ACROSS ASIA FILM FESTIVAL | “Perfumed Nightmares”

ACROSS ASIA FILM FESTIVAL | “Perfumed Nightmares” 

>> Filipino New Wave Showcase <<

31 Maggio e 1° Giugno 2014

MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo 

INGRESSO LIBERO | FREE ENTRANCE 

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Il 31 Maggio e 1° Giugno Across Asia Film Festival – il festival sul nuovo cinema indipendente asiatico -arriva al MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo.

Ogni anno Across Asia vuole approfondire una singola cinematografia, mostrando il grande apporto dell’Asia in termini di sperimentazione, ricerca estetica e innovazione linguistica.

Anche quest’anno sotto i riflettori sono il cinema e la cultura indipendente filippini e in particolare la Philippines New Wave, movimento di filmmakers e artisti nato nell’area di Metromanila nei primi anni 2000 e riconosciuto nel panorama internazionale per la grande vitalità e innovazione del suo cinema (Festival del Cinema di Rotterdam, Festival di Cannes, TIFF, Berlinale, etc.).

Film, masterclass sulla produzione indipendente, musica contemporanea, danze tradizionali, rap e street dance in un fitto programma che vede il coinvolgimento diretto e attivo della comunità filippina di Roma.

Tra gli ospiti, il regista Khavn De La Cruz, l’enfant terrible del cinema filippino, e il musicista inglese Mike Cooper.

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PROGRAMMA

>>> Sabato 31 Maggio

– H 12.00 Auditorium del MAXXI INGRESSO LIBERO
Apertura del Festival in presenza delle Istituzioni.
Presentazione del Festival.

– Dalle 14.00 alle 22.00 Auditorium del MAXXI INGRESSO LIBERO

Proiezioni e concerto
h 14.00 Badil Chito S. Roño ’87 (2013)
h 16.00 Aparisyon Vincent Sandoval ’87 (2013)
h 18.00 Mondomanila Khavn De La Cruz (alla presenza del regista) 80’ (2012)
h 19.45 MIKE COOPER Live concert – Spirit songs
h 20.30 EDSA XXX Khavn De La Cruz (alla presenza del regista) 80’ (2013)
Introduce Giovanni Spagnoletti – Direttore della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro

I film presentati sono in lingua originale con sottotitoli in Italiano e Inglese.

– Dalle ore 19.00 MAXXI – Piazza Alighiero Boetti
Latest Wave Concerti e break dance delle crew filippine
Pinoy finger food

>>> Domenica 1° Giugno

– H 11.30 – 13.30 MAXXI B.A.S.E. INGRESSO LIBERO
The Zero Minute Film School – Masterclass del regista Khavn De La Cruz
Ingresso libero su prenotazione. info@acrossasiaff.org

– Dalle 14.00 alle 19:30 Auditorium del MAXXI INGRESSO LIBERO
Proiezioni
h 14.00 Misericordia Khavn De La Cruz (alla presenza del regista) 70’ (2012)
h 16.00 Debosyon Alvin B. Yapan 82’ (2013)
h 18.00 Iskalawags Keith Deligero 77’ (2013)

I film presentati sono in lingua originale con sottotitoli in Italiano e Inglese.

– Dalle ore 15.30 MAXXI – Piazza Alighiero Boetti
Esibizione FilipinoTeens
h 15.30 Danze tradizionali dalle Filippine
h 17.30 Danze tradizionali dalle Filippine

H 19.30 Galleria 1 del MAXXI
INGRESSO LIBERO
Lancio di Across Asia Film Festival 2014 – Cagliari
EVENTO SPECIALE Piano concert di Khavn De La Cruz sulle immagini del suo film KalaKala
Ingresso libero.
Si consiglia la prenotazione RSVP a info@acrossasiaff.org

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Across Asia Film Festival é realizzato dall’Associazione Culturale ZEIT;

In collaborazione con:
MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Fondazione Roma Solidale, Ambasciata della Repubblica delle Filippine, Film Development Council of the Philippines, Fondazione Sardegna Film Commission

Con il patrocinio di:
Regione Lazio, Assessorato alla Cultura del Comune di Roma, Roma Capitale, Comune di Cagliari, Roma Multietnica Biblioteche di Roma, Regione Sardegna

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::: PARTNER :::

TSO | http://tso.superfluo.biz/

FACE MAGAZINE | facemagazine.it

ZERO | roma.zero.eu

PIODA IMAGING | http://www.piodaimaging.it/

CINEMA DETOUR | www.cinedetour.it
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CONTATTI
mobile: 3493716769;
info@acrossasiaff.org; acrossasiaff@gmail.com;
Facebook: Across Asia Film Festival
Twitter: @acrossasiaff

www.acrossasiaff.org

 

Strip Life – Gaza in a day

GIOVEDì 29 MAGGIO ore 20.30

Palestina per principianti – II stagione

Ciclo di incontri e proiezioni in collaborazione con Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese.
Un ringraziamento a Valeria Belli, Livia Parisi, Luisa Morgantini

ore 20.30 Aperitivo in sostegno al popolo palestinese

Parte dell’incasso andrà a sostenere l’impegno produttivo del film 

ore 21.00 Strip Life – Gaza in a day

di Luca Scaffidi, Valeria Testagrossa, Andrea Zambelli, Alberto Mussolini, Nicola Grignani (Italia 2013, 64′)

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Striplife racconta la giornata di sette personaggi che in comune hanno poco come stili di vita, età e classe sociale ma legati da un “destino” comune e ineluttabile, quello di essere nati nella Striscia di Gaza, un lembo di terra lungo 41 km e largo appena 6-7 km, che da decenni è in guerra – ad più o meno alta o bassa intensità secondo i periodi- con il suo vicino Israele. Il documentario è stato girato da un gruppo di cinque registi italiani, dai 28 ai 38 anni, di diverse città italiane (Milano, Pavia, Bergamo) che miravano a mostrare una Gaza diversa, quella di tutti i giorni, che resiste, vive, crea, nonostante il rumore delle bombe ed il fumo che si leva ogni giorno a pochi metri di distanza. Striplife mostra quello che le telecamere di tutto il mondo – che hanno raccolto ore ed ore di filmati di proteste, scambi a fuoco, scene di morte e di violenza- spesso tralasciano. La vita che nonostante tutto va avanti e si evolve: “Il contadino che come forma di resistenza continua a piantare i semi ogni anno, nonostante le bombe”. Quella che viene definita “guerra a bassa intensità”, che non cattura l’attenzione dei media ma logora ancora più nel profondo una comunità, tramite le limitazioni e sanzioni politico- economiche imposte da Israele e le guerre per le risorse naturali.

http://www.huffingtonpost.it/2013/11/21/torino-film-festival-2013-striplife-il-documentario-sulla-vita-nella-striscia-di-gaza_n_4315744.html

The Gaza Strip. Something inexplicable happened overnight: dozens of manta rays got beached. Fishermen pushing carts flock to the shores to grab as many as they can. Meanwhile the city wakes up. Antar urges the brother to wake up: it’s a big day for him, he will be recording his first album that afternoon. Noor is putting her make up on, she will be appearing in front of the cameras. Jabber is already in the field, surrounded by gunfire. A demonstration is marching down the streets. Moemen is there to do his job: he is a photographer. A boat returns to the harbor, its hull is riddled by bullet holes. The muezzin’s call to prayer echoes is the air, multiplied by the minarets. The members of the Parkour Team twirl around in a cemetery like in a dream. “Striplife is a choral film about the Gaza Strip. During the narrative timespan of a day, the characters’ stories merge with the description of the environmental context. Men and women resisting, capable of tenderness and smiles, determined not to succumb to seemingly impossible life conditions. […] It’s not a film on Gaza, but a film with Gaza.”

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Cinema | Corsi e laboratori | Esposizioni | attività per bambini | Cinebar | Musica | Video d’arte | Teatro | Produzione Distribuzione Editoria indipendente

Associazione Culturale Detour – Via Urbana 107 Roma www.cinedetour.itcinedetour@tiscali.it

Tutti i film sono proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano

Art-house cinema in Downtown Rome since 1997. All movies are screened in their original languages with italian or english subtitles

Ingresso riservato ai soci ARCI Primo ingresso con tessera associativa annuale: 8€/9€ Ingresso alle proiezioni successive e alle attività: quota di adesione 5€/6€ Cineclub Detour è affiliato all’ARCI-UCCA e alla FICC (Federazione Italiana Circoli Cinema) Per il tesseramento è preferibile arrivare con almeno 15 minuti di anticipo prima dell’inizio dello spettacolo

For ARCI members only. Annual membership including first admission: 8€ /9€ Following admissions to screenings: 5€/6€ Cineclub Detour is affiliated to ARCI-UCCA and to FICC Please kindly arrive 15-20 minutes before the film starts to allow time needed for membership

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Jonathan Nossiter Narrative Films

JONATHAN NOSSITER NARRATIVE FILMS

Il cinema di finzione di Jonathan Nossiter

Cinema Detour > 12 – 19  – 26 Maggio 2014 

Tre lunedì in compagnia del regista di MondoVino e Resistenza Naturale

Aperitivo e Proiezione

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LUNEDì 12 MAGGIO ore 19.30

ore 19.30 aperitivo offerto ai soci ARCI

ore 20.30 Sunday

di Jonathan Nossiter (Usa 1997, 91′, english version, sottotitoli in italiano)

Commedia noir scritta e diretta dal regista Jonathan Nossiter (Mondovino, Resistenza Nnaturale) e interpretato da David Suchet e Lisa Harrow. La vicenda si svolge interamente nell’arco di una giornata domenicale in una zona depressa del quartiere del Queens a NY. Oliver è un ex funzionario di una azienda informatica che ha appena perso lavoro, moglie e legami famigliari, diventando nei fatti un homeless. Vagabondando per il quartiere, si imbatte in Madeleine, un’attrice inglese anche lei disoccupata, in procinto di separarsi dal marito americano. Madeleine scambia Oliver per un famoso regista e l’uomo se ne approfitta, sperando che questo lo aiuti a fuggire dalla miseria da cui rischia di venire travolto… Film vincitore del prestigioso Sundance Film Festival 1997, del Premio Internazionale della Critica a Deauville. Selezionato al Certain Regard di Cannes.

Writer-director Jonathan Nossiter’s first feature film is a moody exploration of assaults upon, and shifts in, personal identity. The movie’s action all takes place on a Sunday in a poor section of the New York City borough of Queens. Oliver (David Suchet) is a newly homeless middle-aged man who was downsized out of his job as a mid-level functionary at a computer corporation and lost his wife and family because of his employment troubles. Out walking in the borough, Oliver collides with Madeleine Vesey (Lisa Harrow), an out-of-work British actress who is in the process of breaking up with her American husband, Ben (Larry Pine). Madeleine mistakes Oliver for Matthew Delacorta, a famous film director, and Oliver goes along with the mistake, hoping that it will help him to escape his misery. Grand Jury prize at the 1997 Sundance Film Festival.

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LUNEDì 19 ore 19.30

JONATHAN NOSSITER NARRATIVE FILMS

Il cinema di finzione di Jonathan Nossiter

Tre lunedì in compagnia del regista di MondoVino e Resistenza Naturale

ore 19.30 aperitivo offerto ai soci ARCI

ore 20.30 Rio Sex Comedy

di Jonathan Nossiter (Francia-Brasile 2010, 124′, original version)
con Charlotte Rampling, Irene Jacob e Bill Pullman

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Una storia policamente scorretta, controcorrente e apperentemente volatile e leggera. E’ ‘Rio Sex Comedy’, il film di Jonathan Nossiter con Charlotte Rampling, Irene Jacob e Bill Pullman. Rio de Janeiro è la destinazione scelta per le disavventure di un gruppo di espatriati, alla ricerca sia della propria felicità e piacere personale che delle giustizia sociale.  La Rampling interpreta la parte di Charlotte, un chirurgo estetico che consiglia ai propri clienti di non ricorrere alla chirurgia estetica. ”L’aspetto che nel film si narra della chirurgia estetica – dichiara l’attrice – è questa forma liberatoria assolutamente controcorrente, a dispetto di quello che invece questa disciplina medica rappresenta. Oggi c’è quest’ansia di ritoccare il viso, di rifarsi, di non accettare l’idea dell’invecchiamento, di volere essere come Dio e non invecchiare. In questo senso il film va controcorrente e Charlotte, personaggio cotruito su di me e che si chiama proprio come me, nel film fa fortuna e guadagna moltissimo nel dissuadere i pazienti dal fare interventi di chirurgia estetica”.

Rio de Janeiro is the destination of choice for the misadventures of several expatriates, seeking both personal pleasure and social justice. The eccentric grouping of expatriates include; A plastic surgeon, an unconventional new US ambassador to Brazil as well as a filmmaking French couple. Each character reveals a different aspect of the fabled city, from Rio high society to favelas. Starring Charlotte Rampling, Irene Jacob e Bill Pullman.


LUNEDì 26 MAGGIO ore 19.30

JONATHAN NOSSITER NARRATIVE FILMS

Il cinema di finzione di Jonathan Nossiter

Tre lunedì in compagnia del regista di MondoVino e Resistenza Naturale

ore 19.30 aperitivo offerto ai soci ARCI

ore 20.30 Signs & Wonders

di Jonathan Nossiter (Francia 2000, 105′, original version) con Charlotte Rampling, Stellan Skarsgård, Deborah Kara Unger

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In seguito al successo di critica del suo film d’esordio, Sunday, vincitore del Sundance Film Festival, Jonathan Nossiter dirige un thriller psicologico ispirato al romanzo surrealista polacco Kosmos di Witold Gombrowicz. Alec Fenton, un americano d’adozione e sua moglie Marjorie, d’origine greca naturalizzata americana, vivono con i loro due figli ad Atene. Il lavoro di Alec e anche il suo rapporto con la figlia è basato sull’amore per le piccole cose. Sotto l’influenza dei segni e delle premonizioni, Alec inizia una relazione con una collega di nome Katherine e lascia la sua famiglia per tornare in America…

Following up on his critically successful debut, Sunday (1997), which won top prizes at the Sundance Film Festival, Jonathan Nossiter directs this psychological thriller about a man obsessed with coincidence, serendipity, and the preternatural. Alec Skarsgard (Stellan Skarsgard) is a Stockholm-born American who lives in Athens and works as a commodities trader. He takes great pride in his ability to perceive patterns and trends in the daily undulations of the market and thereby turn a huge profit. In his private life, he also obsesses over random incidents and occurrences, looking for a deeper meaning in the chaos of everyday life. Though he loves his longtime wife Marjorie (Charlotte Rampling) and their two teenaged children, he finds that he cannot resist the seductive wiles of his co-worker Katherine (Deborah Kara Unger). The film was inspired by the Polish surrealist novel, Kosmos of Witold Gombrowicz.

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Ingresso riservato ai soci ARCI Primo ingresso con tessera associativa annuale: 8€ Ingresso alle proiezioni successive e alle attività: sottoscrizione minima 5€
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Per il tesseramento è preferibile arrivare con almeno 15 minuti di anticipo prima dell’inizio dello spettacolo

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MAVRO LIVADI cinema greco inedito

ROMA, DETOUR, GIOVEDì 22 MAGGIO ore 20.00

“ΕΓΩ ΕΙΜΑΙ” (Io sono) | CINEMA GRECO CONTEMPORANEO

a cura di Viviana Sebastio, in collaborazione con Detour

con il Patrocinio di Comunità Ellenica di Roma e Lazio

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Per le traduzioni e i sottotitoli si ringraziano gli studenti di Dafne Soulis della scuola di lingua greca della Comunità Ellenica di Roma e del Lazio (Nyfes) e Viviana Sebastio (Mavro livadi)

«ΕΓΩ ΕΙΜΑΙ» (IO SONO) è affermazione e al contempo domanda aperta sulla propria identità e sul senso del destino proprio e collettivo. È il titolo di una breve rassegna di cinema greco del secondo millennio, che come prima pellicola ospiterà l’intenso e poetico Μαύρο λιβάδι (Mavro Livadi), film d’esordio di Vardìs Marinakis. «ΕΓΩ ΕΙΜΑΙ» propone un assaggio cinematografico e culinario pre-estivo, in attesa della più corposa rassegna di cinema greco, che vedrà la luce in autunno al cinema Detour.

ore 20.15 aperitivo greco offerto agli spettatori

ore 21.00 Mavro Livadi (Black Field)

di Vardis Marinakis (Grecia 2009, 100′, greek version, sottotitoli in italiano)

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TRAILER UFFICIALE

Anno 1654, la Grecia è sotto l’Impero Ottomano, un giannizzero (soldato dell’esercito Ottomano) ferito e in fuga trova riparo in un convento isolato. Le monache lo curano, ma è loro prigioniero. La presenza di quest’uomo impetuoso sconvolge la vita austera e silenziosa delle suore. Tra loro c’è la giovane e delicata Anthì, che accudisce segretamente il rude soldato. La giovane suora, per sfuggire al devscirme, l’arruolamento coatto di bambini da parte dei Turchi, porta con sé un gravoso segreto. I due senza accorgersene si innamorano l’uno dell’altra e fuggono nel bosco. I dialoghi rarefatti, sono sostituiti da immagini poetiche che accompagnano l’anima nei suoi luoghi più cupi e la trasportano dall’asfittico e cinereo convento agli spazi aperti e luminosi di una natura fiabesca. Lodevoli le interpretazioni dei due protagonisti: Sofia Georgovassili e Christos Passalis. Il film ha ricevuto diversi premi nazionali e internazionali ed è stato proiettato a Roma durante il Riff 2011.

Greece, 1654. A seriously wounded Janissary arrives at a cloister situated on a cliff, and the sisters take him in and care for him. Sister Anthi, one of those who tends him, falls in love with the soldier and eventually helps him escape. The central focus of the film does not come out of its historical context but is derived from the relationship between the two main characters and, above all, from the quest for freedom and identity for young Anthi. The initially silent sister, hiding a surprising secret, discovers heretofore unknown desires that lead her to a radically altered view of herself.

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ALBERTO FASULO | 4 – 11 maggio (DOTR014 Preview)

Con il sostegno di        Patrocinio di
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Municipio I
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Detour On the Road Film Fest _  Preview 2014

In collaborazione con Tucker Film e Nefertiti Film

presenta 

Roma, cinema Detour | 4 – 11 maggio 2014

ALBERTO FASULO

TIR e Rumore Bianco. Il cinema dell’imprevedibilità

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“…Tutti i viaggi, dal più semplice al più avventuroso, sono processi di scoperta e trasformazione. Detto banalmente: sai da dove parti e sai qual è la tua meta, ma non sai cosa ti succederà lungo il percorso. Questo vale sia per te che viaggi, sia per chi un giorno si ritroverà ad ascoltare il racconto del tuo viaggio. Tutto ciò che puoi fare è organizzarti bene per la partenza, ed è quello che faccio io nel momento in cui preparo il film che ho nel cuore. Una volta in marcia, poi, ciò che è utile lo tieni, ciò che è ingombrante lo lasci, ciò che è destinato a rompersi lo perdi e vai avanti così, lentamente, cercando la strada che ti porti fino alla meta che ti eri prefissato, la meta a cui aneli, la meta che finalmente trovi. Poiché impiego diversi anni nel processo di ricerca, ovviamente, quando finisco un film e incomincio a distanziarmi da esso, vedo sempre quanto la mia vita e la mia professione s’intersechino e si alimentino a vicenda. Sicuramente questi due film (Rumore Bianco e Tir), se fossero stati girati in momenti altri della mia vita, sarebbero stati completamente diversi.” (A. Fasulo)

Friulano, classe 1976, Alberto Fasulo ha cominciato a lavorare nel cinema come assistente alla regia, tra film di fiction e documentari di creazione. Nel 2008, dopo sette anni trascorsi a Roma, ha diretto e prodotto il suo primo lungometraggio, il documentario Rumore Bianco, selezionato in molti festival internazionali e distribuito al cinema in Italia. Il debutto lo ha  fatto segnalare come «nuovo promettente autore» dalla critica italiana. TIR, la sua prima opera di finzione, ha vinto il premio Solinas per la migliore sceneggiatura e il Marco Aurelio d’oro come Miglior Film al Festival Internazionale del Film di Roma 2013. Dal 4 al 11 maggio, il cinema Detour di Roma, in collaborazione con la Tucker Film, dedica una settimana di programmazione all’opera di Fasulo, che sarà gradito ospite e incontrerà il pubblico in sala Domenica 4 e Lunedì 5 maggio.


DOMENICA 4 MAGGIO

Il regista Alberto Fasulo sarà presente alle proiezioni e incontrerà il pubblico in sala
 

ore 19.30 Aperitivo con Alberto Fasulo

ore 20.15  Atto di dolore

di Alberto Fasulo (Italia 2011, 11′)

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Durante la festa dell’Immacolata Concezione, un uomo che prega nel santuario francescano della Madonna della Rosa. La sua mente vaga e si perde nella folla di un Luna Park. Come una ragnatela tesa tra cielo e terra, abbraccia il mondo e tutto ciò che è umano. In un piano sequenza unico, ipnotico e virtuosistico in bianco e nero, Alberto Fasulo filma l’angoscia di uno sguardo desideroso di vita, ma radicato nella forza di gravità.

in esclusiva a Roma al Detour, Miglior Film e Miglior Montaggio al Festival Internazionale del Film di Roma 2013

ore 20.30 TIR (a seguire incontro con il regista)

di Alberto Fasulo (Italia-Croazia 2013, 85′, Versione italiana)
con Branko Zavrsan, Lucka Pockja, Marijan Sestak 

«…Un film che interroga con intelligenza il nostro tempo e la definizione di identità erranti in un’Europa dai confini porosi»  (Premio Solinas)
 
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In giro per le strade d’Europa, Branko è diventato un camionista sempre più lontano da tutto e da tutti, e vive isolato nella cabina del suo TIR per dare un presente migliore alla sua famiglia. Notte e giorno e per lunghe settimane, in simbiosi con il suo TIR, ora guadagna tre volte tanto rispetto al suo stipendio d’insegnante di prima, ma tutto ha un prezzo, anche se non sempre quantificabile in denaro.
Alberto Fasulo un giorno perde un treno e finisce per viaggiare su un Tir. Gli si presenta un mondo inatteso che somiglia a quello che vorrebbe. Con TIR il documentarista friulano sperimenta per la prima volta il lavoro con gli attori. Fasulo convince Branko Završan (“No Man’s Land”) a vivere in simbiosi con lui e la sua cinepresa nella cabina di un TIR per tre mesi, dopo avergli fatto prendere la patente di guida e un’assunzione a tempo determinato da autista in una ditta di trasporto italiana.
La sceneggiatura di TIR ha vinto il Premio Solinas 2010 e il film ha vinto al Festival Internazionale del Film di Roma 2013.

Travelling around Europe’s routes, Branko has turned into a truck driver who is farther and farther away from everything and everyone, living on his own in his cabin trying to give his family a better life. Day and night, for long weeks, becoming one with his truck, he now earns three times his wage as a teacher, but everything has a price, even though sometimes it is not measurable in money. One day ALBERTO FASULO misses the train and ends up travelling aboard a truck. An unexpected world, one that looks like the one he’d like to live in, unfolds before him. With Tir, the well-known Friulian documentarist, for the first time, experiences working with actors. Fasulo persuades Branko Završan (“No Man’s Land”) to live as one with him and his camera inside a truck cab for three months, after having him getting his driver’s license and a temp job as a truck driver at an Italian trucking company. Tir was awarded Best Film 2013 at the International Film Festival of Rome. 


LUNEDì 5

Il regista Alberto Fasulo sarà presente alle proiezioni e incontrerà il pubblico in sala

In collaborazione con Tucker Film e Nefertiti Film, in esclusiva a Roma al Detour

ore 18.30 Rumore Bianco

di Alberto Fasulo (Italia 2008 88′, Miglior Film Documentario Ischia Film Festival 2009)

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Lungo una terra di frontiera in cui s’incrociano silenzi intensi e vitalità sommerse, scorre il Tagliamento – il “Re dei fiumi alpini”. Spina dorsale di una regione che è stata snodo e crocevia nella storia d’Europa, il fiume è il protagonista di un racconto che indaga la forza della natura e le sue possibilità di resistenza, la quotidianità degli uomini e delle donne, e le loro forme di ostinazione, perché “l’acqua è provvista di memoria”. Osservando il tracciato del fiume e il mondo reale che lo circonda, Rumore bianco intende costruire un racconto che evoca l’idea di cinema come intuizione ed emozione. Si tratta di un’opera cinematografica che ha radici profonde nelle origini del regista e che si sviluppa come una vasta riscoperta dell’inesauribile universo naturale e umano che è il Tagliamento, in stretto collegamento con la natura europea del fiume. La coscienza di una narrazione universale di umanità, memoria, lavoro, tradizioni e cambiamenti del territorio fluviale si fonde con la storia personale del regista.

In northeast Italy is the Tagliamento River, tucked away almost like a secret spot on the border between Veneto and Friuli-Venezia Giulia. This documentary is a poem to that river and the people of the region, spirited, storied, and naturally beautiful.

ore 20.00 Incontro in sala con il regista Alberto Fasulo

a seguire Atto di dolore di A. Fasulo (Italia 2011, 11′)

a seguire TIR di A. Fasulo (Italia 2008, 88′)


CALENDARIO PROIEZIONI

DOMENICA 4
Alla presenza del regista Alberto Fasulo

ore 19.30 Aperitivo con Alberto Fasulo

ore 20.15 Atto di dolore di A. Fasulo (Italia 2011, 11′)

ore 20.30 TIR di A. Fasulo (Italia-Croazia 2013, 85′)

a seguire Incontro con il regista

LUNEDì 5
Alla presenza del regista Alberto Fasulo

ore 18.30 Rumore Bianco di A. Fasulo (Italia-Croazia 2013, 85′)

ore 20.00 Incontro con il regista

a seguire Atto di dolore di A. Fasulo (Italia 2011, 11′)

a seguire TIR di A. Fasulo (Italia 2008 88′)

MARTEDì 6

ore 21.00 TIR di A. Fasulo (Italia-Croazia 2013, 85′)

MERCOLEDì 7
“CineMamme” Matinée per gestanti e neo-mamme

ore 10.30 TIR di A. Fasulo (Italia-Croazia 2013, 85′)

GIOVEDì 8

ore 21.00 TIR di A. Fasulo (Italia-Croazia 2013, 85′)

SABATO 10

ore 19.30 TIR di A. Fasulo (Italia-Croazia 2013, 85′)

ore 21.00 Degustazione vini

ore 21.45 Rumore Bianco di A. Fasulo (Italia 2008 88′)

DOMENICA 11 “Cine-Tandem genitori&figli” 

ore 17.00 TIR di A. Fasulo (Italia-Croazia 2013, 85′)
Proiezione abbinata di cartoni animati per bambini (5-8 anni) nella attigua sala foyer

ore 18.30 Rumore Bianco di A. Fasulo (Italia 2008 88′)

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Ingresso riservato ai soci ARCI Primo ingresso con tessera associativa annuale: 8€ Ingresso alle proiezioni successive e alle attività: sottoscrizione minima 5€
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Per il tesseramento è preferibile arrivare con almeno 15 minuti di anticipo prima dell’inizio dello spettacolo

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Maggio 2014

copertina-maggio2in copertina: Mavro Liva di Vardis Marinakis, giovedì 22 maggio ore 21.00

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CINEMA > DETOUR > MAGGIO 2014

***

Roma, cinema Detour | 4 – 11 maggio 2014

ALBERTO FASULO

TIR e Rumore Bianco. Il cinema dell’imprevedibilità

In collaborazione con Tucker Film e Nefertiti Film

fasulo

“…Tutti i viaggi, dal più semplice al più avventuroso, sono processi di scoperta e trasformazione. Detto banalmente: sai da dove parti e sai qual è la tua meta, ma non sai cosa ti succederà lungo il percorso. Questo vale sia per te che viaggi, sia per chi un giorno si ritroverà ad ascoltare il racconto del tuo viaggio. Tutto ciò che puoi fare è organizzarti bene per la partenza, ed è quello che faccio io nel momento in cui preparo il film che ho nel cuore. Una volta in marcia, poi, ciò che è utile lo tieni, ciò che è ingombrante lo lasci, ciò che è destinato a rompersi lo perdi e vai avanti così, lentamente, cercando la strada che ti porti fino alla meta che ti eri prefissato, la meta a cui aneli, la meta che finalmente trovi. Poiché impiego diversi anni nel processo di ricerca, ovviamente, quando finisco un film e incomincio a distanziarmi da esso, vedo sempre quanto la mia vita e la mia professione s’intersechino e si alimentino a vicenda. Sicuramente questi due film (Rumore Bianco e Tir), se fossero stati girati in momenti altri della mia vita, sarebbero stati completamente diversi.” (A. Fasulo)

Friulano, classe 1976, Alberto Fasulo ha cominciato a lavorare nel cinema come assistente alla regia, tra film di fiction e documentari di creazione. Nel 2008, dopo sette anni trascorsi a Roma, ha diretto e prodotto il suo primo lungometraggio, il documentario Rumore Bianco, selezionato in molti festival internazionali e distribuito al cinema in Italia. Il debutto lo ha  fatto segnalare come «nuovo promettente autore» dalla critica italiana. TIR, la sua prima opera di finzione, ha vinto il premio Solinas per la migliore sceneggiatura e il Marco Aurelio d’oro come Miglior Film al Festival Internazionale del Film di Roma 2013. Dal 4 al 11 maggio, il cinema Detour di Roma, in collaborazione con la Tucker Film, dedica una settimana di programmazione all’opera di Fasulo, che sarà gradito ospite e incontrerà il pubblico in sala Domenica 4 e Lunedì 5 maggio.


DOMENICA 4 MAGGIO

Il regista Alberto Fasulo sarà presente alle proiezioni e incontrerà il pubblico in sala

ore 19.30 Aperitivo con Alberto Fasulo

ore 20.15  Atto di dolore

di Alberto Fasulo (Italia 2011, 11′)

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Durante la festa dell’Immacolata Concezione, un uomo che prega nel santuario francescano della Madonna della Rosa. La sua mente vaga e si perde nella folla di un Luna Park. Come una ragnatela tesa tra cielo e terra, abbraccia il mondo e tutto ciò che è umano. In un piano sequenza unico, ipnotico e virtuosistico in bianco e nero, Alberto Fasulo filma l’angoscia di uno sguardo desideroso di vita, ma radicato nella forza di gravità.

in esclusiva a Roma al Detour, Miglior Film e Miglior Montaggio al Festival Internazionale del Film di Roma 2013

ore 20.30 TIR (a seguire incontro con il regista)

di Alberto Fasulo (Italia-Croazia 2013, 85′, Versione italiana) con Branko Zavrsan, Lucka Pockja, Marijan Sestak 

«…Un film che interroga con intelligenza il nostro tempo e la definizione di identità erranti in un’Europa dai confini porosi»  (Premio Solinas)
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In giro per le strade d’Europa, Branko è diventato un camionista sempre più lontano da tutto e da tutti, e vive isolato nella cabina del suo TIR per dare un presente migliore alla sua famiglia. Notte e giorno e per lunghe settimane, in simbiosi con il suo TIR, ora guadagna tre volte tanto rispetto al suo stipendio d’insegnante di prima, ma tutto ha un prezzo, anche se non sempre quantificabile in denaro. Alberto Fasulo un giorno perde un treno e finisce per viaggiare su un Tir. Gli si presenta un mondo inatteso che somiglia a quello che vorrebbe. Con TIR il documentarista friulano sperimenta per la prima volta il lavoro con gli attori. Fasulo convince Branko Završan (“No Man’s Land”) a vivere in simbiosi con lui e la sua cinepresa nella cabina di un TIR per tre mesi, dopo avergli fatto prendere la patente di guida e un’assunzione a tempo determinato da autista in una ditta di trasporto italiana. La sceneggiatura di TIR ha vinto il Premio Solinas 2010 e il film ha vinto al Festival Internazionale del Film di Roma 2013.

Travelling around Europe’s routes, Branko has turned into a truck driver who is farther and farther away from everything and everyone, living on his own in his cabin trying to give his family a better life. Day and night, for long weeks, becoming one with his truck, he now earns three times his wage as a teacher, but everything has a price, even though sometimes it is not measurable in money. One day ALBERTO FASULO misses the train and ends up travelling aboard a truck. An unexpected world, one that looks like the one he’d like to live in, unfolds before him. With Tir, the well-known Friulian documentarist, for the first time, experiences working with actors. Fasulo persuades Branko Završan (“No Man’s Land”) to live as one with him and his camera inside a truck cab for three months, after having him getting his driver’s license and a temp job as a truck driver at an Italian trucking company. Tir was awarded Best Film 2013 at the International Film Festival of Rome. 


LUNEDì 5 MAGGIO

Il regista Alberto Fasulo sarà presente alle proiezioni e incontrerà il pubblico in sala

In collaborazione con Tucker Film e Nefertiti Film, in esclusiva a Roma al Detour

ore 18.30 Rumore Bianco

di Alberto Fasulo (Italia 2008 88′, Miglior Film Documentario Ischia Film Festival 2009)

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Lungo una terra di frontiera in cui s’incrociano silenzi intensi e vitalità sommerse, scorre il Tagliamento – il “Re dei fiumi alpini”. Spina dorsale di una regione che è stata snodo e crocevia nella storia d’Europa, il fiume è il protagonista di un racconto che indaga la forza della natura e le sue possibilità di resistenza, la quotidianità degli uomini e delle donne, e le loro forme di ostinazione, perché “l’acqua è provvista di memoria”. Osservando il tracciato del fiume e il mondo reale che lo circonda, Rumore bianco intende costruire un racconto che evoca l’idea di cinema come intuizione ed emozione. Si tratta di un’opera cinematografica che ha radici profonde nelle origini del regista e che si sviluppa come una vasta riscoperta dell’inesauribile universo naturale e umano che è il Tagliamento, in stretto collegamento con la natura europea del fiume. La coscienza di una narrazione universale di umanità, memoria, lavoro, tradizioni e cambiamenti del territorio fluviale si fonde con la storia personale del regista.

In northeast Italy is the Tagliamento River, tucked away almost like a secret spot on the border between Veneto and Friuli-Venezia Giulia. This documentary is a poem to that river and the people of the region, spirited, storied, and naturally beautiful.

ore 20.00 Incontro in sala con il regista Alberto Fasulo

a seguire Atto di dolore di A. Fasulo (Italia 2011, 11′)

a seguire TIR di A. Fasulo (Italia 2008, 88′)


ALBERTO FASULO | Il cinema dell’imprevedibilità Calendario Proiezioni:

DOMENICA 4 MAGGIO Alla presenza del regista Alberto Fasulo

ore 19.30 Aperitivo con Alberto Fasulo

ore 20.15 Atto di dolore di A. Fasulo (Italia 2011, 11′)

ore 20.30 TIR di A. Fasulo (Italia-Croazia 2013, 85′)

a seguire Incontro con il regista

LUNEDì 5 MAGGIO Alla presenza del regista Alberto Fasulo

ore 18.30 Rumore Bianco di A. Fasulo (Italia-Croazia 2013, 85′)

ore 20.00 Incontro con il regista

a seguire Atto di dolore di A. Fasulo (Italia 2011, 11′)

a seguire TIR di A. Fasulo (Italia 2008 88′) MARTEDì 6 MAGGIO

ore 21.00 TIR di A. Fasulo (Italia-Croazia 2013, 85′)

MERCOLEDì 7 MAGGIO “CineMamme” Matinée per gestanti e neo-mamme

ore 10.30 TIR di A. Fasulo (Italia-Croazia 2013, 85′)

GIOVEDì 8 MAGGIO

ore 21.00 TIR di A. Fasulo (Italia-Croazia 2013, 85′)

SABATO 10 MAGGIO

ore 19.30 TIR di A. Fasulo (Italia-Croazia 2013, 85′)

ore 21.00 Degustazione vini

ore 21.45 Rumore Bianco di A. Fasulo (Italia 2008 88′)

DOMENICA 11 MAGGIO “Cine-Tandem genitori&figli” proiezione con babysitting 

ore 17.00 TIR di A. Fasulo (Italia-Croazia 2013, 85′) Proiezione abbinata di cartoni animati per bambini (5-8 anni) nella attigua sala foyer

ore 18.30 Rumore Bianco di A. Fasulo (Italia 2008 88′)


VENERDì 9 MAGGIO ore 19.30

Friends in Rome & Detour present

CINE FRIENDS

The best Italian movies, not only pizza, spaghetti and mandolino…

All movies are shown in Italian with English subtitles / Serata di proiezione di cinema italiano sottotitolato in inglese.

h7.30 p.m. Meeting time and welcome drink A chance to socialize and network while mingling with an international crowd.

h9.00 p.m. Screening / proiezione

Per il programma dettagliato, info e prenotazioni / For further information and reservation please contact: cinedetour@tiscali.it


SABATO 10 MAGGIO

ALBERTO FASULO. Il cinema dell’imprevedibilità

ATTENZIONE: Ultimi due giorni di proiezione a Roma di TIR e RUMORE BIANCO!

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doppia proiezione con degustazione di vini

in esclusiva a Roma al Detour, Miglior Film e Miglior Montaggio al Festival Internazionale del Film di Roma 2013

ore 19.30 TIR

di Alberto Fasulo (Italia-Croazia 2013, 85′, Versione italiana) con Branko Zavrsan, Lucka Pockja, Marijan Sestak 

«…Un film che interroga con intelligenza il nostro tempo e la definizione di identità erranti in un’Europa dai confini porosi»  (Premio Solinas)
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In giro per le strade d’Europa, Branko è diventato un camionista sempre più lontano da tutto e da tutti, e vive isolato nella cabina del suo TIR per dare un presente migliore alla sua famiglia. Notte e giorno e per lunghe settimane, in simbiosi con il suo TIR, ora guadagna tre volte tanto rispetto al suo stipendio d’insegnante di prima, ma tutto ha un prezzo, anche se non sempre quantificabile in denaro. Alberto Fasulo un giorno perde un treno e finisce per viaggiare su un Tir. Gli si presenta un mondo inatteso che somiglia a quello che vorrebbe. Con TIR il documentarista friulano sperimenta per la prima volta il lavoro con gli attori. Fasulo convince Branko Završan (“No Man’s Land”) a vivere in simbiosi con lui e la sua cinepresa nella cabina di un TIR per tre mesi, dopo avergli fatto prendere la patente di guida e un’assunzione a tempo determinato da autista in una ditta di trasporto italiana. La sceneggiatura di TIR ha vinto il Premio Solinas 2010 e il film ha vinto al Festival Internazionale del Film di Roma 2013.

Travelling around Europe’s routes, Branko has turned into a truck driver who is farther and farther away from everything and everyone, living on his own in his cabin trying to give his family a better life. Day and night, for long weeks, becoming one with his truck, he now earns three times his wage as a teacher, but everything has a price, even though sometimes it is not measurable in money. One day ALBERTO FASULO misses the train and ends up travelling aboard a truck. An unexpected world, one that looks like the one he’d like to live in, unfolds before him. With Tir, the well-known Friulian documentarist, for the first time, experiences working with actors. Fasulo persuades Branko Završan (“No Man’s Land”) to live as one with him and his camera inside a truck cab for three months, after having him getting his driver’s license and a temp job as a truck driver at an Italian trucking company. Tir was awarded Best Film 2013 at the International Film Festival of Rome. 

 ore 21.00 Degustazione vini

ore 21.30  Atto di dolore

di Alberto Fasulo (Italia 2011, 11′)

Untitled-1

Durante la festa dell’Immacolata Concezione, un uomo che prega nel santuario francescano della Madonna della Rosa. La sua mente vaga e si perde nella folla di un Luna Park. Come una ragnatela tesa tra cielo e terra, abbraccia il mondo e tutto ciò che è umano. In un piano sequenza unico, ipnotico e virtuosistico in bianco e nero, Alberto Fasulo filma l’angoscia di uno sguardo desideroso di vita, ma radicato nella forza di gravità.

ore 21.45 Rumore Bianco

di Alberto Fasulo (Italia 2008 88′, Miglior Film Documentario Ischia Film Festival 2009)

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Lungo una terra di frontiera in cui s’incrociano silenzi intensi e vitalità sommerse, scorre il Tagliamento – il “Re dei fiumi alpini”. Spina dorsale di una regione che è stata snodo e crocevia nella storia d’Europa, il fiume è il protagonista di un racconto che indaga la forza della natura e le sue possibilità di resistenza, la quotidianità degli uomini e delle donne, e le loro forme di ostinazione, perché “l’acqua è provvista di memoria”. Osservando il tracciato del fiume e il mondo reale che lo circonda, Rumore bianco intende costruire un racconto che evoca l’idea di cinema come intuizione ed emozione. Si tratta di un’opera cinematografica che ha radici profonde nelle origini del regista e che si sviluppa come una vasta riscoperta dell’inesauribile universo naturale e umano che è il Tagliamento, in stretto collegamento con la natura europea del fiume. La coscienza di una narrazione universale di umanità, memoria, lavoro, tradizioni e cambiamenti del territorio fluviale si fonde con la storia personale del regista.

In northeast Italy is the Tagliamento River, tucked away almost like a secret spot on the border between Veneto and Friuli-Venezia Giulia. This documentary is a poem to that river and the people of the region, spirited, storied, and naturally beautiful.


DOMENICA 11 MAGGIO pomeriggio 

Cine-Tandem genitori & figli

Proiezione abbinata di cartoni animati per bambini (5-8 anni) nella attigua sala foyer

ore 17.00 TIR di A. Fasulo (Italia-Croazia 2013, 85′) > vedi scheda sabato 10

ore 18.30 Rumore Bianco

di Alberto Fasulo (Italia 2008 88′) > vedi scheda sabato 10

ore 19.30 spazio ZAD! (foyer Detour)

PER SONA

un’installazione sonora di Xabier Erkizia

inaugurazione a ingresso gratuito per i soci ARCI

in collaborazione con associazione EUSKARA e Dip. Lingua e Cultura Basca UPTER

Xabier Erkizia, Paese Basco. Musicista, produttore e giornalista. Il suo lavoro è basato su una ricerca, tra persone, suoni e formati diversi attraverso installazioni sonore, registrazioni, composizioni musicali, radio-art pieces, lavorando con band e collettivi di improvvisazione.

Musician, producer and journalist from the Basque Country. His work is based on research among different people, sounds and formats in different situations as sound installations, recordings and musical compositions, radio-art pieces, working with bands or collective improvisation.      

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PER SONA #1 Man, 62 years old: “It was only when I lost my voice that I realised just how beautiful voices are. Until then, I had never really attached much importance to it. And now, I can hardly believe my ears when I hear people talking. I can’t believe it when people talk, when they interrupt each other and try to drown each other out by shouting louder than their neighbour… I can’t do that. Before, I had a powerful voice. I used to shout a lot, and my voice could be heard all over the place…”

PER SONA #2 Woman, 48 years old: “I really like my voice; well, one of my voices. The one that’s going. The one that’s coming I’m not so keen on. It’s not mine. I find it foreign, even though everyone else calls it “my voice”. I don’t call it that. I call my voice mine. The one I like. Or perhaps, to be totally honest, I should say, the “ones” I like. There are two of them, both fairly similar, if not practically identical…”

DOMENICA 11 maggio ore 20.30

10 anni di AcrossVideo

Il progetto, nato nel 2004 al Detour da un’idea di Cristina Nisticò, presenta lavori autoriali che attraversano tecniche, dinamiche, formati e storie dell’arte contemporanea.

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Fabiana Sargentini. Filmmaker.

 ore 20.30 Presentazione a cura della curatrice alla presenza della regista

ore 20.45 Il cerchio che si chiude (Super8, Italia 2000, 10′)

Cerchi concentrici, ruote, spirali… Un uomo, una donna, un uomo, una bambina… Storie che girano intorno, si mordono, si rincorrono. L’inizio che è come la fine… un cerchio che si chiude.  In concorso al Festival Arcipelago 2000.

ore 21.00 Tutto su mio padre Fabio Sargentini (documentario, 2004, 42′)

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Documentario-intervista  con testimonianze dirette di vita vissuta da Fabio Sargentini, celeberrimo gallerista romano scopritore di talenti e inventore di spazi espositivi dagli anni Sessanta ai giorni nostri. L’idea narrativa alla base del documentario è di compiere un percorso visivo negli spazi delle tre sedi della sua galleria L’Attico di Roma: dal 1966 al ’68 Piazza di Spagna 20, dal ’68 al ’76 il garage di Via Beccaria 22, dal 1972 ad oggi Via del Paradiso 41. Nel documentario interviste a critici ed artisti che lo hanno accompagnato in quest’avventura nel mondo dell’arte contemporanea . Uno sguardo affettuoso ma al contempo amorevolmente distaccato di sua figlia Fabiana, storica del cinema e regista.

A seguire incontro con la regista e alcune delle personalità dell’arte contemporanea da lei ritratte nel documentario

fabiana Biografia. (Roma, 1969). Dal 1988 al 1997 collabora con la galleria d’arte contemporanea L’Attico di Roma come curatrice.  Dopo essersi laureata in Lettere (Storia e Critica del Cinema) con una tesi su Robert Altman, lavora come assistente e aiuto regia nel cinema e nella pubblicità. Nel 1998 partecipa al Sacher Festival di Nanni Moretti con il cortometraggio in Super8 “Se perdo te”, autobiografico racconto tragicomico della fine di una storia d’amore. Successivamente ha realizzato altri cortometraggi e documentari (musicali e d’arte). Filmografia. Mani (cm, 1994), Lo sgarro (cm, 1996), Viso (cm, 1997), Se perdo te (cm, 1998), Il matrimonio può attendere (cm, 1999), Il cerchio che si chiude (cm, 2000), Ho perso il treno (cm, 2001), Sitar-Guitar (cm, doc., 2002), Tutto su mio padre Fabio Sargentini (mm, doc., 2003), Sono incinta (mm, doc., 2003), Di madre in figlia (mm, doc., 2004), Ciro e Priscilla (mm, doc., 2005). Bio (ENG). Rome, 1969. Graduated in film history and criticism and then worked as a 1st and 2nd assistant director for both TV commercials and cinema. In 1998 she presented her Super8 short film Se perdo te at Nanni Moretti’s Sacher Festival. Since then she made other shorts and several music and art documentaries for satellite TV channels. The doc Sono incinta, which had its première at the 2003 Torino Film Festival, won the Bellaria Film Festival in 2004 and was broadcasted on DOC3 (RaiTre), the Italian public TV network. Di madre in figlia (presented at the Torino Film Festival in 2004 and at the Festival dei Popoli in the same year) won the Sguardi Altrove Festival for women’s cinema in Milan and, again, the Bellaria Film Festival in 2005.


LUNEDì 12 MAGGIO ore 19.30

JONATHAN NOSSITER NARRATIVE FILMS

Il cinema di finzione di Jonathan Nossiter

Tre lunedì in compagnia del regista di MondoVino e Resistenza Naturale

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ore 19.30 aperitivo / incontro alla presenza del regista

ore 20.30 Sunday

di Jonathan Nossiter (Usa 1997, 91′, english version, sottotitoli in italiano)

Commedia noir scritta e diretta dal regista Jonathan Nossiter (Mondovino, Resistenza Nnaturale) e interpretato da David Suchet e Lisa Harrow. La vicenda si svolge interamente nell’arco di una giornata domenicale in una zona depressa del quartiere del Queens a NY. Oliver è un ex funzionario di una azienda informatica che ha appena perso lavoro, moglie e legami famigliari, diventando nei fatti un homeless. Vagabondando per il quartiere, si imbatte in Madeleine, un’attrice inglese anche lei disoccupata, in procinto di separarsi dal marito americano. Madeleine scambia Oliver per un famoso regista e l’uomo se ne approfitta, sperando che questo lo aiuti a fuggire dalla miseria da cui rischia di venire travolto… Film vincitore del prestigioso Sundance Film Festival 1997, del Premio Internazionale della Critica a Deauville. Selezionato al Certain Regard di Cannes.

Writer-director Jonathan Nossiter’s first feature film is a moody exploration of assaults upon, and shifts in, personal identity. The movie’s action all takes place on a Sunday in a poor section of the New York City borough of Queens. Oliver (David Suchet) is a newly homeless middle-aged man who was downsized out of his job as a mid-level functionary at a computer corporation and lost his wife and family because of his employment troubles. Out walking in the borough, Oliver collides with Madeleine Vesey (Lisa Harrow), an out-of-work British actress who is in the process of breaking up with her American husband, Ben (Larry Pine). Madeleine mistakes Oliver for Matthew Delacorta, a famous film director, and Oliver goes along with the mistake, hoping that it will help him to escape his misery. Grand Jury prize at the 1997 Sundance Film Festival.

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MARTEDì 13 MAGGIO ore 20.45

INCONTRI DI CINEMA

serata con proiezione e dibattito a cura di ViSiOnI

“E’ buffo come i colori del mondo divengano veri soltanto quando uno li vede sullo schermo” (Alex in Arancia Meccanica, S. Kubrick, 1971)

Per il programma dettagliato e informazioni: http://forumcinema.blog.tiscali.it

Per partecipare agli incontri è preferibile prenotarsi scrivendo a visioni@gmelies.it


MERCOLEDì 14 MAGGIO ore 20.30

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serata con proiezione e dibattito sulla discriminazione di genere

con il Patrocinio del Municipio Roma I

ore 20.30 aperitivo gratuito di benvenuto

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ore 21.00 ITTY BITTY TITTY COMMITTE

di Jamie Babbit (USA 2007, 85′, English version, sottotit. in italiano)

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ITA. Anna è una normale adolescente americana, forse solo un po’ più insicura, scaricata dalla sua ragazza e respinta dalla scuola dove si era appena iscritta. Nel suo percorso verso casa incontra Sadie, una ragazza molto sexy che guida un gruppo di femministe radicali punk, le “Clits in Action” o più brevemente CIA. Sadie inserisce Anna in un mondo a lei completamente sconosciuto. Tuttavia, quando partecipa alla sua prima operazione segreta, scopre di sentirsi perfettamente a proprio agio, probabilmente anche a causa dell’intenso flirt che sta godendosi con Sadie. Ma presto le cose prendono una brutta piega. Si è venuta a creare una complicata situazione, dove tutto sembra dipendere da Anna: riuscirà a fare rinascere le vecchie amicizie e a tirare fuori una brillante idea in grado di ridare la carica al gruppo? La prima del film si è tenuta alla Berlinale 2007 dove è stato nominato per il Teddy Award come Best Feature. La prima americana ha avuto luogo al SXSW 2007 dove ha vinto il Premio della Giuria come Best Feature. Il film è stato prodotto dall’organizzazione non-profit POWER UP.

ENG. A feminist, lesbian-related comedy film. A secretary turns small-scale revolutionary in this satiric comedy drama from director Jamie Babbit. Anna (Melonie Diaz) is a woman in her early twenties who has recently graduated from college and now works as a receptionist for a plastic surgeon, but has mixed feelings about how he manipulates women’s negative self-image for profit. One evening, Anna sees a woman spray painting graffiti on the side of the building where she works, encouraging women to not get breast enlargement surgery; Anna is intrigued and introduces herself. The vandal is Sadie (Nicole Vicius), the leader of a group of lesbian counter-cultural pranksters who call themselves “Clits in Action,” or the CIA. Anna likes the CIA and their aggressive style, and she is strongly attracted to Sadie; eventually, they sleep together, but Anna soon learns Sadie already has a longtime companion, Courtney (Melanie Mayron). The film had its premiere at the international film festival Berlinale on February 9, 2007, where it was nominated for a Teddy Award for Best Feature. It had its American premiere at SXSW in March where it won the Jury Prize for Best Feature. The film was produced by non-profit organization POWER UP.

GIOVEDì 15 MAGGIO Europa. L’aria che tira

ore 21.00 Finisterrae
di Sergio Caballero (Spa 2011, orig vers, sottotit. in italiano) 
finisterrae
Tra road movie e western epico, un film surreale ed esilarante con protagonisti due fantasmi, con tanto di drappi bianchi forati che, stanchi del limbo in cui sono intrappolati, partono a cavallo alla volta di Finisterre, dove un oracolo li ha instradati per ritrovare la propria forma terrena. Durante il viaggio devono sostenere situazioni impreviste e strani incontri, combattere le proprie paure e lottare contro gli ostacoli della propria condizione fantasmagorica. Palese l’omaggio-parodia alla Via Lattea di Bunuel, altrettanto evidenti i riverberi donchisciotteschi. Primo lungometraggio per Sergio Caballero, co-direttore del mitico Sonar Festival di Barcellona, con un passato nella scena videoartistica catalana anni ’90.  Scoperto dallo staff Detour al Film Festival di Rotterdam nel 2011, dove ha vinto il Tiger Award, il film conta su un insolita potenza visiva (splendida la fotografia di Eduard Grau) e su una grande colonna sonora che mescola sapientemente i generi, dalla musica sacra al punk, e in cui spiccano Nico e i Suicide di Alan Vega.  Davvero imperdibile.
Finisterrae tells the story of two ghosts who, tired of wandering through limbo, decide to take the Way of Saint James to the end of the world (Finisterra) so that once there, they may begin a fleeting, earthly journey through the land of the living. An introspective journey through uninhabited lands, in which the ghosts find themselves with strange beings, wild animals, and characters never before imagined. They must confront unexpected situations, battle with their own fears, and struggle with the obstacles of their own phantasmagoric condition. The director, Caballero, is the co-director and founder of the Sonar Festival in Barcellona and was a video artist in the ’90. Great photography (by Eduard Grau) and soundtrack (Nico, Suicide. ecc.).

VENERDì 16 MAGGIO

Europa. L’aria che tira

ore 21.00 Rundskop (Bullhead)

di Michael R. Roskam (Belgio 2011, 118′, orig vers sottotit. in italiano)

Rundskop-Bullhead

Il giovane fattore Jacky viene avvicinato da un veterinario senza scrupoli per fare un affare con un noto commerciante di carne fiammingo. Ma l’assassinio di un poliziotto federale e un inaspettato confronto con un segreto del passato di Jacky daranno il via a una catena di eventi con conseguenze di vasta portata. Bullhead è un dramma appassionante sul destino, sull’innocenza perduta e l’amicizia, ma anche su delitto e castigo e sull’irreversibilità del destino dell’uomo. 

Domineering cattle farmer Jacky Vanmarsenille (Matthias Schoenaerts), constantly pumped on steroids and hormones, initiates a shady deal with a notorious mafioso meat trader. When an investigating federal agent is assassinated and a woman from his traumatic past resurfaces, Jacky must confront his demons and face the far-reaching consequences of his decisions.


SABATO 17 MAGGIO 19.30

in collaborazione con la rivista SCHERMAGLIE (www.schermaglie.it)

cineaperitivo sotto lo schermo – inedito Jarmush

Vedremo l’unico film inedito in Italia di Jim Jarmush (Dead Man, Broken Flowers, Ghost Dog) e il più amato dal regista americano, di cui è in uscita il 15 maggio l’ultimo “Solo gli amanti sopravvivono”.  Il film che vedremo sabato è THE LIMITS OF CONTROL (in versione inglese con sottotitoli) del 2009 interpretato da un cast stellare: Tilda Swinton, Bill Murray, John Hurt, Gael García Bernal, Paz de la Huerta, Isaach De Bankolé, Hiam Abbass, Youki Kudoh, Luis Tosar, Floanne Ankah, Alex Descas, Óscar Jaenada, Jean-François Stévenin, Héctor Colomé, María Isasi, Norma Yessenia Paladines.

ore 19.30 aperitivo offerto agli spettatori con tessera ARCI

ore 20.45 The Limits of Control

di Jim Jarmush (Usa 2009, 110′, english version sottotit. italiano)

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Un killer americano arriva in Spagna per seguire una serie di indizi improbabili ed effettuare una misteriosa missione criminale. Unico film inedito in Italia dell’acclamato regista indie americano, The Limits of Control ha una struttura ridondante ben chiara: una serie di incontri bizzarri, delle anomalie (il protagonista che prende due espressi in tazze separate in ogni bar), delle ricorrenze apparentemente marginali che poi convergono gradualmente (i fiammiferi, l’elicottero) e delle strizzate d’occhio (al killer di Ghost Dog, al treno o all’ossessione per il tabacco di Dead Man). Tra le apparizioni esplicitamente grottesche ci sono gli autoironici Tilda Swilton, John Hurt e Bill Murray. Costruito per sottrazione, The Limits of Control mostra ciò che il cinema raramente tende a mostrare, i tempi morti, le pause e le attese, mentre eclissa le spiegazioni dei nessi narrativi o le azioni principali.

A mysterious loner attempts to successfully complete his criminal mission while operating outside of the law in contemporary Spain. His objectives shrouded in secrecy, the untrusting lone wolf (Isaach de Bankolé) sets out on his latest assignment knowing that the law is never too far behind. Bill Murray, Tilda Swinton, and Gael García Bernal co-star in a crime drama from acclaimed indie filmmaker Jim Jarmusch (Mystery Train, Ghost Dog: The Way of the Samurai)


DOMENICA 18 MAGGIO ore 19.00

DETOUR UNPLUGGED presenta

Andrea Gregori #lamorevale Showcase Acustico

In collaborazione con la Community Instagramers romana

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Concerto dal vivo di Andrea Gregori e della sua band, In occasione dell’uscita del disco “L’Essenza Delle Cose” per la Hydra Music. Piccolo aperitivo per i soci ARCI. 

Proiezione in anteprima del videoclip ufficiale di “L’Amore Vale”. lFinanziato grazie a una campagna di crowdfunding su piattaforma Musicraiser, #lamorevale è il primo progetto italiano di videoclip musicale “Social”, nato da una nuova idea di contaminazione digitale della produzione rock italiana concretizzatasi in un esperimento di collaborazione partecipativa con Instagramers Italia e realizzato mixando i filmati amatoriali pubblicati in rete dagli utenti che utilizzano l’hashtag ufficiale #lamorevale.

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LUNEDì 19 MAGGIO ore 17.00

CONFRONTI Magazine presenta

The Gatekeepers

di Dror Moreh  (Israele 2012, 110’, orig vers, sottotit. in italiano)

a seguire incontro-dibattito a cura di CONFRONTI

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Per la prima volta, sei ex responsabili dello Shin Beth, la potente e misteriosa agenzia di servizi segreti israeliana, si raccontano e riflettono in pubblico sulle loro azioni e decisioni, mettendo in luce le controversie e le polemiche che circondano l’Occupazione all’indomani della Guerra dei Sei Giorni.  Dal 1967, infatti, Israele non è riuscita a trasformare la propria schiacciante superiorità militare in una pace duratura. Durante più di quarant’anni, i capi dello Shin Beth si sono trovati nella “sala dei bottoni” della sicurezza nazionale israeliana, lavorando a stretto contatto con i primi ministri che si sono succeduti, influenzando enormemente il processo decisionale e le strategie politiche e militari dei vari governi. Difficile immaginare un film più tempestivo, più sconvolgente e rivelatore, talmente potente da intaccare e alterare per sempre il modo in cui percepiamo la realtà del medioriente e non solo. Selezione ufficiale al Sundance 2013, Telluride 2013, Toronto Film Festival e New York Film Festival 2012. http://www.thegatekeepersfilm.com/press-en.html

LUNEDì 19 MAGGIO ore 19.30

JONATHAN NOSSITER NARRATIVE FILMS

Il cinema di finzione di Jonathan Nossiter

Tre lunedì in compagnia del regista di MondoVino e Resistenza Naturale

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ore 19.30 aperitivo / incontro alla presenza del regista

ore 20.30 Rio Sex Comedy

di Jonathan Nossiter (Francia-Brasile 2010, 124′, original version) con Charlotte Rampling, Irene Jacob e Bill Pullman

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Una storia policamente scorretta, controcorrente e apperentemente volatile e leggera. E’ ‘Rio Sex Comedy’, il film di Jonathan Nossiter con Charlotte Rampling, Irene Jacob e Bill Pullman. Rio de Janeiro è la destinazione scelta per le disavventure di un gruppo di espatriati, alla ricerca sia della propria felicità e piacere personale che delle giustizia sociale.  La Rampling interpreta la parte di Charlotte, un chirurgo estetico che consiglia ai propri clienti di non ricorrere alla chirurgia estetica. ”L’aspetto che nel film si narra della chirurgia estetica – dichiara l’attrice – è questa forma liberatoria assolutamente controcorrente, a dispetto di quello che invece questa disciplina medica rappresenta. Oggi c’è quest’ansia di ritoccare il viso, di rifarsi, di non accettare l’idea dell’invecchiamento, di volere essere come Dio e non invecchiare. In questo senso il film va controcorrente e Charlotte, personaggio cotruito su di me e che si chiama proprio come me, nel film fa fortuna e guadagna moltissimo nel dissuadere i pazienti dal fare interventi di chirurgia estetica”.

Rio de Janeiro is the destination of choice for the misadventures of several expatriates, seeking both personal pleasure and social justice. The eccentric grouping of expatriates include; A plastic surgeon, an unconventional new US ambassador to Brazil as well as a filmmaking French couple. Each character reveals a different aspect of the fabled city, from Rio high society to favelas. Starring Charlotte Rampling, Irene Jacob e Bill Pullman.


MARTEDì 20 MAGGIO ore 20.15

in collaborazione con Giuseppe Montagnese  e Marina Marasca

ore 20.15 aperitivo offerto agli spettatori

ore 20.45 Charles Bukowski Tapes #2

di Barbet Schroeder (Usa 1987, 118′, Eng vers sott Ita)

Il secondo appuntamento con l’inedito film documentario di Barbet Shroeder (Barfly) dedicato al grande scrittore e poeta underground statunitense, presentato in esclusiva con sottotitoli in italiano al Detour.

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Uno degli sguardi più rivelatori, intimi e spietati che il cinema ci abbia mai consegnato sulla vita e la personalità di un grande scrittore. Assemblandole originariamente in un documentario diviso in quattro parti, Barbet Shroeder ha girato più di 52 mini-interviste con Bukowski, organizzate per aree tematiche. Lo scrittore discetta liberamente sui suoi argomenti più cari: sbronze, risse da bar, donne, musica e poesia, perdendosi talvolta in inspirati e oltraggiosi monologhi, mentre la macchina da presa indugia sulla sua faccia ruvida e butterata, tranne quando Bukowski esce finalmente dal suo appartamento e ci conduce a casa dei suoi genitori o a passeggio nelle strade del suo vecchio quartiere. 

An outrageously stimulating and unnerving all-night drinking session with a gutter eloquent barroom philosopher. […] One of the most intimate, revealing and unsparing glimpses any film or video has ever given us of a writer’s life and personality. The Charles Bukowski Tapes are an altogether more than four hours long collection of 52 short-interviews with the American cult author Charles Bukowski, sorted by topic and each between one and ten minutes long. Edited down from 64 hours of footage shot over three years while Bukowski wrote the screenplay to the 1987 film “Barfly”, the interviews range over his typical topics—booze, women, and barroom brawls—while also exploring his development as a writer and his thoughtful personal philosophy. The camera lingers on his craggy, pockmarked face (he’s no ‘80s Mickey Rourke), and the intimacy and candor can be unsettling.


MERCOLEDì 21 MAGGIO ore 20.30

In collaborazione con Feltrinelli Real Cinema

ore 20.30 aperitivo offerto ai soci

ore 21.00 Alla ricerca di Vivian Maier (Finding Vivian Maier)

di John Maloof, Charlie Siskel. (Usa 2013, 84’, orig vers sottotit. in italiano) 

Attenzione: Ingresso fino a esaurimento dei posti disponibili. Si prega di arrivare almeno venti minuti prima per il tesseramento. 

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Alla ricerca di Vivian Maier Nel 2007, in procinto di scrivere un libro sulla storia del suo quartiere di Chicago, John Maloof acquista all’asta una scatola piena di negativi non ancora sviluppati, sperando di trovare del materiale utile al suo scopo. Invece, trova una delle più straordinarie collezioni fotografiche del XX secolo. Andando, qualche anno dopo, alla ricerca dell’identità del fotografo, una donna di nome Vivian Maier scomparsa nel 2009, Maloof scopre una storia da romanzo: quella di una figura dall’immenso talento artistico, che ha preferito per tutta la vita mantenere il segreto sulla sua attività fotografica, facendo la tata per i bambini delle famiglie bene di Chicago. Ma il vero tesoro trovato da John Maloof è un altro, un mistero. Un nucleo di interrogativi resistenti a qualsiasi certezza, che resterà per sempre legato al nome e all’opera di Vivian Maier e perpetuerà la storia e il suo fascino negli anni a venire. Un film che sta diventato un caso della distribuzione indipendente, grazie al successo scaturito dal passaparola tra gli spettatori.


GIOVEDì 22 MAGGIO ore 20.15 

con il Patrocinio di Comunità Ellenica di Roma e Lazio

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“ΕΓΩ ΕΙΜΑΙ” (Io sono) | CINEMA GRECO CONTEMPORANEO

a cura di Viviana Sebastio, in collaborazione con Detour

Per le traduzioni e i sottotitoli si ringraziano gli studenti di Dafne Soulis della scuola di lingua greca della Comunità Ellenica di Roma e del Lazio (Nyfes) e Viviana Sebastio (Mavro livadi)

«ΕΓΩ ΕΙΜΑΙ» (IO SONO) è affermazione e al contempo domanda aperta sulla propria identità e sul senso del destino proprio e collettivo. È il titolo di una breve rassegna di cinema greco del secondo millennio, che come prima pellicola ospiterà l’intenso e poetico Μαύρο λιβάδι (Mavro Livadi), film d’esordio di Vardìs Marinakis. «ΕΓΩ ΕΙΜΑΙ» propone un assaggio cinematografico e culinario pre-estivo, in attesa della più corposa rassegna di cinema greco, che vedrà la luce in autunno al cinema Detour.

ore 20.15 aperitivo greco offerto agli spettatori

ore 21.00 Mavro Livadi (Black Field)

di Vardis Marinakis (Grecia 2009, 100′, greek version, sottotitoli in italiano)

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TRAILER UFFICIALE

Anno 1654, la Grecia è sotto l’Impero Ottomano, un giannizzero (soldato dell’esercito Ottomano) ferito e in fuga trova riparo in un convento isolato. Le monache lo curano, ma è loro prigioniero. La presenza di quest’uomo impetuoso sconvolge la vita austera e silenziosa delle suore. Tra loro c’è la giovane e delicata Anthì, che accudisce segretamente il rude soldato. La giovane suora, per sfuggire al devscirme, l’arruolamento coatto di bambini da parte dei Turchi, porta con sé un gravoso segreto. I due senza accorgersene si innamorano l’uno dell’altra e fuggono nel bosco. I dialoghi rarefatti, sono sostituiti da immagini poetiche che accompagnano l’anima nei suoi luoghi più cupi e la trasportano dall’asfittico e cinereo convento agli spazi aperti e luminosi di una natura fiabesca. Lodevoli le interpretazioni dei due protagonisti: Sofia Georgovassili e Christos Passalis. Il film ha ricevuto diversi premi nazionali e internazionali ed è stato proiettato a Roma durante il Riff 2011.

Greece, 1654. A seriously wounded Janissary arrives at a cloister situated on a cliff, and the sisters take him in and care for him. Sister Anthi, one of those who tends him, falls in love with the soldier and eventually helps him escape. The central focus of the film does not come out of its historical context but is derived from the relationship between the two main characters and, above all, from the quest for freedom and identity for young Anthi. The initially silent sister, hiding a surprising secret, discovers heretofore unknown desires that lead her to a radically altered view of herself.


VENERDì 23 MAGGIO

Europa. L’aria che tira.

ore 20.45 Murk (Mørke)

di Jannik Johansen . Scritto da Anders Thomas Jensen (Danimarca 2005, 115′, orig vers sottotit. in italiano)

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Jacob, giornalista e scrittore in crisi professionale e sentimentale, rimane interdetto quando scopre che la sorella minore Julie, divenuta disabile e costretta in sedia a rotelle in seguito ai danni riportati a causa di un tentato suicidio, ha deciso di sposarsi con uomo misterioso appena conosciuto in chat. Nonostante le perplessità generali per la decisione ritenuta affrettata, il matrimonio si celebra e i due sposi sembrano felici di iniziare una nuova esistenza assieme. Durante la prima notte di nozze, gli ospiti del ricevimento vengono risvegliati bruscamente e si trovano al cospetto di un dramma. Inizia una investigazione che costringerà Jacob a confrontarsi con le sue paure e il suo senso di colpa. Thriller psicologico teso e sospeso di fattura danese, diretto con maestria da Jannik Johansen e scritto dal più noto regista e sceneggiatore Anders Thomas Jensen (Le mele di Adamo, Dopo il matrimonio, In un mondo migliore). Notevole per ambiguità  l’interpretazione dell’attore Nicolas Bro (nella foto).


SABATO 24 MAGGIO ore 19.00 / ore 21.00

In collaborazione con Feltrinelli Real Cinema

ore 19.00 / ore 21.00 Alla ricerca di Vivian Maier (Finding Vivian Maier)

di John Maloof, Charlie Siskel. (Usa 2013, 84’, orig vers sottotit. in italiano) 

ore 20.30 aperitivo offerto ai soci

Attenzione: Ingresso fino a esaurimento dei posti disponibili. Si prega di arrivare almeno venti minuti prima per il tesseramento. 

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Alla ricerca di Vivian Maier Nel 2007, in procinto di scrivere un libro sulla storia del suo quartiere di Chicago, John Maloof acquista all’asta una scatola piena di negativi non ancora sviluppati, sperando di trovare del materiale utile al suo scopo. Invece, trova una delle più straordinarie collezioni fotografiche del XX secolo. Andando, qualche anno dopo, alla ricerca dell’identità del fotografo, una donna di nome Vivian Maier scomparsa nel 2009, Maloof scopre una storia da romanzo: quella di una figura dall’immenso talento artistico, che ha preferito per tutta la vita mantenere il segreto sulla sua attività fotografica, facendo la tata per i bambini delle famiglie bene di Chicago. Ma il vero tesoro trovato da John Maloof è un altro, un mistero. Un nucleo di interrogativi resistenti a qualsiasi certezza, che resterà per sempre legato al nome e all’opera di Vivian Maier e perpetuerà la storia e il suo fascino negli anni a venire. Un film che sta diventato un caso della distribuzione indipendente, grazie al successo scaturito dal passaparola tra gli spettatori.


DOMENICA 25 MAGGIO ore 20.30

in collaborazione con la rivista di critica cinematografica SCHERMAGLIE (www.schermaglie.it)

Inedito Jarmush | cineaperitivo

ore 20.15 aperitivo offerto ai soci

ore 21.00 The Limits of Control

di Jim Jarmush (Usa 2009, 110′, english version sottotit. italiano)

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Un killer americano arriva in Spagna per seguire una serie di indizi improbabili ed effettuare una misteriosa missione criminale. Unico film inedito in Italia dell’acclamato regista indie americano, The Limits of Control ha una struttura ridondante ben chiara: una serie di incontri bizzarri, delle anomalie (il protagonista che prende due espressi in tazze separate in ogni bar), delle ricorrenze apparentemente marginali che poi convergono gradualmente (i fiammiferi, l’elicottero) e delle strizzate d’occhio (al killer di Ghost Dog, al treno o all’ossessione per il tabacco di Dead Man). Tra le apparizioni esplicitamente grottesche ci sono gli autoironici Tilda Swilton, John Hurt e Bill Murray. Costruito per sottrazione, The Limits of Control mostra ciò che il cinema raramente tende a mostrare, i tempi morti, le pause e le attese, mentre eclissa le spiegazioni dei nessi narrativi o le azioni principali.

A mysterious loner attempts to successfully complete his criminal mission while operating outside of the law in contemporary Spain. His objectives shrouded in secrecy, the untrusting lone wolf (Isaach de Bankolé) sets out on his latest assignment knowing that the law is never too far behind. Bill Murray, Tilda Swinton, and Gael García Bernal co-star in a crime drama from acclaimed indie filmmaker Jim Jarmusch (Mystery Train, Ghost Dog: The Way of the Samurai)


LUNEDì 26 MAGGIO ore 19.30

JONATHAN NOSSITER NARRATIVE FILMS

Il cinema di finzione di Jonathan Nossiter

Tre lunedì in compagnia del regista di MondoVino e Resistenza Naturale

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ore 19.30 aperitivo / incontro alla presenza del regista

ore 20.30 Signs & Wonders

di Jonathan Nossiter (Francia 2000, 105′, original version) con Charlotte Rampling, Stellan Skarsgård, Deborah Kara Unger

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In seguito al successo di critica del suo film d’esordio, Sunday, vincitore del Sundance Film Festival, Jonathan Nossiter dirige un thriller psicologico ispirato al romanzo surrealista polacco Kosmos di Witold Gombrowicz. Alec Fenton, un americano d’adozione e sua moglie Marjorie, d’origine greca naturalizzata americana, vivono con i loro due figli ad Atene. Il lavoro di Alec e anche il suo rapporto con la figlia è basato sull’amore per le piccole cose. Sotto l’influenza dei segni e delle premonizioni, Alec inizia una relazione con una collega di nome Katherine e lascia la sua famiglia per tornare in America…

Following up on his critically successful debut, Sunday (1997), which won top prizes at the Sundance Film Festival, Jonathan Nossiter directs this psychological thriller about a man obsessed with coincidence, serendipity, and the preternatural. Alec Skarsgard (Stellan Skarsgard) is a Stockholm-born American who lives in Athens and works as a commodities trader. He takes great pride in his ability to perceive patterns and trends in the daily undulations of the market and thereby turn a huge profit. In his private life, he also obsesses over random incidents and occurrences, looking for a deeper meaning in the chaos of everyday life. Though he loves his longtime wife Marjorie (Charlotte Rampling) and their two teenaged children, he finds that he cannot resist the seductive wiles of his co-worker Katherine (Deborah Kara Unger). The film was inspired by the Polish surrealist novel, Kosmos of Witold Gombrowicz.


MARTEDì 27 MAGGIO ore 20.45

INCONTRI DI CINEMA

serata con proiezione e dibattito a cura di ViSiOnI

“E’ buffo come i colori del mondo divengano veri soltanto quando uno li vede sullo schermo” (Alex in Arancia Meccanica, S. Kubrick, 1971)

Per il programma dettagliato e informazioni: http://forumcinema.blog.tiscali.it

Per partecipare agli incontri è preferibile prenotarsi scrivendo a visioni@gmelies.it


GIOVEDì 29 MAGGIO ore 20.30

Palestina per principianti – II stagione

Ciclo di incontri e proiezioni in collaborazione con Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese.
Un ringraziamento a Valeria Belli, Livia Parisi, Luisa Morgantini

ore 20.30 Aperitivo in sostegno al popolo palestinese

Parte dell’incasso andrà a sostenere l’impegno produttivo del film 

ore 21.00 Strip Life – Gaza in a day

di Luca Scaffidi, Valeria Testagrossa, Andrea Zambelli, Alberto Mussolini, Nicola Grignani (Italia 2013, 64′)

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Striplife racconta la giornata di sette personaggi che in comune hanno poco come stili di vita, età e classe sociale ma legati da un “destino” comune e ineluttabile, quello di essere nati nella Striscia di Gaza, un lembo di terra lungo 41 km e largo appena 6-7 km, che da decenni è in guerra – ad più o meno alta o bassa intensità secondo i periodi- con il suo vicino Israele. Il documentario è stato girato da un gruppo di cinque registi italiani, dai 28 ai 38 anni, di diverse città italiane (Milano, Pavia, Bergamo) che miravano a mostrare una Gaza diversa, quella di tutti i giorni, che resiste, vive, crea, nonostante il rumore delle bombe ed il fumo che si leva ogni giorno a pochi metri di distanza. Striplife mostra quello che le telecamere di tutto il mondo – che hanno raccolto ore ed ore di filmati di proteste, scambi a fuoco, scene di morte e di violenza- spesso tralasciano. La vita che nonostante tutto va avanti e si evolve: “Il contadino che come forma di resistenza continua a piantare i semi ogni anno, nonostante le bombe”. Quella che viene definita “guerra a bassa intensità”, che non cattura l’attenzione dei media ma logora ancora più nel profondo una comunità, tramite le limitazioni e sanzioni politico- economiche imposte da Israele e le guerre per le risorse naturali.

http://www.huffingtonpost.it/2013/11/21/torino-film-festival-2013-striplife-il-documentario-sulla-vita-nella-striscia-di-gaza_n_4315744.html

The Gaza Strip. Something inexplicable happened overnight: dozens of manta rays got beached. Fishermen pushing carts flock to the shores to grab as many as they can. Meanwhile the city wakes up. Antar urges the brother to wake up: it’s a big day for him, he will be recording his first album that afternoon. Noor is putting her make up on, she will be appearing in front of the cameras. Jabber is already in the field, surrounded by gunfire. A demonstration is marching down the streets. Moemen is there to do his job: he is a photographer. A boat returns to the harbor, its hull is riddled by bullet holes. The muezzin’s call to prayer echoes is the air, multiplied by the minarets. The members of the Parkour Team twirl around in a cemetery like in a dream. “Striplife is a choral film about the Gaza Strip. During the narrative timespan of a day, the characters’ stories merge with the description of the environmental context. Men and women resisting, capable of tenderness and smiles, determined not to succumb to seemingly impossible life conditions. […] It’s not a film on Gaza, but a film with Gaza.”


VENERDì 30 MAGGIO ore 20.30

In collaborazione con Feltrinelli Real Cinema

ore 20.30 aperitivo offerto ai soci

ore 21.00 Alla ricerca di Vivian Maier (Finding Vivian Maier)

di John Maloof, Charlie Siskel. (Usa 2013, 84’, orig vers sottotit. in italiano) 

Attenzione: Ingresso fino a esaurimento dei posti disponibili. Si prega di arrivare almeno venti minuti prima per il tesseramento. 

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Alla ricerca di Vivian Maier Nel 2007, in procinto di scrivere un libro sulla storia del suo quartiere di Chicago, John Maloof acquista all’asta una scatola piena di negativi non ancora sviluppati, sperando di trovare del materiale utile al suo scopo. Invece, trova una delle più straordinarie collezioni fotografiche del XX secolo. Andando, qualche anno dopo, alla ricerca dell’identità del fotografo, una donna di nome Vivian Maier scomparsa nel 2009, Maloof scopre una storia da romanzo: quella di una figura dall’immenso talento artistico, che ha preferito per tutta la vita mantenere il segreto sulla sua attività fotografica, facendo la tata per i bambini delle famiglie bene di Chicago. Ma il vero tesoro trovato da John Maloof è un altro, un mistero. Un nucleo di interrogativi resistenti a qualsiasi certezza, che resterà per sempre legato al nome e all’opera di Vivian Maier e perpetuerà la storia e il suo fascino negli anni a venire. Un film che sta diventato un caso della distribuzione indipendente, grazie al successo scaturito dal passaparola tra gli spettatori.

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LOGOTONDO_ombra

Cinema | Corsi e laboratori | Esposizioni | attività per bambini | Cinebar | Musica | Video d’arte | Teatro | Produzione Distribuzione Editoria indipendente

Associazione Culturale Detour – Via Urbana 107 Roma www.cinedetour.itcinedetour@tiscali.it

Tutti i film sono proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano

Art-house cinema in Downtown Rome since 1997. All movies are screened in their original languages with italian or english subtitles

Ingresso riservato ai soci ARCI Primo ingresso con tessera associativa annuale: 8€/9€ Ingresso alle proiezioni successive e alle attività: quota di adesione 5€/6€ Cineclub Detour è affiliato all’ARCI-UCCA e alla FICC (Federazione Italiana Circoli Cinema) Per il tesseramento è preferibile arrivare con almeno 15 minuti di anticipo prima dell’inizio dello spettacolo

For ARCI members only. Annual membership including first admission: 8€ /9€ Following admissions to screenings: 5€/6€ Cineclub Detour is affiliated to ARCI-UCCA and to FICC Please kindly arrive 15-20 minutes before the film starts to allow time needed for membership

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ALLA RICERCA DI VIVIAN MAIER (Finding Vivian Maier)

Roma, Detour | Lunedì 16, Martedì17 Giugno 2014 ore 21.00

in esclusiva al Detour

in collaborazione con Feltrinelli Real Cinema

ALLA RICERCA DI VIVIAN MAIER

Finding Vivian Maier

di John Maloof, Charlie Siskel (Usa 2013, 84’, English version / Sottotit. in italiano) 

Attenzione: Ingresso fino a esaurimento dei posti disponibili. Si prega di arrivare almeno venti minuti prima per il tesseramento. 

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Alla ricerca di Vivian Maier Nel 2007, in procinto di scrivere un libro sulla storia del suo quartiere di Chicago, John Maloof acquista all’asta una scatola piena di negativi non ancora sviluppati, sperando di trovare del materiale utile al suo scopo. Invece, trova una delle più straordinarie collezioni fotografiche del XX secolo. Andando, qualche anno dopo, alla ricerca dell’identità del fotografo, una donna di nome Vivian Maier scomparsa nel 2009, Maloof scopre una storia da romanzo: quella di una figura dall’immenso talento artistico, che ha preferito per tutta la vita mantenere il segreto sulla sua attività fotografica, facendo la tata per i bambini delle famiglie bene di Chicago. Ma il vero tesoro trovato da John Maloof è un altro, un mistero. Un nucleo di interrogativi resistenti a qualsiasi certezza, che resterà per sempre legato al nome e all’opera di Vivian Maier e perpetuerà la storia e il suo fascino negli anni a venire. Un film che sta diventato un caso della distribuzione indipendente, grazie al successo scaturito dal passaparola tra gli spettatori.

ore 20.30 buffet offerto ai soci

ore 21.00 proiezione

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Associazione Culturale Detour – Via Urbana 107 Roma www.cinedetour.itcinedetour@tiscali.it

Tutti i film sono proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano

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For ARCI members only. Annual membership including first admission: 8+1€ Following admissions to screenings: 6€
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Aprile 2014

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Cinema | Corsi e Laboratori | Esposizioni | Attività per Bambini | Cine Bar | Musica | Video d’Arte e Teatro | Produzione | Distribuzione ed editoria indipendente | Web Radio

Associazione Culturale DETOUR ARCI – Via Urbana 107 Roma www.cinedetour.it – cinedetour@tiscali.it

Comunicazione riservata ai soci ARCI – Il programma può subire variazioni

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MARTEDì 1 dalle ore 20.00

in collaborazione con GOATWORKS FILM e LUCKY RED

La ribellione è irresistibile! Cinema e vino naturale

Percorsi ludico-critici di riappropriazione culturale tra cinema e cibo.
Degustazione di vini naturali italiani e brasiliani.

ore 20.45 Sneakpreview di Resistenza naturale

di Jonathan Nossiter (l’autore di Mondovino)

Dibattito e degustazione con Jonathan Nossiter e Paula Prandini (co-camera e co-produttore) con proiezioni di brani selezionati e assaggio di vini dei protagonisti del film: Stefano Bellotti (Cascina degli Ulivi), Giovanna Tiezzi (Pacina), Elena Pantaleoni (La Stoppa) e Corrado Dottori (La Distesa).

Giovanna Tiezzi PNG (credit- J. Nossiter-Goatworks Films)

(Uscita nelle sale italiane il 29 maggio per LUCKY RED)

Un assaggio del nuovo lavoro di Jonathan Nossiter, l’autore di “Mondovino”, appena presentato in anteprima mondiale al Festival di Berlino 2014. Dieci anni dopo “Mondovino” il mondo del vino è cambiato insieme al mondo stesso. Oggi il nemico è di gran lunga superiore alla minaccia della globalizzazione. È ovunque e in nessun luogo. Sono gli altri. Siamo noi stessi. Ma questi ribelli del vino naturale contrari al nuovo ordine economico mondiale offrono un modello di resistenza incantato e gioioso. Attraverso l’ironia e l’emozione “Resistenza Naturale” utilizza il documentario e la finzione in un modo che risveglierà il ribelle presente in ognuno di noi.

 —

ore 21.30 Vinho de Chinelos (Vino immigrante)

di Paula Prandini (Brasile 2008, 45′, versione originale sottotit. in italiano)

alla presenza dell’autrice e del protagonista brasiliano del film, Luis Henrique Zanini (con il suo vino!)

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Secondo un vecchio detto, “il Brasile ha un grande futuro, e sempre ce l’’avrà”. La storia del vino brasiliano è anche la storia degli immigrati italiani del XIX secolo. Il Brasile è il più giovane dei produttori di vino del Nuovo Mondo, la sua produzione commerciale ha solamente 30 anni. Negli anni è passato da una produzione rustica e locale ad ambizioni di industria su larga scala. La ricerca del “terroir” brasiliano è già stata cancellata dalle grandi aziende prima di avere l’’opportunità di cominciare. Nel mezzo di questa battaglia che in un certo senso è pur sempre la battaglia per l’’anima di un paese, un’incredibile giovane coppia cerca un’’identità per la storia del vino brasiliano.

Brazil has a great future and always will,” goes the old saying. Though the story of Brazilian wine has been the story of Italian immigrants since the 19th century, Brazil is the youngest of all the New World producers: its commercial production is no more than 30 years old. In that time it has gone from rustic local production to large scale industrial ambitions. The search for Brazilian terroir has almost been erased by a handful of large companies before it has had a chance even to begin. In the middle of this fight – which is always in a certain sense the fight for a country’s soul – an astonishingly and courageous young couple is trying to discover if Brazil can create its own authentic wine story.


MERCOLEDì 2 ore 21.15

IN COLLABORAZIONE CON PABLO

La mia classe 

di Daniele Gaglianone (Italia 2013, 92′), con Valerio Mastandrea
e con Bassirou Ballde, Mamon Bhuiyan, Gregorio Cabral, Jessica Canahuire Laura

Interverranno gli autori e alcuni attori del cast

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Un attore impersona un maestro che dà lezioni a una classe di stranieri che mettono in scena se stessi. Sono extracomunitari che vogliono imparare l’italiano, per avere il permesso di soggiorno, per integrarsi, per vivere in Italia. Arrivano da diversi luoghi del mondo e ciascuno porta in classe il proprio mondo. Ma durante le riprese accade un fatto per cui la realtà prende il sopravvento. Il regista dà lo “stop”, ma l’intera troupe entra in campo: ora tutti diventano attori di un’unica vera storia, in un unico film di “vera finzione”: La mia classe. 


 GIOVEDì 3 ore 21.00

ROMA CAPITALE Assessorato allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture
e Manutenzione Urbana

Il Sindaco Petroselli

di Andrea Rusich (Italia 2004, doc). Da un’idea di Paolo Masini e Andrea Rusich

Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento dei posti

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Dai quartieri di periferia, resi finalmente parte integrante della città, al recupero del centro storico e dei Fori imperiali, passando per il rilancio dei servizi sociali, la costruzione di opere e infrastrutture pubbliche e un piano di edilizia sostenibile: in soli due anni – tra il 1979 e il 1981 – Luigi Petroselli ha reso Roma protagonista di un’intensa stagione di cambiamento. Il 1 marzo, giorno dell’anniversario della nascita del “sindaco di tutti”, Roma lo ricorda presentando il documentario di Andrea Rusich “Il Sindaco Petroselli”.

UN CAMMINO TRA I RICORDI – Il film – nato da un’idea dell’Assessore Paolo Masini e Andrea Rusich e realizzato dall’associazione culturale SAFADOFILM, in co-produzione con Aamod (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico) – disegna i tratti fondamentali della storia di Petroselli, in un cammino tra i ricordi di chi lo ha conosciuto e le tappe del suo percorso umano e politico. Si parte da Viterbo, dalla sua esperienza politica nel capoluogo della Tuscia come segretario della Federazione comunista viterbese, consigliere comunale e consigliere provinciale tra il ’65 e il ’70. Poi l’esperienza romana, con la chiamata a dirigere il Comitato regionale del Lazio al posto di Enrico Berlinguer, la costruzione di quella segreteria politica che segnerà per molto tempo un’esperienza di buon governo della Capitale, gli anni alla guida del Campidoglio, i riconoscimenti in Europa. Fino alla scomparsa 7 ottobre 1981, al termine di un accorato intervento al Comitato centrale del Pci, ad appena 49 anni. Un percorso emozionante ricostruito tramite immagini inedite e delicate interviste ai familiari, amici di una vita, collaboratori, colleghi e avversari politici. Al documentario hanno partecipato: Gianni Borgna, Aurelia Sergi, Velia Petroselli, Tonino Lovallo, Elena Gualtieri, Renato Nicolini, Walter Veltroni, Goffredo Bettini, Mons. Salvatore Del Ciuco, Oreste Massolo, Franca Prisco, Adriano La Regina, Vezio De Lucia. Nelle immagini di repertorio: Ugo Gregoretti, Franco Citti, Ninetto Davoli.

Nei mesi di marzo, aprile e maggio “Il Sindaco Petroselli” attraverserà i municipi di Roma con un tour di proiezioni in biblioteche, teatri e centri culturali organizzato dall’Assessorato allo Sviluppo delle Periferie in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica, i Municipi, Biblioteche di Roma e Casa dei Teatri.


VENERDì 4 dalle 20.00

Prima mondiale in esclusiva al Detour

Doll Syndrome

diretto da Domiziano Delvaux Cristopharo (Italia 2014)
scritto da Andrea Cavalletto, con Tiziano Cella, Aurora Kostova, Yuri Antonosante

dalle 20 aperitivo incluso nel prezzo! Proiezione ore 21
L’autore e il cast saranno presenti alla proiezione. 
Si consiglia di prenotare contattando: cinedetour@tiscali.it 

LA VISIONE DEL FILM E’ FORTEMENTE SCONSIGLIATA ALLE PERSONE IMPRESSIONABILI,
AI PERBENISTI ED E’ VIETATA AI MINORI DI ANNI 18

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il film scritto dal noto Andrea Cavaletto, è un dramma a 3 personaggi: il regista/attore TIZIANO CELLA, l’attrice di teatro AURORA KOSTOVA e YURI ANTONOSANTE; DOLL SYNDROME è il secondo capitolo della trilogia iniziata con Red Krokodil (purgatorio). Questo è l’inferno… e come nella migliore tradizione insegnataci da Sartre, l’inferno sono gli altri. La trama ruota attorno ad un personaggio disturbato, feticista, erotomane ed autolesionista, che rimane invaghito da una ragazza che vede/spia al bar nella pausa lavoro, arrivando a sublimare e sfogare le sue pulsioni verso un feticcio. Ma un giorno una terza persona subentra in questo rapporto virtuale rompendo ogni dis-equilibrio. Il film ha dei contributi in stop motion firmati da PAOLO GAUDIO (FANTASTICHERIE, POE 1, BELLEROFONTE, BLOODY SIN) e le musiche sono de IL CRISTO FLUORESCENTE e dei JARMAN, il gruppo a cui appartiene in veste inedita Alessandro Giordani, montatore di molti films di Cristopharo (FLESH MANNEQUINS, BELLEROFONTE, BLOODY SIN) e regista dell’episodio LA SFINGE in poe 1. Il trailer: https://www.youtube.com/watch?v=j8Rf3Wo8oYU

“Io considero la lotta contro la censura, di ogni natura e qualsiasi potere la sostenga, come un dovere dell’autore allo stesso titolo degli appelli alla libertà di espressione. Io sono un feroce partigiano di questa libertà e dichiaro che un autore che possa farne a meno somiglia ad un pesce che dichiara pubblicamente di poter fare a meno dell’acqua”

alcune recensioni:

http://rudysalvagnini.blogspot.it/2014/02/doll-syndrome-di-domiziano-cristopharo.html

http://www.nonsologore.it/2014/02/06/anteprima-nsg-recensione-doll-syndrome/

http://alessiobacchetta.blogspot.it/2014/02/doll-syndrome.html?spref=fb

Domiziano Cristopharo’s WEBSITE: http://xto155.wix.com/domizianocristopharo


SABATO 5 dalle ore 19.30

in collaborazione con la rivista di critica cinematografica SCHERMAGLIE (www.schermaglie.it)

Fantastic Mr. Anderson!

Serata di proiezioni inedite e riflessioni ai margini sul cinema di Wes Anderson

ore 19.30 Verso GRAN BUDAPEST HOTEL, Aperitivo con Wes Anderson (proiezioni di cortometraggi)

ore 21.00 Rushmore

di Wes Anderson (Usa 1998, 93′, english version sottotit. italiano)

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“Max Fischer è un quindicenne che ha trovato la sua unica ragione di vita: frequentare la Rushmore Academy. Nerd occhialuto ma non secchione, con molteplici attività extra-curricolari all’attivo (tra cui l’allestimento di maestosi spettacoli teatrali), Max fa amicizia con il laconico e svogliato “uomo d’affari” Herman Blume e insieme a lui si scopre innamorato della dolce maestrina vedova miss Cross. Questo amore impossibile e l’espulsione dalla Rushmore lo costringeranno a confrontarsi con un’inevitabile crescita emotiva e con la ricerca di un suo posto nel mondo al di fuori della scuola. […] Tutto giocato sulla sottrazione e sul minimalismo a partire dalla recitazione (il viso imperturbabile di Bill Murray che getta in piscina una pallina da golf ne è l’esempio lampante), il film, lontano dalle solite commedie di ambiente studentesco, è un mosaico originale e intimista di personaggi infantili e contraddittori, ripresi con il tocco asciutto, personale e unico di un autore bizzarro quanto le sue creazioni.” (Chiara Renda su Mymovies)

Rushmore is a 1998 comedy-drama film directed by Wes Anderson about an eccentric teenager named Max Fischer (Jason Schwartzman in his first film), his friendship with rich industrialist Herman Blume (Bill Murray), and their mutual love forelementary school teacher Rosemary Cross (Olivia Williams).


DOMENICA 6 ore 20.30

LUNEDì 7 –  MARTEDì 8 – MERCOLEDì 9 ore 21.00

SABATO 12 ore 17.00 – 18.30

FILM DEL MESE, In collaborazione con NOMAD FILM DISTRIBUTION

Il superstite (For Those in Peril)

di Paul Wright  (Gb/Scozia 2014, 90′, Eng vers sott Ita)

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Aaron, un giovane disadattato di una remota comunità scozzese, è l’unico sopravvissuto di uno strano incidente di pesca che è costato la vita a cinque uomini, tra cui suo fratello maggiore. Incitato dalla superstizione locale, il villaggio incolpa Aaron per questa tragedia, facendo di lui un emarginato tra la sua stessa gente. Rifiutando fermamente di credere che suo fratello è morto, e accecato da dolore, follia e magia, Aaron esce in mare per ritrovarlo.

Aaron, a young misfit in a remote Scottish community, is the lone survivor of a strange fishing accident that claimed the lives of five men, including his older brother. Spurred on by sea-going folklore and local superstition, the village blames him for this tragedy, making him an outcast amongst his own people. Steadfastly refusing to believe his brother is dead, and possessed by grief, madness and magic, Aaron sets out to recover him.


GIOVEDì 10 ore 20.45

in collaborazione con Giuseppe Montagnese  e Marina Marasca

Charles Bukowski Tapes #1

di Barbet Schroeder (Usa 1987, 118′, Eng vers sott Ita)

Il primo di due appuntamenti con l’inedito film documentario di Barbet Shroeder (Barfly)
dedicato al grande scrittore e poeta underground statunitense, presentato in esclusiva con sottotitoli in italiano al Detour.

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Uno degli sguardi più rivelatori, intimi e spietati che il cinema ci abbia mai consegnato sulla vita e la personalità di un grande scrittore. Assemblandole originariamente in un documentario diviso in quattro parti, Barbet Shroeder ha girato più di 52 mini-interviste con Bukowski, organizzate per aree tematiche. Lo scrittore discetta liberamente sui suoi argomenti più cari: sbronze, risse da bar, donne, musica e poesia, perdendosi talvolta in inspirati e oltraggiosi monologhi, mentre la macchina da presa indugia sulla sua faccia ruvida e butterata, tranne quando Bukowski esce finalmente dal suo appartamento e ci conduce a casa dei suoi genitori o a passeggio nelle strade del suo vecchio quartiere. 

An outrageously stimulating and unnerving all-night drinking session with a gutter eloquent barroom philosopher. […] One of the most intimate, revealing and unsparing glimpses any film or video has ever given us of a writer’s life and personality. The Charles Bukowski Tapes are an altogether more than four hours long collection of 52 short-interviews with the American cult author Charles Bukowski, sorted by topic and each between one and ten minutes long. Edited down from 64 hours of footage shot over three years while Bukowski wrote the screenplay to the 1987 film “Barfly”, the interviews range over his typical topics—booze, women, and barroom brawls—while also exploring his development as a writer and his thoughtful personal philosophy. The camera lingers on his craggy, pockmarked face (he’s no ‘80s Mickey Rourke), and the intimacy and candor can be unsettling.


VENERDì 11

Palestina per principianti – II stagione

Ciclo di incontri e proiezioni in collaborazione con Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese.
Un ringraziamento a Valeria Belli e Livia Parisi.

ore 19.00 Le Cochon de Gaza

 (Francia 2011, version française, 98′)

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Jaafar, un pêcheur palestinien infortuné, attrape dans ses filets un cochon vietnamien. Tiraillé entre sa foi musulmane, son envie d’améliorer la vie de son épouse, payer ses dettes et la réalité du conflit, Jaafar décide d’entreprendre avec son cochon un commerce des plus insolites avec une jeune colon russo-israélienne, Yelena. En effet celle-ci élève des cochons et n’ayant plus de cochon mâle, demande à Jaafar de lui apporter la semence de son cochon.

Sinossi: Dopo una tempesta, Jaafar, un pescatore palestinese di Gaza, per caso trova nelle sue reti un maiale caduto da una nave da carico. Deciso a sbarazzarsi di questo animale impuro, tuttavia, ha deciso di provare a venderlo per migliorare la sua miserabile esistenza. Il povero Jaafar si cimenta poi in un commercio stravagante e poco raccomandabile… In questa tragicommedia, tutti i poveri abitanti di Gaza, oppressi tra la loro  miseria quotidiana, lo stress, le vessazioni dei militari israeliani e gli ordini dei barbuti fondamentalisti sono rappresentati dal povero pescatore la cui unica preoccupazione è quella di sopravvivere giorno per giorno e, per questo,  è pronto a tutto. Jaafar, con autoironia permanente, anche nei momenti tragici, si muove in questa storia con umorismo mordace  … e ci lascia sperare che se possiamo essere d’accordo Individualmente, nonostante tutte le differenze, possiamo essere d’accordo in ultima analisi anche su scala collettiva.

ore 20.00 aperitivo solidale in sostegno del popolo palestinese

in collaborazione con AL ARD DOC FILM FESTIVAL di Cagliari

ore 21.00 Il villaggio sotto la foresta (The Village Under the Forest)

di Mark J Kaplan e Heidi Gunebaum (Sudafrica 2013, 68′, orig vers sott Italiano)

il film è stato sottotitolato grazie ai fondi raccolti durante la prima edizione della rassegna PALESTINA PER PRINCIPIANTI

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Partendo dalla Diaspora ebrea come meditazione personale, il villaggio sotto la foresta   esplora i resti nascosti del distrutto villaggio palestinese di Lubyia, che giace sotto una foresta chiamata “South Africa Forest”, piantata con uno scopo ben preciso. Usando la foresta e le rovine del villaggio  come metafora, il documentario esplora temi collegati alla cancellazione e alla persistenza della memoria e sfida ad immaginare un futuro nel quale dignità, riconoscimento e coabitazione siano possibilità condivise in Israele/Palestina.

Unfolding as a personal meditation from the Jewish Diaspora, The Village Under The Forest explores the hidden remains of the destroyed Palestinian village of Lubya, which lies under a purposefully cultivated forest plantation called South Africa Forest. Using the forest and the village ruins as metaphors, the documentary explores themes related to the erasure and persistence of memory and dares to imagine a future in which dignity, acknowledgement and co-habitation become shared possibilities in Israel/Palestine.


SABATO 12

 ore 17.00 – 18.30 Il superstite (For Those in Peril)

vedi info domenica 6

dalle ore 20.00 Filmmaking in China

Immagini, ricordi, incontri, sul mito e sull’oggi del Paese di Mezzo

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dalle 20.00 proiezioni nel foyer:

“Il cerchio del cielo” (Silvia Stucky, Italia 2014)

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“Beijing Double Happiness” (Cristina Nisticò e Sergio Ponzio, Italia 2011)

 dalle 20.30 proiezioni in sala:

“Once upon a time in China…and I was there, too”

(C’era una volta in Cina…e c’ero anch’io)

di Nino Azzarello (Italia/Cina 2012, 32′, versione originale italiana, English subtitles)

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Un documentario sulla vita quotidiana del popolo cinese negli anni della Rivoluzione Culturale firmato da un italiano che ha vissuto due anni in un periodo cruciale per la storia della Repubblica Popolare. Negli anni recenti l’Autore fa ritorno sui luoghi più amati di questo straordinario Paese, alla ricerca di testimonianze di cinesi vissuti nella sua stessa epoca. L’interesse unico e irripetibile del filmato consiste nel suo essere spontaneo e amatoriale e, grazie a questo, libero.

a seguire “Il Futuro è Pronto” & “Metafisica dell’Aquilone”

due episodi del documentario “Il Museo più veloce del mondo”

(1999-2000) di Carlo Laurenti (testi) e Andrea Cavazzuti (immagini)

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Il documentario Il Museo più veloce del mondo, diviso in quattro puntate, racconta i veloci cambiamenti che caratterizzano la realtà cinese contemporanea. La grande festa del 1° Ottobre 1999, cinquantenario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese, viene contemporaneamente vista/spiata a Pechino attraverso due finestre, una fisica e una televisiva.


DOMENICA 13 – DOMENICA 27

Domiziano Cristopharo’s Double Feature Picture Show!

Alla presenza dell’autore

 ore 20.30 Bloody Sin – Oltretomba

di Domiziano Cristopharo  (Italia 2011, 90′) con Nancy De Lucia, Roberta Gemma, Maria Rosaria Omaggio, Daniel Baldock, Ruggero Deodato

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Candidato a Nizza (la fantastique samain du cinema) come miglior film, regia, musiche e sceneggiatura, arriva in esclusiva al Detour quello che l’ecran fantastique ha definito il primo GLAM HORROR!Il prologo della vicenda è ambientato nell’epoca dell’Inquisizione, quando due alti prelati (Venantino Venantino e Ruggero Deodato) condannano a morte un loro ex collega accusato di stregoneria. L’azione si sposta quindi agli anni Settanta: nell’ufficio di una rivista glamour americana, Bizarre Magazine, la direttrice miss Steele (Maria Rosaria Omaggio) incarica il fotografo Johnny Morghen (Lorenzo Balducci) di recarsi con la modella Barbara (Roberta Gemma), l’assistente Helen e la truccatrice Rita nel castello di Olevano, in Italia, per trovare l’ispirazione e realizzare un fumetto horror-sexy che rilanci la rivista, messa a dura prova dal movimento femminista. Il gruppo si mette dunque in viaggio e, arrivati a destinazione, vengono accolti dal signor Lenzi e accompagnati nel castello del nobile Terence Fisher (Dallas Walker), che vive insieme all’anziana madre. Li accoglie un alone di mistero e ostilità, aumentato dalle leggende legate all’Inquisizione che circolano sulla tetra magione.
Dopo il crudo e angosciante Red Krokodil e l’omaggio all’horror italiano anni Settanta con Chromophobia (Shock) – per parlare solo delle sue opere più recenti – Cristopharo realizza uno spettacolare divertissement fumettistico, sceneggiato dallo specialista Filippo Santaniello: Bloody Sin è ispirato al fumetto italiano horror-sexy Oltretomba (che è infatti il sottotitolo del film), pubblicato dal 1971 al 1989, e in particolare al ritrovamento di alcune tavole inedite. Fra i numerosi fumetti misti di erotismo e orrore che impazzavano in quegli anni, Oltretomba è stato uno fra i più longevi e soprattutto il primo ad avere una collana a colori. Cristopharo è abile nel trasporre le atmosfere di quelle pagine, aggiungendovi un pizzico del suo consueto surrealismo: nasce così un film che non vuole prendersi troppo sul serio, fra situazioni da horror gotico mescolate all’erotismo, al thriller e a scene di humor nero.” (Davide Comotti in nonsologore.it

ore 22.00 Doll Syndrome

di Domiziano Delvaux Cristopharo (Italia 2014, 90′, V.M.18 ANNI)
scritto da Andrea Cavalletto, con Tiziano Cella, Aurora Kostova, Yuri Antonosante

Per info vedi scheda venerdì 4

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MARTEDì 15 ore 20.45

INCONTRI DI CINEMA

serata con proiezione e dibattito a cura di ViSiOnI

“E’ buffo come i colori del mondo divengano veri soltanto quando uno li vede sullo schermo” (Alex in Arancia Meccanica, S. Kubrick, 1971)

Per il programma dettagliato e informazioni: http://forumcinema.blog.tiscali.it/ Per partecipare agli incontri è preferibile prenotarsi scrivendo a visioni@gmelies.it


MERCOLEDì 16 dalle 20.30

10 anni di AcrossVideo

 Il progetto nato nel 2004 al Detour da un’idea di Cristina Nisticò
presenta lavori autoriali che attraversano tecniche, dinamiche, formati e storie dell’arte contemporanea.

ore 21.00 Il museo chiude quando l’autore è stanco 

di Paolo Buatti (Italia 2013, 20′)

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Fausto Delle Chiaie è da oltre vent’anni l’ideatore e l’unico artista (o come dice lui “il custode, il curatore, il trasportatore, l’allestitore, il fotografo, il pubblicitario, il direttore, l’opera stessa”) a esporre al “Museo all’aria aperta” di Roma, nei marciapiedi tra l’Ara Pacis e il Mausoleo di Augusto. L’artista sceglie degli spazi espositivi, pubblici e non, ufficiali o improvvisati, vi si introduce clandestinamente installando e posizionando le proprie opere. Sono donazioni forzate che fa in musei, gallerie e spazi aperti, opere donate ai luoghi e ai suoi abitanti. Delle Chiaie “interviene” nei luoghi in cui vive e ha vissuto, non solo a Roma (oltre via Ripetta, al Pincio, al Pantheon, al Colosseo e a Galleria Sciarra tra gli altri), ma anche in Sicilia, Molise e Marche, e in Europa (Francia, Belgio, Olanda e Irlanda). Lo fa interagendo con gli spazi e i materiali che ogni posto sa offrire, entrambi, insieme ad altri fattori esterni, diventano spunti artistici. 
La volontà di fare un documentario su Fausto Delle Chiaie nasce dal desiderio di indagare più a fondo le motivazioni e la filosofia della sua opera. Il suo Open Air Museum è un simbolo di apertura a vari livelli: dell’autore che si svela al mondo e della sua arte che si svela al pubblico. Inoltre è una galleria di “immagini” a cielo aperto che regala innumerevoli spunti di riflessione profonda in un contesto generalmente poco adatto a questo tipo di propositi: la strada. In questo documentario FDC si racconta da solo, a livello artistico e personale. Attraverso performances improvvisate nate da una materia prima che solo lui sa immaginare opera. Per mezzo di living sculptures, ispirate da uno spunto esterno e involontario, che possono comprendere la sua figura, quella dei visitatori e dei passanti. Ma anche ovviamente un percorso tra oggetti riciclati e frattaglie di materiali, in cui l’arte ironica e informale va oltre le apparenze, diventando critica sociale o esempio, paradosso o boutade. Delle Chiaie si è ritagliato il suo spazio nella Città Eterna ed offre ai passanti una visita a dir poco particolare. Un rapporto speciale con Roma di cui FDC racconta i suoi aspetti. Il rapporto di un artista con la sua “arte”. Selezionato per lo short film corner – Cannes 2013.

ore 21.30 Jacopo Benci – Due film in super8

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“Una giornata lunga senza io”, 2004
(colore, sonoro, 10’00”. Musica: Andrew Poppy)
“Un luogo, Ferrara, le dimensioni dell’essere, lo sguardo che si interroga in modo fenomenologico e insieme estatico sulla brevità, l’evanescenza, la durata, l’identità, il peso e la leggerezza del simulacro” (Bruno Roberti, 2004).

“Itinerari silenziosi”, 2002
(b/n e colore, sonoro, 41’36”. Cast: Alessandra Cristiani, Alessandra Lanciotti. Musiche: Régis Campo, Luca Spagnoletti, Vjačeslav Ovčinnikov)
“Strutturato attorno a un viaggio immaginario, “Itinerari silenziosi” è un lavoro che ci porta attraverso immagini, suoni e testo onirici. Si tratta di un cinema di gesti, sospensione e transitorietà. Esso non si inquadra nella tradizione del cinema d’avanguardia europeo, ma ritaglia un proprio spazio in una forma di soggettività trascesa. Da Leonardo da Vinci a Antonioni, dai Lumière a Marker, esso opera in uno spazio artistico che privilegia ciò che è poetico e subliminale” (Michael Mazière, 2007).

Bio Jacopo Benci <www.jacopobenci.com>
ITA. Il suo lavoro abbraccia fotografia, video&film, installazioni, performance. Ha esposto in Italia, Argentina, Colombia, Ecuador, Francia, Germania, Gran Bretagna, Ungheria, Paesi Bassi, Russia, Thailandia, USA. È attualmente Senior Research Fellow in Modern Studies and Contemporary Visual Culture alla Accademia Britannica di Roma di cui è stato Assistant Director Fine Arts dal 1998 al 2013. 
ENG. His work encompasses photography, video & film, installation, performance. It has been shown in Italy, Argentina, Colombia, Ecuador, France, Germany, Great Britain, Hungary, The Netherlands, Russia, Thailand, USA. He is currently Senior Research Fellow in Modern Studies and Contemporary Visual Culture at the British School at Rome, where he was Assistant Director Fine Arts from 1998 to 2013. 

 


GIOVEDì 17 ore 20.30

S T A L K E R

Linee, cerchi e reti

Il terzo e ultimo appuntamento con il collettivo Stalker con la collaborazione di Cristina Nisticò. 

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link: osservatorio nomade / link: manifesto Stalker

“La pratica Stalker di ricerca, azione e trasformazione nel territorio e con i suoi abitanti si è sviluppata e articolata nel tempo attraverso un processo di sperimentazione e verifica delle ormai tante esperienze realizzate sul campo dal 1995 a oggi. Al Detour ne presentiamo alcuni passaggi, attraverso una selezione di videodocumentazioni, in tre giornate che abbiamo chiamato Linee, Cerchi e Reti, sintetizzando così tre aspetti conseguenti e compresenti nel lavoro di Stalker.”  Stalker

(Reti) l’Oltrecittà: una presa di coscienza collettiva del divenire altro della Città Contemporanea. Camminare attraverso, tracciando linee, per profanare i confini escludenti della città contemporanea. Abitare ludicamente le distanze che ci dividono, disegnando cerchi, per rifondare un comune e delle comunità inedite.   Linee e cerchi iniziano così a tessere reti, disegnare cartografie inesplorate, in evoluzione spontanea, di cui tutti possiamo essere esploratori, abitanti e cartografi. Cartografie dove condividere esperienze, competenze e conoscenze diverse. Inizia così ad emergere dallo sfondo della città contemporanea, che inizia a farsi figura, un disegno complesso dinamico, la cui rappresentazione cartografica non è più uno strumento di pianificazione e controllo, ma il divenire di una presa di coscienza collettiva nel ridisegnare la convivenza oltre-città. L’ Oltrecittà è quella prospettiva di senso in cui la Città Contemporanea non può più sottrarsi al confronto con i Territori Attuali. Lì dove i confini e conflitti tra città e campagna, tra passato e futuro, tra noi e gli altri e tra abitanti e istituzioni, divengono i laboratori, le piazze e i teatri della reinvenzione del Comune. Uno spazio inedito da costruire tra pubblico e privato, tra spontaneità e pianificazione, tra locale e globale, tra velocità e lentezza. Un disegno in cui il margine è il centro della trasformazione tra ciò che non possiamo più essere e ciò che possiamo divenire, affinché il progetto smetta di essere astratta e violenta pianificazione dall’alto dell’altro e risulti l’emergere di una presa di coscienza collettiva, dal basso, di sè. (Per Stalker, Lorenzo Romito)

Bio ITA: Stalker è un soggetto collettivo nato nel 1995, che compie ricerce e azioni sul territorio con particolare attenzione alle realtà di margine, territori in abbandono e in trasformazione chiamati “Territori Attuali”. La modalità di intervento proposta da Stalker è sperimentale, fondata su pratiche spaziali esplorative, di ascolto, relazionali, conviviali e di progettazione collaborativa, attivate da dispositivi di interazione creativa con l’ambiente investigato, con gli abitanti e con gli archivi della memoria. Tali pratiche e dispositivi sono finalizzati a catalizzare lo sviluppo di processi evolutivi auto-organizzanti, attraverso la tessitura di relazioni sociali ed ambientali, lì dove per abbandono o per indisponibilità sono venute a mancare. Nel 1999 Stalker insieme alla comunità dei rifugiati curdi di Roma ha occupato l’edificio ex veterinario del Campo Boario (Ex Mattatoio) denominandolo “Ararat”, per sperimentare nuove forme di spazio pubblico fondate sull’accoglienza e l’ospitalità. Dal 2002 Stalker promuove Osservatorio Nomade, una rete transdisciplinare di ricercatori – in grado di integrare competenze e linguaggi – che si configura attorno a un territorio di ricerca e azione operando attraverso le diverse espressioni che assume di volta in volta nei diversi progetti di ricerca, così come è avvenuto per Primaveraromana (2009-incorso), Suilettidelfiume (2007), Campagnaromana (2006) e Immaginare Corviale (2003 – 2005), a Roma, lungo la via Egnatia (2003 – 2004) da Roma a Istanbul, attraverso il mondo Rom da Roma alla ex Jugoslavia, con Campus Rom (2008).

Bio ENG: Stalker is a collective subject, found in 1995, that engages research and actions within the landscape with particular attention to the areas around the city’s margins and forgotten urban space, and abandoned areas or regions under transformation that are referred to here as “Actual Territories.” Stalker promotes interventions based on the spatial practices of exploration, listening, relation and on creative interactions with the environment, its inhabitants and their “archives of memories”. These processes aim to generate social and environmental relations that are self-organised and evolve over time. The sensitive and dynamic mapping of territories and communities generated through these processes remains easy to access. These interventions promote knowledge sharing, collaborative projects and raise the awareness of communities towards their territory and their cultural environment. From 1999 to 2002, Stalker, with the Kurdish community of Rome, squatted the building of the ex-veterinarian in Campo Boario (ex slaughter house), naming it “Ararat”, in order to experiment a new shape of contemporary public-space, based on the acceptance, hospitality and self organization. Since 2002 Stalker promotes an interdisciplinary research network named Osservatorio Nomade. A net shaped each time around a research and action site. Just like it happened for Primaveraromana (2009-ongoing), Suilettidelfiume (2007), Campagnaromana (2006) and Immaginare Corviale (2003 – 2005) in Rome. Along the via Egnatia (2003 – 2004) from Rome to Istanbul, across the Roma world from Rome to the ex Yugoslavia, with Campus Rom (2008).


VENERDì 18 – GIOVEDì 24

ANCORA PAURA E DELIRIO AL DETOUR
MORE FEAR AND LOATHING AT DETOUR

Il genio letterario fuorilegge di Hunter S. Thompson
The outlaw genius writer Hunter S. Thompson

ore  19.30

Where the Buffalo Roam

di Art Linson (USA, 1980, 95′, english vers. sott. italiano) con Bill Murray e Peter Boyle

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A cura del Detour un assoluto inedito in Italia. Chi non ricorda le allucinazioni di Johnny Depp e Benicio Del Toro in Paura e delirio a Las Vegas? Quasi venti anni prima Art Linson, futuro produttore di block buster hollywoodiani, aveva già messo in immagini il libro di Hunter S.Thompson, Fear and Loathing in Las Vegas (Paura e disgusto a Las Vegas). Come e più della successiva trasposizione di Terry Gilliam, Where the Buffalo Roam è una sequenza di episodi grotteschi e disarmanti. Con un giovane e brillantissimo Bill Murray nei panni di Hunter Thompson. Spettacolare la colonna sonora a cura di Neil Young, che include brani originali oltre a Jimi Hendrix, Bob Dylan, The Temptations e Creedence Clearwater Revival.

Where the Buffalo Roam is a 1980 American semi-biographical comedy film which loosely depicts Hunter S. Thompson’s rise to fame in the 1970s and his relationship with Chicano attorney and activist Oscar Zeta Acosta. Art Linson directed the picture, while Bill Murray portrayed the author and Peter Boyle portrayed Acosta, who is referred to in the film as Carl Lazlo, Esq. A number of other names, places, and details of Thompson’s life are also changed. Thompson’s obituary for Acosta, “The Banshee Screams for Buffalo Meat,” which appeared in Rolling Stone in October 1977, serves as the basis of the film, although screenplay writer John Kaye drew from several other works, including Fear and Loathing on the Campaign Trail ’72, The Great Shark Hunt, and Fear and Loathing in Las Vegas. Thompson served as “executive consultant” on the film. The film was scored by Neil Young, who sings the opening theme, “Home on the Range”, accompanied by a harmonica. Variations on “Home on the Range” are played by Young on electric guitar as “Ode to Wild Bill” and by an orchestra with arrangements by David Blumberg on “Buffalo Stomp”. Music in the film included rock and R&B songs by Jimi Hendrix, Bob Dylan, The Temptations, the Four Tops and Creedence Clearwater Revival. Additionally, characters played by Bill Murray and Rene Auberjonois sing lyrics from “Lucy in the Sky with Diamonds”.

ore 21.15

Breakfast with Hunter (HUNTER S. THOMPSON)

di Wayne Ewing (USA, 2003, 90′, english vers. sott. italiano)

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Documentario inedito in Italia, offerto per voi dal Detour. Vita, opere, processi, trionfi, cospirazioni, di Hunter S. Thompson, famigerato giornalista “fuorilegge”, icona culturale, autore di romanzi cult come “Paura e Delirio a Las Vegas”, “The Rum Diary” e “Hell’s Angels”, consumatore compulsivo di sostanze stupefacenti, candidato sceriffo, ambientalista e pistolero, imputato, inventore dello stile “gonzo journalism”. A completare il ritratto di un personaggio controverso ci sono i suoi amici di sempre: gli attori Jonny Depp, Benicio Del Toro, John Cusack, l’artista Ralph Steadmna, il musicista Warren Zevon, i colleghi giornalisti George Plimpton e P.J. O’Rourke. 

A documentary on the infamous gonzo journalist, Dr. Hunter S. Thompson. “Wayne Ewing’s cinema verité portrait of the Doctor of Gonzo Journalism is a keyhole to the everyday life of Hunter S. Thompson. Through years of edited film without any narration or interview from Ewing, this everyday life given to the viewer comes as a bit of a surprise. It is uncommon yet somehow natural. The Thompson one might have predicted is shown throwing a Chivas Regal bottle, spraying people with a fire extinguisher, manhandling blow-up sex dolls, shooting high-powered revolvers, etc. What one doesn’t expect is the warm interaction between Thompson and his friends. He embraces what might be considered the basket of a flip-flopped American Dream – Hollywood – in his friendships with John Cusack, Johnny Depp, Benicio Del Toro and Terry Gilliam.” (From IMDB)


 dal 19 al 22 APRILE CHIUSO


MERCOLEDì 23

in collaborazione con la rivista di critica cinematografica SCHERMAGLIE (www.schermaglie.it)

Fantastic Mr. Anderson!

Due film inediti di Wes Anderson in versione originale, aspettando “Grand Budapest Hotel”

ore 19.30 Rushmore

di Wes Anderson (Usa 1998, 93′, english version sottotit. italiano)

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“Max Fischer è un quindicenne che ha trovato la sua unica ragione di vita: frequentare la Rushmore Academy. Nerd occhialuto ma non secchione, con molteplici attività extra-curricolari all’attivo (tra cui l’allestimento di maestosi spettacoli teatrali), Max fa amicizia con il laconico e svogliato “uomo d’affari” Herman Blume e insieme a lui si scopre innamorato della dolce maestrina vedova miss Cross. Questo amore impossibile e l’espulsione dalla Rushmore lo costringeranno a confrontarsi con un’inevitabile crescita emotiva e con la ricerca di un suo posto nel mondo al di fuori della scuola. […] Tutto giocato sulla sottrazione e sul minimalismo a partire dalla recitazione (il viso imperturbabile di Bill Murray che getta in piscina una pallina da golf ne è l’esempio lampante), il film, lontano dalle solite commedie di ambiente studentesco, è un mosaico originale e intimista di personaggi infantili e contraddittori, ripresi con il tocco asciutto, personale e unico di un autore bizzarro quanto le sue creazioni.” (Chiara Renda su Mymovies)

Rushmore is a 1998 comedy-drama film directed by Wes Anderson about an eccentric teenager named Max Fischer (Jason Schwartzman in his first film), his friendship with rich industrialist Herman Blume (Bill Murray), and their mutual love forelementary school teacher Rosemary Cross (Olivia Williams).

ore 21.15 Bottle Rocket

di Wes Anderson (Usa 1996, 95′, eng. vers. sottot. italiano)
Con James Caan, Owen Wilson, Luke Wilson, Robert Musgrave, Andrew Wilson

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Uscito da un istituto psichiatrico, Dignan si unisce a uno sbandato di testa fine e a un ricco pappamolla per fare una rapina, seguita da un colpo grosso, organizzato da un ciarliero truffatore, che non riesce altrettanto bene. 1° film di W. Anderson, scritto con O. Wilson, pimpante protagonista in coppia col fratello Luke. Andrew W., un terzo fratello, fa la parte di un amico poco raccomandabile. È una commedia spiritosa in cadenze di balletto ladresco con un colorito disegno dei personaggi e una efficace descrizione d’ambiente. Nasce da un corto omonimo del 1994.

A bright, optimistic caper comedy from first-time director Wes Anderson, Bottle Rocket focuses on a group of young Texans aspiring to become master thieves. Their leader is Dignan (Owen C. Wilson, who also co-wrote the screenplay), an upbeat if naive charmer who convinces his friends Anthony (Wilson’s brother Luke Wilson) and Bob Mapplethorpe (Robert Musgrave) to enter the crime business. 


GIOVEDì 24

ANCORA PAURA E DELIRIO AL DETOUR
MORE FEAR AND LOATHING AT DETOUR

Il genio letterario fuorilegge di Hunter S. Thompson
The outlaw genius writer Hunter S. Thompson

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vedi info dettagliate venerdì 18 aprile / See detailed info Friday 18th

 

ore 19.30 Breakfast with Hunter

di Wayne Ewing (USA, 2003, 90′, english vers. sott. italiano)

ore 21.15 Where the Buffalo Roam

di Art Linson (USA, 1980, 95′, english vers. sott. italiano) con Bill Murray e Peter Boyle

 


DOMENICA 27

Domiziano Cristopharo’s Double Feature Picture Show!

Alla presenza dell’autore e del cast

 ore 20.30 Bloody Sin – Oltretomba

di Domiziano Cristopharo  (Italia 2011, 90′) con Nancy De Lucia, Roberta Gemma, Maria Rosaria Omaggio, Daniel Baldock, Ruggero Deodato

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Candidato a Nizza (la fantastique samain du cinema) come miglior film, regia, musiche e sceneggiatura, arriva in esclusiva al Detour quello che l’ecran fantastique ha definito il primo GLAM HORROR!Il prologo della vicenda è ambientato nell’epoca dell’Inquisizione, quando due alti prelati (Venantino Venantino e Ruggero Deodato) condannano a morte un loro ex collega accusato di stregoneria. L’azione si sposta quindi agli anni Settanta: nell’ufficio di una rivista glamour americana, Bizarre Magazine, la direttrice miss Steele (Maria Rosaria Omaggio) incarica il fotografo Johnny Morghen (Lorenzo Balducci) di recarsi con la modella Barbara (Roberta Gemma), l’assistente Helen e la truccatrice Rita nel castello di Olevano, in Italia, per trovare l’ispirazione e realizzare un fumetto horror-sexy che rilanci la rivista, messa a dura prova dal movimento femminista. Il gruppo si mette dunque in viaggio e, arrivati a destinazione, vengono accolti dal signor Lenzi e accompagnati nel castello del nobile Terence Fisher (Dallas Walker), che vive insieme all’anziana madre. Li accoglie un alone di mistero e ostilità, aumentato dalle leggende legate all’Inquisizione che circolano sulla tetra magione.
Dopo il crudo e angosciante Red Krokodil e l’omaggio all’horror italiano anni Settanta con Chromophobia (Shock) – per parlare solo delle sue opere più recenti – Cristopharo realizza uno spettacolare divertissement fumettistico, sceneggiato dallo specialista Filippo Santaniello: Bloody Sin è ispirato al fumetto italiano horror-sexy Oltretomba (che è infatti il sottotitolo del film), pubblicato dal 1971 al 1989, e in particolare al ritrovamento di alcune tavole inedite. Fra i numerosi fumetti misti di erotismo e orrore che impazzavano in quegli anni, Oltretomba è stato uno fra i più longevi e soprattutto il primo ad avere una collana a colori. Cristopharo è abile nel trasporre le atmosfere di quelle pagine, aggiungendovi un pizzico del suo consueto surrealismo: nasce così un film che non vuole prendersi troppo sul serio, fra situazioni da horror gotico mescolate all’erotismo, al thriller e a scene di humor nero.” (Davide Comotti in nonsologore.it)

ore 22.00 Doll Syndrome

di Domiziano Delvaux Cristopharo (Italia 2014, 90′, V.M.18 ANNI)
scritto da Andrea Cavalletto, con Tiziano Cella, Aurora Kostova, Yuri Antonosante

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il film scritto dal noto Andrea Cavaletto, è un dramma a 3 personaggi: il regista/attore TIZIANO CELLA, l’attrice di teatro AURORA KOSTOVA e YURI ANTONOSANTE; DOLL SYNDROME è il secondo capitolo della trilogia iniziata con Red Krokodil (purgatorio). Questo è l’inferno… e come nella migliore tradizione insegnataci da Sartre, l’inferno sono gli altri. La trama ruota attorno ad un personaggio disturbato, feticista, erotomane ed autolesionista, che rimane invaghito da una ragazza che vede/spia al bar nella pausa lavoro, arrivando a sublimare e sfogare le sue pulsioni verso un feticcio. Ma un giorno una terza persona subentra in questo rapporto virtuale rompendo ogni dis-equilibrio. Il film ha dei contributi in stop motion firmati da PAOLO GAUDIO (FANTASTICHERIE, POE 1, BELLEROFONTE, BLOODY SIN) e le musiche sono de IL CRISTO FLUORESCENTE e dei JARMAN, il gruppo a cui appartiene in veste inedita Alessandro Giordani, montatore di molti films di Cristopharo (FLESH MANNEQUINS, BELLEROFONTE, BLOODY SIN) e regista dell’episodio LA SFINGE in poe 1. Il trailer: https://www.youtube.com/watch?v=j8Rf3Wo8oYU

“Io considero la lotta contro la censura, di ogni natura e qualsiasi potere la sostenga, come un dovere dell’autore allo stesso titolo degli appelli alla libertà di espressione. Io sono un feroce partigiano di questa libertà e dichiaro che un autore che possa farne a meno somiglia ad un pesce che dichiara pubblicamente di poter fare a meno dell’acqua”

Domiziano Cristopharo’s WEBSITE: http://xto155.wix.com/domizianocristopharo


MARTEDì 29 ore 20.45

INCONTRI DI CINEMA

serata con proiezione e dibattito a cura di ViSiOnI

“E’ buffo come i colori del mondo divengano veri soltanto quando uno li vede sullo schermo” (Alex in Arancia Meccanica, S. Kubrick, 1971)

Per il programma dettagliato e informazioni: http://forumcinema.blog.tiscali.it/ Per partecipare agli incontri è preferibile prenotarsi scrivendo a visioni@gmelies.it


MERCOLEDì 30

THE SOUNDS OF DETOUR
PROIEZIONE CON MUSICA DAL VIVO | SCREENING WITH LIVE MUSIC

Cowards Bend the Knee

di Guy Maddin (Canada 2004, 64′)

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 Michael Thieke – Clarinetto / Oggetti  |  Mike Cooper – Chitarra Lap Steel / Elettroniche  |  Luca Venitucci – Fisarmonica

Michael Thieke – Clarinet / Objects  |  Mike Cooper – Lap Steel Guitar / Electronics  |  Luca Venitucci – Fisarmonica

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Cowards Bend the Knee è un film interamente muto, in bianco e nero, realizzato dal regista canadese Guy Maddin nel 2003. Consiste in 10 capitoli, ciascuno della durata di 6 minuti e 9 secondi. Concepito in origine come installazione per un peepshow commissionata dalla Power Plant Contemporary Gallery di Toronto, con ciascuna sequenza ospitata in una apparecchiatura diversa, è stato in seguito trasformato in lungometraggio cinematografico.
Da diversi anni Michael Thieke propone proiezioni del film con musica dal vivo, in diverse città del mondo con formazioni di musicisti differenti.
La musica è completamente improvvisata, con il solo limite dii rispettare la struttura in dieci episodi del film, in modo tale da creare dieci brani ciascuno della durata di 6’09”. Tutte le proiezioni/concerti saranno registrate per creare un archivio delle colonne sonore “possibili” del film. Questa repertorio vorrebbe mettere gli spettatori nelle condizioni di creare successivamente la loro propria versione della musica del film, sia selezionando i brani che lasciandoli riprodurre in modalità casuale. 

La vicenda raccontata nel film: Mentre la sua fidanzata Veronica giace morente nella stanza sul retro del locale parrucchiere / postribolo , la stella dell’hockey Guy la abbandona per una donna misteriosa, Meta. Sebbene Meta restituisca il suo sentimento, lei non si lascerà toccare fino a che un chirurgo non sostituisca le mani di Guy con quelle del padre morto di lei – che sono blu a causa degli anni trascorsi a tingere i capelli al salone . Il chirurgo simula il trapianto dipingendo le mani del ragazzo mentre lui è sotto anestesia. Guy , pensando che le sue mani siano quelle del padre di Meta , non riesce più a toccarla con sensualità . Apparentemente posseduto dalle sue mani , diventa un assassino , soffocando amici e nemici, cercando confusamente  di vendicare la morte del padre di Meta . Nel frattempo, una nuova parrucchiera entra a far parte del personale – è il fantasma di Veronica, di cui Guy si innamora, ignaro della sua vera identità…

Cowards Bend the Knee is a wholly mute black and white film that came out in 2003. It is 64 minutes long and consists of 10 chapters, each of them 6 minutes and 9 seconds long. It was originally designed to be a peepshow installation, with each of the film’s chapters housed in a separate machine and was shot for the Power Plant Contemporary Art Gallery in Toronto. It was later turned into a full length feature for the theatre showings. For a few years now Michael Thieke does screenings of the film with live music, with different group setups in different cities; researching Evan Lurie’s saying: “The truth of film composing is that every piece of music works with every piece of film. But—and this is a big but—every piece of music changes every piece of film.” The music of the live screenings is fully improvised. The only limit for the music is to respect the structure of ten episodes of the film, in order to create ten pieces, each of 6’09” length. All screenings/concerts will be recorded to set up an archive of possible soundtracks for the film. This collection should enable spectators later to create thier own personal version of the film music, either by choice or randomly.

The story: While his girlfriend Veronica lies dying in the back room of the local hair salon/whorehouse, hockey star Guy abandons her for a mysterious beauty named “Meta”. Although Meta returns his affection, she won’t let him touch her until a surgeon replaces Guy’s hands with those of her dead father – which are blue from his years of dyeing hair at the salon. The corset-clad, cigar-smoking surgeon fakes the transplant by painting Guy’s hands while he’s under anaesthetic. Guy, thinking his hands to be those of Meta’s father, can no longer bring himself to touch her in a sexual way. Seemingly possessed by his hands, he becomes a murderer, choking friends and foe alike, vaguely seeking to revenge the death of Meta’s father. Meanwhile, a new hairdresser joins the staff – Veronica’s ghost. Unaware of her true identity, Guy falls for this new beauty. Not interested in Guy, she falls for his father. Once Guy completes his revenge by strangling Meta’s mother, she cools towards him and demands the return of her father’s hands. She and the surgeon forcibly remove them. All this comes to a climax when a handless Guy attempts to conjure the help of forgotten hockey heroes in a wax museum to force his father away from Veronica’s ghost, who has just accepted his marriage proposal. The figures come to life and instead chase Guy. There is a brief reconciliation between Meta and her father, one of these temporarily-resurrected figures. The nearly delirious Guy now learns that the museum was not for heroes but for cowards, men who were not brave enough to face the prospect of living a day-to-day life with a wife and children. The film closes with Guy now part of the museum himself, one wax figure among many.


*DETOUR LAB* presenta

SCINTILLE SONORE

Laboratori musicali da 0 a 99 anni a cura di Alessandra Farro

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La musica si apprende come una lingua. Essa viene definita per eccellenza LINGUA UNIVERSALE. E’ di fondamentale importanza promuovere l’ascolto precoce e proporre generi musicali differenti per sviluppare le potenzialità dei piccolissimi. Valorizzare lo sviluppo cognitivo e conoscitivo del bambino e la sua attitudine musicale secondo le personali modalità di tempistiche e apprendimento.

LABORATORI  PROPOSTI PER BAMBINI E ADULTI
Possibilità di insegnamento multilingue: italiano, inglese e tedesco.

A)   Laboratori di avvicinamento alla musica per bambini, da 0 mesi a 10 anni

  • da 0 mesi: ascoltare musica pensata per il canale privilegiato mamma-bambino: benessere psichico e fisico per entrambi; preparazione allo sviluppo delle potenzialità del bambino fin dalla fase prenatale;
  • dai 2 anni: le prime scoperte sonore legate all’ambiente che li circonda nel quotidiano; spunti per comprendere le emozioni suscitate dalla natura, della città, dalla casa;
  • dai 3 anni: i primissimi concetti per comprendere giocando i fondamenti della musica: ritmo, melodia, suoni, note, intensità;
  • dai 4 anni: gli amici del violino: strumenti a confronto, dove il violino accompagnerà i bambini alla scoperta delle famiglie strumentali in un percorso ludico ricco di fantasia e creatività;
  • dai 5 ai 6 anni: il piccolo violino avvicina e guida il bambino per scoprire l’abc del magico universo della musica: storie, viaggi, incontri, suoni e colori;
  • dai 6 ai 10 anni: sviluppare in maniera divertente e fantasiosa la capacità di ascoltare e comprendere l’arte dei suoni che accompagna la vita dei bambini. Percorsi su misura per avvicinare: all’ascolto di generi musicali differenti e i corrispettivi luoghi in cui si ascoltano, alla conoscenza di storie sui più celebri compositori, alla pratica di tanti strumenti a confronto;

B)  Nonni e nipoti; dai 3 ai 90 anni. Il violino con i suoi viaggi e le sue avventure unirà fra loro diverse generazioni in un comune interesse che potrà anche sfociare in passione.

C)  Corsi tradizionali per adulti di

  • Violino
  • Teoria e solfeggio
  • Guida all’ascolto
  • Preparazione a concorsi nazionali e internazionali
  • Preparazione esami di Conservatorio
  • Corsi di perfezionamento

Per INFO e ISCRIZIONI: cinedetour@tiscali.it – tel. 064871579 (dalle 19 alle 22)

ALESSANDRA FARRO appartiene alla generazione di violinisti italiani che si sono affermati nel mondo. Consegue brillantemente il diploma di violino presso il Conservatorio di musica “Giuseppe Verdi” di Milano e si perfeziona in seguito con Marco Fornaciari. Inizia una carriera concertistica che la vede esibirsi coma solista nei migliori teatri d’Europa accompagnata da orchestre sinfoniche di chiara fama internazionale con importanti direttori d’orchestra. In “Duo” con il pianista Marcello Abbado, ha tenuto concerti in Italia, Germania, Australia, Usa, Albania, Cina, Slovenia, Svezia, Turchia, Austria, Giappone, Hong Kong e Kazakistan riscuotendo ovunque unanimi consensi di critica e di pubblico. In qualità di docente, Alessandra Farro svolge un attività molto intensa. Ha insegnato in diversi Conservatori di Musica in Italia ed ha tenuto Master Class di perfezionamento in Europa, Cina, Germania, Giappone. E’ membro di giuria di Concorsi Internazionali di violino tra i quali: “A. Curci” Napoli; Stresa; “Michelangelo Abbado” Milano; “Shabyt Inspiration” Astana (Kazakistan). Inoltre Alessandra Farro fa parte del progetto italiano “Millementi” della Società “Dante Alighieri”. Da diversi anni progetta corsi di formazione per docenti in collaborazione con diverse Istituzioni fra i quali il Ministero della Pubblica Istruzione, Università e Ricerca. Con una propria metodologia d’insegnamento, avvicina da quasi vent’anni, i bambini alla musica a partire da 24 mesi, e tiene corsi di formazione per gli insegnanti delle Scuole dell’Infanziae della Primaria. E’ Membro del Comitato Nazionale per l’Apprendimento Pratico della Musica MIUR – ROMA.

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LOGOTONDO_ombra

Cinema | Corsi e laboratori | Esposizioni | attività per bambini | Cinebar | Musica | Video d’arte | Teatro | Produzione Distribuzione Editoria indipendente

Associazione Culturale Detour – Via Urbana 107 Roma www.cinedetour.itcinedetour@tiscali.it

Tutti i film sono proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano

Art-house cinema in Downtown Rome since 1997. All movies are screened in their original languages with italian or english subtitles

Ingresso riservato ai soci ARCI Primo ingresso con tessera associativa annuale: 8€ Ingresso alle proiezioni successive e alle attività: sottoscrizione minima 5€ Cineclub Detour è affiliato all’ARCI-UCCA e alla FICC (Federazione Italiana Circoli Cinema) Per il tesseramento è preferibile arrivare con almeno 15 minuti di anticipo prima dell’inizio dello spettacolo

For ARCI members only. Annual membership including first admission: 8€ Following admissions to screenings: 5€ Cineclub Detour is affiliated to ARCI-UCCA and to FICC Please kindly arrive 15-20 minutes before the film starts to allow time needed for membership

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Marzo 2014

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Cinema | Corsi e Laboratori | Esposizioni | Attività per Bambini | Cine Bar | Musica | Video d’Arte e Teatro | Produzione | Distribuzione ed editoria indipendente | Web Radio

Associazione Culturale Detour ARCI – Via Urbana 107 Roma www.cinedetour.it – cinedetour@tiscali.it

Comunicazione riservata ai soci ARCI – Il programma può subire variazioni

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SABATO 1 ore 21.00

IN COLLABORAZIONE CON I PALOMINO

Detour Unchained

A Greatest Westerns Tribute

Ai cowboys e alle cowgirls che si presenteranno con vestiti a tema western offriremo uno shot di Tequila Bang Bang! Sono ben accetti cappelli, stivali, speroni, ponchos, cinturoni e pistole (giocattolo eh!) ecc.

ore 21.00 Chilli & Soda. Aperitivo Western

ore 21.30 presentazione del nuovo film di Deborah Farina “Punk Cowboys – The Spaghettirock  – Western  Movie ” con visione del trailer alla presenza della regista

“Punk Cowboys. The Spaghettirock-Western Movie” è l’opera ancora ‘non finita’ di M. Deborah Farina. Iniziate abusivamente le riprese in Almeria (su quel che rimane dei set degli spaghetti-western dei vari Leone, Tessari, Corbucci) questo film indipendente e sperimentale, è un western contemporaneo tra comedy noir dagli echi tarantiniani e musicarello rock.

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ore 22.00 Palomino Western Live

I migliori film western sonorizzati Live dai Palomino. Proiezione di un blob di cinema western, dal mucchio selvaggio a sentieri selvaggi

Arpad Vincenti – voce chitarra acustica | Danilo Cartia – banjo | Alberto Antonucci – contrabbasso | Flavio Pasquetto – steel guitar

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DOMENICA 2 ore 16.00

Detour presenta

***CINEBIMBI IN MASCHERA***

film di carnevale e giochi Per info e prenotazioni: cinebimbi@gmail.com

cinebimbi

Cinebimbi è la fabbrica dei sogni per i più piccoli. Al cinebimbi i  bambini posso condividere con i propri amici e coetanei la magia della visione cinematografica. Detour selezionerà per loro i migliori titoli dell’animazione contemporanea e non. E per i papà e le mamme cinebar e caffetteria in funzione con proiezioni e musica per noi. L’ingresso e’ riservato ai soci ARCI: i genitori devono sottoscrivere la tessera. Per ogni tessera si ha diritto a un ingresso omaggio. Ingresso alla proiezione 5 euro.

ore 20.00 “And the Oscar Goes To…”

IN COLLABORAZIONE CON I WONDER PICTURES

The Act of Killing (Jagal)

Nominato agli Oscar come miglior film documentario 2014

di Joshua Oppenheimer  (Gb/Dan/Nor 2013, 160’, original vers. sott. Ita, director’s cut)

“Il film più potente, surreale e terrificante degli ultimi dieci anni” – Werner Herzog

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Indonesia: gli assassini raccontano. Nel 1965 i paramilitari del movimento Pancasila danno vita a un colpo di Stato che sfocia in un genocidio. Oltre un milione di persone finiscono trucidate nella “più grande caccia ai comunisti di tutti i tempi”. I killer di allora oggi sono anziani signori benestanti che, in questo film impressionante, fanno cinema. Ricreano e mettono in scena i loro atti criminali. Spesso, in una tragica inversione, impersonano le vittime. Il sorprendente regista Joshua Oppenheimer, al suo esordio, segue il loro percorso dal compiacimento di protagonisti di una violenta giustizia politica alla riflessione sulle implicazioni, non solo morali, dell’omicidio di Stato. Tra i moltissimi riconoscimenti raccolti in giro per il mondo, segnaliamo il Premio come miglior documentario all’European Film Award 2013, il Premio della giuria ecumenica al Festival di Berlino 2013, nella sezione Panorama Dokumente, e quello per la miglior produzione internazionale al Biografilm Festival dello stesso anno. Tra i produttori esecutivi figurano Werner Herzog e Errol Morris. Il film è candidato all’Oscar come migliore documentario 2014.

A documentary that challenges former Indonesian death squad leaders to reenact their real-life mass-killings in whichever cinematic genres they wish, including classic Hollywood crime scenarios and lavish musical numbers. Nominated for the Academy Award for Best Documentary Feature 2014.

“The act of killing è un documentario sui massacri avvenuti in Indonesia tra il 1965 e il 1966, quando un tentato golpe andato male segnò l’inizio della fine per il presidente riformatore Sukarno, scatenando un’ondata di violenza contro i comunisti, i presunti tali e (già che c’erano) la locale comunità cinese, anche se la maggior parte dei cinesi in Indonesia erano dei piccoli imprenditori fuggiti dalla Cina comunista. Oppenheimer si e’ finto un regista di fiction che vuole fare un film d’azione sugli eventi di quegli anni. E ha chiesto a due piccoli gangster di strada, vicini alle forze paramilitari responsabili di molti massacri, di interpretare se stessi. Da cui il titolo del documentario: in inglese, the act of killing significa sia “l’atto di uccidere” sia “la recita del massacro”. Uno dei protagonisti, Anwar Congo, è un uomo vispo di carattere apparentemente bonario. Ma non ha problemi nel far vedere al regista (in sequenze che immagino siano state presentate agli attori come il making of del finto film d’azione) come ha strangolato le sue vittime con il fil di ferro perché con altri metodi “c’era troppo sangue da ripulire”. Un altro assassino, veterano di quegli anni, ricorda scherzosamente, come se raccontasse una barzelletta, che un giorno si era messo in testa di uccidere tuti i cinesi che incontrava per strada. Il fatto che uno di loro fosse il patrigno della sua ragazza di allora non l’ha fermato. Ma la grandezza del film di Oppenheimer sta anche nel fatto che non è una semplice presa di coscienza imposta dal dio-analista-regista. A un certo punto parte per una tangente inaspettata: il regista comincia a dare forma scenica agli incubi di Congo, arrivando a regalarci delle scene surreali (un pesce gigante di cartapesta, ragazze danzanti, un collega-assassino di Congo che si traveste da donna…) che sembrano uscite da un musical diretto da un Dalì indonesiano.” (Lee Marshall,  da Internazionale)


LUNEDì 3 ore 19.00

RE:COMMON presenta EVENTO PUBBLICO (ingresso libero fino a esaurimento dei posti, senza tesseramento)

Land Grabbing in Senegal

Le responsabilità italiane sull’accaparramento di terra. le voci delle comunità locali

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Un investimento italiano controverso per produrre inizialmente agro-carburanti per il mercato europeo su 20mila ettari di terreni agricoli in Senegal ha spostato comunità e scatenato violenti scontri tra contadini e polizia.

Le associazioni Re:Common, Action Aid Italia, Peuple Solidaires, Grain, Oakland Institute, in solidarietà con le organizzazioni contadine senegalesi e le comunità locali in Senegal, promuovono una settimana di iniziative in Europa e invitano tutti coloro che stanno lottando contro l’accaparramento di terra a unirsi a loro nel chiedere la fine di questo progetto e la restituzione delle terre ai pastori e ai contadini.

Modera: Stefano LibertiGiornalista, autore di “Land Grabbing: come il mercato delle terre crea il nuovo colonialismo” Intervengono: Mariam SowEdna Pronat (Senegal) Elhadji Thierno CissèConsiglio nazionale per la consultazione e la cooperazione rurale – CNCR (senegal) Fatou NgomActionAid Senegal Roberto SensiActionAid Giulia Franchi – Re:Common


 MARTEDì 4 ore 21

CINEKLANDESTINO

I misteri dell’organismo (W.R. – Misterije organizma)

di Dusan Makavejev (Jug-Rft 1971, 84′, v.o. sott. Italiano)

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Considerato l’unico film documentaristico, slapstick, comunista, anticomunista, d’avanguardia che tratta di sesso. Impossibile rintracciare una trama lineare per “W.R. – I Misteri dell’Organismo” poiché il regista yugoslavo Makavejev, a suo dire, si rifaceva al montaggio dialettico teorizzato da Eisenstein. Di base si parte da una rilettura del lavoro di Wilhelm Reich che propugnava l’orgasmo come forma di liberazione psicosociale. Reich creò un accumulatore di Orgone, l’energia vitale soprattutto presente durante l’orgasmo, e cercò di venderla in giro oltre ad organizzare incontri di gruppi che usavano il sesso come cura per le malattie. Le teorie di Reich non trovarono il plauso della comunità scientifica, lui venne condannato dalla Food and Drug Administration e finì in prigione dove nel 1957 morì. La storia è per Makavejev lo spunto per mostrare come la politica, sia quella marxista che quella occidentale, non facciano altro che tentare di limitare la sessualità (e per estensione del concetto la libertà) della gente; non riuscendoci. (fonte: http://www.exxagon.it/wrmisteridellorganismo.html)

“W.R.” is pioneering sexologist Wilhelm Reich, whose precedent-breaking theories concerning carnal behavior and politics (including the invention of the orgone box) made him persona non grata in most psychoanalytic circles. By all accounts, Reich began his career brilliantly – as the next great successor to Freud and Jung; he then delved into extraordinarily controversial work that divided his critics, leading some to conclude that Reich had experienced a psychotic break from reality. Dusan Makavejev is the equally controversial Yugoslavian director fascinated by Reich’s theories. This essay film by Makavejev – his first major work – constitutes a witty, free-form riff on the director’s perception of Reichian philosophies as the basis of individual and collective sexual liberation. 


MERCOLEDì 5

ore 17.30

The Act of Killing (Jagal) di Joshua Oppenheimer  (vedi scheda 2 febbraio)

ore 21.00


in collaborazione con la rivista schermaglie (www.schermaglie.it)

Carlo Mazzacurati, un regista italiano

Una serata di proiezioni, immagini, commenti al cinema di Carlo Mazzacurati, da Notte italiana in avanti. Aperitivo dalle 19.30

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 GIOVEDì 6 ore 17.30 – 19.15 – 21.00 VENERDì 7 ore 18.00 SABATO 8 ore 20.30 – 22.30 DOMENICA 9 ore 21.00

in collaborazione con I WONDER PICTURES

PUSSY RIOT – A Punk Prayer

di Mike Lerner , Maxim Pozdorovkin (Russia-Gb 2013, 90′, v.o. sott. italiani)

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Marzo 2012. Tre attiviste del gruppo Pussy Riot vengono arrestate per aver preso parte ad un’incursione situazionista di pochi secondi nella Cattedrale moscovita di Cristo Salvatore. La preghiera punk di Nadia, Masha e Katia, “Madre di Dio diventa una femminista e liberaci da Putin”, fa infuriare all’unisono il potere politico e quello ecclesiastico. Il documentario di Maxim Pozdorovkin e Mike Lerner, presentato al Sundance, racconta la vicenda processuale delle tre donne, contestualizzandola dentro una storia – quella russa – di scarsissima tolleranza delle controculture.  C’è un’idea di spettacolo, alla base della forma di protesta scelta dalle Pussy Riot, che evoca la leggerezza del gioco, la libertà dell’espressione e la scelta della non violenza, e c’è una risposta pesantemente sproporzionata e liberticida da parte del governo (ma anche delle milizie religiose che minacciano le famiglie delle ragazze) che racconta da sola la serietà della vicenda e l’isolamento delle protagoniste, prima ancora del sopraggiungere della reclusione fisica. Lo stesso film di Pozdorovkin e Lerner, che parte con intenzioni leggere (i nomi delle donne presentati in sovrimpressione come piccole grandi star), s’incupisce man mano che di fronte a loro si alza il muro dell’odio, pur restando sempre nel confine di un’estetica ispirata ai dettami punk del DIY, Do it yourself. (Marianna Cappi, mymovies)

Pussy Riot is a Russian feminist punk rock protest group based in Moscow. Founded in August 2011, it has a variable membership of approximately 11 women ranging in age from about 20 to 33. They stage unauthorized provocative guerrilla performances in unusual public locations, which are edited into music videos and posted on the Internet. Their lyrical themes include feminism, LGBT rights, opposition to the policies of Russian President Vladimir Putin, whom they regard as a dictator, and links between Putin and the leadership of the Russian Orthodox Church. Filmed over the course of 6 months, this documentary tells the incredible story of three of this young women: Nadia, Masha and Katia, who faced seven years in a Russian prison for a satirical performance in a Moscow cathedral. But who is really on trial in a case that has gripped the nation and the world beyond – young artists or the society they live in?

https://www.facebook.com/PyssyRiotTheDocumentary/info


VENERDì 7

con il patrocinio del Municipio Roma I

Situazioni al femminile

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ore 18.00 Pussy Riot – A Punk prayer (vedi scheda giovedì 6)

***

ore 20.00  aperitivo con Hedy Lamarr (Ita, Indie-pop-rock)

Gli Hedy Lamarr nascono a Roma, nell’autunno del 2011. Stanno lavorando al loro nuovo Ep.  Umberto Duca – basso, chitarra, laptop e tastiere | Solange Mattioli – Voce

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ore 20.45 Reading Ophelia | 1.Ecstasy 

di Compagnia Morgana B

***

ore 21.15  Attraversare Roma (à travers Rome, 20′) 2013 + ST#2 2012 (3′) + ST#1 2011 (3′) 

di Aude Fourel

***

ore 21.30 il cinema d’animazione sperimentale di Isabel Herguera (EH)

Isabel scopre l’animazione quando un amico gli mostra per la prima volta il funzionamento di una cinepresa Bolex e le regala una stampante ottica. Da allora immagina storie che realizza in diverse parti del mondo su scenografie che possono essere trasportate in una valigia. Dal 2005 insegna animazione in India, dove si rifugia appena può per disegnare su vecchi quaderni, soprattutto nelle stazioni dei treni e alle fermate dell’autobus.

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“Spain Loves you ” 5 min. 1987 Questo apparentemente semplice racconto familiare contiene una rilettura particolare di dieci anni della storia spagnola, dalla nascita dei due fratelli dell’autrice fino alla morte del dittatore Franco nel 1975. “Muertitos” 10 min.1994 Un venditore di fortune convince i defunti di un cimitero di una città di frontiera di Tijuana, Messico, ad attraversare la forntiera con gli USA per poter godere dei piaceri del tanto ambito Nord. I defunti iniziano un viaggio dal quale non torneranno mai indietro. “La Gallina Ciega” 7 min. 2005 Un cieco perde accidentalmente il suo cane guida. Solo e nell’oscurità in mezzo a una grande città, scopre che la sua forza risiede nel riconoscere la propria vulnerabilità. “Ámár” 8 min. 2010 Inés va a trovare il suo amico Ámár in India, dove vive da molti anni ricoverato in una clinica per malattie mentali. Inés ricorda gli ultimi giorni passati insieme e la sua promessa di ritornare. “Accident revisited” 1 min 2012 Omaggio a Jules Engel, disegnatore degli studi UPA e creatore di Mr. Magoo . “Bajo la Almohada” 8min. 2012 Documentario di animazione realizzato a partire dai disegni e dalle voci di un gruppo di bambini ricoverati in una clinica in India. La chitarra, i balli, una gita al mare, i gatti Sweety e Kitty e le suore che se ne prendono cura, sono tra i tanti tesori e dei sogni che questi bambini nascondono soto il cuscino. “Sisifo en el Zocalo” 1 min 2013 e “Sultanas Mehendi” 1 min. 2013 Due lavori di cui Isabel ha curato la produzione, l’animazione o il disegno dei personaggi. “Quien engaña no gana” 4 min 2005  (studenti del NID) Un’interpretazione visiva  di una canzone del gruppo Ojos de brujo. L’utilizzo della tecnica di animazione con la sabbia, suggerisce che tutto può trasformarsi in sabbiao polvere e volare via. “Breathing spaces”  2 min  2011 (studenti del NID) Un progetto collettivo, in cui un gruppo di studenti dell’Istituto Nazionale di design di Ahmedabad in India, esplora diversi angoli della città. Grazie a una mattiniera routine di schizzi, hanno catturato rapidi gesti del paesaggio, delle persone e degli animali. Il risultato è una miscela di disegni spontanei e tentativi di animarli attraverso un Lightbox. “The Balloon”  4 min  2004  (regia Satinder Singh) Alla ricerca del pallone perso durante il gioco, una bambina vive una nuova avventura. “Berbaoc”  5 min  (Artisti di Arteleku) Diretto dagli artisti José Belmonte, Izibene Oñederra, Mercedes Sánchez-Agustino, Gustavo Díez e Irati Fernández, basato su un brano musicale di Xabier Erkizia e creato a partire da un’intervista del musicista Santiago Irigoyen.


DOMENICA 9

ore 16.00 CINEBIMBI AL DETOUR

cinebimbi

Cinebimbi è la fabbrica dei sogni per i più piccoli. Al cinebimbi i  bambini posso condividere con i propri amici e coetanei la magia della visione cinematografica. Detour selezionerà per loro i migliori titoli dell’animazione contemporanea e non. E per i papà e le mamme cinebar e caffetteria in funzione durante le proiezioni. L’ingresso e’ riservato ai soci ARCI: i genitori devono sottoscrivere la tessera. Per ogni tessera si ha diritto a un ingresso omaggio. Ingresso alla proiezione 5 euro Per info e prenotazioni: cinebimbi@gmail.com

ore 21.00 Pussy Riot – A Punk Prayer (vedi scheda giovedì 6)


LUNEDì 10 I lunedì al sole: 2 spettacoli al prezzo di uno!

JAPANIME#1 Isao Takahata, l’altro maestro dello studio Ghibli 

ore 19.00 Miyazaki Hayao e il Museo D’arte Ghibli​ ​ di ​I​sao Takahata (Jap. 2005, 62′, Japan vers. sott. ita) 

Nel bosco di Mitaka, ai bordi di Tokyo, si trova una singolare struttura: il Museo d’Arte Ghibli. Non si tratta di un luogo di raccolta di ​ cimeli e mementi relativi ai celebri film dello Studio, quanto piuttosto di un luogo infuso dello stile, delle suggestioni, delle atmosfere che caratterizzano l’immaginario dei loro creatori. ​ ​Il Museo d’Arte Ghibli è stato concepito da Miyazaki Hayao come “un posto in cui smarrirsi”: in schietta antitesi con la logica museale tradizionale, la struttura è nata come un groviglio di ambienti suggestivi da non potersi visitare ordinatamente, ma da scoprire lasciandosi trascinare dalle suggestioni, proprio come farebbe un bambino. Lo stile degli ambienti è tuttavia europeo. Le architetture sono infatti ispirate ai luoghi che i fondatori dello Studio Ghibli hanno visitato in cerca d’ambientazioni per loro opere animate, dalla Svezia di Pippi Calzelunghe all’Italia di Dagli Appennini alle Ande. E così tra le mura del Museo emergono ulteriori punti di contaminazione culturale: da sempre affascinato dagli scenari della letteratura per l’infanzia europea, Miyazaki Hayao si è ispirato ai paesaggi del vecchio continente, non da ultimi quelli italiani, poi riemersi nelle atmosfere incantate del museo come delle sue opere, pure contaminate dalla cinematografia neorealista europea, che tanta influenza ha esercitato sullo sperimentalismo dell’animazione giapponese, di cui proprio Miyazaki Hayao e soprattutto Takahata Isao sono storici rappresentanti.

ore 20.30 Only yesterday – Omohide Poro Poro​ ​ di Isao Takahata ​(​Jap 1991, ​118′, Japan vers. sott. ita) 

only yesterday

​Basato sull’omonimo manga di Hotaru Okamoto e Yuko Tone ​.Nel 1982, a Tokyo, Okajima Taeko è un’impiegata ventisettenne, nubile e senza progetti di matrimonio. In un Giappone in corsa verso l’ammodernamento sociale, Taeko è strangolata tra gli stili di vita moderni e il peso delle convenzioni del pur recente passato, e così decide di concedersi una breve vacanza per tornare alla campagna natia, a Yamagata. Qui la giovane donna trascorrerà un soggiorno di lavoro presso l’azienda agricola del cognato e i ricordi dell’ infanzia la porteranno a rimettere in discussione la scelte della sua vita adulta.


MARTEDì 11 ore 21.00

DETOUR presenta

Wild Bill

di Dexter Fletcher (Gb 2011, 94’, english vers. sott. italiano)

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Ambientato nell’East Side londinese, all’ombra dei nuovi impianti olimpionici, Fuori su cauzione dopo 8 anni dentro, Bill Hayward torna a casa e trova i suoi figli, Dean e Jimmy, di 15 e 11 anni costretti a cavarsela da soli dopo essere stati abbandonati dalla madre. Quando i servizi sociali minacciano di dare i due ragazzi in affidamento, Dean, che si occupa del fratello piccolo come  se fosse suo padre, costringe il riluttante Bill a restare a casa e ad assumersi le sue responsabilità di genitore, sotto il ricatto di denunciarlo per spaccio. Riluttante ad assumere il ruolo di padre, il suo ritorno allerta i servizi sociali che minacciano di sottrargli la potestà genitoriale. Il figlio più grande Dean lo costringe a restare, minacciando di denunciarlo per spaccio. Tra i due fratelli si stabilisce un legame più profondo e Dean comincia ad accettare l’idea di avere il padre attorno. Le cose precipitano quando Jimmy diventa corriere della droga per conto di alcuni pericolosi ex-complici di Billy. Ritratto agro-dolce di una famiglia del proletariato inglese in bilico costante tra commedia e dramma.

A British crime drama with touches of wry comedy from director Dexter Fletcher stars Charlie Creed-Miles as an ex-con reconnecting with his two sons. Set in East London, in the shadow of the Olympic site, the story revolves around Bill Hayward (Charlie Creed-Miles), a prisoner of eight years out on parole. Returning home, he finds his two sons, Dean (Will Poulter), aged 16, and Jimmy (Sammy Williams), aged 11, abandoned by their mother and fending for themselves. Dean, who is acting as father to his young brother, forces Bill to stay when social services threaten to put the boys into care. A bond between Bill and Jimmy quickly develops, and Dean gradually comes around to the idea of having his father around. However, their domestic life is short-lived, when Jimmy starts drug-dealing for some local villains.


MERCOLEDì 12 ore 17.00 – 21.00 GIOVEDì 13 ore 17.00 – 21.00 VENERDì 14  ore 18.30 DOMENICA 16 ore 20.30

IN COLLABORAZIONE CON MOVIES INSPIRED

Moebius

di Kim Ki-Duk (Corea del Sud 2013, 86’, original version, sott. italiano)

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“Che cos’è la famiglia? Che cosa sono i desideri? E i genitali? Famiglia, desideri, genitali sono una cosa sola sin dall’inizio. Io sono il padre, la madre io sono, e la madre è il padre. In origine, siamo nati nel desiderio e ci riproduciamo in esso. Siamo uniti così in un tutt’uno, come un nastro di Möbius, per questo provo al contempo invidia, odio e amore per me stesso” Kim Ki-duk Un padre spinge la propria famiglia allo stremo per la sua evidente indifferenza e per una storia di infedeltà con una gio- vane donna. Il senso di colpa per aver causato al proprio figlio la perdita della virilità lo spinge a concludere la relazione e a sacrificare tutto quanto per il ragazzo. Un ragazzo adolescente resta impassibile di fronte al conflitto tra i genitori causato dall’infedeltà del padre. Dopo aver perso la propria virilità per mano di sua madre, si tormenta dalla vergogna quando scopre di non possedere più genitali. Rivolge tutto il suo odio verso il padre, ma il rapporto si rinsalda di fronte agli sforzi e ai sacrifici di cui l’uomo si fa carico. Ottiene qualche conforto dall’incontro con l’amante del padre. Di fronte al marito fedifrago la donna è accecata dalla gelosia, ma sposta la rabbia che prova verso il figlio, il quale diventa così l’oggetto del suo odio. Alla fine fugge di casa, gravata dalla colpa di averlo castrato. Tra satira e sadismo, il cinema di Kim trova in Moebius un ulteriore tassello nella sua meditazione sulla famiglia. Il Leone d’Oro di Pietà non ha tolto a Kim Ki-duk la voglia di provocare con un cinema sempre più radicale, irridente e grottesco. E il ricordo non può che andare ad Arirang – l’altro “film maledetto” del regista , opera della cesura tra le due fasi principali della sua carriera. The latest from the filmmaker whose Pieta won Venezia festival’s top prize is a sort of perversely tongue-in-cheek cautionary tale about the cycles of violence triggered when a mother cuts off her son’s “manhood” in a misdirected rage over the father’s adultery. In what I assume is meant to be a formal gamble, the film is dialogue-free—though there are more than enough shrieks, howls and moans to fill the silence. Moebius is sordid, yet never dull. Kim, who notably made the quiet, meditative Spring, Summer, Fall, Winter…and Spring, about a Buddhist monk and his protégé, keeps the dysfunction flowing at a steady pace. He also comes up with one truly original scene of coitus, in which the handle of a knife plunged into the protagonist’s shoulder serves as a substitute phallus for his missing organ. Moebius is sort of like a car accident: it induces queasiness (South Korea will release a censored version), but it’s hard to look away. That said, Kim’s provocations may leave you wondering why, exactly, he put you through it all—or, more unsettling still, why you stayed until the end. (Jon Frosch – The Atlantic)


VENERDì 14

ore 18:30 Moebius di Kim Ki-Duk (vedi scheda mercoledì 12)

—-

ore 21.00 PALESTINA PER PRINCIPIANTI SECONDA STAGIONE

Ciclo di incontri e proiezioni in collaborazione con Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese. Un ringraziamento a Valeria Belli e Livia Parisi.

“Ero disposto a morire per difendere un solo disegno, perché ogni disegno è come una goccia d’acqua che si fa strada attraverso la mente delle persone “.  Naji Al-Ali 

ore 21.00 aperitivo in sostegno per la Palestina e proiezioni nel foyer

ore 21.30 Naji Al-Ali: An Artist With Vision 

di Abid Kasim (Libano, Egitto 2010, 50′, sott. in italiano) 

Introduzione a cura di Jehad Othman vicepresidente dell’Associazione “Lo sguardo di Handala” 

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Conosciuto come il Malcolm X palestinese, Naji Al-Ali è ancora oggi l’artista più popolare nel mondo arabo, amato per la difesa della gente semplice, e per le sue critiche alla repressione e al dispotismo. Paradossalmente, una rigida censura e l’analfabetismo diffuso del mondo arabo hanno aiutato questo disegnatore palestinese a raggiungere un notevole successo. Le sue inesorabili vignette hanno raccontato la brutalità dell’esercito israeliano e l’ipocrisia dell’OLP, guadagnandosi molti nemici potenti e pagando il prezzo più alto per la sua arte “offensiva”: il 22 luglio 1987 gli hanno sparato in faccia mentre lasciava la sede londinese del quotidiano Al Qabbas. E’ morto dopo 5 settimane di coma. Il punto di svolta nella storia di Naji fu la pubblicazione della sua vignetta satirica sul giornalista egiziano Rashida Muhran, biografo ufficiale di Yasser Arafat. Arafat divenne furioso e Naji fu costretto a partire per Londra. Nonostante alcuni arresti di Scotland Yard e un’inchiesta da parte dell’MI5, l’identità del suo assassino non è mai stata rivelata.  Di umili origini, nato in un campo profughi, per oltre 30 anni è stato critico intransigente di una cultura politica araba regressiva e dell’ingerenza occidentale negli affari arabi. Le interviste con i principali giornalisti e poeti arabi, ex compagni di carcere, con la moglie e altri ci fanno intuire il suo impegno incessante per il suo popolo, e come nelle sue vignette satiriche si agitasse sottilmente il cuore di milioni di profughi. Il film prende in esame le forze che Naji esprime come artista, come essere umano, e mostra come le sue esperienze rispecchino quelle di altri esiliati palestinesi.

Throughout history artists have faced the threat of violence when their work offended the state or the political elite. The late Palestinian cartoonist Naji Al-Ali produced thousands of cartoons satirizing the powers that be in the Middle East, and paid the ultimate price for his ‘offensive’ expression. On July 22, 1987 he was shot in the face, at point blank range, as he left the London offices of the Al Qabbas newspaper. He died after laying in a coma for 5 weeks.  NAJI AL-ALI, AN ARTIST WITH VISION examines the forces that shaped Naji as an artist, as a human being, and shows how his experiences mirror those of other exiled Palestinians.


SABATO 15

IN COLLABORAZIONE CON I WONDER PICTURES

ore 17.00 – 18.30 Searching for Sugar Man

di Malik Bendjelloul (Gb/Svezia/Sudafrica 2012, 86’, english version, sott. ita)

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Searching for Sugar Man è il racconto, incredibile ma vero, della carriera mancata di un’icona del rock degli anni’70 e della sua seconda vita, dopo un oblio durato trent’anni. Scoperto alla fine degli anni’60 in un bar di Detroit da due celebri produttori, convinti di aver trovato il nuovo profeta musicale della sua generazione, Sixto Rodriguez ha la possibilità di registrare le sue canzoni in sala d’incisione. Il disco che ne risulta è un vero capolavoro, degno del miglior Bob Dylan, ma anche un incomprensibile fiasco di vendite negli Usa. Ma nel Sud Africa dell’Apartheid, dove arriva clandestinamente, il disco di Rodriguez diventa una leggenda e la sua musica la colonna sonora dei giovani in lotta. All’insaputa dell’autore, che nel frattempo si ritira dalle scene. Finché, trent’anni dopo, due fan sudafricani decidono di mettersi sulle sue tracce, scoprire che fine ha fatto e cosa è andato storto. Oscar 2013 per il miglior documentario.   

Searching for Sugar Man is a documentary film directed by Malik Bendjelloul, which details the efforts of two Cape Town fans in the late 1990s, Stephen ‘Sugar’ Segerman and Craig Bartholomew Strydom, to find out whether the rumoured death of American musician Sixto Rodriguez was true, and, if not, to discover what had become of him. Rodriguez’s music, which never took off in the United States, had become wildly popular in South Africa, but little was known about him there. In 2013, the film won the Academy Award for Best Documentary Feature at the 85th Academy Awards in Hollywood.

 

SABATO 15 ore 22.00

MEDUSA

i cortometraggi di Maya Deren sonorizzati dal vivo da Luca Venitucci

Luca Venitucci: fisarmonica, voce, materiali sonori pre-registrati

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Le opere cinematografiche di Maya Deren sono contraddistinte da un carattere fortemente onirico e da una intensa ritualità. Come in un viaggio iniziatico, abbiamo la sensazione di essere rapiti e trasportati attraverso differenti stati di essere che ci mettono in contatto diretto con forze primarie: amore, morte, unione, abbandono, spaesamento, rinascita. Ciascun oggetto, movimento, luogo, espressione si dà a noi nella massima concretezza e insieme come tramite di energie recondite, simboliche, segrete. Nel realizzare una nuova partitura musicale per i cortometraggi della cineasta Luca Venitucci sceglie di utilizzare molteplici mezzi sonori – strumenti acustici, voce, dispositivi elettronici – e di integrare i percorsi della composizione e dell’improvvisazione, con l’intento di aprire un ulteriore piano espressivo e sensoriale che possa connettersi con la dimensione rituale ed iniziatica espressa dalle immagini, esplorandola ed espandendola ulteriormente.

programma: “Meshes of the afternoon” (14 min. – 1943) “At Land” (15 min. – 1944) “A Study in Choreography for Camera” (4 min. – 1945) “Ritual in Transigured Time” (15 min. – 1946) Luca Venitucci è attivo dalla fine degli anni ’80 come musicista, cantante, improvvisatore e compositore/arrangiatore. Componente e co-fondatore nel 1995 del gruppo Ossatura, ha fatto parte per diversi anni dell’ensemble Zeitkratzer. Ha partecipato a progetti di compositori, musicisti e artisti sonori quali John Zorn, Alvin Curran, Christian Marclay, Margareth Kammerer, Mike Cooper, Butch Morris, Francisco Lopez, John Duncan, Manuel Gottsching, Keith Rowe, Merzbow/Masami Akita, Phill Niblock, Radu Malfatti, Terre Thaemelitz, Zbignew Karkosky, ed ha collaborato con musicisti quali Peter Kowald, Otomo Yoshihide, Sachiko M, Thomas Lehn, Michael Renkel, Axel Dorner, Jerome Noetinger, Cristoph K Roll. Ha realizzato progetti multidisciplinari con scrittori (Jonathan Coe, Lidia Riviello), attori e registi (Federica Santoro) e danzatori (Alessandra Cristiani, Samantha Marenzi, Maddalena Gana).


DOMENICA 16

IN COLLABORAZIONE CON I WONDER PICTURES

ore 17.00 – 18.30 Searching for Sugar Man

di Malik Bendjelloul (vedi scheda sabato 15)

ore 20.30 Moebius

di Kim Ki-Duk (vedi scheda mercoledì 12)


LUNEDì 17 I lunedì al sole: 2 spettacoli al prezzo di uno!

JAPANIME#2 Isao Takahata, l’altro maestro dello studio Ghibli

ore 19.00 Goshu the cellist  di ​I​sao Takahata (Giappone 65′, Japan vers. sott. ita) 

Goshu è un ragazzino che suona il violoncello in un’ orchestra. Il Direttore dell’orchestra non è però soddisfatto della sua esecuzione della Pastorale, la sesta sinfonia di Beethoven. Per questo motivo Goshu decide di esercitarsi a casa. In suo aiuto accorreranno alcuni animaletti parlanti che, in cambio di piccoli favori, gli insegneranno a sentire la musica e quindi ad eseguirla in modo sublime.

ore 20.30 My Neighbors the Yamadas di Isao Takahata ​(​Giappone ​104′, Japan vers. sott. ita) 

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​Gli Yamada sono una famiglia giapponese che più tipica e convenzionale non si potrebbe: il capofamiglia Takashi è un salaryman; la moglie Matsuko è casalinga; il figlio maggiore, Noboru, è studente; la figlia piccola Nonoko va alle elementari, e la nonna Shige, che vive con loro, aiuta nei lavori domestici; completa il quadretto il taciturno cane Pochi. Nel corso del film assistiamo a frammenti della loro vita quotidiana: le mille faccende da sbrigare, i piccoli litigi coniugali, la cocciutaggine dell’anziana Shige, i primi amori di Noboru… Tra piccoli drammi e momenti comici, tra realismo e fantasia, la vita della famiglia va avanti, verso il futuro, da attendere con il sorriso sulle labbra.


MARTEDì 18 ore 21.00
MERCOLEDì 26 ore 17.30
GIOVEDì 27 ore 17.30

Attenzione! Per cause indipendenti dalla nostra volontà la previste proiezioni di THE CONGRESS sono rimandate ad aprile. 
Ce ne scusiamo con i soci.
Al suo posto vi offriamo un film inedito di uno dei più prolifici e inventivi autori di animazione.

I Married a Strange Person

di Bill Plimton (Usa 1997, 75′, english version sott. ita)

Grant Boyer, sposo novello, si trova ad avere un’escrescenza sul collo che gli dà degli incredibili poteri. La moglie ne è affranta. I superpoteri attirano l’attenzione del magnate Larson P. Giles che per ottenere quei poteri scatena contro Boyer una guerra. La moglie correrà in soccorso del suo uomo.


MERCOLEDì 19 ore 16.30 – 20.45
GIOVEDì 20 ore 16.00 – 20.45
VENERDì 21 ore 17.30
DOMENICA 23 ore 20.30

IN COLLABORAZIONE CON RODEO DRIVE

Behind the Candelabra (Dietro i candelabri)

di Steven Soderbergh, con Matt Damon, Micheal Douglas, Dan Aykroyd (Usa 2013, 115’, english vers. sott. ita)

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«Non hanno idea che sia gay», si sente dire il giovanissimo Matt Damon, nel teatro di Las Vegas dove Liberace/Michael Douglas trascina la folla col boogie woogie. Alla fine degli anni 70, il pianista dai costumi oltre i limiti del kitsch era ancora considerato soltanto un eccentrico showman, e lui allontanava i sospetti sulla sua sessualità millantando fidanzate. Nella dissonanza fra palco e lenzuola infila l’obiettivo Soderbergh, scivolando dietro i candelabri e dentro i corridoi del palazzo camp di Liberace, inseguendo il mélo della penna di LaGravenese ma raggelandolo nella geometria del suo cinema. Uomo di spettacolo capace di tenere in pugno il pubblico, amante vorace incapace di contenere il suo appetito, Liberace è morto quasi 30 anni fa ma è figura di modernità estrema: falsificatore geniale di un’icona costruita a tavolino, intercettatore infallibile dei gusti dell’audience. […] L’ennesimo “ultimo” film di Soderbergh è la nuova prova di un sublime coreografo di corpi attoriali, in cui Damon e Douglas (entrambi almeno vent’anni troppo vecchi per il ruolo, entrambi perfetti) si spogliano dei rispettivi status per abbandonarsi a isterie e tenerezze, trasfigurati dalla bravura prima che dal make up. (Ilaria Feole in filmtv.it)

Before Elvis, before Elton John, Madonna and Lady Gaga, there was Liberace: virtuoso pianist, outrageous entertainer and flamboyant star of stage and television. A name synonymous with showmanship, extravagance and candelabras, he was a world-renowned performer with a flair that endeared him to his audiences and created a loyal fan base spanning his 40-year career. Liberace lived lavishly and embraced a lifestyle of excess both on and off stage. In summer 1977, handsome young stranger Scott Thorson walked into his dressing room and, despite their age difference and seemingly different worlds, the two embarked on a secretive five-year love affair. BEHIND THE CANDELABRA takes a behind-the-scenes look at their tempestuous relationship – from their first meeting backstage at the Las Vegas Hilton to their bitter and public break-up. — Official Site 


GIOVEDì 20 dalle ore 20.00

SHOT&SHORT

Vieni a proiettare il tuo cortometraggio e un un drink te lo offriamo noi!

il corto non dovrà superare la durata massima di 25 minuti. Se il tuo corto sarà il più votato dai presenti vincerai una bottiglia di vino o un’abbondante caraffa di sangria da condividere con i tuoi amici! Le proiezioni inizieranno alle 20:00. La partecipazione e’ riservata ai soci ARCI. Info e prenotazioni: shotandshort@gmail.com

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VENERDì 21 ore 19.30

Friends in Rome & Detour present

CINE FRIENDS

The best Italian movies, not only pizza, spaghetti and mandolino… All movies are shown in Italian with English subtitles / Serata di proiezione di cinema italiano sottotitolato in inglese.

h7.30 p.m. Meeting time and welcome drink A chance to socialize and network while mingling with an international crowd.

h9.00 p.m. Screening / proiezione Per il programma dettagliato, info e prenotazioni/ For further information and reservation please contact: cinedetour@tiscali.it


SABATO 22 ore 20.30 – 22.30

IN COLLABORAZIONE CON PABLO

La mia classe 

di Daniele Gaglianone (Italia 2013, 92′) Con Valerio Mastandrea, Bassirou Ballde, Mamon Bhuiyan, Gregorio Cabral, Jessica Canahuire Laura

Tra i due spettacoli interverranno gli sceneggiatori Claudia Russo e Gino Clemente, oltre ad alcuni attori del cast

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Un attore impersona un maestro che dà lezioni a una classe di stranieri che mettono in scena se stessi. Sono extracomunitari che vogliono imparare l’italiano, per avere il permesso di soggiorno, per integrarsi, per vivere in Italia. Arrivano da diversi luoghi del mondo e ciascuno porta in classe il proprio mondo. Ma durante le riprese accade un fatto per cui la realtà prende il sopravvento. Il regista dà lo “stop”, ma l’intera troupe entra in campo: ora tutti diventano attori di un’unica vera storia, in un unico film di “vera finzione”: La mia classe. 


DOMENICA 23 ore 20.45

IN COLLABORAZIONE CON RODEO DRIVE

Behind the Candelabra (Dietro i candelabri)

di Steven Soderbergh, con Matt Damon, Micheal Douglas, Dan Aykroyd (Usa 2013, 115’, english vers. sott. ita)

vedi info mercoledì 19 marzo

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LUNEDì 24
I lunedì al sole: 2 spettacoli al prezzo di uno!

PHILIP SEYMOUR HOFFMAN. ALMOST FAMOUS

ore 18.30 M​ary & Max

di  Adam Elliot. Voce di Philip Seymour Hoffman (Australia 2009, 80′, Animazione, English vers. sott. ita) 

Dal vincitore per l’Oscar del corto d’animazione HARVIE KRUMPET, questa nuova storia racconta di due amici di penna: Mary Dinkle, una pacioccosa e solitaria bambina di 8 anni di Melbourne e Max Horovitz un ebreo di 44 anni di New York, gravemente obeso e con la sindrome di Asperger. Un giorno la piccola Mary nell’ufficio postale apre a caso l’elenco telefonico di New York, copia un indirizzo e scrive. Max risponde: i due diventano “amici di penna” legati dalla passione per la cioccolata e i disegni animati. Accompagnati da una voce narrante, interpretata da Philip Seymour Hoffman, i diversi mondi dei due personaggi corrono paralleli negli anni tra lettere e dolciumi fino a incontrarsi. “Dolente plastilina di inaudito struggimento, e una storia di amicizia storta e (im)perfetta. Quella raccontata dal geniale Adam Elliot è al contempo semplice e complessa, particolarissima e universale nella sua inquietudine spiazzante e nel suo spaesamento quotidiano.” (Fiaba di Martino su My Movies).

Academy Award-winning Harvie Krumpet director Adam Elliot returns to the world of clay animation with this simple tale of the innocent correspondence between a portly eight year old girl from the suburbs of Melbourne and a morbidly obese, middle-aged Jewish New Yorker suffering from Asperger’s Syndrome. On the surface it would seem that Mary (Toni Collette) and Max (Philip Seymour Hoffman) would have little in common, but over the course of twenty years, the unlikely pen pals exchange letters discussing everything from taxidermy, trust, pets, religion, obesity, autism, agoraphobia, alcoholism, and just about any other topic that comes to mind as they sit down and put pen to paper.

ore 20.30 Synecdoche, New York di Charlie Kauffman ​(​Usa 2008, ​118′, English vers. sott. ita) 

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Primo film scritto e diretto dallo sceneggiatore geniale e iconoclasta di “Essere John Malkovich” e “Se mi lasci ti cancello”. Caden Cotard, regista teatrale fresco del successo ottenuto grazie alla messa in scena di Morte di un commesso viaggiatore, si prepara ad affrontare la preparazione della sua nuova opera che prevede addirittura la ricostruzione di una New York a grandezza naturale all’interno di un magazzino di Manhattan. Nel frattempo deve anche gestire i difficoltosi rapporti con le donne della sua vita e un insolito problema di salute.

Synecdoche, New York marked the directorial debut of iconoclastic, cerebral screenwriter Charlie Kaufman. Philip Seymour Hoffman stars as Caden Cotard, an eccentric playwright who lives with artist Adele Lack (Catherine Keener) and their daughter Olive in Schenectady, upstate New York. Prone to neuroses, misgivings and enormous self-doubt, Caden also begins suffering from accelerated physical deterioration – from blood in his stools to disfigured skin. Upon receiving a prestigious MacArthur grant, Caden decides to use the money to concoct one gigantic play as an analogue of his own life; he builds massive sets amid a New York City warehouse, casts others as his friends, family and acquaintances, and casts others to play the ones he’s casting. (From Rotten Tomatoes)


MARTEDì 25 ore 20.45

INCONTRI DI CINEMA

serata con proiezione e dibattito a cura di ViSiOnI

“E’ buffo come i colori del mondo divengano veri soltanto quando uno li vede sullo schermo” (Alex in Arancia Meccanica, S. Kubrick, 1971)

Per il programma dettagliato e informazioni: http://forumcinema.blog.tiscali.it/ Per partecipare agli incontri è preferibile prenotarsi scrivendo a visioni@gmelies.it


MERCOLEDì 26

ore 17.30 

I Married a Strange Person

di Bill Plimpton (Usa 1997, 75′, english version sott. ita) / vedi scheda martedì 18

ore 20.30

con il Patrocinio del  Municipio Roma I

S T A L K E R

Linee, cerchi e reti

stalker_cerchi

Il secondo dei tre appuntamenti con il collettivo Stalker con la collaborazione di Cristina Nisticò. 

“La pratica Stalker di ricerca, azione e trasformazione nel territorio e con i suoi abitanti si è sviluppata e articolata nel tempo attraverso un processo di sperimentazione e verifica delle ormai tante esperienze realizzate sul campo dal 1995 a oggi. Al Detour ne presentiamo alcuni passaggi, attraverso una selezione di videodocumentazioni, in tre giornate che abbiamo chiamato Linee, Cerchi e Reti, sintetizzando così tre aspetti conseguenti e compresenti nel lavoro di Stalker.”  Stalker

(Cerchi) Abitare le distanze, costruire, per gioco, il Comune Camminare attraverso porta l’incontro, spontaneo, inaspettato, tra luoghi e persone diversi. Orizzontale, senza gerarchie, un incontro che si fa subito abitare insieme, adattarsi allo spazio spesso inospitale, e quindi desiderio di azione, trasformazione, condivisione. Abitare la distanza tra le cose è una conseguenza dell’andare attraverso, un radicarsi leggero, nomade, all’inizio un’amaca per restare sospesi, poi magari una tenda, per poi iniziare ad aver cura di un luogo. sono diverse le distanze su cui soffermarsi e in cui incontrarsi, l’imbarazzo, l’incomprensione, l’incertezza, ma anche il rifiuto, l’indifferenza. Distanze che ci separano, da utilizzare come occasioni, stimoli, possibilità. Slittamenti di senso che aprono inaspettate possibilità alla costruzione di un senso nuovo, diverso, comune. Il giocare a farsi comunità tra diversi diviene una pratica creativa che si sottrae al regressivo riconoscersi tra uguali nel rifiuto dell’altro. (Per Stalker, Lorenzo Romito)

Programma delle proiezioni:

Egnatia Stories (2004, 60′) Storie di rifugiati curdi, dei loro viaggi verso l’Europa raccolte all’Ararat a Roma durante il progetto Egnatia, un percorso di memorie disperse, a ciascuna storia corrisponde una chianca, lastra in pietra leccese, con I disegni e I racconti dei rifugiati, pietre che ci rimandano ai luoghi dei viaggi lungo la via egnatia, pietre miliari di un monumento disperso dedicato alle persone costrette a lasciare I luoghi di origine. Video: Jacopo Gallico, Aldo innocenzi, Alex Valentino. Montaggio: Alex Valentino. Romanhi Chere (2008, 13′) Ipotesi di realizzazione del prototipo di casa modulare presso il campo di Casilino 900 di Roma. Il progetto, ideato dal gruppo Stalker/On e dai rom del Casilino 900 servirà almostrare le potenzialità di un approccio ecologico – trattato in termini sociali, oltre che ambientali – per affrontare l’emergenza abitativa delle comunità Rom presenti nella Capitale. Video: Aldo Innocenzi, Cecilia Pirovano, Francesco Careri e Lorenzo Romito. Montaggio: Fabrizio Boni. Gallo Matese (2006, 40′) allo è un piccolo centro del Matese, profondamente segnato dalla migrazione della maggior parte della popolazione. Stalker/ON realizza un laboratorio con gli abitanti per indire una festa in onore dei migranti e realizzare un sito web che rinsaldi le relazioni tra abitanti e migranti. Intervento realizzato per il progetto Paesesaggio promosso da Il Villaggio dell’Arte. Video: Aldo Innocenzi Montaggio: Aldo Innocenzi. Faux a la Montagne (2003-2006, 57′) Faux a la Montagne. Progettazione partecipata con gli abitanti, sull’individuazione e realizzazione di spazi ad uso pubblico. A cura di Guy Tortosa, Centre National d’Art et du Paysage de Vassivieres, Francia. Video: Aldo Innocenzi, Michela Franzoso, Sophie Verdum- Opinel, Francesco Careri. Montaggio: Sophie Verdum- Opinel. 8 anni nella città degli altri (2007, 24′) Roma, Campo Boario. In occasione dell’inaugurazione della Città dell’Altra Economia, seguita allo sgombero del campo dei Rom Calderasha, insieme a molti dei protagonisti ripercorriamo gli eventi proposti tra il 1999 e il 2007 al Campo Boario da Stalker /ON insieme alle tante comunità straniere e non. Video: Andrea Bassi, Francesco Careri, Michela Franzoso, Aldo Innocenzi, Lorenzo Romito, Osama AbouelkhairMontaggio: Michela Franzoso.

link: osservatorio nomade / link: manifesto Stalker

Bio ITA: Stalker è un soggetto collettivo nato nel 1995, che compie ricerce e azioni sul territorio con particolare attenzione alle realtà di margine, territori in abbandono e in trasformazione chiamati “Territori Attuali”. La modalità di intervento proposta da Stalker è sperimentale, fondata su pratiche spaziali esplorative, di ascolto, relazionali, conviviali e di progettazione collaborativa, attivate da dispositivi di interazione creativa con l’ambiente investigato, con gli abitanti e con gli archivi della memoria. Tali pratiche e dispositivi sono finalizzati a catalizzare lo sviluppo di processi evolutivi auto-organizzanti, attraverso la tessitura di relazioni sociali ed ambientali, lì dove per abbandono o per indisponibilità sono venute a mancare. Nel 1999 Stalker insieme alla comunità dei rifugiati curdi di Roma ha occupato l’edificio ex veterinario del Campo Boario (Ex Mattatoio) denominandolo “Ararat”, per sperimentare nuove forme di spazio pubblico fondate sull’accoglienza e l’ospitalità. Dal 2002 Stalker promuove Osservatorio Nomade, una rete transdisciplinare di ricercatori – in grado di integrare competenze e linguaggi – che si configura attorno a un territorio di ricerca e azione operando attraverso le diverse espressioni che assume di volta in volta nei diversi progetti di ricerca, così come è avvenuto per Primaveraromana (2009-incorso), Suilettidelfiume (2007), Campagnaromana (2006) e Immaginare Corviale (2003 – 2005), a Roma, lungo la via Egnatia (2003 – 2004) da Roma a Istanbul, attraverso il mondo Rom da Roma alla ex Jugoslavia, con Campus Rom (2008).

Bio ENG: Stalker is a collective subject, found in 1995, that engages research and actions within the landscape with particular attention to the areas around the city’s margins and forgotten urban space, and abandoned areas or regions under transformation that are referred to here as “Actual Territories.” Stalker promotes interventions based on the spatial practices of exploration, listening, relation and on creative interactions with the environment, its inhabitants and their “archives of memories”. These processes aim to generate social and environmental relations that are self-organised and evolve over time. The sensitive and dynamic mapping of territories and communities generated through these processes remains easy to access. These interventions promote knowledge sharing, collaborative projects and raise the awareness of communities towards their territory and their cultural environment. From 1999 to 2002, Stalker, with the Kurdish community of Rome, squatted the building of the ex-veterinarian in Campo Boario (ex slaughter house), naming it “Ararat”, in order to experiment a new shape of contemporary public-space, based on the acceptance, hospitality and self organization. Since 2002 Stalker promotes an interdisciplinary research network named Osservatorio Nomade. A net shaped each time around a research and action site. Just like it happened for Primaveraromana (2009-ongoing), Suilettidelfiume (2007), Campagnaromana (2006) and Immaginare Corviale (2003 – 2005) in Rome. Along the via Egnatia (2003 – 2004) from Rome to Istanbul, across the Roma world from Rome to the ex Yugoslavia, with Campus Rom (2008).


GIOVEDì 27

ore 17.30 

I Married a Strange Person

di Bill Plimton (Usa 1997, 75′, english version sott. ita)

ore 20.30

CONFRONTI presenta

Project Cinema Jenin

  (www.cinemajenin.org)

Cinema_Jenin

a cura della redazione di CONFRONTI, mensile di fede politica vita quotidiana · dialogo · ecumenismo · laicità · pluralismo · culture · etica (www.confronti.net). Il racconto del più grande cinema dei territori palestinesi occupati attraverso documentari (Jenin Jenin di Mohammed Bakri, The heart of Jenin di Lior Geller, Marcus Vetter, Arna’s children di Juliano Mer Khamis )​​ e ​testimonianze dirette di chi il cinema lo gestisce ed ha partecipato alla sua ricostruzione (chiuso dopo la prima intifada del 1987, ha riaperto con aiuti internazionali e con immense difficolta solo nell’agosto del 2010). Cinema Jenin è anche un’organizzazione, animata da numerosi operatori e volontari, che si propone di fornire attività culturali aperte a tutta la popolazione dell’area circostante alla città. Jenin, segnata profondamente dal conflitto israelo-pelestinese trova in “Cinema Jenin” un luogo dove giovani e adulti, uomini e donne, possono confrontarsi nel racconto delle proprie storie attraverso il mezzo cinematografico e, più in generale, nell’arte. Un’opportunità, questa, che contribuisce al rafforzamento della coesione sociale e allo sviluppo personale dei partecipanti. 
20.30 Presentazione del progetto e introduzione da parte di Sayel Jarrar e Maisa Lamei Asir di “Cinema Jenin” 21.00 Proiezione​ ​del​ ​film “Jenin Jenin” (85’) ​ ​di​ ​Mohammed Bakri

VENERDì 28

PAURA E DELIRIO AL DETOUR

FEAR AND LOATHING IN DETOUR

Cinema parole e musica dedicate al genio letterario fuorilegge di Hunter S. Thompson

Cinema, spoken words and music devoted to the outlaw genius writer Hunter S. Thompson

ore 18.30 – 20.15 

Breakfast with Hunter (HUNTER S. THOMPSON)

di Waine Ewyng (USA, 2003, 90′, english vers. sott. italiano)

gonzo_thompson

Documentario inedito in Italia, offerto per voi dal Detour. Vita, opere, processi, trionfi, cospirazioni, di Hunter S. Thompson, famigerato giornalista “fuorilegge”, icona culturale, autore di romanzi cult come “Paura e Delirio a Las Vegas”, “The Rum Diary” e “Hell’s Angels”, consumatore compulsivo di sostanze stupefacenti, candidato sceriffo, ambientalista e pistolero, imputato, inventore dello stile “gonzo journalism”. A completare il ritratto di un personaggio controverso ci sono i suoi amici di sempre: gli attori Jonny Depp, Benicio Del Toro, John Cusack, l’artista Ralph Steadmna, il musicista Warren Zevon, i colleghi giornalisti George Plimpton e P.J. O’Rourke. 

A documentary on the infamous gonzo journalist, Dr. Hunter S. Thompson. “Wayne Ewing’s cinema verité portrait of the Doctor of Gonzo Journalism is a keyhole to the everyday life of Hunter S. Thompson. Through years of edited film without any narration or interview from Ewing, this everyday life given to the viewer comes as a bit of a surprise. It is uncommon yet somehow natural. The Thompson one might have predicted is shown throwing a Chivas Regal bottle, spraying people with a fire extinguisher, manhandling blow-up sex dolls, shooting high-powered revolvers, etc. What one doesn’t expect is the warm interaction between Thompson and his friends. He embraces what might be considered the basket of a flip-flopped American Dream – Hollywood – in his friendships with John Cusack, Johnny Depp, Benicio Del Toro and Terry Gilliam .” (From IMDB)

ore 21.45

GONZO READING

Enea Tomei legge Hunter S. Thompson  – brani da Paura e disgusto a Las Vegas e da Hell’s Angels

Fabio Gatti ai riff psychodronici e al Theremin

Sergio Ponzio alle allucimmagini

ore 22.15

Where the Buffalo Roam

di Art Linson (USA, 1980, 95′, english vers. sott. italiano) con Bill Murray e Peter Boyle

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A cura del Detour un assoluto inedito in Italia. Chi non ricorda le allucinazioni di Johnny Depp e Benicio Del Toro in Paura e delirio a Las Vegas? Quasi venti anni prima Art Linson, futuro produttore di block buster hollywoodiani, aveva già messo in immagini il libro di Hunter S.Thompson, Fear and Loathing in Las Vegas (Paura e disgusto a Las Vegas). Come e più della successiva trasposizione di Terry Gilliam, Where the Buffalo Roam è una sequenza di episodi grotteschi e disarmanti. Con un giovane e brillantissimo Bill Murray nei panni di Hunter Thompson. Spettacolare la colonna sonora a cura di Neil Young, che include brani originali oltre a Jimi Hendrix, Bob Dylan, The Temptations e Creedence Clearwater Revival.

Where the Buffalo Roam is a 1980 American semi-biographical comedy film which loosely depicts Hunter S. Thompson’s rise to fame in the 1970s and his relationship with Chicano attorney and activist Oscar Zeta Acosta. Art Linson directed the picture, while Bill Murray portrayed the author and Peter Boyle portrayed Acosta, who is referred to in the film as Carl Lazlo, Esq. A number of other names, places, and details of Thompson’s life are also changed.
Thompson’s obituary for Acosta, “The Banshee Screams for Buffalo Meat,” which appeared in Rolling Stone in October 1977, serves as the basis of the film, although screenplay writer John Kaye drew from several other works, including Fear and Loathing on the Campaign Trail ’72, The Great Shark Hunt, and Fear and Loathing in Las Vegas. Thompson served as “executive consultant” on the film. The film was scored by Neil Young, who sings the opening theme, “Home on the Range”, accompanied by a harmonica. Variations on “Home on the Range” are played by Young on electric guitar as “Ode to Wild Bill” and by an orchestra with arrangements by David Blumberg on “Buffalo Stomp”. Music in the film included rock and R&B songs by Jimi Hendrix, Bob Dylan, The Temptations, the Four Tops and Creedence Clearwater Revival. Additionally, characters played by Bill Murray and Rene Auberjonois sing lyrics from “Lucy in the Sky with Diamonds”.


 SABATO 29

ore 17.00 – 18.30

IN COLLABORAZIONE CON I WONDER PICTURES

 Searching for Sugar Man

di Malik Bendjelloul (Gb/Svezia/Sudafrica 2012, 86’, english version, sott. ita)

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Searching for Sugar Man è il racconto, incredibile ma vero, della carriera mancata di un’icona del rock degli anni’70 e della sua seconda vita, dopo un oblio durato trent’anni. Scoperto alla fine degli anni’60 in un bar di Detroit da due celebri produttori, convinti di aver trovato il nuovo profeta musicale della sua generazione, Sixto Rodriguez ha la possibilità di registrare le sue canzoni in sala d’incisione. Il disco che ne risulta è un vero capolavoro, degno del miglior Bob Dylan, ma anche un incomprensibile fiasco di vendite negli Usa. Ma nel Sud Africa dell’Apartheid, dove arriva clandestinamente, il disco di Rodriguez diventa una leggenda e la sua musica la colonna sonora dei giovani in lotta. All’insaputa dell’autore, che nel frattempo si ritira dalle scene. Finché, trent’anni dopo, due fan sudafricani decidono di mettersi sulle sue tracce, scoprire che fine ha fatto e cosa è andato storto. Oscar 2013 per il miglior documentario.   

Searching for Sugar Man is a documentary film directed by Malik Bendjelloul, which details the efforts of two Cape Town fans in the late 1990s, Stephen ‘Sugar’ Segerman and Craig Bartholomew Strydom, to find out whether the rumoured death of American musician Sixto Rodriguez was true, and, if not, to discover what had become of him. Rodriguez’s music, which never took off in the United States, had become wildly popular in South Africa, but little was known about him there. In 2013, the film won the Academy Award for Best Documentary Feature at the 85th Academy Awards in Hollywood.

 

SABATO 29 dalle ore 19.00

RIBELLIONE, RESISTENZA, RIEDUCAZIONE

ore 19.00 presentazione del libro Guida alla Roma Ribelle” di Rosa Mordenti, Viola Mordenti, Lorenzo Sansonetti e Giuliano Santoro (edizioni Voland)

a seguire, degustazioni di vini ribelli

IN COLLABORAZIONE CON VITAGRAPH

ore 21.00 Senza trucco Le donne del vino naturale

di Giulia Graglia e Marco Fiumara (Italia 2011, 77′)

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Quattro produttrici di vino naturale raccontano la propria vita e il proprio lavoro di madri, contadine e imprenditrici, ognuna ripresa in una stagione diversa e in un differente periodo dei lavori annuali in vigna o in cantina. Donne per nulla simili tra loro, ma accomunate da una stessa passione e da uno stesso legame con il loro territorio d’origine. Lontano dalla visione bucolica e idealizzante del mondo agricolo che spesso caratterizza le descrizioni di queste realtà, il risultato è una serie di ritratti realizzati grazie a un vero e proprio pedinamento della macchina da presa che segue le protagoniste nella loro quotidianità, registrandone gesti, volti e parole.

IN COLLABORAZIONE CON TODOMODO

 ore 22.30 Bimba col pugno chiuso

di Luca Mandrile, Claudio Di Mambro, Umberto Migliaccio. Animazioni di Maurizio Ribichini, in collaborazione con Salvo Santonocito e Adriano Mestichella (Italia, 2013, 58′)

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Giovanna Marturano è una piccola donna di 101 anni, con la gioia di vivere di una bambina. Nelle sue parole risuona la storia del ‘900 italiano, quella di una donna e di una famiglia comune, come la definisce lei, ma che comune non è. La sua è una storia di parte, di quella parte che per un secolo ha lottato contro il totalitarismo fascista e per una vera giustizia sociale. Giovanna sa raccontare e le piace farlo, attraverso i suoi libri, attraverso incontri con le nuove generazioni, attraverso interventi politici, davanti ad una videocamera. Lo fa con la lucidità di chi ha vissuto la vita e conosce il senso vero delle cose, ma soprattutto lo fa con ironia e schiettezza. I racconti di Giovanna sono infatti “illustrati” da disegni ed animazioni realizzati da Maurizio Ribichini, in collaborazione con Salvo Santonocito eAdriano Mestichella. Le parole di Giovanna prendono forma attraverso il disegno e ci conducono in una nuova dimensione, dove ricordo personale e storia si fondono e confondono. “Bimba col Pugno Chiuso” è prodotto da 441 persone e realtà associative, sparse in tutta Italia e non solo, che hanno scelto di sostenere la sua realizzazione, attraverso una campagna di crowdfunding.


DOMENICA 30 dalle ore 17.00

CONFRONTI presenta

Project Cinema Jenin

  (www.cinemajenin.org)

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a cura della redazione di CONFRONTI, mensile di fede politica vita quotidiana · dialogo · ecumenismo · laicità · pluralismo · culture · etica (www.confronti.net). Il racconto del più grande cinema dei territori palestinesi occupati attraverso documentari (Jenin Jenin di Mohammed Bakri, The heart of Jenin di Lior Geller, Marcus Vetter, Arna’s children di Juliano Mer Khamis )​​ e ​testimonianze dirette di chi il cinema lo gestisce ed ha partecipato alla sua ricostruzione (chiuso dopo la prima intifada del 1987, ha riaperto con aiuti internazionali e con immense difficolta solo nell’agosto del 2010). Cinema Jenin è anche un’organizzazione, animata da numerosi operatori e volontari, che si propone di fornire attività culturali aperte a tutta la popolazione dell’area circostante alla città. Jenin, segnata profondamente dal conflitto israelo-pelestinese trova in “Cinema Jenin” un luogo dove giovani e adulti, uomini e donne, possono confrontarsi nel racconto delle proprie storie attraverso il mezzo cinematografico e, più in generale, nell’arte. Un’opportunità, questa, che contribuisce al rafforzamento della coesione sociale e allo sviluppo personale dei partecipanti. Saranno nostri ospiti: Sayel Jarrar e Maisa Lamei Asir di “Cinema Jenin”.

Programma dettagliato:
17.00​ ​un tè con ​ ​ Sayel Jarrar e Maisa Lamei Asir di “Cinema Jenin” 17.45 Presentazione del progetto e introduzione da parte degli ospiti 18.00 Proiezione ​ ​di​ ​ “Arna’s children” (84’)​ ​di ​ ​Juliano Mer Khamis 20.00​ ​aperitivo per i soci offerto da “confronti” 21.00 “The heart of Jenin” (90’) ​ ​di​ ​Lior Geller, Marcus Vetter

 LUNEDI 31
I lunedì al sole: 3 spettacoli al prezzo di uno!

JAPANIME#3 STUDIO GHIBLI (quello di Hayao Miyazaki) 

 ore 19.00  Iblard Jikan

 (Giap 2007  30′, japan vers., sott. ita) di Naohisa Inoue 

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Un piccolo capolavoro di animazione sperimentale voluto dai boss dello studio Ghibli per presentare il lavoro del pittore Naohisa Inoue. Trenta minuti di immagini animate, raccontano il fantastico mondo di Iblard. Niente animazioni impegnative (aiuta l’animatore Kenichi Konishi), niente dialoghi ma pura e semplice contemplazione, sostenuta dalla bella musica di Matsuo Kiyoshi e Komuro Kazuyoshi.

 ore 19.45 Ghibli ga Ippai

(Giap 1996-2006 42’, japan vers. sott. ita) Autori vari

Ghibli ga Ippai

Una raccolta di brevi e brevissimi cortometraggi animati realizzati negli anni dallo Studio Ghibli. Tra gli altri: il più famoso cortometraggio di Hayao Miyazaki, il celeberrimo On Your Mark, video musicale realizzato per il duo pop Chage&Aska e ancora The Sky-Colored Seed (Il seme celeste, diretto da Miyazaki) che, in poco meno di 90 secondi, riesce a esprimere un mondo di esuberanza e vitalità. Inoltre le animazioni realizzate per la pubblicità: da quelle per il Yomiuri Shimbun, il maggior quotidiano del Giappone, a quelle del tè verde Asahi (stessa azienda della famosa birra) fino alla House Foods, noto brand di cibi confezionati.

 —

ore 21.00 Ocean Waves

(Giap 1993 70’, japan vers. sott. ita) di Tomomichi Mochizuki

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Rikako Muto una giovane ragazza di Tokyo, si trasferisce con la madre nella cittadina di Kochi (nell’isola Shikoku). Sebbene taciturna e introversa la ragazza si dimostra molto intelligente, eccellente nello studio e nello sport e diventa il sogno di molti ragazzi, in particolare di due amici, Yutaka Matsuno e di Taku Morisaku.


e ancora…

CINEMAMME MARZO

DETOUR in collaborazione con CITTA’ DELLE MAMME

CineMammeSilhouette 350

MERCOLEDì 5 MARZO ore 10.30 PUSSY RIOT di Mike Lerner , Maxim Pozdorovkin

MERCOLEDì 12 MARZO ore 10.30 TEMPORALE ROSY di M. Monicelli (Italia, 1980, 100′)

MERCOLEDì 19 MARZO ore 10.30 BEHIND THE CANDELABRA di Steven Soderbergh (USA 2013, 120′, english vers. sott. ita) 

MERCOLEDì 26 MARZO  ore 10.30  LA MIA CLASSE  di Daniele Gaglianone (Italia, 2013, 90′)


***ULTIMI POSTI DISPONIBILI AI CORSI DI FOTOGRAFIA PRIMAVERA 2014!***

presentazione a ingresso libero dei corsi di: FOTOGRAFIA 16 lezioni + mostra di fine corso la fotografia come mezzo di espressione-comunicazione-socializzazione Ultimi posti disponibili ai corsi Primavera 2014 Inizio corsi di I, II, III livello: Marzo 2014 Docente: Patrizia Copponi – Informazioni: cell.3384634278 – email patriziacopponi@libero.it 

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Cinema | Corsi e laboratori | Esposizioni | attività per bambini | Cinebar | Musica | Video d’arte | Teatro | Produzione Distribuzione Editoria indipendente

Associazione Culturale Detour – Via Urbana 107 Roma www.cinedetour.itcinedetour@tiscali.it Tutti i film sono proiettati in lingua originale con eventuali sottotitoli in italiano e/o in inglese

Art-house cinema in Downtown Rome since 1997. All movies are screened in their original languages with italian or english subtitles

Ingresso riservato ai soci ARCI Primo ingresso con tessera associativa annuale: 8€ Ingresso alle proiezioni successive e alle attività: sottoscrizione minima 5€ Cineclub Detour è affiliato all’ARCI-UCCA e alla FICC (Federazione Italiana Circoli Cinema) Per il tesseramento è preferibile arrivare con almeno 15 minuti di anticipo prima dell’inizio dello spettacolo

For ARCI members only. Annual membership including first admission: 8€ Following admissions to screenings: 5€ Cineclub Detour is affiliated to ARCI-UCCA and to FICC Please kindly arrive 15-20 minutes before the film starts to allow time needed for membership

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MARC SCIALOM. IMPASSE DU CINEMA

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CINECLUB DETOUR

in collaborazione con

ARTDIGILAND (Dublino) e FILM FLAMME – POLYGONE ETOILEE (Marsiglia)

26 febbraio 2014, Cinema DETOUR-ARCI, via Urbana 107 Roma

Cinema militante #2: Marc Scialom, esilio e identità

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ore 20.00 
Silvia Tarquini presenta il libro
MARC SCIALOM. IMPASSE DU CINEMA
Esilio, memoria, utopia / Exil, mémoire, utopie (a cura di Mila Lazic, S. Tarquini, Artdigiland, Dublino, 2012)

a seguire, proiezione dei film di MARC SCIALOM

LA PAROLE PERDUE (1969, 8’, in francese)

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LETTRE À LA PRISON

(1969-70, 70’, versione originale francese con sottotitoli in italiano)

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Il volume Artdigiland restituisce alla storia del cinema la memoria storica e cinematografica cristallizzata nell’avventura, in senso antonioniano, del suo autore. Con Lettre à la prison ci troviamo di fronte ad un film mai circolato, girato con una camera prestata da Chris Marker e poi scomparso in un abisso ben preciso, personale e storico. La prefazione di Marco Bertozzi cita come riferimenti Alberto Grifi, Chris Marker e Jean Rouch, filmmaker “spaesati”, incessantemente alla ricerca, attraverso il cinema, di un “contatto” con la realtà.

Marc Scialom, ebreo di origini italiane, toscane, poi naturalizzato francese, nasce a Tunisi nel 1934. Dopo le persecuzioni naziste nel ‘43 in Tunisia, le ripercussioni sugli Italiani, meccanicamente associati al fascismo nel periodo dell’“epurazione”, e la strage di Biserta (1961) – che Scialom denuncia nel corto La parole perdue (1969) –, si trasferisce in Francia. La sua vita si intreccia, “mancandola”, con la storia del cinema: a Parigi il lungometraggio Lettre à la prison (1969-70), realizzato senza un produttore e quasi “clandestinamente”, non è sostenuto dai suoi amici cineasti. Si tratta di un’opera poetica sulla perdita di identità culturale e personale di un esule arabo in Francia, che mette il dito nelle piaghe di colonialismo e razzismo; è girato tra Tunisi, Marsiglia e Parigi. Deluso, Scialom chiude il film in un cassetto. Torna alle sue origini, allo studio della lingua e della letteratura italiane. Traduce la Divina Commedia (Le Livre de Poche, 1996). Dopo il ritrovamento di Lettre à la prison, il restauro e la presentazione nel 2008 al Festival International du Documentaire di Marsiglia, dove ottiene la Mention spéciale du Groupement National des Cinémas de Recherche, Scialom torna al lavoro cinematografico e realizza Nuit sur la mer (2012).