Il detour ospita la serata conclusiva del Roma Film Awards 2017 con proiezione premiazione dei film vincitori.
Il Roma Film Awards mette in evidenza una selezione dei migliori film in Italia, Europa, e nel resto del mondo.
Inizio serata ore 18.30. Inizio proiezioni ore 19.00. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
JANIS LITTLE GIRL BLUE. ULTIMA PROIEZIONE
Il 4 ottobre 1970 muore Janis Joplin a 27 anni. Questa proiezione è un omaggio del Detour a una tra le più grandi rocker nella storia della musica.
Il documentario di Amy Berg racconta le tappe principali della sua vita, dall’esibizione al Monterey Pop nel 1967 a Woodstock nel 1969 fino al Festival Express nel 1970, e include immagini inedite d’archivio, interviste con familiari, amici e rock star a lei contemporanee.
THE LAST PIG. Anteprima romana con incontro a seguire. Ingresso libero
The Last Pig è un docu-film potente ed emozionante che sta ispirando tantissime persone in tutto il mondo. Il film racconta la vera storia di Bob Comis il proprietario di un piccolo allevamento di maiali dove gli animali vivono liberi in grandi spazi all’aperto fino al giorno in cui vengono caricati su un camion e macellati per produrre carne biologica. Con il passare del tempo Bob comincia a non essere più lo stesso e inizia a pensare che il suo rapporto con i maiali contenga qualcosa di “distorto, perverso e sbagliato”.
The Last Pig segue la sua difficile transizione: l’ultimo periodo della sua vita come allevatore, l’ultimo maiale mandato al macello e la seguente lotta per reinventare la sua vita.
Al termine della proiezione incontro in sala con la regista Allison Argo e il protagonista del film Bob Comis. Ingresso libero e gratuito a esaurimento dei posti disponibili, senza tesseramento.
JANIS LITTLE GIRL BLUE
Il 4 ottobre 1970 muore Janis Joplin a 27 anni. Questa proiezione è un omaggio del Detour a una tra le più grandi rocker nella storia della musica.
Il documentario di Amy Berg racconta le tappe principali della sua vita, dall’esibizione al Monterey Pop nel 1967 a Woodstock nel 1969 fino al Festival Express nel 1970, e include immagini inedite d’archivio, interviste con familiari, amici e rock star a lei contemporanee.
JANIS LITTLE GIRL BLUE
Il 4 ottobre 1970 muore Janis Joplin a 27 anni. Questa proiezione è un omaggio del Detour a una tra le più grandi rocker nella storia della musica.
Il documentario di Amy Berg racconta le tappe principali della sua vita, dall’esibizione al Monterey Pop nel 1967 a Woodstock nel 1969 fino al Festival Express nel 1970, e include immagini inedite d’archivio, interviste con familiari, amici e rock star a lei contemporanee.
dom 22 feb h20.30 SPANDAU BALLET Soul Boys of the Western World
Roma Cinema Detour, Via Urbana 107 Roma
in collaborazione con Feltrinelli Real Cinema e Nexo Digital
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a febbraio al Detour un viaggio negli anni ’80 con gli Spandau Ballet
mer 4 feb ore 20.30
dom 15 feb ore 20.30
dom 22 feb ore 20.30 (altre date da definire)
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SPANDAU BALLET
Soul Boys of the Western World
di George Hencken (Usa 2014, 100′ english version, sottotitolato in italiano)
Con Tony Hadley, John Keeble, Gary Kemp, Martin Kemp, Steve Norman
Se gli anni Ottanta resteranno (nel bene o nel male!) una pietra miliare nella storia del costume e della cultura del secolo scorso, di certo gli Spandau Ballet rappresentano, con i loro 25 milioni di dischi venduti nel mondo e 23 singoli in hit parade, una delle band più iconiche, sconvolgenti e rivoluzionarie di quell’incredibile controverso decennio, pionieri di un nuovo pop destinato ad attraversare il globo.
SPANDAU BALLET – Il Film – Soul Boys of the Western World, diretto da George Hencken, è la storia e il ritratto psicologico di cinque ventenni della classe operaia londinese scagliati con poca consapevolezza nel successo, capaci di creare per una breve folgorante stagione un impero musicale globale. Tony Hadley, Steve Norman, John Keeble e i fratelli Martin e Gary Kemp vengono raccontati, attraverso filmati personali e materiale recentemente riportato alla luce, in quello che è l’affresco emozionante, intenso e possente di un’intera epoca che ha fatto storia.
Sin dagli esordi quella degli Spandau Ballet è stata una musica tempestiva, capace di raccontare il presente e di prevedere il futuro: da Communication a True, da Gold, a Only When You Leave, sino ad arrivare a I’ll Fly For You e Through The Barricades. L’enorme successo degli Spandau Ballet fu suggellato dalla partecipazione alla registrazione del disco ‘Band Aid’ e dalla loro performance al Live Aid allo stadio di Wembley nell’estate del 1985. Organizzato da Bob Geldof e Midge Ure per ricavare fondi per combattere la carestia in Etiopia, Live Aid è diventato uno dei più grandi eventi rock di tutti i tempi: mai consapevolezza globale fu incanalata in modo più netto e chiaro. Quattro anni più tardi, nel 1989, gli Spandau avrebbero dato vita all’album Heart Like a Sky, l’ultimo prima dello scioglimento.
“L’attenzione si concentra non sui clichés triti da vita in tour ma sul sogno avverato di cinque ragazzi di strada. Un sogno spesso additato come puramente escapista perché consumato nella decade più consumistica del secolo scorso («ma non è la stessa cosa che vuoi fare quando vai a vedere un film?» dice Gary Kemp a proposito di evasione). Anche se la cosa più rischiosa, per ogni band, è riunirsi. Perché come dice sempre Gary, «è solo musica pop, ma ti porta in posti dove non avrei voluto andare».” Raffaella Giancristofaro (Mymovies.it)
[ENG:] SOUL BOYS OF THE WESTERN WORLD is a journey through the 1980s and beyond; the story of a band, an era and how one small gathering of outsiders in London shaped the entire world’s view of music and fashion. The film is not only a fascinating, often hard-hitting social and cultural document of the time, but a brutally honest story of how friendships can be won, lost and ultimately regained.
Spandau Ballet are one of Britain’s great iconic bands having sold over 25 million records, scored numerous multi-platinum albums and amassed 23 hit singles across the globe since their humble beginnings as a group of friends with dreams of stardom in the late 1970s. It wasn’t long before they became fully fledged members of the iconic Blitz Club scene and established themselves as one of the super-groups of the 80s. After two decades apart, the band reformed in 2009, embarking on a sold-out tour. SOUL BOYS OF THE WESTERN WORLD marks the first time their story has been documented on film.
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CINE DETOUR
Cinema | Corsi e laboratori | Esposizioni | attività per bambini | Cinebar | Musica | Video d’arte | Teatro | Produzione Distribuzione Editoria indipendente
Associazione Culturale Detour – Via Urbana 107 Roma www.cinedetour.it– cinedetour@tiscali.it
Tutti i film sono proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano
Art-house membership cinema in downtown Rome since 1997. All movies are screened in their original languages with italian or english subtitles
Cineclub Detour è affiliato a ENAL e alla FICC (Federazione Italiana Circoli Cinema)
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dom 22 feb h18.30 NICK CAVE 20.000 DAYS ON EARTH!
Roma Cinema Detour, Via Urbana 107 Roma
in collaborazione con Feltrinelli Real Cinema e Nexo Digital
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dom feb 22 ore 18.30
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NICK CAVE 20.000 days on earth
di Iain Forsyth e Jane Pollard (Gb 2014, 95′ english version, sottotitolato in italiano)
Con Nick Cave, Kyle Minogue, Warren Ellis, Ray Winstone
Drama and reality combine in a fictitious 24 hours in the life of musician and international cultural icon, Nick Cave. With startlingly frank insights and an intimate portrayal of the artistic process, the film examines what makes us who we are, and celebrates the transformative power of the creative spirit.
Premiato al Sundance e selezione officiale alla Berlinale 2014, arriva in esclusiva al Cinema Detour l’incredibile (non)documentario musicale che vede Nick Cave ispiratore, interprete e voce narrante. Occasione da non perdere per iniziare l’anno con un rockumentary anomalo che riflette sulla creatività artistica, tra trascendenza e disciplina ferrea, e rende un tributo alla magia dell’arte della narrazione.
“Nel 2012, al compimento dei suoi 55 anni, Nick Cave, leader dei The Bad Seeds, compositore, scrittore e sceneggiatore, calcola di aver trascorso 20.000 giorni sulla Terra. Prima che sia troppo tardi, o lo facciano altri, si convince a interpretare (e dare la sua voce narrante) una giornata autobiografica costruita fino all’ultimo dettaglio: dalla sveglia mattutina alle prove in sala d’incisione, dalla messa in scena di sedute psicanalitiche agli incontri surreali con alcuni rilevanti collaboratori, fino alla discesa fisica nel sottosuolo del proprio archivio.
In fuga dal documentario musicale convenzionale, Cave si affida a Iain Forsyth e Jane Pollard, noti visual artists britannici esordienti nel lungometraggio e ispirati dalle riprese realizzate a La Fabrique, studio di registrazione dello struggente Push the Sky Away (2013), che dà i brani al film. Cave conosce bene la cura necessaria alla costruzione di una rockstar. Spinto dall’urgenza del tempo, dal terrore di perdere la memoria, per lui sinonimo d’ispirazione, non rievoca la propria storica carriera, né specula sugli eccessi; semplicemente, si mette in scena con l’aiuto dei suoi amici. Basta una battuta sui pasti consumati con il braccio destro Warren Ellis per dare il senso, in una bizzarra parentesi culinaria, di quanto il lavoro artistico possa essere tirannico.
Lo psichiatra Darian Leader è presenza funzionale a far riaffiorare ricordi e impressioni che hanno ispirato e affollano il mondo fantastico e violento che nutre il suo repertorio. Mentre le sue perlustrazioni in auto per Brighton fanno apparire sulla Jaguar collaboratori cruciali: l’attore Ray Winstone (interprete di La proposta di John Hillcoat, di cui Cave scrisse la sceneggiatura), il chitarrista Blixa Bargeld (con cui non parla da quando nel 2003 lasciò i The Bad Seeds) e la popstar Kylie Minogue (insieme incisero Where the Wild Roses Grow nel ’95), in un istante che riecheggia Holy Motors di Leo Carax. Tre suggestioni fantasmatiche sulla fragilità della creatività.
In un vertiginoso equilibrio tra autoesaltazione e demistificazione, Cave definisce in chiave fiction la propria idea di songwriting: operazione di cannibalismo, esercizio costante di recupero d’immagini dal passato, collisione di opposti, disciplina di scrittura (anche sul clima di Brighton). E trascendenza, rapimento sul palco, dove la sua musica diventa di altri e lui diventa un altro, come esemplifica l’accelerazione ritmica del finale di Jubilee Street al Sydney Opera House.” (Raffaella Giancristofaro, Mymovies.it)
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CINE DETOUR
Cinema | Corsi e laboratori | Esposizioni | attività per bambini | Cinebar | Musica | Video d’arte | Teatro | Produzione Distribuzione Editoria indipendente
Associazione Culturale Detour – Via Urbana 107 Roma www.cinedetour.it– cinedetour@tiscali.it
Tutti i film sono proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano
Art-house membership cinema in downtown Rome since 1997. All movies are screened in their original languages with italian or english subtitles
Cineclub Detour è affiliato all’ENAL e alla FICC (Federazione Italiana Circoli Cinema)
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mer 18 febbraio NICK CAVE 20.000 DAYS ON EARTH!
Roma Cinema Detour, Via Urbana 107 Roma
in collaborazione con Feltrinelli Real Cinema e Nexo Digital
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A grande richiesta eccole le nuove date di febbraio
dom 8 feb ore 18.30 e ore 20.30
mer 18 feb ore 20.30 – dom 22 feb ore 18.30
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NICK CAVE 20.000 days on earth
di Iain Forsyth e Jane Pollard (Gb 2014, 95′ english version, sottotitolato in italiano)
Con Nick Cave, Kyle Minogue, Warren Ellis, Ray Winstone
Drama and reality combine in a fictitious 24 hours in the life of musician and international cultural icon, Nick Cave. With startlingly frank insights and an intimate portrayal of the artistic process, the film examines what makes us who we are, and celebrates the transformative power of the creative spirit.
Premiato al Sundance e selezione officiale alla Berlinale 2014, arriva in esclusiva al Cinema Detour l’incredibile (non)documentario musicale che vede Nick Cave ispiratore, interprete e voce narrante. Occasione da non perdere per iniziare l’anno con un rockumentary anomalo che riflette sulla creatività artistica, tra trascendenza e disciplina ferrea, e rende un tributo alla magia dell’arte della narrazione.
“Nel 2012, al compimento dei suoi 55 anni, Nick Cave, leader dei The Bad Seeds, compositore, scrittore e sceneggiatore, calcola di aver trascorso 20.000 giorni sulla Terra. Prima che sia troppo tardi, o lo facciano altri, si convince a interpretare (e dare la sua voce narrante) una giornata autobiografica costruita fino all’ultimo dettaglio: dalla sveglia mattutina alle prove in sala d’incisione, dalla messa in scena di sedute psicanalitiche agli incontri surreali con alcuni rilevanti collaboratori, fino alla discesa fisica nel sottosuolo del proprio archivio.
In fuga dal documentario musicale convenzionale, Cave si affida a Iain Forsyth e Jane Pollard, noti visual artists britannici esordienti nel lungometraggio e ispirati dalle riprese realizzate a La Fabrique, studio di registrazione dello struggente Push the Sky Away (2013), che dà i brani al film. Cave conosce bene la cura necessaria alla costruzione di una rockstar. Spinto dall’urgenza del tempo, dal terrore di perdere la memoria, per lui sinonimo d’ispirazione, non rievoca la propria storica carriera, né specula sugli eccessi; semplicemente, si mette in scena con l’aiuto dei suoi amici. Basta una battuta sui pasti consumati con il braccio destro Warren Ellis per dare il senso, in una bizzarra parentesi culinaria, di quanto il lavoro artistico possa essere tirannico.
Lo psichiatra Darian Leader è presenza funzionale a far riaffiorare ricordi e impressioni che hanno ispirato e affollano il mondo fantastico e violento che nutre il suo repertorio. Mentre le sue perlustrazioni in auto per Brighton fanno apparire sulla Jaguar collaboratori cruciali: l’attore Ray Winstone (interprete di La proposta di John Hillcoat, di cui Cave scrisse la sceneggiatura), il chitarrista Blixa Bargeld (con cui non parla da quando nel 2003 lasciò i The Bad Seeds) e la popstar Kylie Minogue (insieme incisero Where the Wild Roses Grow nel ’95), in un istante che riecheggia Holy Motors di Leo Carax. Tre suggestioni fantasmatiche sulla fragilità della creatività.
In un vertiginoso equilibrio tra autoesaltazione e demistificazione, Cave definisce in chiave fiction la propria idea di songwriting: operazione di cannibalismo, esercizio costante di recupero d’immagini dal passato, collisione di opposti, disciplina di scrittura (anche sul clima di Brighton). E trascendenza, rapimento sul palco, dove la sua musica diventa di altri e lui diventa un altro, come esemplifica l’accelerazione ritmica del finale di Jubilee Street al Sydney Opera House.” (Raffaella Giancristofaro, Mymovies.it)
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Cinema | Corsi e laboratori | Esposizioni | attività per bambini | Cinebar | Musica | Video d’arte | Teatro | Produzione Distribuzione Editoria indipendente
Associazione Culturale Detour – Via Urbana 107 Roma www.cinedetour.it– cinedetour@tiscali.it
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dom 15 / dom 22 SPANDAU BALLET Soul Boys of the Western World
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in collaborazione con Feltrinelli Real Cinema e Nexo Digital
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a febbraio al Detour un viaggio negli anni ’80 con gli Spandau Ballet
mer 4 feb ore 20.30
dom 15 feb ore 20.30
dom 22 feb ore 20.30 (altre date da definire)
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SPANDAU BALLET
Soul Boys of the Western World
di George Hencken (Usa 2014, 100′ english version, sottotitolato in italiano)
Con Tony Hadley, John Keeble, Gary Kemp, Martin Kemp, Steve Norman
Se gli anni Ottanta resteranno (nel bene o nel male!) una pietra miliare nella storia del costume e della cultura del secolo scorso, di certo gli Spandau Ballet rappresentano, con i loro 25 milioni di dischi venduti nel mondo e 23 singoli in hit parade, una delle band più iconiche, sconvolgenti e rivoluzionarie di quell’incredibile controverso decennio, pionieri di un nuovo pop destinato ad attraversare il globo.
SPANDAU BALLET – Il Film – Soul Boys of the Western World, diretto da George Hencken, è la storia e il ritratto psicologico di cinque ventenni della classe operaia londinese scagliati con poca consapevolezza nel successo, capaci di creare per una breve folgorante stagione un impero musicale globale. Tony Hadley, Steve Norman, John Keeble e i fratelli Martin e Gary Kemp vengono raccontati, attraverso filmati personali e materiale recentemente riportato alla luce, in quello che è l’affresco emozionante, intenso e possente di un’intera epoca che ha fatto storia.
Sin dagli esordi quella degli Spandau Ballet è stata una musica tempestiva, capace di raccontare il presente e di prevedere il futuro: da Communication a True, da Gold, a Only When You Leave, sino ad arrivare a I’ll Fly For You e Through The Barricades. L’enorme successo degli Spandau Ballet fu suggellato dalla partecipazione alla registrazione del disco ‘Band Aid’ e dalla loro performance al Live Aid allo stadio di Wembley nell’estate del 1985. Organizzato da Bob Geldof e Midge Ure per ricavare fondi per combattere la carestia in Etiopia, Live Aid è diventato uno dei più grandi eventi rock di tutti i tempi: mai consapevolezza globale fu incanalata in modo più netto e chiaro. Quattro anni più tardi, nel 1989, gli Spandau avrebbero dato vita all’album Heart Like a Sky, l’ultimo prima dello scioglimento.
“L’attenzione si concentra non sui clichés triti da vita in tour ma sul sogno avverato di cinque ragazzi di strada. Un sogno spesso additato come puramente escapista perché consumato nella decade più consumistica del secolo scorso («ma non è la stessa cosa che vuoi fare quando vai a vedere un film?» dice Gary Kemp a proposito di evasione). Anche se la cosa più rischiosa, per ogni band, è riunirsi. Perché come dice sempre Gary, «è solo musica pop, ma ti porta in posti dove non avrei voluto andare».” Raffaella Giancristofaro (Mymovies.it)
[ENG:] SOUL BOYS OF THE WESTERN WORLD is a journey through the 1980s and beyond; the story of a band, an era and how one small gathering of outsiders in London shaped the entire world’s view of music and fashion. The film is not only a fascinating, often hard-hitting social and cultural document of the time, but a brutally honest story of how friendships can be won, lost and ultimately regained.
Spandau Ballet are one of Britain’s great iconic bands having sold over 25 million records, scored numerous multi-platinum albums and amassed 23 hit singles across the globe since their humble beginnings as a group of friends with dreams of stardom in the late 1970s. It wasn’t long before they became fully fledged members of the iconic Blitz Club scene and established themselves as one of the super-groups of the 80s. After two decades apart, the band reformed in 2009, embarking on a sold-out tour. SOUL BOYS OF THE WESTERN WORLD marks the first time their story has been documented on film.
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CINE DETOUR
Cinema | Corsi e laboratori | Esposizioni | attività per bambini | Cinebar | Musica | Video d’arte | Teatro | Produzione Distribuzione Editoria indipendente
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6 feb h21 DAVID BOWIE Major Tom & the Aliens
Roma Cinema Detour, Via Urbana 107 Roma
ven 6 feb ore 21.00
DAVID BOWIE
Major Tom & the Aliens – Storie di maschere
di Maurizio Masella. Con Maurizio Masella (Voce) e Massimiliano Lo Bianco (chitarra e voce)
uno spettacolo-concerto che racconta il Duca Bianco attraverso le sue numerose maschere
a seguire
DAVID BOWIE – FIVE YEARS
di Francis Whately (Uk 2013, 90′, eng vers, sottottit. italiani)
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CINE DETOUR
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