COTTON la via dei blue jeans – Luci dalla Cina @ Detour

Partendo dai campi di cotone dello Xinjiang, Nord-Ovest della Cina, passando per le filande e le officine di sartoria, fino alle passerelle del “Fashion Week” di Guangdong, nel Sud del Paese, il film segue l’intero percorso dell’oro bianco cinese, mostrando la precarietà estrema che caratterizza le condizioni di lavoro nei vari segmenti di questa filiera.
Dalla semina al raccolto, per poi passare attraverso la filatura e la cucitura nelle fabbriche. Il lavoro è duro e sottopagato, i vestiti confezionati sono venduti per pochi spiccioli ai marchi internazionali.
Ogni tappa del viaggio è incarnata da personaggi diversi: Ye e sua moglie, che conducono la dura vita dei coltivatori di cotone, lavorando per la loro piccola cooperativa; la giovane operaia Ping, che fila il cotone in una fabbrica dove i ritmi di lavoro sono intensissimi; Wei e sua moglie, che, dopo una giornata di lavoro pesante, passata a cucire e imballare jeans, scendono nel seminterrato della fabbrica, dove vivono in una piccola stanza, con un letto e una cucina di fortuna. La proiezione è il primo appuntamento del focus “Luci della Cina”, in collaborazione con l’omonimo festival, all’interno del palinsesto della quinta edizione di On the Road FF 2017.

REGARDING SUSAN SONTAG

Intima e approfondita indagine della vita di una delle intellettuali più influenti e provocatorie del ventesimo secolo. Appassionata e schietta, Sontag è stata una delle maggiori icone letterarie, politiche e femministe della sua generazione. Viene qui ricordata da amici, familiari, colleghi e compagni, attraverso materiali d’epoca e immagini d’archivio accompagnate da estratti dei suoi testi, letti dall’attrice Patricia Clarkson. Più di ogni altro intellettuale del suo tempo Sontag è stata seguita, filmata, fotografata. Pagine Nascoste, la rassegna di documentari su libri, scrittori e scritture che si è affermata negli anni come uno degli appuntamenti più seguiti del Festivaletteratura di Mantova approda al Cinema Detour.

INSIDE THE CHINESE CLOSET. 66° Festival di Berlino. Incontro in sala con la regista

A seguire incontro in sala con la regista Sophia Luvarà. Andy passa notte e giorno alla ricerca di una ragazza gay da sposare e possibilmente disposta a partorire suo figlio; da siti online a mercati matrimoniali clandestini, Andy incontra ogni tipo di ragazza. Cherry è già sposata con un ragazzo gay, ma la ricerca di un bambino si rivela essere una sfida ancora più difficile. Che ne sara’ di Andy e Cherry? Rinunceranno alla felicità e alle loro preferenze sessuali per soddisfare i desideri dei loro genitori? Inside the Chinese Closet segue Andy e Cherry nella loro ricerca. Nel tragitto si scontreranno con le aspettative dei loro genitori, con iamanti e con compagni fittizi. Attraverso questi incontri il film rivela le difficoltà alle quali vanno incontro i giovani omosessuali in Cina oggi.

WAITING FOR GIRAFFES. Anteprima romana alla presenza del protagonista Dr. Sami Khader e del regista Marco de Stefanis

Anteprima romana alla presenza del regista Marco de Stefanis e del protagonista Dr. Sami Khader. Lo zoo di Qalqilya Zoo , in Palestina, è l’unico al mondo situato in un territorio occupato. Dr Sami Khader è il veterinario dello zoo e vuole farlo conoscere a livello internazionale per migliorare la condizione dei propri animali e poter ottenere nuove giraffe dopo che le due che aveva sono morte durante l’ultima intifada. Per raggiungere quest’obiettivo ha bisogno che lo zoo entri a far parte dell’EAZA, l’Associazione Europea degli Zoo e degli Acquari. Riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi? O sarà anche questa un’ennesima utopia palestinese? La risposta a questa domanda non ci mostrerà solo la passione e la caparbietà di un individuo, ma sarà anche un originale, a volte divertente, parallelo con la realtà della situazione israelo-palestinese.

STITCHING PALESTINE > AL ARD XIV Cinema arabo a Roma

È la storia di dodici donne palestinesi che si riuniscono e parlano della loro vita prima della diaspora e la loro narrazione è legata dal filo dell’antica arte del ricamo e del cucito. Donne, determinate e resilienti, dai percorsi di vita più diversi: avvocatesse, artiste, casalinghe, attiviste, architette e politiche che insieme cercano modi nuovi di resistenza e di difesa dei loro diritti.

YOU REAP WHAT YOU SOW > AL ARD XIV Cinema arabo a Roma

Un regista palestinese che vive in Francia sta lavorando a un film sulla memoria dei palestinesi residenti in Israele, ma dopo la fine della sua storia con la ex fidanzata francese, decide di riflettere sulle sue relazioni con le donne, la sua ricerca della felicità e il proprio interesse verso la Palestina. Il film finisce quindi per essere un auto-riflessione e una auto-scoperta di sé, piuttosto che un’indagine storica.

EMWAS… RESTORING MEMORIES > AL ARD XIV Cinema arabo a Roma

Il film segue il viaggio della regista mentre ricostrusce un plastico del villaggio dove è nata, Emwas. Dima è stata costretta a lasciare Emwas quando aveva due anni, insieme a tutti gli altri suoi abitanti, il secondo giorno della guerra del 1967, quando l’esercito israeliano ha distrutto il villaggio per poi costruirci un parco pubblico. Seguendo Dima nel suo viaggio, ascoltiamo le testimonianze degli abitanti di Emwas, dei monaci del Monastero di Latrun sopravissuto alla demolizione e degli ex soldati israeliani che erano a Emwas durante la guerra. Ex aequo-Premio Al Ard 2017.

NUN WA ZAYTUN > AL ARD XIV Cinema arabo a Roma 7-8-9 aprile

Il protagonista del documentario, Murad, un cinema-lover, gira per le campagne e i villaggi con il suo camioncino attrezzato da “cinema mobile” al fine di proiettare alle comunità disperse vecchi film e restituire alla gente attimi di sogno e speranza.
Dalle persone che incontra lungo il suo tragitto, Murad apprende l’attaccamento alla propria terra, alle case, alle famiglie e agli alberi di ulivo, che in arabo si chiamano zaytun.
Premio Al Ard 2016 per il Miglior Documentario

RESISTANCE WITHOUT ARMS > AL ARD XIV a Roma 7-8-9 aprile

“Resistance without Arms” (Resistenza senza armi) mostra nuove forme di resistenza all’occupazione, tra cui l’ackeraggio di siti internet, performance artistiche, infografiche e graffiti.
Omar Kayed ha lavorato come reporter per diversi canali televisivi, come Palestine Today e Quds TV. Attualmente lavora per Al Mayadeen Television e scrive su Al Hayat Al Londoniyah Newspaper.

AL ARD DOC FILM FESTIVAL XIV. Il Cinema arabo a Roma 7-8-9 aprile

Al Ard Doc Film Festival 2017 al Detour. Una selezione del programma ufficiale del più famoso festival di cinema arabo del Mediterraneo che da Cagliari arriva a Roma. 3 serate da non perdere. A offerta libera, Detour devolverà una parte del ricavato a progetti di solidarietà e scambio culturale. Al Ard Doc Film Festival, alla sua XIV edizione, tra i più famosi nell’area mediterranea, è una panoramica di livello internazionale sul miglior cinema della Palestina e del mondo arabo. Il festival si tiene annualmente a Cagliari (negli ultimi anni anticipato da un pre-festival a Macomer. Il Festival propone una formula basata sul bisogno di informare e accrescere la consapevolezza dei cittadini rispetto a uno scenario geopolitico precario, mutevole e che lancia numerosi interrogativi all’Europa e in particolare a noi, cittadini del Mediterraneo. In collaborazione con Associazione Culturale Amicizia Sardegna Palestina, Ulaia ArteSud, Edizioni Q, Centro Documentazione Palestinese – مركز التوثيق الفلسطيني.