Saturday 16 Jun 2018
{:it}A Istanbul, oltre agli abitanti, ci sono delle altre creature che popolano la città: i gatti di strada che si aggirano liberi per la metropoli. Da migliaia di anni gironzolano entrando e uscendo dalle vite degli abitanti, diventando una componente essenziale delle tante comunità che rendono così ricca la città. Vivono tra due mondi, quello selvaggio e quello domestico, portando gioia e voglia di vivere nelle persone che scelgono di adottare. A Istanbul i piccoli felini incarnano il caos e la cultura della città e questo incredibile documentario (Kedi vuol dire gatto in turco) ne racconta le diverse anime attraverso di loro.{:en}Hundreds of thousands of Turkish cats roam the metropolis of Istanbul freely. For thousands of years they’ve wandered in and out of people’s lives, becoming an essential part of the communities that make the city so rich. Claiming no owners, the cats of Istanbul live between two worlds, neither wild nor tame –and they bring joy and purpose to those people they choose to adopt. In Istanbul, cats are the mirrors to the people, allowing them to reflect on their lives in ways nothing else could.
Saturday 16 Jun 2018
{:it}In esclusiva romana e in prima visione, in collaborazione con Mescalito Film, Feng Liu e associazione Il Mandarino. 77 GIORNI è il diario di viaggio e sfida al limite dell’umano nelle terre estreme dell’altopiano tibetano, diretto e interpretato da Zhao Hantang. Il film, girato in alta quota e con innumerevoli difficoltà nelle location autentiche in cui è ambientata la vicenda, racconta la vera storia di Yang Liusong (Zhao Hantang) determinato a diventare il primo uomo ad attraversare da est a ovest la regione disabitata dello Qiang Tang, nel Nord del Tibet, a un’altitudine media di 4600 metri, da solo su una bicicletta senza alcuna assistenza. Con questo appuntamento sperimentiamo al Cine Detour la prima di un ciclo di proiezioni dedicate a favorire, attraverso il cinema, lo scambio e la reciproca conoscenza tra studenti cinesi che vivono a Roma e il pubblico italiano, appassionato della cultura e della lingua del Regno di Mezzo. {:en}此次活动是我们在Detour电影院的一次积极尝试,即在第一轮的放映中,以电影为载体,力图促进在罗马生活的中国留学生群体与热爱中国文化和语言的意大利民众之间的交流。 罗马独家首映!感谢Mescalito Film的合作,我们将放映由赵汉唐执导并主演的《七十七天》——在西藏(羌塘)高原无人区挑战人类极限的旅行日记。 本片由天才摄影师李屏宾掌镜,在真实事迹发生地高海拔取景,坚持运用自然光,历尽艰辛拍摄完成。(代表作《花样年华》、《千禧曼波》、《刺客聂隐娘》) 《七十七天》讲述杨柳松(赵汉唐饰)的真实事迹,他决心成为从东向西独自骑行穿越西藏北部平均海拔4600米的羌塘无人区的第一人。 在深陷绝境,一度迷失之际,杨柳松遇见了蓝天(江一燕饰),蓝天是一位倔强勇敢的女摄影师,曾经在冈仁波齐为了拍摄而发生事故,以致与轮椅相伴。杨柳松受到蓝天生活态度的激励,重新找到了勇气与力量,完成了他在广袤西藏高原上的雪山、盐湖和荒漠之旅。
Friday 15 Jun 2018
{:it}A Istanbul, oltre agli abitanti, ci sono delle altre creature che popolano la città: i gatti di strada che si aggirano liberi per la metropoli. Da migliaia di anni gironzolano entrando e uscendo dalle vite degli abitanti, diventando una componente essenziale delle tante comunità che rendono così ricca la città. Vivono tra due mondi, quello selvaggio e quello domestico, portando gioia e voglia di vivere nelle persone che scelgono di adottare. A Istanbul i piccoli felini incarnano il caos e la cultura della città e questo incredibile documentario (Kedi vuol dire gatto in turco) ne racconta le diverse anime attraverso di loro.{:en}Hundreds of thousands of Turkish cats roam the metropolis of Istanbul freely. For thousands of years they’ve wandered in and out of people’s lives, becoming an essential part of the communities that make the city so rich. Claiming no owners, the cats of Istanbul live between two worlds, neither wild nor tame –and they bring joy and purpose to those people they choose to adopt. In Istanbul, cats are the mirrors to the people, allowing them to reflect on their lives in ways nothing else could.
Saturday 09 Jun 2018
{:it}A Istanbul, oltre agli abitanti, ci sono delle altre creature che popolano la città: i gatti di strada che si aggirano liberi per la metropoli. Da migliaia di anni gironzolano entrando e uscendo dalle vite degli abitanti, diventando una componente essenziale delle tante comunità che rendono così ricca la città. Vivono tra due mondi, quello selvaggio e quello domestico, portando gioia e voglia di vivere nelle persone che scelgono di adottare. A Istanbul i piccoli felini incarnano il caos e la cultura della città e questo incredibile documentario (Kedi vuol dire gatto in turco) ne racconta le diverse anime attraverso di loro.{:en}Hundreds of thousands of Turkish cats roam the metropolis of Istanbul freely. For thousands of years they’ve wandered in and out of people’s lives, becoming an essential part of the communities that make the city so rich. Claiming no owners, the cats of Istanbul live between two worlds, neither wild nor tame –and they bring joy and purpose to those people they choose to adopt. In Istanbul, cats are the mirrors to the people, allowing them to reflect on their lives in ways nothing else could.

Saturday 09 Jun 2018
{:it}Nel suo giardino soleggiato di Miami, Iggy Pop legge “Restare vivi: un metodo”, il saggio poetico che Michel Houellebecq ha scritto nel 1991, sul rapporto tra arte, sopravvivenza e follia. Con un messaggio di speranza al di là di ogni cinismo: bisogna andare avanti, a ogni costo, tirare fuori la propria poesia anche se uscendo lacera l’anima: “Non abbiate paura, il peggio è passato” . Un film esistenzialista, ma venato da un tocco di humour surreale, un dialogo appassionato tra due “giganti” che invita ogni spettatore a evadere dalla gabbia dell’esistenza ordinaria e a spezzare la catena del dolore con un messaggio di speranza al di là di ogni cinismo: bisogna andare avanti, a ogni costo, tirare fuori la propria poesia anche se uscendo lacera l’anima: “Non abbiate paura, il peggio è passato”.{:en}From his sundrenched garden in Miami, Iggy Pop reads from Michel Houellebecq’s “To Stay Alive.” In 1991, Houellebecq wrote this thought-provoking essay on insanity, survival and art, describing it as “a weak but clear signal to those on the point of giving up.” Houellebecq urges poets who are weary of life to “return to the origin; that is, to suffering.” A poet should put his finger on society’s wounds and press down hard, he says.
Friday 08 Jun 2018
{:it}A Istanbul, oltre agli abitanti, ci sono delle altre creature che popolano la città: i gatti di strada che si aggirano liberi per la metropoli. Da migliaia di anni gironzolano entrando e uscendo dalle vite degli abitanti, diventando una componente essenziale delle tante comunità che rendono così ricca la città. Vivono tra due mondi, quello selvaggio e quello domestico, portando gioia e voglia di vivere nelle persone che scelgono di adottare. A Istanbul i piccoli felini incarnano il caos e la cultura della città e questo incredibile documentario (Kedi vuol dire gatto in turco) ne racconta le diverse anime attraverso di loro.{:en}Hundreds of thousands of Turkish cats roam the metropolis of Istanbul freely. For thousands of years they’ve wandered in and out of people’s lives, becoming an essential part of the communities that make the city so rich. Claiming no owners, the cats of Istanbul live between two worlds, neither wild nor tame –and they bring joy and purpose to those people they choose to adopt. In Istanbul, cats are the mirrors to the people, allowing them to reflect on their lives in ways nothing else could.
Thursday 07 Jun 2018
{:it}Tra documentario d’arte e thriller spirituale in forma di road movie, The Space in Between è il diario di viaggio di una delle più importanti artiste del nostro tempo attraverso i rituali esoterici del Brasile, un viaggio che diventa ben presto un percorso interiore tra memorie, stati modificati di coscienza, esperienze personali passate e liberazione. Con un tocco di artistica follia.{:en}A mixture between road movie and spiritual thriller, the film brings an unprecedented approach of the intimate creative process of one of the most important artists of our time. Pioneering performance artist Marina Abramović travels through the remote areas of Brazil to experience sacred rituals and reveal her creative process amidst the wonders of the landscape. From visits with healers, sages, shamans, and sects, to intimate personal rituals and experiences within the natural landscape, the documentary follows Abramović through a profound introspective journey of memories, pain, and past experiences.
Friday 01 Jun 2018
{:it}Il giovane Karl Marx. Il primo ritratto cinematografico di uno dei personaggi più importanti della Storia, diretto da Raoul Peck, candidato all’Oscar e vincitore di BAFTA e César per “I Am Not Your Negro”. Una storia di grande passione politica, impegno e rivoluzione. Ma anche una grande storia di amicizia e d’amore. All’età di 26 anni, Karl Marx si mette insieme alla moglie Jenny sulla strada dell’esilio. Nel 1844 a Parigi conosce il giovane Friedrich Engels, figlio del proprietario di una fabbrica, che studiava gli inizi del proletariato inglese. Engels, una specie di dandy, dà a Marx il pezzo mancante del puzzle che ricompone la sua nuova visione del mondo. Insieme, tra censura e raid della polizia, rivolte e sollevamenti politici, presiederanno alla nascita del movimento operaio, che fino a quel momento era per lo più disorganizzato e improvvisato. Un movimento che, guidato, contro ogni aspettativa, da due giovani uomini brillanti, insolenti e perspicaci, diventerà la più totale trasformazione teoretica e politica del mondo dal Rinascimento. {:en}Marx and Engels meet cute in this intense, fervent film about the early development of communism from I Am Not Your Negro director Raoul Peck. It's a sinewy and intensely focused, uncompromisingly cerebral period drama, co-written with Pascal Bonitzer, about the birth of communism in the mid-19th century. It gives you a real sense of what radical politics was about: talk. There is talk, talk and more talk. It should be dull, but it isn’t. Somehow the spectacle of fiercely angry people talking about ideas becomes absorbing and even gripping.
Thursday 31 May 2018
{:it}Tra documentario d’arte e thriller spirituale in forma di road movie, The Space in Between è il diario di viaggio di una delle più importanti artiste del nostro tempo attraverso i rituali esoterici del Brasile, un viaggio che diventa ben presto un percorso interiore tra memorie, stati modificati di coscienza, esperienze personali passate e liberazione. Con un tocco di artistica follia.{:en}A mixture between road movie and spiritual thriller, the film brings an unprecedented approach of the intimate creative process of one of the most important artists of our time. Pioneering performance artist Marina Abramović travels through the remote areas of Brazil to experience sacred rituals and reveal her creative process amidst the wonders of the landscape. From visits with healers, sages, shamans, and sects, to intimate personal rituals and experiences within the natural landscape, the documentary follows Abramović through a profound introspective journey of memories, pain, and past experiences.
Sunday 27 May 2018
{:it}Bologna, 2002. La protesta contro la riforma del lavoro esplode nelle università. L’assassinio di un giuslavorista riapre vecchie ferite politiche tra Italia e Francia. Marco, ex-militante di sinistra, condannato per omicidio e rifugiato in Francia da 20 anni grazie alla dottrina Mitterrand, che permetteva agli ex terroristi di trovare asilo oltralpe, è sospettato di essere il mandante dell’attentato. Quando il governo Italiano ne chiede l’estradizione, Marco decide di scappare con Viola, sua figlia adolescente. La sua vita precipita, portando nel baratro anche quella della sua famiglia italiana, che, da un giorno all’altro, si (ri)trova costretta a pagare per le sue colpe passate{:en}The tranquil life of a former left-wing terrorist from Italy who started anew in France is upended when the law preventing his extradition is unexpectedly lifted in the captivating drama After the War (Dopo la guerra). Moving back and forth between the man hiding out in the southern boondocks with his moody, France-raised teenage daughter and the morose mother and sister he left behind in Italy — and with both families clearly impacted by the actions stemming from the lead’s radical idealism several decades earlier — this is intelligent and emotionally accessible fare that fuses the individual and the political while plumbing questions of personal morality and state responsibility.
Saturday 26 May 2018
{:it}Il giovane Karl Marx. Il primo ritratto cinematografico di uno dei personaggi più importanti della Storia, diretto da Raoul Peck, candidato all’Oscar e vincitore di BAFTA e César per “I Am Not Your Negro”. Una storia di grande passione politica, impegno e rivoluzione. Ma anche una grande storia di amicizia e d’amore. All’età di 26 anni, Karl Marx si mette insieme alla moglie Jenny sulla strada dell’esilio. Nel 1844 a Parigi conosce il giovane Friedrich Engels, figlio del proprietario di una fabbrica, che studiava gli inizi del proletariato inglese. Engels, una specie di dandy, dà a Marx il pezzo mancante del puzzle che ricompone la sua nuova visione del mondo. Insieme, tra censura e raid della polizia, rivolte e sollevamenti politici, presiederanno alla nascita del movimento operaio, che fino a quel momento era per lo più disorganizzato e improvvisato. Un movimento che, guidato, contro ogni aspettativa, da due giovani uomini brillanti, insolenti e perspicaci, diventerà la più totale trasformazione teoretica e politica del mondo dal Rinascimento. {:en}Marx and Engels meet cute in this intense, fervent film about the early development of communism from I Am Not Your Negro director Raoul Peck. It's a sinewy and intensely focused, uncompromisingly cerebral period drama, co-written with Pascal Bonitzer, about the birth of communism in the mid-19th century. It gives you a real sense of what radical politics was about: talk. There is talk, talk and more talk. It should be dull, but it isn’t. Somehow the spectacle of fiercely angry people talking about ideas becomes absorbing and even gripping.

Saturday 26 May 2018
Dopo tanti eventi di successo a Milano, un appuntamento al Detour di Roma con un workshop per conoscere più da vicino il cinema di un autore di culto assoluto. Durante gli incontri verrà analizzata la filmografia di David Lynch, da capolavori quali Eraserhead - La mente che cancella, Velluto blu, Mullholland Drive e Inland Empire fino alla recente terza serie di Twin Peaks, individuandone i temi principali e le scelte stilistiche più ricorrenti, provando a decifrare l'alone misterioso che lo circonda e che contribuisce a rendere lui e il suo cinema ancor più affascinanti. Tenuto dal direttore di LongTake e critico de IlSole24Ore Andrea Chimento e dal critico di LongTake Davide Stanzione, il workshop è pensato per i fan di David Lynch e, più in generale, per gli amanti del grande cinema. Al termine dell'incontro ogni partecipante potrà analizzare un elemento emblematico dell’arte di Lynch (una sequenza, un brano musicale, una scelta, un dialogo, un fotogramma), elaborando un’analisi scritta che verrà pubblicata sul blog di LongTake.
Friday 25 May 2018
{:it}Tra documentario d’arte e thriller spirituale in forma di road movie, The Space in Between è il diario di viaggio di una delle più importanti artiste del nostro tempo attraverso i rituali esoterici del Brasile, un viaggio che diventa ben presto un percorso interiore tra memorie, stati modificati di coscienza, esperienze personali passate e liberazione. Con un tocco di artistica follia.{:en}A mixture between road movie and spiritual thriller, the film brings an unprecedented approach of the intimate creative process of one of the most important artists of our time. Pioneering performance artist Marina Abramović travels through the remote areas of Brazil to experience sacred rituals and reveal her creative process amidst the wonders of the landscape. From visits with healers, sages, shamans, and sects, to intimate personal rituals and experiences within the natural landscape, the documentary follows Abramović through a profound introspective journey of memories, pain, and past experiences.
Sunday 20 May 2018
{:it}Tra documentario d’arte e thriller spirituale in forma di road movie, The Space in Between è il diario di viaggio di una delle più importanti artiste del nostro tempo attraverso i rituali esoterici del Brasile, un viaggio che diventa ben presto un percorso interiore tra memorie, stati modificati di coscienza, esperienze personali passate e liberazione. Con un tocco di artistica follia.{:en}A mixture between road movie and spiritual thriller, the film brings an unprecedented approach of the intimate creative process of one of the most important artists of our time. Pioneering performance artist Marina Abramović travels through the remote areas of Brazil to experience sacred rituals and reveal her creative process amidst the wonders of the landscape. From visits with healers, sages, shamans, and sects, to intimate personal rituals and experiences within the natural landscape, the documentary follows Abramović through a profound introspective journey of memories, pain, and past experiences.
Saturday 19 May 2018
Il Detour ha il piacere di ospitare la seconda edizione di ROMA CINEMA DOC. Verranno proiettati i film vincitori alla presenza dei registi. Il festival è organizzato dall'Associazione Katchoo. Info e programma su www.roma.cinemadoc.it
Friday 18 May 2018
{:it}Fino al 18 maggio è in svolgimento, presso il Cine Detour di Roma, la prima rassegna cinematografica sui Diritti Umani a cura del gruppo Amnesty International Roma Centro. Verrano presentati, per la prima volta in Italia, cinque documentari vincitori di numerosi premi nei maggiori festival cinematografici a livello mondiale. Tali lavori saranno proiettati nella loro lingua originale con i sottotitoli in italiano creati appositamente per la presente rassegna.{:en}
Friday 18 May 2018
{:it}Ogni anno a Cuba cinque persone vengono selezionate per potersi sottoporre alla cosiddetta "chirurgia di riassegnazione di genere" mentre molti altri rimangono in lista d'attesa. Nella capitale L'Avana, Odette, Juani and Malú attendono con trepidazione il giorno dell'intervento che sarà eseguito dai migliori chirurghi europei nell'ambito di un programma fortemente voluto da Mariela Castro, figlia dell'ex presidente Raúl e direttrice del Centro Nazionale per l'Educazione Sessuale. 'OMOFOBIA NO, SOCIALISMO SÌ!' recita lo slogan ufficiale. Lo stato aiuta i transgender attraverso terapie, ormoni, interventi chirurgici e infine con una nuova identità. Cuba sta diventando un rifugio sicuro per le persone trans? Ultimo appuntamento nell'ambito di The 1st Amnesty International Human Rights Film Festival a cura di Amnesty International gruppo Roma Centro, in collaborazione con Giuseppe Montagnese.{:en}In Havana, transsexuals Odette, Juani and Malú wait for genital surgery - performed by European top surgeons and organized by the president's daughter, Mariela Castro. Castro is leading a sexual revolution combined with classic state socialism. New possibilities face old problems: will Cuban trans people find happiness despite intolerance, poverty and prostitution? Each year in Cuba, five people are selected for gender-confirmation surgery, leaving many more waiting for their opportunity. Daniel Abma’s documentary Transit Havana follows three Cubans over a year of anticipation and challenges, some related to the surgery and some related to daily life. In a distinctive environment, themes of self-acceptance and fulfillment are universal.
Thursday 17 May 2018
{:it}Il giovane Karl Marx. Il primo ritratto cinematografico di uno dei personaggi più importanti della Storia, diretto da Raoul Peck, candidato all’Oscar e vincitore di BAFTA e César per “I Am Not Your Negro”. Una storia di grande passione politica, impegno e rivoluzione. Ma anche una grande storia di amicizia e d’amore. All’età di 26 anni, Karl Marx si mette insieme alla moglie Jenny sulla strada dell’esilio. Nel 1844 a Parigi conosce il giovane Friedrich Engels, figlio del proprietario di una fabbrica, che studiava gli inizi del proletariato inglese. Engels, una specie di dandy, dà a Marx il pezzo mancante del puzzle che ricompone la sua nuova visione del mondo. Insieme, tra censura e raid della polizia, rivolte e sollevamenti politici, presiederanno alla nascita del movimento operaio, che fino a quel momento era per lo più disorganizzato e improvvisato. Un movimento che, guidato, contro ogni aspettativa, da due giovani uomini brillanti, insolenti e perspicaci, diventerà la più totale trasformazione teoretica e politica del mondo dal Rinascimento. {:en}Marx and Engels meet cute in this intense, fervent film about the early development of communism from I Am Not Your Negro director Raoul Peck. It's a sinewy and intensely focused, uncompromisingly cerebral period drama, co-written with Pascal Bonitzer, about the birth of communism in the mid-19th century. It gives you a real sense of what radical politics was about: talk. There is talk, talk and more talk. It should be dull, but it isn’t. Somehow the spectacle of fiercely angry people talking about ideas becomes absorbing and even gripping.
Sunday 13 May 2018
Gli ultimi straordinari trent'anni della scena artistica cinese attraverso lo sguardo di una testimone di eccezione. Monica Dematté, critica d'arte, sinologa sui generis, tra i sei stranieri che hanno avuto maggiore influenza nell'evoluzione dell'arte cinese contemporanea. Realizzato utilizzando repertori inediti riguardanti l'arte cinese contemporanea filmati a partire dal 1990, interviste dell'epoca e recenti (in italiano e/o cinese) ad alcuni dei più importanti protagonisti degli ultimi decenni, il film accompagna Monica nel suo viaggio alla ricerca e valorizzazione dello "spirituale nell'arte", cioè degli aspetti meno materiali esistenti (dove esistenti) nella ricerca artistica, marcando fieramente le distanze dal mondo puramente commerciale dell'arte contemporanea presentata dalle grandi gallerie. A seguire incontro con Monica Dematté (critica d'arte, sinologa), Gian Carlo Calza (docente di Storia dell'Arte dell'India e dell'Asia Orientale, Università "Ca' Foscari Venezia") e Du Silong (collaboratore del "Mo Art Space")
Saturday 12 May 2018
{:it}Tra documentario d’arte e thriller spirituale in forma di road movie, The Space in Between è il diario di viaggio di una delle più importanti artiste del nostro tempo attraverso i rituali esoterici del Brasile, un viaggio che diventa ben presto un percorso interiore tra memorie, stati modificati di coscienza, esperienze personali passate e liberazione. Con un tocco di artistica follia.{:en}A mixture between road movie and spiritual thriller, the film brings an unprecedented approach of the intimate creative process of one of the most important artists of our time. Pioneering performance artist Marina Abramović travels through the remote areas of Brazil to experience sacred rituals and reveal her creative process amidst the wonders of the landscape. From visits with healers, sages, shamans, and sects, to intimate personal rituals and experiences within the natural landscape, the documentary follows Abramović through a profound introspective journey of memories, pain, and past experiences.
Saturday 12 May 2018
{:it}Il giovane Karl Marx. Il primo ritratto cinematografico di uno dei personaggi più importanti della Storia, diretto da Raoul Peck, candidato all’Oscar e vincitore di BAFTA e César per “I Am Not Your Negro”. Una storia di grande passione politica, impegno e rivoluzione. Ma anche una grande storia di amicizia e d’amore. All’età di 26 anni, Karl Marx si mette insieme alla moglie Jenny sulla strada dell’esilio. Nel 1844 a Parigi conosce il giovane Friedrich Engels, figlio del proprietario di una fabbrica, che studiava gli inizi del proletariato inglese. Engels, una specie di dandy, dà a Marx il pezzo mancante del puzzle che ricompone la sua nuova visione del mondo. Insieme, tra censura e raid della polizia, rivolte e sollevamenti politici, presiederanno alla nascita del movimento operaio, che fino a quel momento era per lo più disorganizzato e improvvisato. Un movimento che, guidato, contro ogni aspettativa, da due giovani uomini brillanti, insolenti e perspicaci, diventerà la più totale trasformazione teoretica e politica del mondo dal Rinascimento. {:en}Marx and Engels meet cute in this intense, fervent film about the early development of communism from I Am Not Your Negro director Raoul Peck. It's a sinewy and intensely focused, uncompromisingly cerebral period drama, co-written with Pascal Bonitzer, about the birth of communism in the mid-19th century. It gives you a real sense of what radical politics was about: talk. There is talk, talk and more talk. It should be dull, but it isn’t. Somehow the spectacle of fiercely angry people talking about ideas becomes absorbing and even gripping.
Friday 11 May 2018
{:it}Il giovane Karl Marx. Il primo ritratto cinematografico di uno dei personaggi più importanti della Storia, diretto da Raoul Peck, candidato all’Oscar e vincitore di BAFTA e César per “I Am Not Your Negro”. Una storia di grande passione politica, impegno e rivoluzione. Ma anche una grande storia di amicizia e d’amore. All’età di 26 anni, Karl Marx si mette insieme alla moglie Jenny sulla strada dell’esilio. Nel 1844 a Parigi conosce il giovane Friedrich Engels, figlio del proprietario di una fabbrica, che studiava gli inizi del proletariato inglese. Engels, una specie di dandy, dà a Marx il pezzo mancante del puzzle che ricompone la sua nuova visione del mondo. Insieme, tra censura e raid della polizia, rivolte e sollevamenti politici, presiederanno alla nascita del movimento operaio, che fino a quel momento era per lo più disorganizzato e improvvisato. Un movimento che, guidato, contro ogni aspettativa, da due giovani uomini di buona famiglia brillanti, insolenti e perspicaci, diventerà la più totale trasformazione teoretica e politica del mondo dal Rinascimento. {:en}Marx and Engels meet cute in this intense, fervent film about the early development of communism from I Am Not Your Negro director Raoul Peck. It's a sinewy and intensely focused, uncompromisingly cerebral period drama, co-written with Pascal Bonitzer, about the birth of communism in the mid-19th century. It gives you a real sense of what radical politics was about: talk. There is talk, talk and more talk. It should be dull, but it isn’t. Somehow the spectacle of fiercely angry people talking about ideas becomes absorbing and even gripping.
Saturday 05 May 2018
L'esperimento umano “di uno dei più puri e meno celebrati alpinisti di tutti i tempi” svela che cosa succede all'animo umano quando, penetrando in solitudine nella primordialità del mondo naturale, arriva a confrontarsi con l'origine.Un fedele ritratto filmico del fortissimo scalatore solitario che, ripercorrendo le sue più famose imprese alpinistiche e grazie a preziosi materiali di repertorio inediti uniti alla voce dei suoi più intimi amici e compagni di cordata, racconta, con pensieri e voce dello stesso Casarotto, la ricerca umana celata dietro l'esigenza dell'azione alpinistica immersa nella natura più selvaggia.
Friday 04 May 2018
{:it}Uno sguardo inedito e intenso all'interno di un moderno centro di detenzione svedese per immigrati cui è stata rifiutata la richiesta d'asilo in Svezia. Il film segue i detenuti e il personale nel corso di un'estate. Una madre separata dal figlio in attesa di affrontare la deportazione, un ragazzo che attende di ricominciare da zero la propria vita, e i membri dello staff che combattono quotidianamente gli effetti spersonalizzanti della burocrazia. Penultimo appuntamento nell'ambito di The 1st Amnesty International Human Rights Film Festival a cura di Amnesty International gruppo Roma Centro, in collaborazione con Giuseppe Montagnese.{:en}Detained is an absorbing observation from within a Swedish immigration detention centre for rejected asylum seekers. The film follows detainees and staff over the course of a summer. A mother separated from her children faces deportation, a young man waits for his life to begin, and staff members struggle with the impersonal bureaucracy required of their job. With great sensibility to its characters and environment, Detained depicts the silent psychological horror faced by those held in modern detention centres and questions this crucial, global phenomenon.
Thursday 03 May 2018
{:it}Tra documentario d'arte e thriller spirituale in forma di road movie, The Space in Between è il diario di viaggio di una delle più importanti artiste del nostro tempo attraverso i rituali esoterici del Brasile, un viaggio che diventa ben presto un percorso interiore tra memorie, dolore ed esperienze personali passate.{:en}A mixture between road movie and spiritual thriller, the film brings an unprecedented approach of the intimate creative process of one of the most important artists of our time. Pioneering performance artist Marina Abramović travels through the remote areas of Brazil to experience sacred rituals and reveal her creative process amidst the wonders of the landscape. From visits with healers, sages, shamans, and sects, to intimate personal rituals and experiences within the natural landscape, the documentary follows Abramović through a profound introspective journey of memories, pain, and past experiences.
Friday 27 Apr 2018
{:it}In My Generation l’attore premio Oscar® Michael Caine ci porta per mano nella mitica Swinging London alla riscoperta degli artisti che fecero grande quella stagione culturale, dai Beatles a Twiggy, da David Bailey a Marianne Faithfull, dai Rolling Stones a Mary Quant, Da Vidal Sasson a . Per raccontare con ritmo e immagini travolgenti una stagione creativa irripetibile. Il 15 aprile 1966 la rivista americana Time esce con una copertina intitolata "London: the Swinging city". Londra era in quel tempo tra le città europee più impetuosamente sospinta verso il cambiamento. "To swing", altalenare, muoversi secondo un moto pendolare che contempla un andata e un ritorno: e ciò verso cui spingeva il pendolo di Londra era un nuovo stile di vita, di cui prima di tutto la città in se stessa sembrava offrire la realizzazione e la promessa. E perché mai Time omaggia questa città con una copertina? Il motivo è semplice: nel 1964 si era verificata una specie di nuova conquista dell'America, l'anno del primo viaggio dei Beatles, di Mary Quant, dei Rolling Stones oltre Oceano. La "British Invasion" che nasce con la boutique di Mary Quant a Chelsea e quella di Vince a Carnaby Street, e con i locali di musica dal vivo di Denmark Street, a Soho... (testo liberamente tratto dal libro La Londra dei Beatles a cura di P. Colaiacomo e V. C. Caratozzolo).{:en}British film icon Michael Caine narrates and stars in 'My Generation', a vivid and inspiring story of his personal journey through 1960s London. Based on personal accounts and stunning archive footage this documentary sees Caine travel back in time to talk to The Beatles, Twiggy, David Bailey, Mary Quant, The Rolling Stones, David Hockney and other star names. The film has been painstakingly assembled over the last six years by Caine working with producer Simon Fuller, writers Dick Clement and Ian La Frenais and director David Batty. Telling the story of the birth of pop culture in London through the eyes of the young Michael Caine, and using carefully intercut audio of Caine's conversations with his co-stars blended with unseen archive material to take the viewer back to the heart of the 1960s. “For the first time in history the young working class stood up for ourselves and said, we’re here, this is our society and we’re not going away!” (Michael Caine) Official Selection BFI London Film Festival 2017 - Journey Strand.
Thursday 26 Apr 2018
{:it}Tra documentario d'arte e thriller spirituale in forma di road movie, The Space in Between è il diario di viaggio di una delle più importanti artiste del nostro tempo attraverso i rituali esoterici del Brasile, un viaggio che diventa ben presto un percorso interiore tra memorie, dolore ed esperienze personali passate.{:en}A mixture between road movie and spiritual thriller, the film brings an unprecedented approach of the intimate creative process of one of the most important artists of our time. Pioneering performance artist Marina Abramović travels through the remote areas of Brazil to experience sacred rituals and reveal her creative process amidst the wonders of the landscape. From visits with healers, sages, shamans, and sects, to intimate personal rituals and experiences within the natural landscape, the documentary follows Abramović through a profound introspective journey of memories, pain, and past experiences.
Sunday 22 Apr 2018
{:it}In My Generation l’attore premio Oscar® Michael Caine ci porta per mano nella mitica Swinging London alla riscoperta degli artisti che fecero grande quella stagione culturale, dai Beatles a Twiggy, da David Bailey a Marianne Faithfull, dai Rolling Stones a Mary Quant, Da Vidal Sasson a . Per raccontare con ritmo e immagini travolgenti una stagione creativa irripetibile. Il 15 aprile 1966 la rivista americana Time esce con una copertina intitolata "London: the Swinging city". Londra era in quel tempo tra le città europee più impetuosamente sospinta verso il cambiamento. "To swing", altalenare, muoversi secondo un moto pendolare che contempla un andata e un ritorno: e ciò verso cui spingeva il pendolo di Londra era un nuovo stile di vita, di cui prima di tutto la città in se stessa sembrava offrire la realizzazione e la promessa. E perché mai Time omaggia questa città con una copertina? Il motivo è semplice: nel 1964 si era verificata una specie di nuova conquista dell'America, l'anno del primo viaggio dei Beatles, di Mary Quant, dei Rolling Stones oltre Oceano. La "British Invasion" che nasce con la boutique di Mary Quant a Chelsea e quella di Vince a Carnaby Street, e con i locali di musica dal vivo di Denmark Street, a Soho... (testo liberamente tratto dal libro La Londra dei Beatles a cura di P. Colaiacomo e V. C. Caratozzolo).{:en}British film icon Michael Caine narrates and stars in 'My Generation', a vivid and inspiring story of his personal journey through 1960s London. Based on personal accounts and stunning archive footage this documentary sees Caine travel back in time to talk to The Beatles, Twiggy, David Bailey, Mary Quant, The Rolling Stones, David Hockney and other star names. The film has been painstakingly assembled over the last six years by Caine working with producer Simon Fuller, writers Dick Clement and Ian La Frenais and director David Batty. Telling the story of the birth of pop culture in London through the eyes of the young Michael Caine, and using carefully intercut audio of Caine's conversations with his co-stars blended with unseen archive material to take the viewer back to the heart of the 1960s. “For the first time in history the young working class stood up for ourselves and said, we’re here, this is our society and we’re not going away!” (Michael Caine) Official Selection BFI London Film Festival 2017 - Journey Strand.
Saturday 21 Apr 2018
{:it}Pierre, un giovane allevatore di mucche da latte, è legato anima e corpo alla sua terra e ai suoi animali. Il futuro dell'azienda familiare però è messo in pericolo quando un'epidemia vaccina si diffonde in Francia. Il protagonista sarà trascinato in un vortice di colpe e speranze da cui sarà sempre più difficile uscire, spingendolo sino ai limiti estremi della legalità pur di salvare i suoi amati animali. // Pierre, la trentaine, est éleveur de vaches laitières. Sa vie s’organise autour de sa ferme, sa sœur vétérinaire et ses parents dont il a repris l’exploitation. Alors que les premiers cas d’une épidémie se déclarent en France, Pierre découvre que l’une de ses bêtes est infectée. Il ne peut se résoudre à perdre ses vaches. Il n’a rien d’autre et ira jusqu’au bout pour les sauverStreet, e con i locali di musica dal vivo di Denmark Street, a Soho... (testo liberamente tratto dal libro La Londra dei Beatles a cura di P. Colaiacomo e V. C. Caratozzolo).{:en}Pierre, a thirty-five-year-old dairy farmer, has taken over his parents'farm and devotes twenty-four hours a day to his cows. They are all for him so when an epidemic breaks out, threatening his herd, he gets terribly anxious. Even the assurances of Pascale, his veterinarian sister, that everything is fine, do not soothe his anxieties. And - quite unfortunately - his fears prove founded since one of his animals gets infected. The shock is severe because one cow touched means that his whole herd will be slaughtered. But Pierre is not going to let that happen.

Saturday 21 Apr 2018
{:it}Oula e Tapio s’incontrano ogni venerdì in una sauna di Helsinki. Oula, 40 anni, è uno storico che studia il fascismo in Finlandia e in Europa; Tapio, 70 anni, un imprenditore preoccupato per il peso che richiedenti asilo, estremismo islamico e politica di sinistra hanno sul suo paese. Il film racconta la crescita dei movimenti xenofobi e populisti, ma attraverso gli incontri tra Oula e Tapio mostra che un dialogo è ancora possibile.{:en}Financial inequality, lack of vision, fear and anger especially towards asylum seekers, has been growing rapidly in Europe, also in Finland. People are increasingly afraid that their home environment is becoming unrecognizable and undesirable. Populist demagogues have risen to harness these fears and to raise people against each other. In the middle of all this turmoil are two men, Oula (46) and Tapio (71). Although they disagree on almost everything, they have decided to continue their weekly discussions in a public sauna in Helsinki. They continue because they respect each other, and because they understand that when conversation ends, violence begins. “Boiling Point” is an award-winning documentary film by director and writer Elina Hirvonen. The film paints a shocking image of contemporary Europe, but also looks for a common ground between strongly opinionated groups of people.