“Quella folle sensazione in America, quando il sole picchia forte sulle strade e ti arriva la musica di un jukebox o quella di un funerale che passa. È questo che ha catturato Robert Frank nelle formidabili foto scattate durante il lungo viaggio attraverso qualcosa come quarantotto stati su una vecchia macchina di seconda mano”, Jack Kerouac. Robert Frank è tra i più innovativi fotografi americani e il regista iconoclasta di “Pull My Daisy” e “Cocksucker Blues”; ha rifiutato ricchezza e celebrità; un artista le cui simpatie erano per chi ha sempre lottato, che provava diffidenza per chi era schiavo delle proprie regole. // OPEN for ENGLISH
SENZA LASCIARE TRACCIA. Incontro con il regista Gianclaudio Cappai e con Teho Teardo e Lea Tafuri
Afflitto da una malattia terminale, l’insegnante Bruno (Michele Riondino) decide di accompagnare la moglie restauratrice Elena (Valentina Cervi) in un viaggio nella pianura padana, dove un trauma infantile lo ha segnato nel corpo e nell’anima. Mentre lei lavora su un antico dipinto, lui raggiunge una fornace ormai abbandonata, rifugio abitato da un padre (Vitaliano Trevisan) e da sua figlia Vera (Elena Radonicich) amica d’infanzia di Bruno. Sarà l’occasione per un’inaspettata resa dei conti, con cui Bruno è convinto di liberarsi anche della malattia del presente.
ROBERT FRANK. Don’t Blink
“Quella folle sensazione in America, quando il sole picchia forte sulle strade e ti arriva la musica di un jukebox o quella di un funerale che passa. È questo che ha catturato Robert Frank nelle formidabili foto scattate durante il lungo viaggio attraverso qualcosa come quarantotto stati su una vecchia macchina di seconda mano”, Jack Kerouac. Robert Frank è tra i più innovativi fotografi americani e il regista iconoclasta di “Pull My Daisy” e “Cocksucker Blues”; ha rifiutato ricchezza e celebrità; un artista le cui simpatie erano per chi ha sempre lottato, che provava diffidenza per chi era schiavo delle proprie regole. // OPEN for ENGLISH
SARA, TUTTA LA MIA VITA E’ STATA UNA LOTTA di Dersim Zeravan
Una donna curda leggendaria, ribelle, intransigente. Una rivoluzionaria dai capelli rossi. Sakine Canciz è stata uccisa in un agguato a Parigi nel 2013, insieme ad altre sue due compagne, Leyla e Fidane. Il 24 gennaio del 2017 sarebbe dovuto iniziare, a Parigi, il processo, ma il principale accusato è morto poche settimane prima…
MAPPLETHORPE. Look at the Pictures
“Le fotografie sono meno importanti della vita che si sta vivendo”, diceva Mapplethorpe. Arriva in Italia e a Roma al Detour, grazie a Wanted Cinema Distribuzione, il documentario dedicato a Robert Mapplethorpe, il grande fotografo americano morto di Aids nel 1989. E il film di Baily e Barbato ha il merito di far arrivare allo spettatore questo amore per la vita e questa idea di fotografia che ha senso di esistere solo nel momento in cui cattura la vita che pulsa, qualunque sia la sua forma. “Look at the pictures” è un film molto fotografico, in cui le foto sono protagoniste e anche le inquadrature delle interviste sono concepite come set fotografici, in cui luce e composizione sono tutto.
LIBERAMI – Premio Orizzonti alla Mostra del Cinema di Venezia 2016 – Incontro in sala con la regista Federica Di Giacomo
Un film sul ritorno dell’esorcismo nel mondo contemporaneo. Ogni anno sempre più persone nel mondo chiamano “possessione” il loro malessere. La Chiesa risponde all’emergenza spirituale nominando un numero crescente di preti esorcisti e organizzando corsi di formazione. Premio Orizzonti Mostra del Cinema di Venezia 2016. In collaborazione con I Wonder Picture distribuzione.
Padre Cataldo è un veterano, tra gli esorcisti più ricercati in Sicilia, e non solo, dal carattere combattivo ed instancabile. Ogni martedì durante la messa di liberazione in molti cercano la cura a un disagio che non trova risposte altrove.
TRANSEUROPAE HOTEL
Un famoso percussionista brasiliano viene fatto sparire e trasferito per magia in una realtà parallela. Un quartetto di personaggi improbabili lo ritrova visionando immagini e viaggiando alla ricerca di un mago candomblé in grado di fornire la formula necessaria alla riapparizione. Il resto del gruppo rimane in attesa al Transeuropæ Hotel e assume senza volerlo le valenze drammaturgiche di un Coro.
MAPPLETHORPE. Look at the Pictures
“Le fotografie sono meno importanti della vita che si sta vivendo”, diceva Mapplethorpe. Arriva in Italia e a Roma al Detour, grazie a Wanted Cinema Distribuzione, il documentario dedicato a Robert Mapplethorpe, il grande fotografo americano morto di Aids nel 1989. E il film di Baily e Barbato ha il merito di far arrivare allo spettatore questo amore per la vita e questa idea di fotografia che ha senso di esistere solo nel momento in cui cattura la vita che pulsa, qualunque sia la sua forma. “Look at the pictures” è un film molto fotografico, in cui le foto sono protagoniste e anche le inquadrature delle interviste sono concepite come set fotografici, in cui luce e composizione sono tutto.
GABO. Il mondo di Garcia Marquez
Gabriel Garcia Marquez sapeva entrare nel cuore dei suoi lettori, con la sua sensibilità, con la sua coerenza, con il suo impegno professionale e politico Uno dei maggiori scrittori del Novecento, premio Nobel per la letteratura nell’82, autore di capolavori assoluti come Cent’anni di solitudine e Cronaca di una morte annunciata. Una vita toccata dalla grazia, dall’avventura, da un incredibile talento. E dall’affetto dei milioni di persone che hanno avuto la fortuna di sfiorarlo, anche solo attraverso le pagine di un libro. Gabo è un film che appassiona e commuove, che scava nel profondo dell’impegno civile di un uomo che ha fatto della coerenza il muro portante della sua esistenza, senza mai prescindere dall’aspetto umano.
GABO. Il mondo di Garcia Marquez
Gabriel Garcia Marquez sapeva entrare nel cuore dei suoi lettori, con la sua sensibilità, con la sua coerenza, con il suo impegno professionale e politico Uno dei maggiori scrittori del Novecento, premio Nobel per la letteratura nell’82, autore di capolavori assoluti come Cent’anni di solitudine e Cronaca di una morte annunciata. Una vita toccata dalla grazia, dall’avventura, da un incredibile talento. E dall’affetto dei milioni di persone che hanno avuto la fortuna di sfiorarlo, anche solo attraverso le pagine di un libro. Gabo è un film che appassiona e commuove, che scava nel profondo dell’impegno civile di un uomo che ha fatto della coerenza il muro portante della sua esistenza, senza mai prescindere dall’aspetto umano.