dom 22 feb h20.30 SPANDAU BALLET Soul Boys of the Western World

Roma Cinema Detour, Via Urbana 107 Roma

in collaborazione con Feltrinelli Real Cinema e Nexo Digital

a febbraio al Detour un viaggio negli anni ’80 con gli Spandau Ballet

mer 4 feb ore 20.30

dom 15 feb ore 20.30

dom 22 feb ore 20.30 (altre date da definire)

SPANDAU BALLET

Soul Boys of the Western World

di George Hencken (Usa 2014, 100′ english version, sottotitolato in italiano)

Con Tony Hadley, John Keeble, Gary Kemp, Martin Kemp, Steve Norman

Spandau_film_detour 

Se gli anni Ottanta resteranno (nel bene o nel male!) una pietra miliare nella storia del costume e della cultura del secolo scorso, di certo gli Spandau Ballet rappresentano, con i loro 25 milioni di dischi venduti nel mondo e 23 singoli in hit parade, una delle band più iconiche, sconvolgenti e rivoluzionarie di quell’incredibile controverso decennio, pionieri di un nuovo pop destinato ad attraversare il globo.

SPANDAU BALLET – Il Film – Soul Boys of the Western World,  diretto da George Hencken, è la storia e il ritratto psicologico di cinque ventenni della classe operaia londinese scagliati con poca consapevolezza nel successo, capaci di creare per una breve folgorante stagione un impero musicale globale. Tony Hadley, Steve Norman, John Keeble e i fratelli Martin e Gary Kemp vengono raccontati, attraverso filmati personali e materiale recentemente riportato alla luce, in quello che è l’affresco emozionante, intenso e possente di un’intera epoca che ha fatto storia. 

Sin dagli esordi quella degli Spandau Ballet è stata una musica tempestiva, capace di raccontare il presente e di prevedere il futuro: da Communication a True, da Gold, a Only When You Leave, sino ad arrivare a I’ll Fly For You e Through The Barricades. L’enorme successo degli Spandau Ballet fu suggellato dalla partecipazione alla registrazione del disco ‘Band Aid’ e dalla loro performance al Live Aid allo stadio di Wembley nell’estate del 1985. Organizzato da Bob Geldof e Midge Ure per ricavare fondi per combattere la carestia in Etiopia, Live Aid è diventato uno dei più grandi eventi rock di tutti i tempi: mai consapevolezza globale fu incanalata in modo più netto e chiaro. Quattro anni più tardi, nel 1989, gli Spandau avrebbero dato vita all’album Heart Like a Sky, l’ultimo prima dello scioglimento. 

“L’attenzione si concentra non sui clichés triti da vita in tour ma sul sogno avverato di cinque ragazzi di strada. Un sogno spesso additato come puramente escapista perché consumato nella decade più consumistica del secolo scorso («ma non è la stessa cosa che vuoi fare quando vai a vedere un film?» dice Gary Kemp a proposito di evasione). Anche se la cosa più rischiosa, per ogni band, è riunirsi. Perché come dice sempre Gary, «è solo musica pop, ma ti porta in posti dove non avrei voluto andare».” Raffaella Giancristofaro (Mymovies.it)

 

[ENG:] SOUL BOYS OF THE WESTERN WORLD is a journey through the 1980s and beyond; the story of a band, an era and how one small gathering of outsiders in London shaped the entire world’s view of music and fashion. The film is not only a fascinating, often hard-hitting social and cultural document of the time, but a brutally honest story of how friendships can be won, lost and ultimately regained.

Spandau Ballet are one of Britain’s great iconic bands having sold over 25 million records, scored numerous multi-platinum albums and amassed 23 hit singles across the globe since their humble beginnings as a group of friends with dreams of stardom in the late 1970s. It wasn’t long before they became fully fledged members of the iconic Blitz Club scene and established themselves as one of the super-groups of the 80s. After two decades apart, the band reformed in 2009, embarking on a sold-out tour. SOUL BOYS OF THE WESTERN WORLD marks the first time their story has been documented on film.

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CINE DETOUR

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Cinema | Corsi e laboratori | Esposizioni | attività per bambini | Cinebar | Musica | Video d’arte | Teatro | Produzione Distribuzione Editoria indipendente

Associazione Culturale Detour – Via Urbana 107 Roma www.cinedetour.itcinedetour@tiscali.it

Tutti i film sono proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano

Art-house membership cinema in downtown Rome since 1997. All movies are screened in their original languages with italian or english subtitles

Cineclub Detour è affiliato a ENAL e alla FICC (Federazione Italiana Circoli Cinema)

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dom 22 feb h18.30 NICK CAVE 20.000 DAYS ON EARTH!

Roma Cinema Detour, Via Urbana 107 Roma

in collaborazione con Feltrinelli Real Cinema e Nexo Digital

dom feb 22 ore 18.30 

NICK CAVE 20.000 days on earth

di Iain Forsyth e Jane Pollard (Gb 2014, 95′ english version, sottotitolato in italiano)

Con Nick Cave, Kyle Minogue, Warren Ellis, Ray Winstone

>>trailer

nick_cave_20000_days_on_earth_detour 

Drama and reality combine in a fictitious 24 hours in the life of musician and international cultural icon, Nick Cave. With startlingly frank insights and an intimate portrayal of the artistic process, the film examines what makes us who we are, and celebrates the transformative power of the creative spirit. 

Premiato al Sundance  e selezione officiale alla Berlinale 2014, arriva in esclusiva al Cinema Detour l’incredibile (non)documentario musicale che vede Nick Cave ispiratore, interprete e voce narrante. Occasione da non perdere per iniziare l’anno con un rockumentary anomalo che riflette sulla creatività artistica, tra trascendenza e disciplina ferrea, e rende un tributo alla magia dell’arte della narrazione. 

“Nel 2012, al compimento dei suoi 55 anni, Nick Cave, leader dei The Bad Seeds, compositore, scrittore e sceneggiatore, calcola di aver trascorso 20.000 giorni sulla Terra. Prima che sia troppo tardi, o lo facciano altri, si convince a interpretare (e dare la sua voce narrante) una giornata autobiografica costruita fino all’ultimo dettaglio: dalla sveglia mattutina alle prove in sala d’incisione, dalla messa in scena di sedute psicanalitiche agli incontri surreali con alcuni rilevanti collaboratori, fino alla discesa fisica nel sottosuolo del proprio archivio.

In fuga dal documentario musicale convenzionale, Cave si affida a Iain Forsyth e Jane Pollard, noti visual artists britannici esordienti nel lungometraggio e ispirati dalle riprese realizzate a La Fabrique, studio di registrazione dello struggente Push the Sky Away (2013), che dà i brani al film. Cave conosce bene la cura necessaria alla costruzione di una rockstar. Spinto dall’urgenza del tempo, dal terrore di perdere la memoria, per lui sinonimo d’ispirazione, non rievoca la propria storica carriera, né specula sugli eccessi; semplicemente, si mette in scena con l’aiuto dei suoi amici. Basta una battuta sui pasti consumati con il braccio destro Warren Ellis per dare il senso, in una bizzarra parentesi culinaria, di quanto il lavoro artistico possa essere tirannico.

Lo psichiatra Darian Leader è presenza funzionale a far riaffiorare ricordi e impressioni che hanno ispirato e affollano il mondo fantastico e violento che nutre il suo repertorio. Mentre le sue perlustrazioni in auto per Brighton fanno apparire sulla Jaguar collaboratori cruciali: l’attore Ray Winstone (interprete di La proposta di John Hillcoat, di cui Cave scrisse la sceneggiatura), il chitarrista Blixa Bargeld (con cui non parla da quando nel 2003 lasciò i The Bad Seeds) e la popstar Kylie Minogue (insieme incisero Where the Wild Roses Grow nel ’95), in un istante che riecheggia Holy Motors di Leo Carax. Tre suggestioni fantasmatiche sulla fragilità della creatività.

In un vertiginoso equilibrio tra autoesaltazione e demistificazione, Cave definisce in chiave fiction la propria idea di songwriting: operazione di cannibalismo, esercizio costante di recupero d’immagini dal passato, collisione di opposti, disciplina di scrittura (anche sul clima di Brighton). E trascendenza, rapimento sul palco, dove la sua musica diventa di altri e lui diventa un altro, come esemplifica l’accelerazione ritmica del finale di Jubilee Street al Sydney Opera House.” (Raffaella Giancristofaro, Mymovies.it)

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mer 18 febbraio NICK CAVE 20.000 DAYS ON EARTH!

Roma Cinema Detour, Via Urbana 107 Roma

in collaborazione con Feltrinelli Real Cinema e Nexo Digital

A grande richiesta eccole le nuove date di febbraio

dom 8 feb ore 18.30 e ore 20.30

mer 18 feb ore 20.30 – dom 22 feb ore 18.30 

NICK CAVE 20.000 days on earth

di Iain Forsyth e Jane Pollard (Gb 2014, 95′ english version, sottotitolato in italiano)

Con Nick Cave, Kyle Minogue, Warren Ellis, Ray Winstone

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Drama and reality combine in a fictitious 24 hours in the life of musician and international cultural icon, Nick Cave. With startlingly frank insights and an intimate portrayal of the artistic process, the film examines what makes us who we are, and celebrates the transformative power of the creative spirit. 

Premiato al Sundance  e selezione officiale alla Berlinale 2014, arriva in esclusiva al Cinema Detour l’incredibile (non)documentario musicale che vede Nick Cave ispiratore, interprete e voce narrante. Occasione da non perdere per iniziare l’anno con un rockumentary anomalo che riflette sulla creatività artistica, tra trascendenza e disciplina ferrea, e rende un tributo alla magia dell’arte della narrazione. 

“Nel 2012, al compimento dei suoi 55 anni, Nick Cave, leader dei The Bad Seeds, compositore, scrittore e sceneggiatore, calcola di aver trascorso 20.000 giorni sulla Terra. Prima che sia troppo tardi, o lo facciano altri, si convince a interpretare (e dare la sua voce narrante) una giornata autobiografica costruita fino all’ultimo dettaglio: dalla sveglia mattutina alle prove in sala d’incisione, dalla messa in scena di sedute psicanalitiche agli incontri surreali con alcuni rilevanti collaboratori, fino alla discesa fisica nel sottosuolo del proprio archivio.

In fuga dal documentario musicale convenzionale, Cave si affida a Iain Forsyth e Jane Pollard, noti visual artists britannici esordienti nel lungometraggio e ispirati dalle riprese realizzate a La Fabrique, studio di registrazione dello struggente Push the Sky Away (2013), che dà i brani al film. Cave conosce bene la cura necessaria alla costruzione di una rockstar. Spinto dall’urgenza del tempo, dal terrore di perdere la memoria, per lui sinonimo d’ispirazione, non rievoca la propria storica carriera, né specula sugli eccessi; semplicemente, si mette in scena con l’aiuto dei suoi amici. Basta una battuta sui pasti consumati con il braccio destro Warren Ellis per dare il senso, in una bizzarra parentesi culinaria, di quanto il lavoro artistico possa essere tirannico.

Lo psichiatra Darian Leader è presenza funzionale a far riaffiorare ricordi e impressioni che hanno ispirato e affollano il mondo fantastico e violento che nutre il suo repertorio. Mentre le sue perlustrazioni in auto per Brighton fanno apparire sulla Jaguar collaboratori cruciali: l’attore Ray Winstone (interprete di La proposta di John Hillcoat, di cui Cave scrisse la sceneggiatura), il chitarrista Blixa Bargeld (con cui non parla da quando nel 2003 lasciò i The Bad Seeds) e la popstar Kylie Minogue (insieme incisero Where the Wild Roses Grow nel ’95), in un istante che riecheggia Holy Motors di Leo Carax. Tre suggestioni fantasmatiche sulla fragilità della creatività.

In un vertiginoso equilibrio tra autoesaltazione e demistificazione, Cave definisce in chiave fiction la propria idea di songwriting: operazione di cannibalismo, esercizio costante di recupero d’immagini dal passato, collisione di opposti, disciplina di scrittura (anche sul clima di Brighton). E trascendenza, rapimento sul palco, dove la sua musica diventa di altri e lui diventa un altro, come esemplifica l’accelerazione ritmica del finale di Jubilee Street al Sydney Opera House.” (Raffaella Giancristofaro, Mymovies.it)

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dom 15 / dom 22 SPANDAU BALLET Soul Boys of the Western World

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mer 4 feb ore 20.30

dom 15 feb ore 20.30

dom 22 feb ore 20.30 (altre date da definire)

SPANDAU BALLET

Soul Boys of the Western World

di George Hencken (Usa 2014, 100′ english version, sottotitolato in italiano)

Con Tony Hadley, John Keeble, Gary Kemp, Martin Kemp, Steve Norman

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Se gli anni Ottanta resteranno (nel bene o nel male!) una pietra miliare nella storia del costume e della cultura del secolo scorso, di certo gli Spandau Ballet rappresentano, con i loro 25 milioni di dischi venduti nel mondo e 23 singoli in hit parade, una delle band più iconiche, sconvolgenti e rivoluzionarie di quell’incredibile controverso decennio, pionieri di un nuovo pop destinato ad attraversare il globo.

SPANDAU BALLET – Il Film – Soul Boys of the Western World,  diretto da George Hencken, è la storia e il ritratto psicologico di cinque ventenni della classe operaia londinese scagliati con poca consapevolezza nel successo, capaci di creare per una breve folgorante stagione un impero musicale globale. Tony Hadley, Steve Norman, John Keeble e i fratelli Martin e Gary Kemp vengono raccontati, attraverso filmati personali e materiale recentemente riportato alla luce, in quello che è l’affresco emozionante, intenso e possente di un’intera epoca che ha fatto storia. 

Sin dagli esordi quella degli Spandau Ballet è stata una musica tempestiva, capace di raccontare il presente e di prevedere il futuro: da Communication a True, da Gold, a Only When You Leave, sino ad arrivare a I’ll Fly For You e Through The Barricades. L’enorme successo degli Spandau Ballet fu suggellato dalla partecipazione alla registrazione del disco ‘Band Aid’ e dalla loro performance al Live Aid allo stadio di Wembley nell’estate del 1985. Organizzato da Bob Geldof e Midge Ure per ricavare fondi per combattere la carestia in Etiopia, Live Aid è diventato uno dei più grandi eventi rock di tutti i tempi: mai consapevolezza globale fu incanalata in modo più netto e chiaro. Quattro anni più tardi, nel 1989, gli Spandau avrebbero dato vita all’album Heart Like a Sky, l’ultimo prima dello scioglimento. 

“L’attenzione si concentra non sui clichés triti da vita in tour ma sul sogno avverato di cinque ragazzi di strada. Un sogno spesso additato come puramente escapista perché consumato nella decade più consumistica del secolo scorso («ma non è la stessa cosa che vuoi fare quando vai a vedere un film?» dice Gary Kemp a proposito di evasione). Anche se la cosa più rischiosa, per ogni band, è riunirsi. Perché come dice sempre Gary, «è solo musica pop, ma ti porta in posti dove non avrei voluto andare».” Raffaella Giancristofaro (Mymovies.it)

 

[ENG:] SOUL BOYS OF THE WESTERN WORLD is a journey through the 1980s and beyond; the story of a band, an era and how one small gathering of outsiders in London shaped the entire world’s view of music and fashion. The film is not only a fascinating, often hard-hitting social and cultural document of the time, but a brutally honest story of how friendships can be won, lost and ultimately regained.

Spandau Ballet are one of Britain’s great iconic bands having sold over 25 million records, scored numerous multi-platinum albums and amassed 23 hit singles across the globe since their humble beginnings as a group of friends with dreams of stardom in the late 1970s. It wasn’t long before they became fully fledged members of the iconic Blitz Club scene and established themselves as one of the super-groups of the 80s. After two decades apart, the band reformed in 2009, embarking on a sold-out tour. SOUL BOYS OF THE WESTERN WORLD marks the first time their story has been documented on film.

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dom 15 feb CINEBIMBI IN MASCHERA!

Roma Cinema Detour, Via Urbana 107 Roma

domenica 15 febbraio h16.30

CineBimbi in maschera!

Pomeriggio di cartoni e pop corn artigianali per i piccoli / musica immagini e drink per i grandi

Film di animazione. A seguire merenda offerta dal Detour.  

Info e prenotazioni: cinebimbi@gmail.com

cinebimbi

vuoi organizzare un compleanno originale per te o per i tuoi bambini. Prenota una sala cinema!

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6 feb h21 DAVID BOWIE Major Tom & the Aliens

Roma Cinema Detour, Via Urbana 107 Roma

ven 6 feb ore 21.00

 

DAVID BOWIE

Major Tom & the Aliens – Storie di maschere

di Maurizio Masella. Con Maurizio Masella (Voce) e Massimiliano Lo Bianco (chitarra e voce)

uno spettacolo-concerto che racconta il Duca Bianco attraverso le sue numerose maschere

 

a seguire

DAVID BOWIE – FIVE YEARS

di Francis Whately (Uk 2013, 90′, eng vers, sottottit. italiani)

 

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gio 15 gennaio PARADISO e IRFF: visioni di Irlanda al Detour

Roma Cinema Detour, Via Urbana 107 Roma

giovedi 15 gennaio

in collaborazione con Irish Film Festa

 ore 20.45

 

HER MOTHER’S DAUGHTERS, AFTER YOU, IRISH FOLK FURNITURE

3 cortometraggi dall’IRISH FILM FESTA di Roma, presentazione a cura della direttrice artistica Susanna Pellis 

a seguire

 

PARADISO

di Alessandro Negrini (Gb/Irlanda del Nord 2011, 60’ v.o. inglese, sott italiano)

con Roy Arbuckle & The Signettes

a seguire incontro con il regista

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Derry, Irlanda del Nord: ci sono troppi ghetto nel mondo, ognuno con le sue ingiustizie. Ma ce ne è uno condannato a qualcosa di peggio: ha dimenticato la sua musica. Fountain, ghetto protestante nel cuore della città, una volta una comunità piena di vita, dove tutti ballavano insieme senza differenze di religione. Roy Arbuckle, musicista e cantastorie, ha un piano: riunire la sua vecchia band, The Signettes, e organizzare una grande serata danzante in uno storico club del quartiere, invitando i “nemici” cattolici. Il film parla di muri, di tango, e di vecchi abitanti che non si vogliono arrendere. Vincitore di 17premi internazionali, nominato in oltre 50 festival nel mondo. Definito di recente il Doc più di successo nella cinematografia irlandese.

Derry, Northern Ireland: there are plenty of ghettos around the world, all of them with their own injustice. There is one ghetto condemned to something even worse: it has forgotten its music. It’s The Fountain, in the heart of the city: once a vibrant community, where people used to dance together despite religious differences. Roy Arbuckle, a musical troubadour, wants to reunite his former showband, The Signetts, in a high-risk attempt to try to do something that would be normal anywhere else but not yet in Northern Ireland: having a major dance night, inviting their old enemies and get Protestants and Catholics dancing together.

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ven 16 gen omaggio TOMAS MILIAN al DETOUR

Cinema Detour, Via Urbana 107 Roma

venerdì 16 gennaio ore 21.00

TOMAS LIBRE – Tomas Milian al Detour

in collaborazione con Giuseppe Montagnese (www.tomasmilian.it)

Una serata imperdibile dedicata al grande attore cubano in esclusiva al Cinema Detour. Due film documentari su e con Tomas Milian. Il primo, costituito da materiale raro, ripercorre la sua carriera artistica dagli esordi col cinema “intellettuale”, passando per il Western, fino alle ultime produzioni americane. Subito dopo il turno di The cuban Hamlet – Storia di Tomas Milian di Giuseppe Sansonna (già regista di Zemanlandia) documentario che racconta il ritorno di Tomas all’Havana, lasciata nel 1956.

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ore 22.00

THE CUBAN HAMLET – Storia di Tomas Milian

di Giuseppe Sansonna (Italia 2014, 60′) Con Tomas Milian, Giuseppe Sansonna

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Bello, ricco e spregiudicato, Tomás Milián, nome d’arte di Tomás Quintín Rodríguez, rinuncia a un’agiata esistenza alto borghese per arrivare a New York, sulle orme del suo mito James Dean. Mentre otteneva un insperato ingresso all’Actors studio, a Cuba esplodeva la Revolución castrista.

Tomas decise allora di intraprendere la sua rivoluzione personale, vissuta sullo schermo. Diventò italiano d’adozione, oscillando tra Visconti e Bombolo, tra Antonioni e lo spaghetti western. Oggi, dopo quasi sessant’anni dalla sua partenza, rivede Cuba per la prima volta. Vagando per l’Havana “alla ricerca dei passi perduti” si abbandona a un lungo, ipnotico racconto nel suo dolce tono ispanico, puntellato di gergalità americane e scivolamenti romaneschi.

Confessandosi a uno sguardo amico, traccia bilanci, rimugina ricordi, tragedie fondative e amori perduti. E, infine, sembra svelare l’ultima maschera, quella più intima.  

Presenti in sala Giuseppe Sansonna che presenterà il suo lavoro, l’attrice Gabriella Giorgelli che con Tomas ha girato tre film cult “La vita, a volte, è molto dura, vero Provvidenza?” (1972); “Il cinico, l’infame, il violento” (1977); “Delitto sull’autostrada” (1982); e Giuseppe Montagnese gestore del sito www.tomasmilian.it

 

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Detour On The Road Film Fest_Bando di Partecipazione|Call for Entry 2014

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Con il sostegno di

logo_regione_positivo

Direzione Regionale Cultura e Politiche Giovanili
Area Arti figurative, Cinema, Audiovisivo e Multimedia

 

Detour on the Road 014
Festival del cinema indipendente sulla strada e di frontiera
Immagini erranti, spaesamenti e derive psicogeografiche

Bando di Partecipazione / Call for Entry 

detour-on-the-road014_web

 Detour on the Road 014, festival di cinema indipendente “on the road” e di frontiera, giunto alla sua seconda edizione, è un progetto itinerante in sale cinematografiche romane e laziali che presenta un percorso di cinema indipendente e arte visiva, nazionale e internazionale, ispirato a concetti quali il viaggio e la frontiera, la digressione da percorsi prestabiliti e lo sconfinamento. Le opere audiovisive saranno selezionate in base alla loro capacità di sviluppare con senso critico, originalità e talento linguistico e/o narrativo la traccia del festival: una disposizione al viaggio, in cui ciò che conti non sia tanto la destinazione da raggiungere, quanto la strada percorsa – le tappe intermedie, gli incontri, le avventure sulla strada – e il senso dinamico del paesaggio, metropolitano o naturalistico, diventi possibilmente protagonista attivo di un’esperienza umana, solitaria o collettiva, indispensabile alla comprensione del mondo e di se stessi.

PERIODO E LUOGHI DI SVOLGIMENTO

Detour on the Road 014 si svolgerà dal 3 al 21 dicembre 2014, articolandosi in un totale di quindici giornate, tra proiezioni, incontri e iniziative correlate, presso il Detour e monosale indipendenti, cine-circoli, istituti scolastici, centri di aggregazione e spazi culturali del Lazio. 

Il cinema DETOUR, la storica sala ubicata dal 1997 nel rione Monti, nel centro storico di Roma ospiterà parte della sezione retrospettiva, alcune delle proiezioni in concorso, eventi collaterali e incontri col pubblico, oltre ad accogliere la sede organizzativa e la segreteria del festival.

 

CONCORSO E SEZIONI FUORI CONCORSO

Detour on the Road 014 si articolerà in cinque sezioni, incentrate sulla declinazione dei concetti di viaggio, strada e frontiera:

  • The Road _ La strada. Sezione non competitiva per film a soggetto e documentari. Sono ammessi lungometraggi realizzati nei formati più comuni di qualunque genere, inediti e non: film a soggetto, documentario, animazione, reportage, serie tv e web serie, sperimentale, ecc.
  • ShortCuts _ Sentieri Brevi. Sezione competitiva per cortometraggi e mediometraggi di qualsiasi genere sul tema del festival della durata massima di 45 minuti. 
  • Off the Map _ Fuori Mappa. Sezione fuori concorso che raccoglie: un focus su opere che raccontano un paese, una nazione o una specifica area geografica o di appartenenza linguistica; una retrospettiva di film classici della storia del cinema; lavori inediti e anteprime con temi legati al viaggio e alla strada;
  • AcrossVideo _ Artisti On the Road. Panoramica non competitiva, dedicata alla scena contemporanea di video d’arte e di ricerca, espressione della visione poetica del mondo dell’artista viaggiatore; alla sezione verrà accostata una mostra fotografica di viaggio. Per segnalare i propri lavori unicamente per questa sezione scrivere a cinedetour@tiscali.it con oggetto: Detour on The Road 014: AcrossVideo_Artisti on the road.
  • CrossRoads. Incontri di confine tra cinema, letteratura, musica e arte performativa: sonorizzazioni di film eseguite dal vivo, laboratori e spettacoli per i più piccoli, letture e performance.

L’iscrizione alle sezioni competitive e non competitive di DOTR FF 014 è libera e gratuita, aperta a singoli autori e a gruppi di lavoro, a istituiti scolastici e formativi e a comunità giovanili, ad associazioni e a cooperative sociali, scuole di cinema e collettivi artistici. 

 

ISCRIZIONE E INVIO DEL MATERIALE IN PRE-SELEZIONE

Entro il 20 Novembre 2014, dovrà essere compilato il modulo di iscrizione online e inviato il materiale in pre-selezione attraverso le seguenti modalità:

  • Invio, tramite modulo d’iscrizione, di un link privato per visionare il film su piattaforma web di condivisione video (Vimeo, Youtube, ecc.). Questa è la soluzione preferibile. 
  • Consegna a mano su un supporto Dvd/Bluray/USB Pendrive direttamente presso la sede del Detour in Via Urbana 107 Roma (dal martedì alla domenica, dalle ore 20.00 alle ore 23.00). Le opere dovranno pervenire in formato video Dvd-video, Bluray, mp4 .h264, Divx, Mkv, VOB o in altri standard compatibili con i più diffusi player multimediali.
  • Spedizione postale a DETOUR c/o D. Lupi via Costantino 10, 00145 Roma

 

PARTECIPAZIONE ALLE SEZIONI IN CONCORSO E FUORI CONCORSO

  • L’iscrizione delle opere è gratuita
  • Si accettano in preselezione più di un’opera per autore e per casa di produzione
  • Per la sezione in concorso ShortCuts si accettano opere realizzate esclusivamente a partire dal 2009, salvo opere inedite mai proiettate in pubblico
  • In fase di pre-selezione si privilegeranno opere inedite o che hanno avuto scarsa visibilità pubblica
  • Il materiale inviato per posta ai fini della preselezione non verrà restituito
  • Completata la preselezione, l’elenco delle opere ammesse sarà pubblicato sul sito cinedetour.it. Sarà realizzato un catalogo digitale del festival, scaricabile in formato .pdf
  • Il Detour si riserva il diritto (senza esclusiva e concordato con gli autori) di poter proiettare i lavori meritevoli di attenzione nei primi 6 mesi dell’anno 2015 all’interno della sua programmazione.
  • Anche i lavori selezionati per le sezioni non competitive potranno ricevere menzioni speciali della giuria ShortCuts o altri riconoscimenti a cura dei nostri media partners
  • Sarà impegno del DETOUR promuovere le opere meritevoli segnalandole attraverso ufficio stampa alle testate giornalistiche specializzate, tramite mailing list ai soci del cineclub e sul sito www.cinedetour.it.

 

SHORTCUTS (Concorso cortometraggi e mediometraggi) | GIURIA E VOTO DEL PUBBLICO

Una giuria specializzata nel valutare opere di cinema e di arte visuale assegnerà premi ed eventuali menzioni speciali. Anche gli spettatori in sala potranno votare i cortometraggi selezionati e assegnare un premio del pubblico.

  • Premio della Giuria:  300€  + 1 serata di proiezione/evento 2015 al Detour
  • Premio del Pubblico : Targa Detour On the Road1 serata di proiezione/evento 2015 al Detour

IN COLLABORAZIONE CON

ass.cult.Euskara / Settimana Basca O!PLA Animation Across Borders
Ogólnopolski Festiwal Polskiej Animacji

Il festival delle migrazioni
e del recupero della storia orale

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CINE DETOUR

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Cinema | Corsi e laboratori | Esposizioni | attività per bambini | Cinebar | Musica | Video d’arte | Teatro | Produzione Distribuzione Editoria indipendente

Associazione Culturale Detour – Via Urbana 107 Roma www.cinedetour.itcinedetour@tiscali.it

Tutti i film sono proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano

Art-house cinema in Downtown Rome since 1997. All movies are screened in their original languages with italian or english subtitles

Cineclub Detour è affiliato all’ARCI-UCCA e alla FICC (Federazione Italiana Circoli Cinema)

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mer 7 gen h20.30 >>IndieZone presenta: “STILELIBERTY” di T. Muzzi Bonaventura

Spazio aperto alle proposte del giovane cinema indipendente:
i locali del Cinema Detour ospitano la proiezione di Stileliberty di Tommaso Muzzi Bonaventura (Italia 2014)
alla presenza del regista e degli interpreti.

7 gennaio 2015 h20.30 >>IndieZone

STILELIBERTY

di Tommaso Muzzi Bonaventura (Italia, 2014)
Con Alessandro del Principe, Michelangelo Bellani, Michele Bandini, Emiliano Pergolari,
Andrea Tocci, Patrik Riddim Outlawz, Ludovico Muzzi, Tommaso Bonaventura

stileliberty

Estratto dalle note di regia:

“Marco è un uomo qualsiasi di cui non si conosce quasi nulla. La sua vita inizia a essere turbata da strani fenomeni: paralisi notturne, incubi, allucinazioni raccontati da una voce narrante in prima persona.
Marco trova espressione in forme di protesta populistica e complottistica; in questo è accompagnato da un amico. I due, muniti di binocolo, passano il loro tempo nel balcone di un’abitazione a spiare i passanti e a “criticare tutto e tutti”.

Ciò non placa il dissidio spirituale di Marco che, colto ancora da allucinazioni, ricerca più autentiche forme di lettura della realtà. S’interroga sul senso delle religioni, frequenta un ebreo vittima di un bizzarro pestaggio da parte delle forze dell’ordine.
Nonostante i suoi molti passaggi esilaranti, il film non vuole intrattenere, ma distogliere dall’intrattenimento, portando l’attenzione su temi scomodi: lo spettatore accompagna il protagonista in una serie di esperienze estetiche impegnative sul piano emotivo.

Marco parte per un viaggio, senza meta e senza un progetto preciso. L’assurdo incontro con un politico vittima della sua stessa ideologia mette il protagonista di fronte al culmine del proprio malessere.

La meta del viaggio diviene più chiara: è la città, la grande Babilonia, luogo in cui i modelli consumistici trovano la loro massima espressione e in cui Marco riesce a cogliere il senso della grande truffa che si cela dietro l’inganno della diversione mediatica e della cultura dell’immagine.”

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