“La prima cosa che il comandante mi ha detto: ‘Tu non sei né un uomo né una donna, ma un partigiano. Hai gli stessi diritti e gli stessi doveri degli altri.’”
Annita Malavasi aveva 22 anni quando nel 1943 le truppe tedesche occuparono l’Italia fin a quel momento alleata. La partigiana “Laila” ha trasmesso informazioni, trasportato armi, si è mossa tra le unità combattenti prendendo personalmente parte alla lotta armata. Per oltre un anno è rimasta sui monti a combattere contro l’occupante tedesco, dovendosi inoltre imporre in quanto donna tra gli uomini delle comunità montane dell’epoca. Sul finire della guerra Laila è stata una delle poche donne comandanti della Resistenza italiana. Nel corso della serata incontro con Lorenzo Teodonio autore di “Razza partigiana”, da anni si occupa di Resistenza in particolare a Roma.