mario Martone in difesa di Daniele
Ciprì e Franco Maresco in occasione del processo per vilipendio
a seguito della denuncia contro il film Totò che visse
due volte.
- Proiezione di Totò che visse due volte (III parte)
di Daniele Ciprì e Franco Maresco, Italia, 1998, 37'
- proiezione
di La Ricotta di Pier Paolo Pasolini, Italia, 1963, 35
DOMENICA 18 NOVEMBRE
www.myspace.com/censuralacensura
RASSEGNA CENSURIAMO
SULLA CENSURA: SESSO
Ore 21.00
Incontro con Antonio
Tentori, critico cinematografico, a cura di Flavio De Bernardinis
Ore
22.00
Caligula (v.o. sott. it) di Tinto Brass, Inghilterra-Italia-Usa,
1976, 153'
MARTEDì 20
NOVEMBRE
FUTURESHORTS www.futureshorts.it
FUTURE SHORTS nasce a Londra nel 2003
da un idea dei fratelli Rigall che, incoraggiati dal successo di
pubblico e di critica ottenuto dalle proiezioni di corti in un
pub a Shepherd's Bush, creano quella che diventerà, nel
giro di pochissimo tempo, la più grande e innovativa etichetta
indipendente di cortometraggi esistente al mondo.
Oggi FUTURE SHORTS propone e distribuisce corti provenienti da tutto il mondo
dandogli visibilità a livello internazionale grazie alla sua presenza,
non solo nelle principali citta' europee, ma anche in altri paesi tra cui Russia,
Venezuela, Messico, Canada, Stati Uniti, Argentina e Giappone.
Nel mese di febbraio FUTURE SHORTS fa il suo ingresso in Italia, a Roma,per dare
vita a un circuito di cortometraggi, con la prima delle rassegne mensili in programma.
Le proiezioni, frutto di un’eclettica selezione di cortometraggi originali
e innovativi, si terranno in diverse zone della città, ospitate all’interno
di cinema, librerie, caffè e altri spazi di vario genere, offrendo allo
spettatore un ambiente eterogeneo e sempre diverso.
21.30 Inizio Proiezioni
Tutti i corti saranno proposti in versione
originale con sottotitoli in italiano
PROGRAMMA
COMPLETO
MERCOLEDI'
21 - GIOVEDI' 22 - VENERDI' 23 - SABATO 24 - DOMENICA 25 NOVEMBRE
CINETECNICA
FACTORY e DETOUR OFFCINEMA presentano
21.00 PARANOYD
- A VISUAL SENSORIAL EXPERIENCE di e con
GIUSEPPE AMODIO E DEBORAH FARINA (ITALIA 2006, 75)'
"La psichedelica storia di Emma, inserita in un'atmosfera di incubo, si
sviluppa all'interno di una struttura narrativa ricca di azione e effetti speciali
che concorrono a definire il particolare look Seventies al girato digitale. Un
film scandito anche dalla musica, co-protagonista dell'azione, che passa attraverso
i meandri sonori anni Settanta del prog nazionale e internazionale con Le orme
e Jethro Tull, e i ritmi funkeggianti dei relativi film di genere (poliziotteschi-noir
e commedie sexy), fino alle nuove frontiere dell'elettronica dance." da revcinema.net
22.30 PARANOYD
- A VISUAL SENSORIAL EXPERIENCE di e con GIUSEPPE
AMODIO E DEBORAH FARINA (ITALIA 2006, 75)'
27 NOVEMBRE
VISIONI presenta
21.00
LA MORTE CORRE SUL FIUME (Night of the Hunter, Usa
1955, 90') di Charles Laughton. Con Robert Mitchum, Shelley
Winters, Peter Graves, Lillian Gish.
Larry Powell, pastore protestante,
uccide alcune vedove per denaro. Uccide anche Willa Harper, ma
i suoi due figlioletti gli danno filo da torcere. Riescono a fuggire
da lui allontanandosi sul fiume con una barca. In loro soccorso
giunge una cara vecchietta, Rachel, che dà rifugio ai bambini
abbandonati. Grande fiaba orrorifica, più per atmosfera
che per scene violente, resa convincente da una regia secca e originale.
Atto d'accusa contro il fanatismo nella
religione cristiana e i falsi profeti, con riferimento al sud degli
Stati Uniti. Forse la più grande e sfaccettata interpretazione
di Mitchum, che sette anni dopo, ne Il promontorio della paura,
si calerà in un personaggio molto simile. Oggetto di
culto di molti cinefili è citato apertamente da Neil Jordan
nel suo In compagnia dei lupi.
28 - 29 NOVEMBRE
CINETECNICA FACTORY e DETOUR
OFFCINEMA presentano
21.30 PARANOYD
- A VISUAL SENSORIAL EXPERIENCE di e con
GIUSEPPE AMODIO E DEBORAH FARINA (ITALIA 2006, 75)'
"La psichedelica storia di Emma, inserita in un'atmosfera di incubo, si
sviluppa all'interno di una struttura narrativa ricca di azione e effetti speciali
che concorrono a definire il particolare look Seventies al girato digitale. Un
film scandito anche dalla musica, co-protagonista dell'azione, che passa attraverso
i meandri sonori anni Settanta del prog nazionale e internazionale con Le orme
e Jethro Tull, e i ritmi funkeggianti dei relativi film di genere (poliziotteschi-noir
e commedie sexy), fino alle nuove frontiere dell'elettronica dance." da revcinema.net
22.30 PARANOYD
- A VISUAL SENSORIAL EXPERIENCE di e con GIUSEPPE AMODIO E
DEBORAH FARINA (ITALIA 2006, 75)'
30 - 31 NOVEMBRE
/ 2 - 4 - 5 - 6 - 7 DICEMBRE
21.00 UNA VITA MIGLIORE (Italia
2007, 87') di Fabio del Greco. Con Fabio Del Greco,
Chiara Pavoni, Gennaro Mottola, Gabriele Guerra. L’opera prima di Fabio Del Greco dal titolo “Una vita migliore” è stata realizzata con la formula produttiva, ormai diffusa tra i giovani autori di film italiani, della compartecipazione produttiva di troupe e cast, senza alcun tipo di contributo pubblico. L’autore sceglie una strada low low budget per cercare un respiro di libertà e di totale indipendenza nella realizzazione di questo film. A far da scenario alle vicende del film è la città di Roma. Protagonista della vicenda è Andrea
Casadei (interpretato dallo stesso Fabio del Greco) un giovane investigatore specializzato in intercettazioni audio. Si incontra spesso a piazza Navona col suo amico Gigi, artista di strada frustrato e ossessionato dal dover raggiungere il successo a tutti i costi, con il quale condivide la passione per i microfoni e le intercettazioni. Sconvolto dal mistero della scomparsa di un amico comune, Andrea decide di abbandonare i lavori su commissione per cambiare vita e riflettere sulla propria esistenza. Accompagnando Gigi al provino del film “Vampiri in città” incontrerà l’attrice
Marina (interpretata da Chiara Pavoni) e grazie ad una microspia entrerà lentamente nella sua vita fino a scoprirne veleni e segreti. Come detto la vicenda si snoda dal centro alla periferia di Roma rendendo la città stessa protagonista del film. “Spesso i luoghi in cui le persone vivono - afferma Fabio Del Greco - sono fondamentali nel plasmare una comunità, le sue abitudini e le sue caratteristiche. I personaggi si muovono – continua il regista - come su una scacchiera, forse trasformati in pedine dalla città e dalla società stessa”. In questa storia le immagini della città si prestano a rappresentare anche le interiorità dei personaggi, la metropoli rappresenta, infatti, il luogo ideali per un noir. “L'idea di realizzare questo film - spiega Del Greco - prende spunto dalla mia personale esperienza: molti anni di lavoro a contatto con un certo sottobosco del mondo dello spettacolo, dove per raggiungere con ogni mezzo il successo e la popolarità, meta ideale dell’epoca dell’immagine, le persone sprofondano in una sorta di degrado delle relazioni umane”. Certe atmosfere noir ben si adattano a raccontare tutto ciò e una ricerca di tipo esistenziale ha contribuito a tirare in ballo altre tematiche: pensiamo al potere e alla precarietà economica che condiziona l’esistenza umana, costringendo a scendere a compromessi. Questo film forse è anche una riflessione sull’arte di osservare, diascoltare, insomma di quello che si fa quando si esce dal mondo reale per raccontarlo. info: www.monitorefilm.com
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