DETOUR OFFCINEMA - 1997/2007 - 10 ANNI DI ATTIVITA'
PROGRAMMA DI NOVEMBRE 2007

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Anche questo mese, un programma all'insegna del cinema mai visto. Un inedito di Park-Chan Wook I'M A CYBORG BUT THAT'S OK, un meraviglioso cartoon coreano AACHI & SSIPACK (per chi ha amato Mind Game è un'appuntamento da non perdere), un omaggio a Kaurismaki, AALTRA primo on the road in sedia a rotelle, cinico e incredibilmente divertente. E ancora un inquietante visione dalla Norvegia DEN BRYSOMME MANNEN e l'immancabile filmone giapponese SURVIVE STYLE 5+, con protagonista lo sfregiato yakuza di Itchi the Killer.

In esclusiva, due produzioni indipendenti che hanno preferito il Detour ai tradizionali sistemi di distibuzione e alle alienanti multisale capitoline: PARANOYD scritto diretto e interpretato da Giuseppe Amodio e da M. Debora Farina considerato da Quentin Tarantino "Il più affascinante film italiano degli ultimi anni", e UNA VITA MIGLIORE di Fabio Del Greco.

Last but non least, continuiamo la nostra esplorazione ai confini del suono con uno splendido live set: Mike Cooper alla chitarra e all'elettronica, Gene Coleman al clarinetto, Roberto Bellatalla al basso acustico e Jamilia Jazylbekova alla voce e al flauto. Quattro mostri sacri dell'improvvisazione jazz/sperimentale internazionale alle prese con la sonorizzazione del controverso film sovietico "Il colore del melograno".

GIOVEDI' 1 NOVEMBRE
21.00 i'M A CyBORG BUT THAT'S OK (Corea del sud 2006, 100’ vo.o. sub ita.) di Park Chan-Wook. Young-goon, é convinta di essere un robot e per questo motivo si trova in un ospedale psichiatrico. Tra i pazienti che condividono con lei la reclusione, ne incontra uno che é convinto di poter tirar via l’anima delle persone.

VENERDI' 2 NOVEMBRE
AACHI AND SSIPAK (Corea del Sud 2006, 90’. v.o. sub Ita.) di Jo Beom-jin. In una città del futuro, dove gli escrementi sono l'unica fonte d'energia, ogni essere umano nasce con un ID chip impiantato nell’ano, per monitorare la quantità e la qualità degli escrementi prodotti.

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SABATO' 3 NOVEMBRE
21.00 AALTRA (Belgio 2004, 90 min. v.o. sub. Ita.) di B. Delépine, G. Kervern.
Ben e Gus sono vicini di casa nella campagna belga e non vanno per niente d’accordo. Un giorno vengono alle mani e finiscono sotto un un trattore difettoso. Ridotti in sedia a rotelle si metteranno in viaggio verso la Finlandia, alla ricerca del maledetto fabbricante dell’altrettanto maledetto trattore... Omaggio a kaurismaki, un film incredibilmente cinico e divertente. Un on-the-road in carrozzina.


DOMENICA 4 NOVEMBRE
21.00 i'M A CyBORG BUT THAT'S OK (Corea del sud 2006, 100’ vo.o. sub ita.) di Park Chan-Wook. Young-goon, é convinta di essere un robot e per questo motivo si trova in un ospedale psichiatrico. Tra i pazienti che condividono con lei la reclusione, ne incontra uno che é convinto di poter tirar via l’anima delle persone.


MARTEDì 6 NOVEMBRE

21.00 i'M A CyBORG BUT THAT'S OK (Corea del sud 2006, 100’ vo.o. sub ita.) di Park Chan-Wook. Young-goon, é convinta di essere un robot e per questo motivo si trova in un ospedale psichiatrico. Tra i pazienti che condividono con lei la reclusione, ne incontra uno che é convinto di poter tirar via l’anima delle persone.


MERCOLEDI' 7 NOVEMBRE
21.00
DEN BRYSOMME MANNEN (Norvegia 2006, 91’. v.o. sub ita.) di Jens Lien. Senza sapere come, Andreas arriva in una strana città. Gli vengono forniti un lavoro, un appartamento, perfino una fidanzata. Ma capisce che c'è qualcosa di strano.Un film inquietante, un incubo a metà strada tra Lynch e Ballard, una metafora del mondo moderno.


GIOVEDI' 8 NOVEMBRE
DETOUR OFFMUSIC presenta
LA MONTAGNA SACRA di Arnold Fanck. Sonorizzazione dal vivo a cura di ANTHEA

22.00 LA MONTAGNA SACRA (Das Heilige Berg, Ger 1926, 100') di Arnold Fanck. Con Leni Riefenstahl.
Girato nel 1926, è uno dei film dedicati alla montagna - e ai misteri in essa celati - dal regista tedesco Arnold Fanck, pioniere dei “film di montagna” che diverranno di lì a poco un vero e proprio filone artistico.
L’ambivalenza della montagna, insieme sublime e crudele, sollecitò all’epoca nel cinema un’attenzione particolare a motivi mitologici, con uno sguardo insolito a tale paesaggio, in particolare alla sua funzione di ponte con il sovrannaturale. Il film di Fanck rimane ancor oggi, dal punto di vista documentaristico, incomparabile.
Questa versione è ricostruita a partire da due diverse pellicole, il montaggio fra le quali dà vita ad un bellissimo gioco di colori, che rende le immagini ancora più oniriche. Fanck cerca di “abbellire” la montagna, ammantandola di un alone di mistero, e vi riesce magistralmente, tenuto conto della tecnologia a disposizione 81 anni fa.
Il film rappresentò anche l’esordio come attrice di Leni Riefenstahl (che lo stesso Fanck volle anche in lavori seguenti): personalità brillante dal fascino “tormentato” e “maledetto” destinata lei stessa ad approdare alla regia, dapprima di “film di montagna” («La bella maledetta», 1932), quindi, tristemente, a divenire vate visionaria ed estetizzante della propaganda cinematografica del regime nazista.

ANTHEA
Il progetto Anthea nasce per sperimentare l’arte dell’improvvisazione musicale restando il più possibile al di fuori di parametri e forme prestabilite. L’assenza di “canovaccio” e la tensione per l’apparentevuoto imminente caratterizzano il momento magico dello stato nascente, la condizione ideale per la meraviglia. A patto che si lascino cadere anche (e soprattutto) le aspettative. L’essenza artistica dell’improvvisazione collettiva è nella relazione ed interazione tra i musicisti e tra essi e l’ambiente, fattori inevitabilmente organici gli uni agli altri, dai quali veniamo dapprima agiti per poi arrivare, attraverso l’azione intenzionale del gruppo, a un organico musicale coerente.
La sonorizzazione di un film può rappresentare in generale un limite all’esperienza dell’apparente vuoto imminente di cui sopra. Ma la scelta de “La Montagna Sacra”, che di per sé è apparenza e meraviglia, fornisce egualmente un’ottima cornice per lo stato nascente: il luogo dell’anima in cui la musica organizza se stessa.

I MUSICISTI
Davide Caldiero esordisce alla fine degli anni ‘80 in formazioni rock e rhythm & blues, per poi intraprendere - a metà anni ’90 - una ricerca sulla “forma voce” attraverso studi sulla musica di tradizione orale, frequentando anche il laboratorio di Giovanna Marini. Nello stesso periodo fonda, insieme agli altri membri di Anthea, il gruppo progres-sive/sperimentale AnnoZero. Nel 1999/2000 prosegue la sperimentazione musicale a Berlino, dove inizia a fondere l’elettronica digitale con l’uso del canto armonico.
Angelo Orlando comincia a suonare il basso elettrico a 17 anni. Oltre ai progetti Anthea ed AnnoZero (coi musicisti di stasera), ricordiamo la sua collaborazione nei primi ’90 col gruppo jazz-fusion Oltrequando, nel 2007 con i King Crow, formazione di punta del prog-metal italiano, e l’attuale militanza in pianta stabile nel trio jazz LOB Tech Tones e nei Beta Elements, assieme al fratello Pierluigi (vedi sotto).
Pierluigi Orlando è chitarrista dallo stile personale, costruito anche attraverso influenze musicali molto variegate, da Robert Fripp ad Allan Holdsworth, passando per la musica classica e l’avanguardia più radicale (artisti di Recommended e Cuneiform). Coi musicisti di stasera ha fondato AnnoZero (1997) ed Anthea (2001).
Fabio Palmieri suona da oltre 25 anni nell’orbita del progressive e dell’avanguardia della Capitale. Da ricordare anche due tour, nel 2000 in Germania e nel 2001 in Italia, con il Berlin Guitar Ensemble
diretto da Hernàn Nu?ez e Martin Schwütke, già membri stabili della League of Crafty Guitarists.

VENERDI' 9 (PRIMA ROMANA) - SABATO 10 - DOMENICA 11 NOVEMBRE
CINETECNICA FACTORY e DETOUR OFFCINEMA presentano
ANTEPRIMA ITALIANA!
21.30 PARANOYD - A VISUAL SENSORIAL EXPERIENCE
di e con GIUSEPPE AMODIO E DEBORAH FARINA (ITALIA 2006, 75)'
"La psichedelica storia di Emma, inserita in un'atmosfera di incubo, si sviluppa all'interno di una struttura narrativa ricca di azione e effetti speciali che concorrono a definire il particolare look Seventies al girato digitale. Un film scandito anche dalla musica, co-protagonista dell'azione, che passa attraverso i meandri sonori anni Settanta del prog nazionale e internazionale con Le orme e Jethro Tull, e i ritmi funkeggianti dei relativi film di genere (poliziotteschi-noir e commedie sexy), fino alle nuove frontiere dell'elettronica dance." da revcinema.net

IL CASO PARANOYD AL CINEMA DETOUR

PARANOYD, il thriller italiano indipendente girato in 1 unico giorno e totalmente realizzato da 2 persone, Giuseppe Amodio e Deborah Farina, in ogni suo aspetto (dalla regia alla recitazione!) a ZERO budget esce nelle sale italiane, e sarà al cinema Detour a partire dall’anteprima del 9 Novembre.

Già definito in un'intervista rilasciata da Quentin Tarantino "Il più affascinante film italiano degli ultimi anni", PARANOYD è stato in concorso all'Independent Features Film Festival al Tribeca di New York, unico film non americano in selezione, è stato presentato alla 63ma Mostra del Cinema di Venezia; è vincitore dell'interesse Culturale Nazionale al Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
E' la prima volta nella storia del cinema italiano, o forse europeo, che un film indipendente a zero budget venga distribuito in sala.
PARANOYD è stato segnalato da numerosi programmi televisivi e giornali quotidiani e periodici italiani e stranieri indicato come vero e proprio caso cinematografico.
Grandissima la soddisfazione di Giuseppe Amodio e Deborah Farina:
"Finalmente il pubblico avrà la possibilità di vedere PARANOYD, ovvero la dimostrazione che è possibile oggi realizzare un film importante e di successo a mezzi zero. Ringraziamo tutti".
Gli spettatori potranno recensire il film all’uscita della sala e rilasciare un commento video nell’apposito PARANOYD-BOX allestito presso il cinema. Il commento video sarà messo “senza filtri” su internet ed il migliore ed il peggiore saranno premiati nella festa del film.
Visionario ed artistico, PARANOYD è un film indipendente: dai contenuti alle scelte visive, dalle modalità di produzione ai mezzi. Partendo dal cinema italiano di genere degli Anni ’70 Paranoyd lo reinventa, attraverso gli strumenti cinematografici più attuali e sofisticati, mescolando al thriller tracce di commedia sexy con l’azione del cinema contemporaneo a zero budget.
Il film, spregiudicato nell'uso del digitale, quasi pittorico nella costruzione dell'universo filmico della protagonista, gioca con i suoi materiali videografici componendo una visione 'altra', un mondo psichedelico. Il surrealismo di base, accanto alla forte spinta visionaria, si lega all'azione ed alla spettacolarità, tramite inseguimenti furibondi e cambi improvvisi accompagnati da un coinvolgente contrappunto musicale funk-rock ed elettronico. Attraverso il tema della sensibilità femminile alla ricerca dell’uomo portatore di una vera identità maschile, si materializza la metafora forte del film: la percezione della protagonista di un’universo maschile sempre uguale con cui falliscono tutti i tentativi di avere un più profondo vissuto relazionale. Non piu' una semplice alienazione anni 70', ma un vero e proprio disturbo della comunicazione: una 'paranoia' latente e distorta. 

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MARTEDI' 13 NOVEMBRE
VISIONI presenta
21.00 FUORI ORARIO (Usa 1985, 97') di Martin Scorsese. Con Rosanna Arquette, Verna Bloom, Griffin Dunne. Esperienze decisamente fuori dall'ordinario per Paul Hacket , introverso e ordinatissimo tecnico di computer, capitato p r caso nel quartiere newyorchese di Soho. M. Scorse e tÈ l'avventura, quasi hitchcockiana e un po' kafkiana, di un personaggio catapultato in un moorna agli inferni urbani d Mean Streets e di Taxi Driver, ma con meno astio e più ironia. ndo non suo. Tutto da godere. Una delle grandi commedie nere degli anni '80.

 

MERCOLEDI' 14 NOVEMBRE
DETOUR OFFMUSIC presenta
"IL COLORE DEL MELOGRANO" di Sergej Paradjanov - sonorizzazione dal vivo a cura di
MIKE COOPER - GUITAR/ELECTRONICS
GENE COLEMAN - BASS CLARINET
ROBERTO BELLATALLA - ACOUSTIC BASS
JAMILIA JAZILBEKOVA - VOICE/FLUTE

22.30 IL COLORE DEL MELOGRANO (Brotseulis kvaviloba, Sergej Paradjanov, Urss 1968, 75'). Con Sofiko Chiaureli, Melkon Aleksanyan, Vilen Galstyan, Georgi Gegechkory.
Sayat Nova, vissuto nel XVII secolo durante il Rinascimento armeno, trascorre gran parte della sua esistenza a Tiflis, antico nome dell'odierna Tbilisi, come trovatore di corte. Il poeta si innamora della regina della Georgia. E' consapevole dei rischi che corre e si convince a intraprendere la via della reclusione spirituale in un convento. Ma il film non ha una trama vera e propria: procede per allusioni, simboli e assonanze visive, attingendo spesso al folclore e alla storia armene. Fortemente suggestivo, con immagini indimenticabili, il film ebbe gravi problemi con la censura sovietica.
Il regista utilizza e parte dallo spunto biografico per fornire un’illustrazione che va oltre i limiti della vicenda individuale. Ne Il colore del melograno parla, così, dell’artista e del ruolo che questo ha all’interno della società in cui vive ed opera. Rivela, attraverso vere e proprie icone animate e visioni oniriche, la lacerazione di un essere che aspira alla libertà, all’assoluto ed è condannato alla sofferenza e alla detenzione. Condizione che egli stesso vivrà: nel 1974 verrà rinchiuso per cinque anni in un campo di prigionia per omosessualità.


Mike Cooper: nato a Reading (GB) nel 1942, è un artista professionista da 30 anni. Musicista, compositore, cantante, autore, improvvisatore, chitarrista slide, "collagiste" del suono, artista radiofonico, architetto del suono e performer per film muti, ha inciso numerosi dischi, regista, artista visuale, giornalista e collezionista di camicie hawaiiane.
www.cooparia.org.uk

Gene Coleman: is a composer, musician and artistic director. He has created over 40 works for various
instrumentation, often-using complex notations and improvisation in the same score. Radical use of the
instrument's sound producing possibilities makes Coleman, both as a composer and as a performer, a musician who seeks a greater synthesis between what is called sound (or noise) and what is called music. Since 2001 his work has focused on globalization and music’s relationship with architecture and video.
Gene Coleman studied painting, music and filmmaking at the School of the Art Institute of Chicago from 1979 to1984. His principle teachers were Barbara Rossi (painting), Robert Snyder (music), Stan Brakhage and Ernie Gehr (filmmaking).

Roberto Bellatalla: Durante la prima metà degli anni’70 emerge nel panorama del jazz italiano, vive a Milano e suona con Guido Mazzon, Mario Schiano, Massimo Urbani, Gaetano Liguori e fonda il “Muzic Circo” con Filippo Monico ed Edoardo Ricci. Al seguito della band del violoncellista Tristan Honsinger, della quale fanno parte Radu Malfatti e Sean Bergin, si trasferisce a Amsterdam per due anni, dove ha occasione di suonare anche con Toshinori Komdo, Han Bennink, Wolter Wierbos, Earl Cross, King Mock e altri. Nel ’79 va ad abitare ad Londra, dove rimarrà fino a maggio del 2003. Entrato a far parte dell’ambiente legato alla musica improvvisata di matrice anglo-sudafricana che scaturisce da formazioni storiche come i ” Brotherwood of Breath” di Chris McGregor e ”Ninesense” di Elton Dean, suona con “Amalgam” di Trevor Watts, con Mike Osborne, John Stevens e “Jazz Africa”di Julian Bahula.Ha partecipato all’International Zip Festival di danza di Orvieto 2005 e 2006 , a tre edizioni di Trasform’azioni, festival di danza Buto , al festival di poesia a Roma, (poesie di Dino Campana con la recitazione di Werner Di Donato) e ha preso parte alla esecuzione delle musiche per il film “Mary” di Abel Ferrara . Con il progetto europeo MUS-E, fondato da Yehudi Menuhin, lavora in alcune scuole della periferia romana.

Jamilia Jazylbekova: nata nel 1971 a Kaskelen/ Cazachistan.Ha studiato al Conservatorio Statale di Almaty fino al 1989 (flauto traverso, inoltre pianoforte e composizione), al Conservatorio Tschaikowski di Mosca (1990-1995) ed alla Scuola Superiore delle Arti di Brema (1995-2002). È titolare di numerosi premi e borse di studio, p.es. il Premio di Composizione Franz Liszt (2001).
Le sue opere sono state eseguite nell'ambito di festival europei, nei Paesi dell'ex Unione Sovietica e negli USA.

GIOVEDI' 15 NOVEMBRE
21.00 SURVIVE STYLE 5+ (Jap. 2004, 110’. v.o. sub ita.) di Sekiguchi Gen.
Un marito uxoricida, una moglie che non muore mai, una pubblicitaria schizzata, un uomo uccello, tre ladruncoli e un killer inglese... 5 storie che si intrecciano. Ipnotico, poetico e surreale.

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MIM - Master dell'Immaginario e detour offcinema presentano
RASSEGNA di FILM CENSURATI...o quasi
...TUTTO ciò che NON vi hanno MAI fatto
VEDERE al CINEMA o in TV!!!

Roma 16-17-18 novembre . cineclub Detour
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VENERDI' 16 NOVEMBRE
www.myspace.com/censuralacensura
RASSEGNA CENSURIAMO LA CENSURA: POLITICA
Ore 20.30
- Inaugurazione rassegna con aperitivo
Ore 21.00
- Immagini tratte da Raiot (Italia, 2003) e incontro con Emanuela Imparato, autrice di Raiot, e Berto Pelosso , sceneggiatore di Todo Modo, a cura di Angela Prudenzi
Ore 22.00
- Proiezione di Todo Modo di Elio Petri, Italia, 1976, 130'

SABATO 17 NOVEMBRE
www.myspace.com/censuralacensura
RASSEGNA CENSURIAMO LA CENSURA: RELIGIONE
Ore 21.00
- Proiezione di Popetown (primo episodio, v.o.s.i.) di Phil Ox, Inghilterra, 2005, 24'
- incontro con Alfredo Baldi, storico del cinema ed esperto di censura, e Peter Ciaccio, Pastore metodista, a cura di Flavio De Bernardinis
Ore 22.00
- Testimonianza filmata di Mario Martone in difesa di Daniele Ciprì e Franco Maresco in occasione del processo per vilipendio a seguito della denuncia contro il film Totò che visse due volte.
- Proiezione di Totò che visse due volte (III parte) di Daniele Ciprì e Franco Maresco, Italia, 1998, 37'
- proiezione di La Ricotta di Pier Paolo Pasolini, Italia, 1963, 35


DOMENICA 18 NOVEMBRE
www.myspace.com/censuralacensura
RASSEGNA CENSURIAMO SULLA CENSURA: SESSO
Ore 21.00
Incontro con Antonio Tentori, critico cinematografico, a cura di Flavio De Bernardinis
Ore 22.00
Caligula (v.o. sott. it) di Tinto Brass, Inghilterra-Italia-Usa, 1976, 153'

MARTEDì 20 NOVEMBRE
FUTURESHORTS www.futureshorts.it
FUTURE SHORTS nasce a Londra nel 2003 da un idea dei fratelli Rigall che, incoraggiati dal successo di pubblico e di critica ottenuto dalle proiezioni di corti in un pub a Shepherd's Bush, creano quella che diventerà, nel giro di pochissimo tempo, la più grande e innovativa etichetta indipendente di cortometraggi esistente al mondo.
Oggi FUTURE SHORTS propone e distribuisce corti provenienti da tutto il mondo dandogli visibilità a livello internazionale grazie alla sua presenza, non solo nelle principali citta' europee, ma anche in altri paesi tra cui Russia, Venezuela, Messico, Canada, Stati Uniti, Argentina e Giappone.
Nel mese di febbraio FUTURE SHORTS fa il suo ingresso in Italia, a Roma,per dare vita a un circuito di cortometraggi, con la prima delle rassegne mensili in programma.
Le proiezioni, frutto di un’eclettica selezione di cortometraggi originali e innovativi, si terranno in diverse zone della città, ospitate all’interno di cinema, librerie, caffè e altri spazi di vario genere, offrendo allo spettatore un ambiente eterogeneo e sempre diverso.
21.30 Inizio Proiezioni
Tutti i corti saranno proposti in versione originale con sottotitoli in italiano
PROGRAMMA COMPLETO



MERCOLEDI' 21 - GIOVEDI' 22 - VENERDI' 23 - SABATO 24 - DOMENICA 25 NOVEMBRE
CINETECNICA FACTORY e DETOUR OFFCINEMA presentano
21.00 PARANOYD - A VISUAL SENSORIAL EXPERIENCE di e con GIUSEPPE AMODIO E DEBORAH FARINA (ITALIA 2006, 75)'
"La psichedelica storia di Emma, inserita in un'atmosfera di incubo, si sviluppa all'interno di una struttura narrativa ricca di azione e effetti speciali che concorrono a definire il particolare look Seventies al girato digitale. Un film scandito anche dalla musica, co-protagonista dell'azione, che passa attraverso i meandri sonori anni Settanta del prog nazionale e internazionale con Le orme e Jethro Tull, e i ritmi funkeggianti dei relativi film di genere (poliziotteschi-noir e commedie sexy), fino alle nuove frontiere dell'elettronica dance." da revcinema.net
22.30 PARANOYD - A VISUAL SENSORIAL EXPERIENCE di e con GIUSEPPE AMODIO E DEBORAH FARINA (ITALIA 2006, 75)'

27 NOVEMBRE
VISIONI presenta
21.00 LA MORTE CORRE SUL FIUME (Night of the Hunter, Usa 1955, 90') di Charles Laughton. Con Robert Mitchum, Shelley Winters, Peter Graves, Lillian Gish.
Larry Powell, pastore protestante, uccide alcune vedove per denaro. Uccide anche Willa Harper, ma i suoi due figlioletti gli danno filo da torcere. Riescono a fuggire da lui allontanandosi sul fiume con una barca. In loro soccorso giunge una cara vecchietta, Rachel, che dà rifugio ai bambini abbandonati. Grande fiaba orrorifica, più per atmosfera che per scene violente, resa convincente da una regia secca e originale. Atto d'accusa contro il fanatismo nella religione cristiana e i falsi profeti, con riferimento al sud degli Stati Uniti. Forse la più grande e sfaccettata interpretazione di Mitchum, che sette anni dopo, ne Il promontorio della paura, si calerà in un personaggio molto simile. Oggetto di culto di molti cinefili è citato apertamente da Neil Jordan nel suo In compagnia dei lupi.

28 - 29 NOVEMBRE
CINETECNICA FACTORY e DETOUR OFFCINEMA presentano
21.30 PARANOYD - A VISUAL SENSORIAL EXPERIENCE di e con GIUSEPPE AMODIO E DEBORAH FARINA (ITALIA 2006, 75)'
"La psichedelica storia di Emma, inserita in un'atmosfera di incubo, si sviluppa all'interno di una struttura narrativa ricca di azione e effetti speciali che concorrono a definire il particolare look Seventies al girato digitale. Un film scandito anche dalla musica, co-protagonista dell'azione, che passa attraverso i meandri sonori anni Settanta del prog nazionale e internazionale con Le orme e Jethro Tull, e i ritmi funkeggianti dei relativi film di genere (poliziotteschi-noir e commedie sexy), fino alle nuove frontiere dell'elettronica dance." da revcinema.net
22.30 PARANOYD - A VISUAL SENSORIAL EXPERIENCE di e con GIUSEPPE AMODIO E DEBORAH FARINA (ITALIA 2006, 75)'

30 - 31 NOVEMBRE / 2 - 4 - 5 - 6 - 7 DICEMBRE
21.00 UNA VITA MIGLIORE (Italia 2007, 87') di Fabio del Greco. Con Fabio Del Greco, Chiara Pavoni, Gennaro Mottola, Gabriele Guerra.
L’opera prima di Fabio Del Greco dal titolo “Una vita migliore” è stata realizzata con la formula produttiva, ormai diffusa tra i giovani autori di film italiani, della compartecipazione produttiva di troupe e cast, senza alcun tipo di contributo pubblico. L’autore sceglie una strada low low budget per cercare un respiro di libertà e di totale indipendenza nella realizzazione di questo film. A far da scenario alle vicende del film è la città di Roma. Protagonista della vicenda è Andrea Casadei (interpretato dallo stesso Fabio del Greco) un giovane investigatore specializzato in intercettazioni audio. Si incontra spesso a piazza Navona col suo amico Gigi, artista di strada frustrato e ossessionato dal dover raggiungere il successo a tutti i costi, con il quale condivide la passione per i microfoni e le intercettazioni. Sconvolto dal mistero della scomparsa di un amico comune, Andrea decide di abbandonare i lavori su commissione per cambiare vita e riflettere sulla propria esistenza. Accompagnando Gigi al provino del film “Vampiri in città” incontrerà l’attrice Marina (interpretata da Chiara Pavoni) e grazie ad una microspia entrerà lentamente nella sua vita fino a scoprirne veleni e segreti. Come detto la vicenda si snoda dal centro alla periferia di Roma rendendo la città stessa protagonista del film. “Spesso i luoghi in cui le persone vivono - afferma Fabio Del Greco - sono fondamentali nel plasmare una comunità, le sue abitudini e le sue caratteristiche. I personaggi si muovono – continua il regista - come su una scacchiera, forse trasformati in pedine dalla città e dalla società stessa”. In questa storia le immagini della città si prestano a rappresentare anche le interiorità dei personaggi, la metropoli rappresenta, infatti, il luogo ideali per un noir. “L'idea di realizzare questo film - spiega Del Greco - prende spunto dalla mia personale esperienza: molti anni di lavoro a contatto con un certo sottobosco del mondo dello spettacolo, dove per raggiungere con ogni mezzo il successo e la popolarità, meta ideale dell’epoca dell’immagine, le persone sprofondano in una sorta di degrado delle relazioni umane”. Certe atmosfere noir ben si adattano a raccontare tutto ciò e una ricerca di tipo esistenziale ha contribuito a tirare in ballo altre tematiche: pensiamo al potere e alla precarietà economica che condiziona l’esistenza umana, costringendo a scendere a compromessi. Questo film forse è anche una riflessione sull’arte di osservare, diascoltare, insomma di quello che si fa quando si esce dal mondo reale per raccontarlo. info: www.monitorefilm.com