Presentazione libro “DI SEGNI – Precipitazioni e Recuperi”. Per Filosofia Scena Arte Psicanalisi e interventi teatrali, cinematografici, letterari, degli artisti contenuti nel libro.
mar 9 giu CINEPALESTINA presenta OMAR di Hany Abu Assad
Un altro splendido film dal regista di Paradise Now, in esclusiva al Detour, in collaborazione con Cinearchivio sulla Palestina. Una parte del ricavato della serata andrà al progetto Gaza. Summud: Terra, Acqua, Energia, Salute! OMAR racconta le mutevoli relazioni tra i quattro protagonisti, gli amici di infanzia Omar, Tarek e Amjad e Nadia, la sorella di Tarek amata da Omar e Amjad. La situazione è complicata da tutti i problemi associati al vivere nella Palestina occupata e dal fatto che i tre amici stanno preparando un’azione contro l’esercito israeliano. Grazie a una sapiente alchimia il film riesce ad essere avvincente e divertente mantenendo una posizione politica molto forte e chiara. “E’ un film sull’occupazione israeliana della Palestina. Non può essere altrimenti. Ma l’occupazione inevitabilmente un giorno finirà e io voglio che il mio film continui ad essere visto, voglio che sopravviva all’occupazione. Per questo doveva essere anche un buon thriller”. Così ha risposto ad un’intervista Hany Abu-Assad. Vincitore tra gli altri del Premio della Giuria al Festival di Cannes – A Certain Regard.
mer 6 mag CINEPALESTINA presenta OMAR di Hany Abu Assad
Un altro splendido film dal regista di Paradise Now, in esclusiva al Detour, in collaborazione con Cinearchivio sulla Palestina. Una parte del ricavato della serata andrà al progetto Gaza. Summud: Terra, Acqua, Energia, Salute! OMAR racconta le mutevoli relazioni tra i quattro protagonisti, gli amici di infanzia Omar, Tarek e Amjad e Nadia, la sorella di Tarek amata da Omar e Amjad. La situazione è complicata da tutti i problemi associati al vivere nella Palestina occupata e dal fatto che i tre amici stanno preparando un’azione contro l’esercito israeliano. Grazie a una sapiente alchimia il film riesce ad essere avvincente e divertente mantenendo una posizione politica molto forte e chiara. “E’ un film sull’occupazione israeliana della Palestina. Non può essere altrimenti. Ma l’occupazione inevitabilmente un giorno finirà e io voglio che il mio film continui ad essere visto, voglio che sopravviva all’occupazione. Per questo doveva essere anche un buon thriller”. Così ha risposto ad un’intervista Hany Abu-Assad. Vincitore tra gli altri del Premio della Giuria al Festival di Cannes – A Certain Regard.